Viaggio di istruzione in Puglia A.S. 2014/2015 L’I.C. San Francesco di Paola incontra i segreti delle pietre antiche Il nostro itinerario Mappa dei territori pugliesi I° giorno – lunedì 27 aprile Messina/Sibari/Alberobello Riunione dei partecipanti a Piazza Castronovo alle ore 6:30 e partenza in pullman GT per Alberobello. Lungo il percorso sosta a Metaponto per visitare gli scavi. Pranzo in ristorante tipico. In serata arrivo in albergo e sistemazione nella camere riservate. Cena e pernottamento. II° giorno-martedì 28 aprile Alberobello/Barletta e Trani Trulli Pensione completa in albergo. In mattinata visita ai Trulli di Alberobello. Pomeriggio dedicato all’escursione in pullman a Barletta e Trani. In serata rientro in albergo. Cena e pernottamento. Cattedrale - Trani Colosso di Barletta III° giorno-mercoledì 29 aprile Castellana/Bari Pensione completa in albergo. In mattinata visita alle grotte di Castellana Rientro in hotel per il pranzo. Nel pomeriggio escursione in pullman e visita guidata di Bari. Rientro in hotel in serata, cena e pernottamento. IV° giorno-giovedì 30 aprile Fasano/Messina Prima albergo. colazione in In mattinata dedicata alla visita dello Zoo Safari di Fasano. Rientro in albergo per il pranzo. Nel pomeriggio partenza per Messina. Arrivo in serata a Piazza Castronovo. Zoo safari di Fasano L’albergo Hotel SANT’ANTONIO *** - Via Isonzo 8/a – Alberobello – Tel. 080/4322913 http://www.santantonioalbergo.it/ Atmosfera fiabesca e scenari incantati in un luogo ricco di storia e tradizione ancora intatte, dove la modernità convive in armonia con un passato ricco di suggestioni e fascino. Nel cuore del centro storico , sull’apice dell’antica collina “Rione Monti”, si erge la Casa Albergo Sant’Antonio, monastero degli anni ‘40 annesso all’omonima chiesa a trullo, centro spirituale e meta turistica privilegiata. Orientiamoci Il nostro albergo si trova ad Alberobello. La distanza in linea retta tra Messina (Messina) e Alberobello (Bari) è 322.93 km, ma la distanza di guida è 418 km. Ci vogliono circa 5 ore per andare da Messina a Alberobello (esclusa la prima sosta a Sibari) Fonte: Google Maps PUGLIA 2015 Il capoluogo regionale è Bari Firenze Oltre ad essere la regione più orientale d'Italia la Puglia, con circa 800 chilometri di coste è una delle regioni italiane con maggiore sviluppo costiero. Lungo la costa si alternano tratti rocciosi (come sul Gargano), falesie (coste rocciose dalle pareti a picco), ma anche litorali sabbiosi (come lungo il Golfo di Taranto). Nel 2010 il Ministero della Salute ha dichiarato balneabile il 98% delle coste pugliesi. L'interno della regione è prevalentemente pianeggiante e collinare, senza evidenti contrasti tra un territorio e l'altro. Dal punto di vista geologico la Puglia è costituita per quasi l'80% da rocce calcaree e dolomitiche in tutte le loro varietà. Scheda tecnica confini: a a a a Ovest: Molise - Campania Nord: Mare Adriatico Est: Mare Adriatico Sud: Basilicata - Mar Ionio La Penisola Salentina divide il Mare Adriatico dal Mar Ionio territorio: Montagna: 2% del territorio della regione Collina: 45% del territorio della regione Pianura: 53% del territorio della regione monti: Monte Cornacchia (m 1152) - Monti dellaIn Puglia non troviamo nessuno dei gruppi principali dell'Appennino. Dàunia. Monte Crispignano (m 1105) - Monti I rilievi più importanti sono i Monti della Dàunia ai confini col Molise e la della Dàunia. Monte Calvo (m 1056) -Campania e il Gargano che si protende verso il Mare Adriatico. Gargano Murge Le Murge sono un altopiano carsico di modesta altitudine. La vetta più elevata è Altopiano del Salento la Torre Disperata (686 m). Le pareti presentano delle gole quasi verticali dette gravine e voragini circolari profonde che prendono il nome di puli. Le Murge hanno l'aspetto di una grande gradinata che scende verso il mare. La zona è arida e il suolo pietroso. Unica eccezione è la zona denominata Terra di Bari, nei pressi della costa adriatica, dove riaffiorano le scarse acque piovane assorbite dai puli. Anche il Salento si presenta arido e pietroso, ma meno elevato delle Murge. Colline: La Puglia è la regione