Valutare per migliorare
Dott.ssa Silvia Innocenti Becchi- Dott. ssa Maria Josella Turcarolo
Il possibile patto
formativo
tra Scuola e Società
Sulla scia delle raccomandazioni del Report Verso una società della conoscenza (Lisbona/2000)…
Vorrei “…una Scuola abitata da corpi celesti :
la stella democrazia, la stella inclusione, la stella pensiero plurale e la stella solidarietà”.
(F. Frabboni, F. Pinto “Una scuola per il 2000”, 2014, Sellerio editrice, Palermo, p. 12)
“La Scuola che sogniamo …
… è molto vicina alle raccomandazioni degli
ultimi rapporti dell’Unione (Europea) in
materia di istruzione scolastica.
a)
b)
c)
d)
Una Scuola pubblica e gratuita.
Una Scuola decentrata e autonoma lungo il suo stivale peninsulare.
La Formazione di allievi dotati di intelligenze plurali e di etiche solidaristiche.
La nascita, sul versante longitudinale, di bienni/cerniera tra il pre-obbligo,
l’obbligo e, sul versante trasversale, la diffusione di un sistema integrato tra la
Scuola e le offerte formative dell’ambiente urbano ed ecologico.
e) La disponibilità di strumenti di valutazione attendibili e duraturi nel tempo.
Preziosi per certificare non solo la memorizzazione dei «prodotti» cognitivi,
ma anche la comprensione dei «processi di conoscenza».
f) Infine, una solida professionalità degli insegnanti quanto a cultura e a
competenza didattica e disciplinare.
(F. Frabboni, F. Pinto “Una scuola per il 2000”, 2014, Sellerio editrice, Palermo, p. 15)
VALUTAZIONE E QUALITÀ DELL’ISTRUZIONE:
LE PRINCIPALI TAPPE DI POLITICA EDUCATIVA
A LIVELLO COMUNITARIO
…Nell’ottica dello sviluppo della strategia di Lisbona (2001), la Commissione
europea ha costituito un gruppo di lavoro permanente su indicatori e benchmark
al fine di fornire orientamenti e misurare i progressi compiuti nel campo
dell’istruzione e della formazione verso gli obiettivi del 2010.
Il ruolo cruciale di tali strumenti è stato ulteriormente sottolineato dalle Conclusioni
del Consiglio dei ministri europei dell’istruzione del 2003 in cui vengono
adottati, per la prima volta in questo ambito, cinque livelli di riferimento del
rendimento medio europeo, basati su dati comparabili, riferiti ai seguenti ambiti:
1) abbandoni scolastici prematuri: l’obiettivo posto è quello di ridurre la percentuale di
abbandoni almeno al 10%;
2) matematica, scienze, tecnologie: l’obiettivo posto è quello di aumentare almeno del
15% il totale dei laureati in matematica, scienze e tecnologie, diminuendo, nel contempo, la
disparità di genere;
3) completamento del ciclo di istruzione secondaria superiore: l’obiettivo è quello di
arrivare almeno all’85% dei ventiduenni che abbiano completato tale ciclo di istruzione;
4) competenze di base: l’obiettivo è quello di ridurre la percentuale dei quindicenni con
scarse capacità di lettura almeno del 20% rispetto all’anno 2000;
5) apprendimento lungo tutto l’arco della vita: l’obiettivo è quello di innalzare almeno al
12,5% la partecipazione degli adulti in età lavorativa (25-64 anni) all’apprendimento
Permanente.
Raccomandazione sulla collaborazione europea per la valutazione della qualità
dell’insegnamento scolastico, 2001/166/CE, GU delle Comunità europee L 60/51,
Bruxelles, 1° marzo 2001.
Europa 2020
Tuttavia gli obiettivi fissati dalla Strategia di Lisbona non sono stati conseguiti
entro il 2010, per come progettato.
In ragione di ciò, il raggiungimento degli stessi è stato spostato, realisticamente, al
2020.
