Viaggio di istruzione
in Puglia
A.S. 2014/2015
L’I.C. San Francesco di
Paola incontra
i segreti delle pietre
antiche
Il nostro itinerario
Mappa dei territori pugliesi
I° giorno – lunedì 27 aprile
Messina/Sibari/Alberobello
 Riunione dei partecipanti a Piazza
Castronovo alle ore 6:30 e partenza in
pullman GT per Alberobello.
 Lungo il percorso sosta a Metaponto per
visitare gli scavi.
 Pranzo in ristorante tipico.
 In
serata
arrivo
in
albergo
e
sistemazione nella camere riservate.
 Cena e pernottamento.
II° giorno-martedì 28 aprile
Alberobello/Barletta e Trani
Trulli
 Pensione completa in albergo.
 In mattinata visita ai Trulli di
Alberobello.
 Pomeriggio dedicato
all’escursione in pullman a
Barletta e Trani.
 In serata rientro in albergo. Cena
e pernottamento.
Cattedrale - Trani
Colosso
di
Barletta
III° giorno-mercoledì 29 aprile
Castellana/Bari
 Pensione completa in albergo.
In mattinata visita alle grotte di
Castellana Rientro in hotel per
il pranzo.
 Nel pomeriggio escursione in
pullman e visita guidata di Bari.
 Rientro in hotel in serata, cena
e pernottamento.
IV° giorno-giovedì 30 aprile
Fasano/Messina
 Prima
albergo.
colazione
in
 In mattinata dedicata alla
visita dello Zoo Safari di
Fasano.
 Rientro in albergo per il
pranzo.
 Nel pomeriggio partenza
per Messina.
 Arrivo in serata a Piazza
Castronovo.
Zoo safari di
Fasano
L’albergo
Hotel SANT’ANTONIO *** - Via Isonzo
8/a – Alberobello – Tel. 080/4322913
http://www.santantonioalbergo.it/
 Atmosfera fiabesca e scenari incantati in un
luogo ricco di storia e tradizione ancora
intatte, dove la modernità convive in armonia
con un passato ricco di suggestioni e fascino.
Nel cuore del centro storico , sull’apice
dell’antica collina “Rione Monti”, si erge la
Casa Albergo Sant’Antonio, monastero degli
anni ‘40 annesso all’omonima chiesa a trullo,
centro spirituale e meta turistica privilegiata.
Orientiamoci
Il nostro albergo si trova
ad Alberobello.
La distanza in linea retta
tra Messina (Messina) e
Alberobello (Bari) è
322.93 km, ma la
distanza di guida è 418
km.
Ci vogliono circa 5 ore
per andare da Messina a
Alberobello (esclusa la
prima sosta a Sibari)
Fonte: Google Maps
PUGLIA
2015
Il capoluogo
regionale
è Bari
Firenze
Oltre ad essere la regione più orientale d'Italia la Puglia, con
circa 800 chilometri di coste è una delle regioni italiane con
maggiore sviluppo costiero. Lungo la costa si alternano tratti
rocciosi (come sul Gargano), falesie (coste rocciose dalle pareti a
picco), ma anche litorali sabbiosi (come lungo il Golfo di
Taranto). Nel 2010 il Ministero della Salute ha dichiarato
balneabile il 98% delle coste pugliesi. L'interno della regione è
prevalentemente pianeggiante e collinare, senza evidenti
contrasti tra un territorio e l'altro. Dal punto di vista geologico la
Puglia è costituita per quasi l'80% da rocce calcaree e
dolomitiche in tutte le loro varietà.
Scheda tecnica
confini:
a
a
a
a
Ovest: Molise - Campania
Nord: Mare Adriatico
Est: Mare Adriatico
Sud: Basilicata - Mar Ionio
La Penisola Salentina divide il Mare Adriatico dal Mar Ionio