più pianeggiante d'Italia centro-meridionale. Pianure: Tavoliere delle Puglie Piana Messàpica Fiumi: Fortore - segna in parte il confine con ilLa Puglia è una regione povera di acque. La maggior parte dei corsi d'acqua Molise. Candelaro. Cervaro. Carapelle.sono situati nel Tavoliere. Spesso, prima di raggiungere la costa, questi fiumi si Ofanto insabbiano. Ciò ha reso necessario modificare artificialmente il loro corso nella parte finale. Gli unici fiumi di rilievo che giungono al mare in superficie sono il Carapelle e l'Ofanto Inverno: mite Nelle zone montuose della Dàunia e del Gargano il clima è freddo in inverno Estate: calda e secca e fresco in estate. La Puglia è la regione meno piovosa d'Italia. Le estati Piogge/Nevicate: scarsissime sono estremamente calde Clima: Il Tavoliere delle Puglie è la più estesa pianura dell'Italia centromeridionale. Essa è una pianura da sollevamento compresa tra il Gargano, i Monti della Dàunia e il Mare Adriatico. Nel Tavoliere delle Puglie sono presenti molti corsi d'acqua, ma essi sono poveri di acque. Il Tavoliere è arido all'interno e paludoso nella zona costiera. La Piana Messapica separa le Murge dall'altopiano del Salento Fonte: wikipedia Province: 1. Bari - capoluogo di regione 2. Barletta - Andria - Trani 3. Brindisi 4. Foggia 5. Lecce 6. Taranto NOTIZIE STORICHE Lo stemma della Regione Puglia è costituito da uno scudo, a sua volta sormontato da una corona "federicana" dedicata a Federico II di Svevia. Lo scudo racchiude alla sua sommità 6 cerchi che rappresentano le sei province pugliesi. Il corpo centrale è costituito da un ottagono nel cui centro campeggia l'albero d'ulivo, simbolo della pace e fratellanza. L'ottagono invece, rappresenta Castel del Monte, costruzione di origine medievale che costituisce uno degli itinerari turistico-culturali più suggestivi della Regione. I colori dominanti dello stemma sono l'oro, l'argento, il rosso e l'azzurro del mare Età antica L'insediamento umano in Puglia risale quanto meno a 250.000 anni fa. Numerosi sono i reperti di epoca preistorica, tra i quali diversi menhir e dolmen. Intorno al I millennio a.C., si insediarono sul territorio i popoli dei Dauni, dei Peucezi e dei Messapi di probabile origine illirica, e più tardi, in epoca ellenica, numerose furono le colonie magnogreche soprattutto nella parte meridionale della regione, tra le quali la città spartana di Taras (Taranto). Il toponimo storico Apulia (esito latino del greco Ἰαπυγία, Japigia) deriva dall'antica popolazione degli Apuli (gr. Japigi) che in epoca preromana abitavano la parte centro-settentrionale della regione. Il termine Japudes (Japigi) si compone del prefisso arcaico "jap-", che indicherebbe i popoli provenienti dall'altra costa dell'Adriatico. Secondo una diffusa pseudo-etimologia, invece, Apulia deriverebbe da Apluvia, ossia terra senza piogge. Ben presto Roma comprese l'importanza strategica dell'Apulia, ma l'occupazione della regione, nel III secolo a.C., non fu agevole soprattutto per la resistenza di Tarentum e Brundisium. Nel 216 a.C. a Canne (Barletta) l'esercito romano patì contro i Cartaginesi di Annibale la sua peggiore sconfitta. Venne quindi istituita la Regio II Apulia et Calabria, che includeva anche il Sannio, una parte dell'attuale Molise e la Basilicata orientale. Con la costruzione della via Appia e, in epoca imperiale, della via Traiana (lungo cui prosperarono città come Aecae, Herdonia, Silvium, Canusium e Bitonto), la regione occupò posizioni di primato nella produzione del grano e dell'olio, diventando la maggior esportatrice di olio d'oliva in Oriente. Colonne doriche del Tempio di Poseidone, Taranto Età medievale 1 Con l'arrivo dei Normanni (XI secolo), Sia con i Normanni che con gli Svevi capeggiati dagli Taranto diventò la capitale dell'omonimo principato, esteso su Hohenstaufen, la Puglia tutta la Terra d'Otranto. conseguì un grande progresso materiale e Nel 1043 i Normanni fondarono la civile, che toccò l'apice con Contea di Puglia e, successivamente, Federico II, a cui si deve la il Ducato di Puglia e Calabria. Dal 1130 fece parte del Regno di Sicilia. realizzazione di una serie Nel secolo