La nuova strategia di intervento , per la crescita e l’occupazione, denominata
Europa 2020 è stata definita dalla Commissione Europea e discussa dai capi
di Stato e di Governo nel vertice del 25-26/03/2010. Tra gli obiettivi essenziali
da raggiungere :

una crescita intelligente, che comporta lo sviluppo di un’economia basata sulla
conoscenza e sull’innovazione

una crescita sostenibile , per promuovere un’economia “ verde”

una crescita inclusiva, per un’economia con un alto tasso di occupazione, unico
vero fattore di protezione e di garanzia della coesione sociale e territoriale
Migliorare la qualità dell’istruzione è da più di un decennio
l’aspetto centrale delle politiche educative dei paesi europei
Il miglioramento della qualità
dell’istruzione passa attraverso
la valutazione dei sistemi
educativi.
il ruolo delle scuole e dei
docenti è fondamentale per il
miglioramento della valutazione
interna ed esterna
http://www.indire.it/eurydice/index.php
La Valutazione in Europa
La maggior parte dei paesi adotta un
processo di valutazione della scuola, che
può essere interno e/o esterno, e che, in
molti casi, include anche la valutazione
dei singoli insegnanti.
Come ci si regola negli altri
paesi dell’Unione europea? A chi
spetta la responsabilità
dell‘azione di valutazione? Si
valuta sulla base di parametri
nazionali? E i risultati delle
valutazioni sono resi pubblici?
La valutazione interna è obbligatoria o fortemente raccomandata ovunque tranne che
in Belgio (Comunità francese) e in Irlanda (fino al 2012).
Attualmente la valutazione interna delle scuole è obbligatoria in 27 sistemi educativi.
Valutazione interna
Nei 21 paesi o regioni in cui, oltre alla scuola, vengono valutati i singoli insegnanti è quasi sempre il
capo di istituto e/o altri membri del personale docente con maggiore esperienza e
con funzioni direttive ad assumersi tale responsabilità.
La valutazione esterna delle scuole prende in esame molteplici componenti, come la
didattica e/o tutti gli aspetti della gestione scolastica. Laddove le scuole sono valutate
esternamente, la responsabilità ricade di solito su un dipartimento dell’autorità educativa
centrale o superiore, regionale o dall’autorità locale.
La valutazione esterna delle scuole viene svolta in 26 paesi.
Nel Regno Unito, ad esempio, il ruolo principale dell’autorità locale in questo ambito
consiste nell’ispezione delle scuole i cui risultati sono al di sotto degli standard previsti.
Valutazione esterna
In 12 paesi o regioni in cui è prevista la valutazione esterna, gli insegnanti di norma non sono valutati
singolarmente. Alcuni di questi paesi, tuttavia, prevedono la valutazione degli insegnanti in
circostanze particolari.
In Grecia, Cipro e Lussemburgo le scuole non costituiscono oggetto di valutazione. La valutazione
esterna svolta dall’ispettorato o da consulenti scolastici si incentra sugli insegnanti.
Al momento Grecia e Lussemburgo stanno elaborando dei progetti pilota per la valutazione
interna.
Status della valutazione interna ed esterna delle scuola sulla base della normativa centrale/superiore,
istruzione generale obbligatoria a tempo pieno, 2013/2014. Rapporto Eurydice.
Il rapporto Eurydice sui sistemi di
valutazione in Europa
E in Italia?