territorio:
Montagna: 2% del territorio della regione
Collina: 45% del territorio della regione
Pianura: 53% del territorio della regione
monti:
Monte Cornacchia (m 1152) - Monti dellaIn Puglia non troviamo nessuno dei gruppi principali dell'Appennino.
Dàunia. Monte Crispignano (m 1105) - Monti I rilievi più importanti sono i Monti della Dàunia ai confini col Molise e la
della Dàunia. Monte Calvo (m 1056) -Campania e il Gargano che si protende verso il Mare Adriatico.
Gargano
Murge
Le Murge sono un altopiano carsico di modesta altitudine. La vetta più elevata è
Altopiano del Salento
la Torre Disperata (686 m). Le pareti presentano delle gole quasi verticali
dette gravine e voragini circolari profonde che prendono il nome di puli. Le
Murge hanno l'aspetto di una grande gradinata che scende verso il mare. La
zona è arida e il suolo pietroso. Unica eccezione è la zona denominata Terra di
Bari, nei pressi della costa adriatica, dove riaffiorano le scarse acque piovane
assorbite dai puli. Anche il Salento si presenta arido e pietroso, ma meno
elevato delle Murge.
Colline:
La Puglia è la regione più pianeggiante d'Italia centro-meridionale.
Pianure:
Tavoliere delle Puglie
Piana Messàpica
Fiumi:
Fortore - segna in parte il confine con ilLa Puglia è una regione povera di acque. La maggior parte dei corsi d'acqua
Molise. Candelaro. Cervaro. Carapelle.sono situati nel Tavoliere. Spesso, prima di raggiungere la costa, questi fiumi si
Ofanto
insabbiano. Ciò ha reso necessario modificare artificialmente il loro corso nella
parte finale. Gli unici fiumi di rilievo che giungono al mare in superficie sono il
Carapelle e l'Ofanto
Inverno: mite
Nelle zone montuose della Dàunia e del Gargano il clima è freddo in inverno
Estate: calda e secca
e fresco in estate. La Puglia è la regione meno piovosa d'Italia. Le estati
Piogge/Nevicate: scarsissime
sono estremamente calde
Clima:
Il Tavoliere delle Puglie è la più estesa pianura dell'Italia centromeridionale. Essa è una pianura da sollevamento compresa tra il Gargano, i
Monti della Dàunia e il Mare Adriatico. Nel Tavoliere delle Puglie sono presenti
molti corsi d'acqua, ma essi sono poveri di acque. Il Tavoliere è arido
all'interno e paludoso nella zona costiera. La Piana Messapica separa le
Murge dall'altopiano del Salento
Fonte: wikipedia
Province:
1. Bari - capoluogo di
regione
2. Barletta - Andria - Trani
3. Brindisi
4. Foggia
5. Lecce
6. Taranto
NOTIZIE
STORICHE
Lo stemma della Regione Puglia è costituito da
uno scudo, a sua volta sormontato da una
corona "federicana" dedicata a Federico II di
Svevia. Lo scudo racchiude alla sua sommità 6
cerchi che rappresentano le sei province
pugliesi. Il corpo centrale è costituito da un
ottagono nel cui centro campeggia l'albero
d'ulivo, simbolo della pace e fratellanza.
L'ottagono invece, rappresenta Castel del Monte,
costruzione di origine medievale che costituisce
uno degli itinerari turistico-culturali più
suggestivi della Regione. I colori dominanti dello
stemma sono l'oro, l'argento, il rosso e l'azzurro
del mare
Età antica

