Classi 1^A- 1^D
a.s. 2013-2014
Istituto Comprensivo Campagnano
L’espansione dell’impero Romano portò
Roma ad allacciare rapporti economici,
politici e militari con altri popoli. Per
collegare tra loro le più remote province ,
venne creato un sistema di grandi strade e
di mezzi. Si trasportavano piccoli carichi
usando mezzi economici come il cavallo e il
mulo .
Gli abitanti delle campagne usavano carri
tirati da buoi e da muli .
Non sappiamo chi fu il Cassio che ha lasciato il
nome alla strada: è solo ricordato da Festo che
un personaggio con questo nome aveva
lastricato la via. Comunemente si pensa, ma
senza alcun riscontro, che si tratti di Cassio
Longino vissuto verso la fine del II secolo a.C.
Le più importanti stazioni del percorso nel Lazio
erano: ad Sextum (al bivio), percorso baccanale
(Baccano), Sutriem (Sutri), Forum Cossi (Santa
Maria dei Farcossi) presso Vetralla.
Fu prolungata sulla sinistra dell’Arno da Chiusi a
Firenze .
La mansio ad
Vacanas era un
punto di snodo
tra la Cassia e la via
Amerina per Nepi
(Nepet).
Comprendeva una
taverna ed un
edificio termale.
Si cercava di procedere il più possibile in linea retta.
Gli ostacoli naturali erano superati da terrapieni e
ponti.
Normalmente veniva scavata una fossa di 5 metri, che
veniva poi colmata con strati in composto cementato.
La parola “ strada ” deriva a punto da “ stratum ”
(cioè lastricato).
La groma serviva all’agrimensore per tracciare linee
rette sul terreno.
Nelle taverne, costruite lungo le
strade, si beveva e spesso si
giocava d’azzardo; vi si poteva
anche mangiare qualche vivanda
preparata al momento, oppure
tenuta al caldo in appositi
contenitori, incassati nel bancone.
C’erano anche parrucchieri per
signore e numerosi barbieri.
I primi bagni pubblici (balnea) sorsero tardi, sotto
l'influenza della civiltà greca, per iniziativa di privati;
si trovavano in locali angusti, spesso in un
retrobottega, non offrivano molto più che acqua calda
e fredda in vasche comuni, massaggi e unzioni;l'igiene
era scarsa e il servizio costoso.
Nel 33 a.C. a Roma ne esistevano ben 170.
Nel 25 a.C. per iniziativa Marco, amico di Augusto,
vennero costruite le prime vere terme a Roma.
Erano un luogo gratuito di ritrovo, avevano la piscina,
viali e siepi di bosso, dove si incontravano gli amici, si
trattavano affari, si discuteva, ci si scambiavano
notizie.
 Alle terme si andava
nel pomeriggio,alle
fine di una giornata
di lavoro, per
dedicarsi agli incontri
e alla pulizia del
corpo, come
dinostrano questi
“cotton fioc” del
passato scoperti
nella mansio del
Baccano.
 Ci si svestiva nello spogliatoio,
si faceva un po' di ginnastica
nel cortile, la lotta nel
gimnasium coperto, e dopo
una buona sudata si tornava
nello spogliatoio dove si puliva
il corpo con lo strigilum. Si
poteva scegliere tra una
nuotata in piscina o una sosta
nel tepidarium, un’ampia sala
nella quale le temperature
constanti impedivano il
passaggio troppo brusco dal
caldo al freddo.
Nel
museo
civico
di
Campagnano è conservato il
gladio: era l’arma in dotazione
ai legionari dell’esercito romano.
E’ una piccola spada a doppio
taglio con la lama larga e molto
appuntita. L'uso migliore di
quest'arma
micidiale
era
l'esecuzione di fendenti verticali
e tagli laterali, invece il
legionario
se
ne
serviva
principalmente nell'affondo. La
punta triangolare, affilatissima
da
ambedue
i
lati,
era
progettata
proprio
con
l'intenzione
di
penetrare
facilmente le carni del nemico.
Nel museo troviamo anelli
femminili e alcuni vasetti che
le donne usavano per
contenere profumi, essenze,
aromi e per viaggiare perché
si rompevano meno
facilmente dei flaconcini in
vetro.
E’ conservato nel museo
ed è la gamba di un
tavolo. Si trovava sia
nelle case private che nei
luoghi pubblici come le
terme e le taverne ma
naturalmente
non erano di lusso.
Nella zona delle terme
della Valle del Baccano si
trovavano tavole sontuose
sorrette da pezzi come
questo.
I romani erano
affezionati al loro
vasellame e nei loro
viaggi caricavano i
muli con pezzi di
proprietà.
Il vasellame di legno
era il più diffuso,
ma nella mansio è
stato trovato quello
di ceramica.
Un contenitore in terracotta
dalle mille funzioni:
trasportava frutta secca,
pesce, olio, ma non solo …
Aveva questa struttura
1.
IMBOCCATURA
2.
COLLO
3.
BRACCI
4.
SPALLA
5.
PANCIA O
CORPO
6.
PIEDE, PUNTALE
O FONDO
Erano veri e propri sigilli che garantivano la qualità
perché mantenevano gli alimenti sani. Eccone alcuni
esempi:
1.
Semplici tappi in
sughero
 2. strato di olio e uno di
calcestruzzo
 3. un tappo formato da
una pigna verde
incastrata nel collo
Le anfore romane
Contenitori “usa e
getta”: viva la
differenziata degli
antichi!!
Le anfore etrusche
Cremazioni etrusche,
tutto in un’anfora …
1. Trovare l’argilla nelle cave e depurarla
2. Aggiungere sabbia o paglia farla riposare per alcune notti
3. Modellare le varie parti e farla cuocere nei forni
Nel museo ci sono giochi
molto diffusi tra i
bambini e tra gli adulti
come quello dei dadi.
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Mansio ad vacanas