…La valutazione è un percorso
difficile e poco praticato…
Il percorso per la valutazione delle scuole in Italia
Alle soglie del 2000 si comincia a
cercare di definirne
il senso, gli strumenti e le
Emerge la necessità di allinearsi
modalità
all’Europa nella rendicontazione e
nella trasparenza della
Pubblica Amministrazione
Si parla di responsabilità nel lavoro, Per la Scuola si comincia a pensare che è
necessario:
anche in quello di enti e istituzioni
• Capire “cosa si fa”
(“accountability”)
• Occuparsi del “come lo si fa”
• Mettere a punto strategie e
procedure
• Occorre costruire una “reputazione”
su base scientifica e non solo sul
gradimento
Gli strumenti vengono inizialmente presi dal
mondo imprenditoriale e produttivo, dalla Pubblica
Amministrazione, poi (2013) si comincia a
costruirne di specifici ( check-list; indicatori da
verificare, questionari, interviste e domande
aperte, mix di tecniche varie …)
Valutazione in Italia, primi passi
1998
Raccomandazioni al Ministro
espresse da un gruppo di esperti internazionali designati dall'OCSE
“OCSE: Esami delle politiche nazionali dell'istruzione: Italia”, Armando 1998
Raccomandazione 1: sia istituito un sistema di valutazione … che incentri la
sua attività sulla definizione di parametri di valutazione …
Raccomandazione 2: il Governo consideri l'opportunità di istituire un ente
indipendente …
Raccomandazione 3: il Governo riesamini il ruolo dell'ispettorato …
Raccomandazione 4: la creazione di un sistema di testing per valutare gli
alunni in determinati momenti del corso di studi o in determinate classi …
Raccomandazione 5: i risultati di questa valutazione vengano messi a
disposizione dei genitori e della comunità
1999
Regolamento per l’autonomia scolastica
DPR 8 marzo 1999 n. 275
Art. 10 c. 1
"Per la verifica del raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento e degli standard di qualità del servizio
il Ministero della Pubblica Istruzione fissa metodi e
scadenze per rilevazioni periodiche.
Fino all’istituzione di un apposito organismo autonomo le
verifiche sono effettuate dal Centro europeo dell’educazione,
riformato a norma dell’art. 21, comma 10 della legge 15
marzo 1997”
Valutazione Interna degli Apprendimenti
(insegnante, team, consiglio di classe, criteri di
valutazione di Istituto)
L.53 del 2003, art. 3 lett.a
Valutazione Esterna degli Apprendimenti
L.53 del 2003, art. 3 lett.b
INVALSI
Il Decreto Legislativo 286/2004 del 19 novembre 2004, mette
un punto di riferimento chiaro attraverso l’Istituzione del
Servizio nazionale di valutazione del sistema educativo di
istruzione e di formazione, da qui in avanti: INVALSI.
D.L. 147 del 7 settembre 2007
e L.176 del 25 ottobre 2007
2008 Direttiva triennale n. 74 del 15 settembre 2008
2009 Legge n. 15 del 4 marzo 2009
D.Lgs n. 150 del 27 ottobre 2009
Commissione per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle
amministrazioni pubbliche (CIVIT)
……..
2010
Il decreto del ministro Profumo
“La valutazione è guidata dagli obiettivi e deve dunque essere decisa, definita e articolata in
relazione ad essi; è inoltre un’azione manageriale che mette in gioco la capacità di interpretare
e decidere dei responsabili”.
Il Regolamento sul Sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e
formazione istituzioni scolastiche, approvato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del
Ministro Francesco Profumo (adottato ai sensi dell'articolo 2, comma 4- undevicies, del decreto legge
29 dicembre 2010, n . 225, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n . 10) pone
all’attenzione delle scuole il tema della valutazione.
Disciplina la valutazione delle istituzioni scolastiche e formative e della dirigenza scolastica,
definendone finalità, struttura e modalità di funzionamento nel rispetto dell'autonomia
scolastica e degli altri principi costituzionali.
Gli obiettivi del decreto sono quelli di supportare le istituzioni scolastiche nell'analisi
dell'efficienza dei propri assetti organizzativi e della qualità complessiva del servizio erogato,
promuovere l’autovalutazione e la verifica dei risultati conseguiti, favorire la trasparenza, la
rendicontazione sociale e la comparabilità dell'attività delle singole istituzioni scolastiche e, infine,
consentire la valutazione dei dirigenti scolastici, individuando il contributo che gli stessi offrono al
miglioramento della qualità del servizio educativo e formativo delle rispettive istituzioni
scolastiche.