XIII il nome Apulia fu di edifici laici e religiosi, utilizzato da alcuni autori per indicare alcuni di alto valore la parte meridionale della penisola artistico, tra cui Castel del italiana. Monte ad Andria. Tra il 1282 e il 1400 la Puglia fu sotto la dominazione degli Angioini, all'interno del Regno di Napoli, a cui si sostituirono gli spagnoli: a partire da questo momento cominciò a radicarsi il potere dei latifondisti sul Arco di Federico II, territorio. Foggia Età moderna nel 1734 la Puglia, con la battaglia di Bitonto passò, insieme al resto del Regno di Sicilia dagli Asburgo ai Borboni, sancendo l'indipendenza del Regno. Tra il 1806 e il 1815, vi fu la dominazione francese che provvide alla modernizzazione della Puglia con l'abolizione del feudalesimo e con le riforme giudiziarie fino al ritorno dei Borbone e la nascita dal Regno delle Due Sicilie. Movimenti liberali si formarono in tutta la regione nel 1820 con il diffondersi della Massoneria e della Carboneria. Con il Regno d'Italia costituito nel 1861, la Puglia fu divisa amministrativamente nelle province di Foggia, Bari e Lecce; a queste si aggiunsero nel Novecento le province di Brindisi e Taranto. Nel periodo postumo all'unità d'Italia, sorsero diverse bande brigantesche, soprattutto in Capitanata e Terra di Bari; tra i maggiori esponenti sono da menzionare Michele Caruso, Antonio Angelo Del Sambro e Giuseppe Schiavone, quest'ultimo fedele luogotenente del capobrigante lucano Carmine Crocco. Antica mappa del Regno delle II Sicilie Età contemporanea Durante il Fascismo la Puglia fu interessata da numerose bonifiche in vaste aree e, successivamente alla riforma agraria del secondo dopoguerra, la regione ha goduto di un forte sviluppo agricolo. Negli anni settanta e negli anni ottanta l'economia della regione passò dal settore primario a quello terziario, con il notevole sviluppo derivato dal settore turistico. Nel 1946, durante i lavori dell'Assemblea Costituente della Repubblica Italiana, fu avanzata la proposta di fare della Puglia e del Salento due regioni distinte. Il 17 dicembre 1946, dopo la relazione di Giuseppe Codacci Pisanelli, la Regione Salento fu istituita sulla carta, ma quando si arrivò alla ratifica in aula, il 29 novembre 1947, essa non era più prevista. Stando all'intervento in assemblea del socialista Vito Mario Stampacchia, la Regione Salento sarebbe stata sacrificata in seguito a un accordo fra DC e PCI in difesa dei forti interessi economici baresi. Principale artefice di questo accordo fu Aldo Moro, magliese di nascita. La regione poi fu istituita nel 1970. Segui le espansioni del Regno Il nostro Tour Cartina topografica di Alberobello Sibari (Cosenza) Il sito archeologico di Sibari è ubicato sulla costa Ionica della Calabria a breve distanza dalla foce del Fiume Crati. Questa parte del territorio calabro, nota topograficamente come sibaritide vide il sorgere, lo sviluppo e l'espansione e poi il declino della grande polis di Sibari; qui furono impiantati, in epoche successive alla distruzione della città greca, sovrapponendosi in parte alle sue rovine, prima il centro ellenistico di Thurii e poi quello romano di Copia . Questa eccezionale stratificazione fa di Sibari uno dei siti più estesi ed importanti del Mediterraneo di età arcaica e classica. La vita del sito ha inizio nel 720 a.C. con la fondazione della colonia achea di Sibari; si interrompe nel 510 a.C. con la distruzione della città da parte dei crotonesi; ricomincia nel 444-443 a.C. con la fondazione della panellenica Thurii e si prolunga attraverso l'età romana con la deduzione della colonia latina di Copia nel 193 a.C. e la sua trasformazione in municipio romano nell'84 a.C.. In età imperiale, dal I al III secolo d.C., riprende con nuovo vigore ma a causa del crescente impaludamento del territorio inizia una lenta decadenza ed un graduale disuso attraverso il V-VI sec. d.C.; nel VII secolo il sito era ormai definitivamente abbandonato. Fotoaerea del sito Le grandi campagne sistematiche degli anni '60 e quelle dei decenni successivi, hanno permesso di esplorare comunque solo una piccola parte della grande area di Sibari, portando