L'insediamento umano in Puglia risale quanto meno a 250.000
anni fa. Numerosi sono i reperti di epoca preistorica, tra i quali
diversi menhir e dolmen. Intorno al I millennio a.C., si
insediarono sul territorio i popoli dei Dauni, dei Peucezi e dei
Messapi di probabile origine illirica, e più tardi, in epoca ellenica,
numerose furono le colonie magnogreche soprattutto nella parte
meridionale della regione, tra le quali la città spartana di Taras
(Taranto).

Il toponimo storico Apulia (esito latino del greco Ἰαπυγία, Japigia)
deriva dall'antica popolazione degli Apuli (gr. Japigi) che in epoca
preromana abitavano la parte centro-settentrionale della regione.
Il termine Japudes (Japigi) si compone del prefisso arcaico "jap-",
che indicherebbe i popoli provenienti dall'altra costa dell'Adriatico.
Secondo
una
diffusa
pseudo-etimologia,
invece,
Apulia
deriverebbe da Apluvia, ossia terra senza piogge.

Ben presto Roma comprese l'importanza strategica dell'Apulia, ma
l'occupazione della regione, nel III secolo a.C., non fu agevole
soprattutto per la resistenza di Tarentum e Brundisium. Nel 216
a.C. a Canne (Barletta) l'esercito romano patì contro i Cartaginesi
di Annibale la sua peggiore sconfitta.

Venne quindi istituita la Regio II Apulia et Calabria, che includeva
anche il Sannio, una parte dell'attuale Molise e la Basilicata
orientale. Con la costruzione della via Appia e, in epoca imperiale,
della via Traiana (lungo cui prosperarono città come Aecae,
Herdonia, Silvium, Canusium e Bitonto), la regione occupò
posizioni di primato nella produzione del grano e dell'olio,
diventando la maggior esportatrice di olio d'oliva in Oriente.
Colonne doriche
del Tempio di Poseidone,
Taranto
Età medievale 1
 Con l'arrivo dei Normanni (XI secolo),  Sia con i Normanni che con
gli Svevi capeggiati dagli
Taranto diventò la capitale
dell'omonimo principato, esteso su
Hohenstaufen, la Puglia
tutta la Terra d'Otranto.
conseguì un grande
progresso materiale e
 Nel 1043 i Normanni fondarono la
civile, che toccò l'apice con
Contea di Puglia e, successivamente,
Federico II, a cui si deve la
il Ducato di Puglia e Calabria. Dal
1130 fece parte del Regno di Sicilia.
realizzazione di una serie
Nel secolo XIII il nome Apulia fu
di edifici laici e religiosi,
utilizzato da alcuni autori per indicare
alcuni di alto valore
la parte meridionale della penisola
artistico, tra cui Castel del
italiana.
Monte ad Andria. Tra il
1282 e il 1400 la Puglia fu
sotto la dominazione degli
Angioini, all'interno del
Regno di Napoli, a cui si
sostituirono gli spagnoli: a
partire da questo momento
cominciò a radicarsi il
potere dei latifondisti sul
Arco di Federico II,
territorio.
Foggia
Età moderna

nel 1734 la Puglia, con la battaglia di Bitonto
passò, insieme al resto del Regno di Sicilia dagli
Asburgo ai Borboni, sancendo l'indipendenza del
Regno. Tra il 1806 e il 1815, vi fu la
dominazione
francese
che provvide
alla
modernizzazione della Puglia con l'abolizione del
feudalesimo e con le riforme giudiziarie fino al
ritorno dei Borbone e la nascita dal Regno delle
Due Sicilie.

Movimenti liberali si formarono in tutta la
regione nel 1820 con il diffondersi della
Massoneria e della Carboneria. Con il Regno
d'Italia costituito nel 1861, la Puglia fu divisa
amministrativamente nelle province di Foggia,
Bari e Lecce; a queste si aggiunsero nel
Novecento le province di Brindisi e Taranto. Nel
periodo postumo all'unità d'Italia, sorsero
diverse bande brigantesche, soprattutto in
Capitanata e Terra di Bari; tra i maggiori
esponenti sono da menzionare Michele Caruso,
Antonio Angelo Del Sambro e Giuseppe
Schiavone, quest'ultimo fedele luogotenente del
capobrigante lucano Carmine Crocco.
Antica mappa del
Regno delle II Sicilie
Età contemporanea
Durante il Fascismo la Puglia fu interessata
da numerose bonifiche in vaste aree e,
successivamente alla riforma agraria del
secondo dopoguerra, la regione ha goduto di
un forte sviluppo agricolo. Negli anni settanta
e negli anni ottanta l'economia della regione
passò dal settore primario a quello terziario,
con il notevole sviluppo derivato dal settore
turistico.
Nel 1946, durante i lavori dell'Assemblea
Costituente della Repubblica Italiana, fu
avanzata la proposta di fare della Puglia e del
Salento due regioni distinte. Il 17 dicembre
1946, dopo la relazione di Giuseppe Codacci
Pisanelli, la Regione Salento fu istituita sulla
carta, ma quando si arrivò alla ratifica in
aula, il 29 novembre 1947, essa non era più
prevista. Stando all'intervento in assemblea
del socialista Vito Mario Stampacchia, la
Regione Salento sarebbe stata sacrificata in
seguito a un accordo fra DC e PCI in difesa
dei forti interessi economici baresi. Principale
artefice di questo accordo fu Aldo Moro,
magliese di nascita. La regione poi fu istituita
nel 1970.
Segui le espansioni
del Regno
Il nostro Tour
Cartina topografica di Alberobello
Sibari (Cosenza)