Breve storia normativa
dell’Autovalutazione d’Istituto
Il percorso di ricerca e di sperimentazione parte dal 2008:
-Progetto VaLSIS (2008)
-Progetto Valutazione e Miglioramento (2011/2013)
- VSQ Progetto Sviluppo Qualità (2010/2013)
- VALeS (2012/2015)
- CAF (2014)
Normativa attuale RAV
Decreto Presidente della Repubblica n.80 del 28 marzo 2013 – Regolamento sul
sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione di Profumo
Direttiva MIUR n.11 del 18-09-2014 – Priorità strategiche del Sistema Nazionale di
Valutazione per gli anni scolastici 2014/15,2015/16 e 2016/17
C.M. n.47 del 21.10.2014 – Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo
di istruzione e formazione. Trasmissione della Direttiva n. Il del 18 settembre 2014.
Prot. 1738 del 2 marzo 2015 - Orientamenti per l’elaborazione del Rapporto di
Autovalutazione 2015
Decreto Presidente della Repubblica
n.80 del 28 marzo 2013
REGOLAMENTO SUL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE IN
MATERIA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE
Istituisce il Servizio Nazionale di Valutazione
Definisce il ruolo delle “ tre gambe” da cui è costituito il SNV:
Invalsi - Indire - Contingente Ispettivo
Individua le varie fasi del procedimento di valutazione ( art. 6) , i percorsi
di autovalutazione obbligatori per tutte le scuole, forme di valutazione
esterna per un campione significativo di scuole via via crescente
Definisce l’impegno di tutte le scuole ad adottare una gestione strategica
del miglioramento
Stabilisce forme di rendicontazione sociale che promuovono una
partecipazione attiva degli utenti e dei cittadini alla vita della scuola
La normativa successiva al DPR 80/2013 ha
il compito di precisare nel dettaglio tutto il
percorso che le scuole dovranno attivare
Direttiva MIUR n.11
del 18-09-2014
Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione
per gli anni scolastici dal 2014 al 2017
- miglioramento della qualità dell' offerta formativa e degli
apprendimenti
- riduzione della dispersione scolastica e dell' insuccesso scolastico
- riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di
apprendimento degli studenti
- rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla
situazione di partenza
- valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione
all'università e al lavoro.
Obiettivi e tempistica del percorso
(meglio specificate dalla successiva circolare n. 47)
I.
Autovalutazione d’Istituto ( autoanalisi e redazione del Rapporto di
autovalutazione)
II. Valutazione esterna delle scuole
III. Valutazione della dirigenza scolastica
IV. Rilevazioni nazionali sugli apprendimenti degli studenti e partecipazione alle indagini
internazionali
V. Valutazione di sistema
C.M. n.47 del 21.10.2014 – Priorità strategiche della
valutazione del Sistema educativo di istruzione e
formazione
Presenta il cronogramma del processo di valutazione delle scuole, che
si dispiega nel corso del triennio 2014/15-2016/17
Definisce le fasi di compilazione del Rapporto di AutoValutazione (RAV)
Definisce i tempi e la modalità della formazione , come misura di
accompagnamento, per gli operatori scolastici coinvolti
Prot. 1738 del 2 marzo 2015 - Orientamenti per l’elaborazione
del Rapporto di Autovalutazione 2015
Definisce caratteri, attori e strumenti del processo di
autovalutazione
Fornisce alcuni elementi essenziali per l’elaborazione del RAV
Rapporto di
Autovalutazione
di Istituto ossia
il RAV
Per la prima volta
tutte le scuola statali e paritarie
sono chiamate a redigere, entro il 2015
un RAPPORTO DI
AUTOVALUTAZIONE
27 novembre 2014
Guida all’autovalutazione
Mappa indicatori per Rapporto di
autovalutazione
Cosa dice il Ministro Giannini
« La scuola italiana si dota oggi di uno strumento fondamentale che è
quello della valutazione del sistema nazionale.
Bisogna dire con chiarezza che la valutazione non è una classifica, non
serve per produrre graduatorie da cui risultino perdenti o vincitori. E' lo
strumento fondamentale per capire i punti di forza e debolezza e per far
sì che la scuola possa assolvere, migliorandosi, a quella che è la sua
missione fondamentale, la missione educativa (…).
La valutazione non è uno scopo, ma è uno strumento che serve a
raggiungere uno scopo: migliorare e mettere a frutto il potenziale di ogni
singola scuola.