in luce perlopiù strutture riferibili al periodo romano della città di Copia. Alberobello La storia di questi edifici molto particolari è legata a un editto del Regno di Napoli che nel XV secolo sottoponeva ad un tributo ogni nuovo insediamento urbano. I conti di Conversano, proprietari del territorio su cui sorge oggi Alberobello, imposero allora ai contadini inviati in queste terre di edificare a secco, senza utilizzare malta, le loro abitazioni, in modo che esse potessero configurarsi come costruzioni precarie, di facile demolizione. Dovendo quindi utilizzare soltanto pietre, i contadini trovarono nella forma rotonda con tetto a cupola autoportante, composto di cerchi di pietre sovrapposti, la configurazione più semplice e solida. I tetti a cupola dei trulli sono abbelliti con pinnacoli decorativi, la cui forma è ispirata a elementi simbolici, mistici e religiosi. Essi erano realizzati dalla maestranza assunta per la costruzione del trullo e ne identificavano l'artigiano. In base alla qualità della fattura del pinnacolo si poteva dunque identificare non solo la destrezza artigianale del costruttore, ma anche il valore della costruzione. Una maggiore spesa nella costruzione del trullo permetteva di individuare pertanto, le famiglie più abbienti da quelle meno facoltose. Panorama Il trullo più grande del paese è chiamato Trullo Sovrano. Fatto costruire dalla famiglia Perta nella metà del Settecento, questo edificio a due piani è adibito a museo ed è possibile visitarne l'interno, arredato secondo il gusto d'epoca, ricostruito tramite le testimonianze dei più anziani abitanti alberobellesi. Durante il periodo estivo, il Trullo Sovrano ospita manifestazioni quali spettacoli teatrali, concerti di piccole orchestre o formazioni Jazz, serate di cultura e poesia. Grotte di Castellana Il percorso di sviluppa ad una profondità media di 70 metri secondo due itinerari: il primo della lunghezza di 1 chilometro e della durata di 50 minuti, l’altro della lunghezza di 3 chilometri e della durata di quasi 2 ore. La temperatura degli ambienti sotterranei, costante tutto l’anno, è di circa 18 °C, mentre il tasso di umidità è superiore al 90%. La Grave, prima e più vasta caverna del sistema sotterraneo, è l’unico ambiente naturalmente collegato con l’esterno: 100 metri di lunghezza, per 50 di larghezza, per 60 di profondità. Il tratto delle Grotte accessibile al pubblico è costituito da ambienti molto vari per forma e dimensioni. Stalattiti, stalagmiti, cortine, colonne, preziosi cristalli occhieggiano ovunque. I nomi di ambienti attraversati sono frutto della fantasia dei primi esploratori: la Lupa, i Monumenti, la Civetta, la Madonnina, l’Altare, il Precipizio, il Corridoio del deserto, la Colonna rovesciata, il Corridoio Rosso, la Cupola. Infine, l’ultima e più bella caverna del sistema sotterraneo, la Grotta Bianca, definita per la ricchezza e il biancore dell’alabastro, la più splendente del mondo Si sviluppano per una lunghezza di 3348 metri e raggiungono una profondità massima di 122 metri dalla superficie. La bellezza delle Grotte di Castellana richiama visitatori da tutto il mondo, e dal giorno della loro apertura al pubblico, più di 15 milioni di persone hanno percorso le sue vie sotterranee. Bari La città di Bari è conosciuta come una ridente cittadina del mare pugliese, dalle note acque cristalline e dai piatti molto gustosi. È una città ricca di monumenti, anche se non tutti lo sanno e dal punto di vista culturale, non ha da invidiare niente ad altri luoghi. Situata in una regione, tra le più belle d' Italia, con i suoi ulivi ed il suo vino si è resa nota in tutto il mondo. Durante la visita non si deve mancare di visitare e vedere: la Basilica di San Nicola, la cattedrale romanica di San Sabino e della Madonna Odegitria, il Castello Svevo, la Pinacoteca Provinciale, il Museo Diocesano con i suoi famosi rotoli di Exultet, il Teatro Petruzzelli da poco tornato ai suoi antichi splendori dopo il recente restauro, tutti luoghi con molto prestigio e con caratteristiche da non perdere. Soffermarsi in questi luoghi storicamente importanti, ci darà la completa visione della storia di