Il sito archeologico di Sibari è ubicato sulla costa Ionica
della Calabria a breve distanza dalla foce del Fiume Crati.
Questa parte del territorio calabro, nota topograficamente
come sibaritide vide il sorgere, lo sviluppo e l'espansione e
poi il declino della grande polis di Sibari; qui furono
impiantati, in epoche successive alla distruzione della città
greca, sovrapponendosi in parte alle sue rovine, prima il
centro ellenistico di Thurii e poi quello romano di Copia .
Questa eccezionale stratificazione fa di Sibari uno dei siti
più estesi ed importanti del Mediterraneo di età arcaica e
classica.
La vita del sito ha inizio nel 720 a.C. con la fondazione
della colonia achea di Sibari; si interrompe nel 510 a.C.
con la distruzione della città da parte dei crotonesi;
ricomincia nel 444-443 a.C. con la fondazione della
panellenica Thurii e si prolunga attraverso l'età romana
con la deduzione della colonia latina di Copia nel 193 a.C.
e la sua trasformazione in municipio romano nell'84 a.C..
In età imperiale, dal I al III secolo d.C., riprende con
nuovo vigore ma a causa del crescente impaludamento del
territorio inizia una lenta decadenza ed un graduale disuso
attraverso il V-VI sec. d.C.; nel VII secolo il sito era ormai
definitivamente abbandonato.
Fotoaerea
del sito
Le grandi campagne
sistematiche degli anni '60 e
quelle dei decenni successivi,
hanno permesso di esplorare
comunque solo una piccola
parte della grande area di Sibari,
portando in luce perlopiù
strutture riferibili al periodo
romano della città di Copia.
Alberobello

La storia di questi edifici molto particolari è legata a un
editto del Regno di Napoli che nel XV secolo
sottoponeva ad un tributo ogni nuovo insediamento
urbano. I conti di Conversano, proprietari del territorio
su cui sorge oggi Alberobello, imposero allora ai
contadini inviati in queste terre di edificare a secco,
senza utilizzare malta, le loro abitazioni, in modo che
esse potessero configurarsi come costruzioni precarie,
di facile demolizione.

Dovendo quindi utilizzare soltanto pietre, i contadini
trovarono nella forma rotonda con tetto a cupola
autoportante, composto di cerchi di pietre sovrapposti,
la configurazione più semplice e solida. I tetti a cupola
dei trulli sono abbelliti con pinnacoli decorativi, la cui
forma è ispirata a elementi simbolici, mistici e religiosi.

Essi erano realizzati dalla maestranza assunta per la
costruzione del trullo e ne identificavano l'artigiano. In
base alla qualità della fattura del pinnacolo si poteva
dunque identificare non solo la destrezza artigianale
del costruttore, ma anche il valore della costruzione.
Una maggiore spesa nella costruzione del trullo
permetteva di individuare pertanto, le famiglie più
abbienti da quelle meno facoltose.
Panorama
Il trullo più grande del paese è
chiamato Trullo Sovrano. Fatto
costruire dalla famiglia Perta nella
metà del Settecento, questo edificio
a due piani è adibito a museo ed è
possibile visitarne l'interno,
arredato secondo il gusto d'epoca,
ricostruito tramite le testimonianze
dei più anziani abitanti
alberobellesi. Durante il periodo
estivo, il Trullo Sovrano ospita
manifestazioni quali spettacoli
teatrali, concerti di piccole
orchestre o formazioni Jazz, serate
di cultura e poesia.
Grotte di Castellana
 Il percorso di sviluppa ad una profondità media di 70
metri secondo due itinerari: il primo della lunghezza
di 1 chilometro e della durata di 50 minuti, l’altro
della lunghezza di 3 chilometri e della durata di quasi
2 ore. La temperatura degli ambienti sotterranei,
costante tutto l’anno, è di circa 18 °C, mentre il tasso
di umidità è superiore al 90%.
 La Grave, prima e più vasta caverna del sistema
sotterraneo,
è
l’unico
ambiente
naturalmente
collegato con l’esterno: 100 metri di lunghezza, per
50 di larghezza, per 60 di profondità.
 Il tratto delle Grotte accessibile al pubblico è costituito
da ambienti molto vari per forma e dimensioni.
Stalattiti, stalagmiti, cortine, colonne, preziosi cristalli
occhieggiano ovunque. I nomi di ambienti attraversati
sono frutto della fantasia dei primi esploratori: la
Lupa, i Monumenti, la Civetta, la Madonnina, l’Altare,
il Precipizio, il Corridoio del deserto, la Colonna
rovesciata, il Corridoio Rosso, la Cupola.
 Infine, l’ultima e più bella caverna del sistema
sotterraneo, la Grotta Bianca, definita per la ricchezza
e il biancore dell’alabastro, la più splendente del
mondo
Si sviluppano per una
lunghezza di 3348 metri e
raggiungono una profondità
massima di 122 metri dalla
superficie. La bellezza delle
Grotte di Castellana
richiama visitatori da tutto il
mondo, e dal giorno della
loro apertura al pubblico,
più di 15 milioni di persone
hanno percorso le sue vie
sotterranee.
Bari