Se noi non conosciamo nel dettaglio che cosa accade dentro le scuole e
non mettiamo a sistema i fattori che 'fanno' una buona scuola, ci priviamo
di uno strumento importante, per migliorare e intervenire su aree di
sofferenze e promuovere in modo sistematico le sue eccellenze» .
(Stefania Giannini, Ministro Pubblica Istruzione)
Un progetto
ambizioso
8600 istituzioni
scolastiche statali e
14000 paritarie
coinvolte
entro luglio 2015
i risultati dovranno
essere pubblicati in
Scuola in Chiaro
non solo
INVALSI
si fonda
sull’autovalutazione
delle scuole
cioè sui docenti
dal controllo al
miglioramento
un format
elettronico
rigoroso a
carattere
nazionale
Rendicontazione sociale
COSTITUZIONE
DI UNITA’ DI VALUTAZIONE GAV
“Ogni scuola dovrà dotarsi di un‘Unità di
autovalutazione, composta da Dirigente,
docente referente della valutazione
e da uno o più docenti con adeguata
professionalità”.
“In questa prospettiva la significatività del percorso
autovalutativo che si intraprende non si gioca
soltanto nel rispetto delle procedure, nell’affidabilità
dei dati, nella presunta oggettività delle rilevazioni,
bensì anche nel grado in cui la scuola nel suo
insieme, come comunità di soggetti implicati a
diverso titolo nell’evento formativo, si sente parte del
processo valutativo”.
Mario Castoldi “L’autovalutazione come processo partecipato”, Notizie della
Scuola, n.9/10, gennaio 2015
Nel percorso di autovalutazione sono coinvolti, come responsabili,
Dirigenti, Referenti per la valutazione, componenti delle Unità di
Valutazione , Docenti, personale ATA, alunni e genitori, enti territoriali,
ossia tutta la comunità scolastica.
22
GAV
Il
ovvero il mandato progettuale del Gruppo di
AutoValutazione
SOGGETTI E
RUOLI
Composizione del
gruppo
Articolazione
responsabilità individuali
Soggetti da
coinvolgere nel
processo autovalutativo
Ruolo di supporto
tecnico e di controllo
COMPITI E
PROBLEMI
Aree di indagine
autovalutativa
Risultati attesi
Prodotti intermedi e
finali
Tempi e fasi di lavoro
previste
Criteri e modalità di
valutazione delle attività
svolte dal gruppo
VINCOLI E
RISORSE
Risorse finanziarie a
disposizione del gruppo
Risorse materiali a
disposizione del gruppo
Vincolo progettuale
posto all’azione del
gruppo
MODALITA’ DI
RACCORDO
Tempi e modalità di
comunicazione tra
gruppo e scuola
Tempi e modalità di
raccordo tra gruppo e
struttura decisionale e
organizzativa della scuola
Tempi e modalità di
raccordo con altre scuole
e referenti esterni (rete di
scuole)
PRIMA FASE a.s. 2014-15
Autovalutazione
n
azione
soggetti
tempi
1
Coinvolgimento istituzioni scolastiche
Tutte le scuole statali e paritarie
Sett/Nov 2014
2
Predisposizione del Format RAV (Guida e
Mappa Indicatori)
INVALSI
Ott/Nov 2014
3
Apertura Piattaforma informatica RAV
MIUR
Genn 2015
4
Piano di Formazione per Dirigenti e
Referenti
MIUR , INVALSI, Ispettori
Genn 2015
5
Inserimento dati
Tutte le scuole
Febbr 2015
6
Restituzione dati con benchmark
INVALSI
Apr 2015
7
Elaborazione RAV contenente gli obiettivi di
miglioramento individuati in base alle
priorità strategiche di ciascun istituto e del
Sistema di Istruzione e Formazione
Tutte le scuole
Apr/Giu 2015
8
Pubblicazione RAV Scuola in Chiaro e sito
della scuola
Tutte le scuole
Luglio 2015
24
Lo stato dei lavori
A livello nazionale, alla data del 7 marzo 2015:

Il 95% degli istituti ha compilato il Questionario Scuola.