questa bellissima città. Basilica di S. Nicola Palazzo Fizzarotti Barletta Borghese e mercantile, non è solo la città della Disfida: sul mare si affaccia il Castello Federiciano, simbolo del potere svevo e di tutti gli altri che si sono succeduti, luogo di incoronazioni, di promulgamento di leggi, punto di partenza dei Crociati, che, armati di tutto punto, si facevano benedire nel Santo Sepolcro e salutavano l'imponente statua bronzea di Eraclio, re gigante divenuto simbolo della città. Castello svevo Poi la sfida del 1503, rievocata ogni anno con grande sfarzo, richiamo di turisti: la Cantina è ancora lì a farsi ammirare, ma francesi e italiani ora si sfidano solo a calcio e ammirano i resti del passato. Ancora Francia a Barletta nei capolavori di Giuseppe De Nittis: oggi sono in mostra nel già straordinario Palazzo della Marra (XVI sec.), tappa obbligatoria insieme alla Cattedrale romanica, la chiesa di Sant'Andrea e la chiesa del Purgatorio (XVIII sec.). Cantina della sfida Trani Stupefacente, nel senso lato della parola, l'immagine della Cattedrale sul mare: ma è tutto il borgo antico, il quartiere ebraico con le sue tre sinagoghe, il Castello Svevo per tre quarti sull'acqua, i palazzi nobiliari che si affacciano sul porto, le antiche chiese e il Tribunale, a rendere questa città assolutamente indimenticabile. Antico centro marittimo e mercantile, oggi sede di una darsena comunale attracco di vele e fuoribordo, Trani è fatta di pietra rosea offerta dal suo stesso sottosuolo. Castello svevo Nel 1259 vi si tennero le nozze tra Manfredi, figlio di Federico II, ed Elena Comneno, figlia di Michele II Re dell'Epiro. Nei primi anni del 1500, a causa dell'affermarsi di nuove armi da sparo, il castello subì notevoli cambiamenti con demolizioni e costruzioni di nuove parti, tra le quali spicca il bastione lanceolato situato sul versante ovest. Dal 1586 al 1677 fu sede della Sacra Regia Udienza, organo giudiziario, amministrativo e politico della Terra di Bari. Dal 1860 al 1975 è stato sede del carcere giudiziario ed è stato restituito alla fruizione pubblica nel 1998. Zoo Safari di Fasano • Lo Zoo safari Fasanolandia di Fasano (BR) è il primo zoo parco faunistico in Italia ed uno tra i più grandi di Europa per numero di specie presenti. • Accoglie infatti circa 1700 esemplari di 200 specie diverse, in una zona con macchia mediterranea estesa per circa 140 ettari. • Particolarmente interessanti i gruppi di giraffe, zebre, leoni e orsi tibetani, nonché gli unici orsi polari in Italia che, tra l'altro, si riproducono regolarmente. • • Lo zoo ha origine da una masseria, allora azienda agricola Pedali, che diede origine ad un modello alberghiero, oggi comunemente conosciuto come agriturismo, intendendo offrire ai propri clienti venuti in vacanza un parco divertimenti. Il parco fu aperto il 25 luglio 1973 con la parte zoo progettata da Angelo Lombardi, il famoso 'Amico degli animali'; successivamente fu aperto il parco divertimenti. Cosa mangiare La Puglia è una terra dove la cucina si è strutturata sulle tradizioni contadine, pertanto assaggerete una cucina semplice e genuina dai sapori "veri". Qui sotto sono elencale le specialità che dovete assolutamente gustare. Il piatto tipico In Puglia c'è la cultura, l'arte, la civiltà del mangiar bene, perché è una terra ricca di tradizioni e i sapori del mare e della terra esaltano in ricette che esprimono tutta l loro squisitezza. Le orecchiette sono in assoluto il tipo di pasta che maggiormente caratterizza la Puglia. La ricetta più famosa abbina le orecchiette alle cime di rapa, ma possono essere condite in altri modi. Questa è la classica pasta asciutta della tradizione pugliese in cui l'impasto formato da pasta di semola di grano duro, non viene tirato a sfoglia ma lavorata a mano, da cui si staccano velocemente dei pezzetti di pasta che vengono schiacciati con il pollice a formare una piccola "orecchia". Lasciate seccare per qualche ora , vengono bollite e condite con un sugo in cui si sono fatte cuocere a fuoco lento le brasciole, oppure bollite e scolate con le cime di rapa e un condimento fatto con aglio e acciughe soffritti nell'olio E