La città di Bari è conosciuta come una
ridente cittadina del mare pugliese, dalle
note acque cristalline e dai piatti molto
gustosi. È una città ricca di monumenti,
anche se non tutti lo sanno e dal punto di
vista culturale, non ha da invidiare niente
ad altri luoghi. Situata in una regione, tra le
più belle d' Italia, con i suoi ulivi ed il suo
vino si è resa nota in tutto il mondo.
Durante la visita non si deve mancare di
visitare e vedere: la Basilica di San Nicola,
la cattedrale romanica di San Sabino e della
Madonna Odegitria, il Castello Svevo, la
Pinacoteca Provinciale, il Museo Diocesano
con i suoi famosi rotoli di Exultet, il Teatro
Petruzzelli da poco tornato ai suoi antichi
splendori dopo il recente restauro, tutti
luoghi
con
molto
prestigio
e
con
caratteristiche da non perdere. Soffermarsi
in questi luoghi storicamente importanti, ci
darà la completa visione della storia di
questa bellissima città.
Basilica di S.
Nicola
Palazzo
Fizzarotti
Barletta

Borghese e mercantile, non è solo la città
della Disfida: sul mare si affaccia il Castello
Federiciano, simbolo del potere svevo e di
tutti gli altri che si sono succeduti, luogo di
incoronazioni, di promulgamento di leggi,
punto di partenza dei Crociati, che, armati
di tutto punto, si facevano benedire nel
Santo Sepolcro e salutavano l'imponente
statua bronzea di Eraclio, re gigante
divenuto simbolo della città.
Castello svevo
 Poi la sfida del 1503, rievocata ogni anno
con grande sfarzo, richiamo di turisti: la
Cantina è ancora lì a farsi ammirare, ma
francesi e italiani ora si sfidano solo a calcio
e ammirano i resti del passato.
 Ancora Francia a Barletta nei capolavori di
Giuseppe De Nittis: oggi sono in mostra nel
già straordinario Palazzo della Marra (XVI
sec.), tappa obbligatoria insieme alla
Cattedrale
romanica,
la
chiesa
di
Sant'Andrea e la chiesa del Purgatorio
(XVIII sec.).
Cantina della
sfida
Trani