Hanno risposto 10.563 scuole (statali e paritarie), che
corrispondono al 94,5% del totale, considerando I e II ciclo.

Il Questionario è stato completato dal 98,3% degli istituti
statali del I ciclo (primaria e secondaria di I grado) e dal
96,3% di quelli del II ciclo; dall'86,1% delle scuole paritarie del
I ciclo e dal 78,8% di quelle del II ciclo.
VALUTAZIONE DI SISTEMA
Entro ottobre 2015, e per ciascun anno successivo,
l’INVALSI predisporrà
un rapporto sul sistema scolastico italiano,
volto a consentire un'analisi su base nazionale e una
comparazione su base internazionale.
26
SECONDA FASE
VALUTAZIONE ESTERNA DELLA SCUOLE
a.s. 2015/16 e a.s. 2016/17
Durante l'anno scolastico 2015/16 prenderanno il via le visite alle
scuole dei nuclei di valutazione esterna con il coinvolgimento di un
primo contingente di circa 800 istituzioni scolastiche. Di queste, il 3%
saranno scelte casualmente, il 7% saranno individuate sulla base di
specifici indicatori di efficienza e di efficacia.
 I nuclei di valutazione utilizzeranno un protocollo di valutazione
adottato dalla conferenza per il coordinamento funzionale dell'SNV, su
proposta dell'INVALSI e saranno coordinati da un dirigente tecnico.
 Stesso numero di istituzioni scolastiche sarà ispezionato durante l'anno
scolastico 2016/17, per un totale, nell'arco dei due anni, di 1600 scuole.

27
TERZA FASE
IL PIANO DI MIGLIORAMENTO
a.s. 2015-16 e a.s. 2016-17
La pianificazione e la realizzazione delle azioni di miglioramento, correlate al conseguimento
degli obiettivi individuati mediante il RAV, verrà attuata a partire dall'anno scolastico 2015/16 e
si concluderà alla fine dell’anno scolastico 2016/17,
Un primo aggiornamento del Rapporto di autovalutazione avrà luogo nel luglio 2016.
Nel frattempo le istituzioni scolastiche avranno già avviato i piani di miglioramento, grazie
anche al supporto da parte di:
•INVALSI, che fornirà alle scuole strumenti di lettura e analisi dei RAV.
•Indire
•Rappresentanti degli Uffici Scolastici Regionali
•dirigenti tecnici del MIUR.
•e di altri soggetti pubblici o privati (Università, enti di ricerca, associazioni professionali e
culturali).
•La pianificazione e la realizzazione delle azioni di miglioramento, correlate al conseguimento
degli obiettivi individuati mediante il RAV, verrà attuata a partire dall'anno scolastico 2015/16 e
si concluderà alla fine dell’anno scolastico 2016/17.
28
Il Ciclo di Deming
QUARTA FASE
RENDICONTAZIONE SOCIALE
a. s. 2016-17
Tutte le fasi della valutazione degli istituti si completeranno al
termine dell'anno scolastico 2016-2017 con la pubblicazione da
parte delle scuole di un primo rapporto di rendicontazione
sociale nel portale "Scuola in chiaro", grazie al quale si
diffonderanno (con iniziative informative pubbliche) i risultati
raggiunti, in relazione agli obiettivi di miglioramento individuati e
perseguiti negli anni precedenti.
30
Ecco in sintesi le quattro fasi
del procedimento di
valutazione delle scuole,
secondo quanto stabilito
nell’art. 6 del DPR n. 80/2013
N.
FASI
ATTORI
1
AUTOVALUTAZIONE
Tutte le
scuole
2
VALUTAZIONE
ESTERNA
Circa 800
scuole all’
anno
(10%= e 7% situazioni critiche, 3%
situazioni medie ed eccellenti)
3
AZIONI DI
MIGLIORAMENTO
Tutte le
scuole
4
RENDICONTAZIONE
SOCIALE
Tutte le
scuole
Riepilogo FASI
del triennio 2014/2017
per le scuole
A.S.