poi… Frittata alla menta: Classica frittata con l'aggiunta di foglie di mentuccia. Cappello: Uno dei mille modi in cui si cucinano le melanzane e le zucchine. Si tratta di un timballo farcito con melanzane e zucchine fritte, fette di carne, uova sode e formaggio. Calzone: Detto anche panzarotto sono piccoli con vari tipi di ripieno (cipolle, pomodoro, acciughe ecc.) e vengono fritti. "Ncapriata": Piatto ricco di sapori composto da una crema di fave secche bollite a lungo in acqua e sale. Si aggiunge alla fine della cicoria o cime di rapa già cotte a parte e condite, a crudo, con olio extra vergine d'oliva. Brasciole: Involtini formati da fettine di carne con un ripieno di prosciutto, prezzemolo e pecorino grattugiato. Vengono soffritti nell'olio e cipolla, con l'aggiunta di pomodoro. Farli cuocere a fuoco molto lento. La teglia di “patate, riso e cozze” ha un sapore indescrivibile, soprattutto se avete la fortuna di assaggiare quella cucinata nel forno a legna, con carboni “fuoco sopra e fuoco sotto”. Se non l’avete va benissimo il normale forno: i vostri invitati si congederanno non prima di avervi chiesto la ricetta E ancora… Alici "Arracanate": Dopo aver spinato le alici, disporle a strati in una teglia aggiungendo un composto formato da pan grattato, trito d'aglio, menta e capperi, cospargere il tutto con origano e olio e passare in forno. Taralli: La ricetta vuole che il tarallo, prima di essere infornato, venga immerso per un istante in acqua bollente. Possono essere conditi con pepe oppure con i semi di finocchio. L' uva coltivata in Puglia è anche in gran parte destinata al consumo domestico. Prossima all'ottenimento del riconoscimento di prodotto ad indicazione geografica protetta da parte dell'unione europea, l'uva pugliese è una delle eccellenze delle quali la regione può maggiormente fare vanto: la Puglia infatti produce oltre il 70% di uva da tavola in Italia, nazione che a sua volta detiene il primato della produzione mondiale Castagne: i marroni non sono altro che il frutto di alberi di castagno ottenuti per selezione e migliorati con successivi innesti. Si differenziano dalle castagne per la maggiore facilità di asportazione della pellicola esterna oltre che per le dimensioni maggiori. Anche la destinazione commerciale è diversa: oltre al consumo fresco comune a entrambi, i marroni sono richiesti dall’industria dolciaria mentre le castagne vengono utilizzate come prodotto secco o farina. Note di viaggio Travel tips In tutta la Puglia il clima è tipicamente mediterraneo: le zone costiere e pianeggianti hanno estati calde, ventilate e secche e inverni miti. Le precipitazioni, concentrate durante l'autunno inoltrato e l'inverno, sono scarse e per lo più di carattere piovoso in pianura, mentre sull'altopiano delle Murge sono frequenti le nevicate in caso di correnti fredde da est. In autunno inoltrato e in inverno sono frequenti le nebbie mattutine e notturne nella Capitanata e sulle Murge. Le escursioni termiche tra estate e inverno sono notevolissime nelle pianure interne: nel Tavoliere si può passare dagli oltre 40 °C estivi ai -2 °C / -3 °C delle mattine invernali. Il consiglio è quindi di vestirsi “a strati” in modo da potersi rapidamente adattare alle variazioni di temperatura e di portare un ombrello o un giubbino impermeabile. Evitare di stipare in valigia troppi abiti, dando la preferenza a indumenti comodi e che si possano abbinare variamente (maglie in cotone, un maglione in lana, jeans e scarpe comode). Consigli per gli acquisti: la regione è ricca di ottimi prodotti tipici soprattutto per quanto riguarda l'enogastronomia: salumi, olii, vini sono il fulcro della produzione agroalimentare della regione. BUON VIAGGIO! Docenti accompagnatori • Giuseppa Buda (coordinatrice) • Viviana Ballerino • Caterina Montalto • Giovanna Soraci grazie Power point realizzato dall’IC San Francesco Fonte: google ISTITUTO COMPRENSIVO N. 14“SAN FRANCESCO DI PAOLA” Via Olimpia s.n. – 98168 Messina 090/40868 090/40868 Codice fiscale: 97062120833 Codice Ministero P.I.: MEIC86500V E-mail: [email protected] - Pec: [email protected] – Sito: http://www.icsanfrancescodipaola-me.gov.it