2014/15
A.S.
A.S.
2015/16 2016/17
31
Riepilogo
generale
timeline
La pubblicazione
CHE COS’E’ IL RAV?
Il RAV (Rapporto di autovalutazione) è il format on line che servirà agli istituti
scolastici per produrre, entro la prossima estate, il loro primo Rapporto di
Autovalutazione.
 Essendo ancora in fase iniziale vuole offrire primi strumenti di analisi della realtà
scolastica.


E’ un documento, articolato in 5 sezioni, che prevede 49 indicatori attraverso i quali le
scuole potranno individuare i loro punti di forza e di debolezza, mettendoli a
confronto con dati nazionali e internazionali, ed elaborare le strategie per rafforzare la
propria azione educativa. I dati, in parte forniti direttamente dal sistema, in parte da
inserire ad opera delle singole scuole, saranno organizzati attorno ad alcuni macroindicatori relativi a differenti aree (contesto, processi e risultati).
E’ uno strumento di lavoro comune che tutte le scuole italiane potranno utilizzare per
riflettere su se stesse e darsi degli obiettivi di miglioramento.
 È una Banca dati ampia che usufruisce di più soggetti istituzionali (Istat, ministero del
Lavoro, Miur, Invalsi…)

34
DA CHI E’ STATO ELABORATO IL
RAV?

Il format per il Rapporto di Autovalutazione (RAV) è
stato elaborato (a partire da modelli sperimentati in
oltre 1.500 scuole) dall'INVALSI con il supporto e la
supervisione del Gruppo Start Up (MIUR, INVALSI ed
esperti esterni) costituito presso il MIUR ed è il frutto
di un lungo percorso di ricerca e sperimentazione che
parte dal 2008 e passa attraverso alcuni progetti per la
valutazione delle scuole (Valutazione e Miglioramento,
VSQ e VALES).
35
A COSA SERVE IL RAV?
Il RAV serve agli istituti per analizzare
-
il contesto in cui operano (popolazione scolastica, territorio e
capitale sociale, risorse economiche e materiali, risorse
professionali);
-
gli esiti dei loro studenti (i risultati scolastici, ma anche quelli
delle prove standardizzate, le competenze chiave raggiunte e i
risultati a distanza, vale a dire, fra l'altro, gli esiti nei cicli scolastici
successivi, l'eventuale prosecuzione negli studi universitari
l'inserimento nel mondo del lavoro);
-
i processi di organizzazione e gli ambienti di lavoro (dalla
predisposizione e progettazione della didattica, alla predisposizione
degli ambienti di apprendimento passando per l'integrazione con il
territorio).
36
QUALI
SONO
LE
SEZIONI
DEL RAV?
(vedi Mappa
degli indicatori e
Domande guida)
1
Opportunità
e vincoli
2
Punti di forza
e punti di
debolezza
3
37
Per ciascuna
delle 3 aree…
-fornisce una definizione dell’area al fine
di esplicitarne più compiutamente
il contenuto;
-individua un certo numero di indicatori idonei a rappresentare le
caratteristiche di qualità dell’area; la mappa sintetica degli indicatori è
arricchita anche da descrittori che ne facilitano ancor più la comprensione
e ne specificano il contenuto;
-riserva uno spazio per l’inserimento di indicatori a cura della scuola, in
modo che questa possa meglio rappresentare la propria peculiare situazione;
in qualche caso la scelta degli indicatori è completamente rimessa alla
scuola;
-propone domande guida, a cui non dovrà essere data una specifica
risposta, con lo scopo di stimolare la riflessione sui dati.
Il processo di Autovalutazione
Primi strumenti di analisi: non un set predefinito di indicatori né questionari
unici per studenti, docenti e genitori
Priorità: traguardi e obiettivi di processo definiti in autonomia dalle singole
istituzioni scolastiche
Parole chiave: Autonomia Valutazione Miglioramento
Richiamo alle Evidenze
Ottica comparativa con valori esterni nazionali e regionali
Azione critica e riflessiva
Sintesi interpretativa
Piattaforma operativa: http://www.istruzione.it/valutazione/
In concreto…
RILEVAZIONI NAZIONALI SUGLI APPRENDIMENTI
DEGLI STUDENTI E PARTECIPAZIONE ALLE
INDAGINI INTERNAZIONALI
Nel corso del triennio scolastico
2014/2015 - 2016/2017
l’INVALSI

curerà con attenzione la restituzione dei risultati delle
rilevazioni degli apprendimenti alle singole scuole, in modo
che i risultati stessi possano costituire la base per l'avvio dei
processi di autovalutazione e di miglioramento per tutte le
istituzioni scolastiche.

continuerà a garantire la partecipazione dell'Italia alle
indagini internazionali OCSE-PISA, IEA-TIMSS, IEA-PIRLS e
TALIS.
43
Uno strumento utile di lavoro
il questionario on line
con Google Drive
Alcuni esempi di questionario:
Bes per i docenti
https://docs.google.com/forms/d/1Uq-esZZfdy39w8wfl6AbspPMN-pD5xtByMurZnlq4bs/viewform
Recupero Metodo di Studio Alunni terza media
https://docs.google.com/forms/d/1ZaCeGvh3fq6qJHbhjIGU8JD8WMNA5IVoS3krcPedFMo/viewform
Sviluppo tecnologico
https://docs.google.com/forms/d/1fhGb6g53nEH9sOOo4qSyOJpp0tEpa6G-U7ztzJnCR3M/viewform
Clima e percezione Istituto
https://docs.google.com/forms/d/1jd315I5uzDJnuCTCWkaUzT8DhsAcz3YYwNF7K5TFHhM/viewform
Circa le Competenze chiave e di
Cittadinanza…
…il format del RAV non presenta specifici indicatori.
Al riguardo non sono attualmente disponibili indicatori omogenei a livello
nazionale: la scelta è stata quella di lasciare alle scuole la scelta degli indicatori e
delle fonti.
Gli elementi di conoscenza riguardanti quest’area possono essere ricavati dalle
procedure adottate per la certificazione delle competenze, dagli elementi
considerati per la valutazione del comportamento, dall’osservazione della qualità
di alcuni processi (quali, ad esempio, la partecipazione attiva degli studenti alla vita
scolastica, il livello di collaborazione, il grado di autonomia e il senso di
responsabilità degli studenti) all’interno di ciascuna scuola.
Hp di lavoro
il questionario
tratte dalle Raccomandazione del 18 dicembre 2006 del
Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea
Compito:
Elaborare un questionario di
rilevazione con un max di 10
domande
Conclusioni
alcune questioni aperte in base all’esperienza
•Allineamento tra valutazione esterna e interna
• Carico di lavoro amministrativo e della raccolta dei dati da parte delle scuole
• Sviluppo di una cultura dell’autovalutazione e delle competenze di gestione
dati
• Sviluppo professionale per docenti e dirigenti
•Individuazione di azioni fondamentali al superamento delle criticità
• Rendicontazione pubblica
MATERIALI
E
 Dove si trovano i materiali disponibili
SUPPORTO ◦◦ http://www.istruzione.it/sistema_valutazione/index.html
http://www.istruzione.it/valutazione
in eLearning

Piattaforma dell’Ufficio Scolastico Regionale dedicata
per azioni formative in eLearning per DS e referente di
istituto
◦ http://toscana-istruzione.it
RIEPILOGANDO…
Noi crediamo che l’autovalutazione,
se ben costruita,
possa diventare
la chiave di accesso
per un cambiamento culturale:
quello che darà
trasparenza e più efficacia
alla missione educativa delle scuole
Valutare costituisce la premessa per
conoscere lo stato di salute del
sistema e per poter intervenire a
colmare bisogni e deficit.
Nodo centrale di tutto il sistema
è il collegamento tra il momento
della valutazione e il processo
decisionale e di innovazione.
“la valutazione senza dati è cieca,
ma senza ipotesi di ricerca è vuota”
Grazie per l’attenzione
e buon lavoro a tutti!
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Valutare per migliorare - Formazione docenti neoassunti Regione