Stupefacente, nel senso
lato della parola, l'immagine
della Cattedrale sul mare:
ma è tutto il borgo antico, il
quartiere ebraico con le sue
tre sinagoghe, il Castello
Svevo
per
tre
quarti
sull'acqua, i palazzi nobiliari
che si affacciano sul porto,
le antiche chiese e il
Tribunale, a rendere questa
città
assolutamente
indimenticabile.
 Antico centro marittimo e
mercantile, oggi sede di una
darsena comunale attracco
di vele e fuoribordo, Trani è
fatta di pietra rosea offerta
dal suo stesso sottosuolo.
Castello svevo
Nel 1259 vi si tennero le nozze tra
Manfredi, figlio di Federico II, ed
Elena Comneno, figlia di Michele II Re
dell'Epiro. Nei primi anni del 1500, a
causa dell'affermarsi di nuove armi
da sparo, il castello subì notevoli
cambiamenti
con
demolizioni
e
costruzioni di nuove parti, tra le quali
spicca il bastione lanceolato situato
sul versante ovest. Dal 1586 al 1677
fu sede della Sacra Regia Udienza,
organo giudiziario, amministrativo e
politico della Terra di Bari. Dal 1860
al 1975 è stato sede del carcere
giudiziario ed è stato restituito alla
fruizione pubblica nel 1998.
Zoo Safari di Fasano
• Lo Zoo safari Fasanolandia di
Fasano (BR) è il primo zoo parco
faunistico in Italia ed uno tra i più
grandi di Europa per numero di
specie presenti.
• Accoglie
infatti
circa
1700
esemplari di 200 specie diverse, in
una zona con macchia mediterranea
estesa per circa 140 ettari.
• Particolarmente
interessanti
i
gruppi di giraffe, zebre, leoni e orsi
tibetani, nonché gli unici orsi polari
in Italia che, tra l'altro, si
riproducono regolarmente.
•
•
Lo zoo ha origine da una masseria,
allora azienda agricola Pedali, che diede
origine ad un modello alberghiero, oggi
comunemente
conosciuto
come
agriturismo, intendendo offrire ai propri
clienti venuti in vacanza un parco
divertimenti.
Il parco fu aperto il 25 luglio 1973 con
la parte zoo progettata da Angelo
Lombardi, il famoso 'Amico degli
animali'; successivamente fu aperto il
parco divertimenti.
Cosa mangiare

La Puglia è una terra dove la cucina si è strutturata sulle tradizioni contadine,
pertanto assaggerete una cucina semplice e genuina dai sapori "veri". Qui
sotto sono elencale le specialità che dovete assolutamente gustare.
Il piatto tipico
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In Puglia c'è la cultura, l'arte, la civiltà del mangiar bene, perché è una terra ricca di
tradizioni e i sapori del mare e della terra esaltano in ricette che esprimono tutta l loro
squisitezza.
Le orecchiette sono in assoluto il tipo di pasta che maggiormente caratterizza
la Puglia. La ricetta più famosa abbina le orecchiette alle cime di rapa, ma possono
essere condite in altri modi.
Questa è la classica pasta asciutta della tradizione pugliese in cui l'impasto formato da
pasta di semola di grano duro, non viene tirato a sfoglia ma lavorata a mano, da cui si
staccano velocemente dei pezzetti di pasta che vengono schiacciati con il pollice a
formare una piccola "orecchia".
Lasciate seccare per qualche ora , vengono bollite e condite con un sugo in cui si sono
fatte cuocere a fuoco lento le brasciole, oppure bollite e scolate con le cime di rapa e
un condimento fatto con aglio e acciughe soffritti nell'olio
E poi…
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Frittata alla menta: Classica frittata con l'aggiunta di foglie di mentuccia.
Cappello: Uno dei mille modi in cui si cucinano le melanzane e le zucchine. Si tratta
di un timballo farcito con melanzane e zucchine fritte, fette di carne, uova sode e
formaggio.
Calzone: Detto anche panzarotto sono piccoli con vari tipi di ripieno (cipolle,
pomodoro, acciughe ecc.) e vengono fritti.
"Ncapriata": Piatto ricco di sapori composto da una crema di fave secche bollite a
lungo in acqua e sale. Si aggiunge alla fine della cicoria o cime di rapa già cotte a
parte e condite, a crudo, con olio extra vergine d'oliva.
Brasciole: Involtini formati da fettine di carne con un ripieno di prosciutto,
prezzemolo e pecorino grattugiato. Vengono soffritti nell'olio e cipolla, con l'aggiunta
di pomodoro. Farli cuocere a fuoco molto lento.
La teglia di “patate, riso e cozze” ha un sapore indescrivibile, soprattutto se avete
la fortuna di assaggiare quella cucinata nel forno a legna, con carboni “fuoco sopra e
fuoco sotto”. Se non l’avete va benissimo il normale forno: i vostri invitati si
congederanno non prima di avervi chiesto la ricetta
E ancora…

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Alici "Arracanate": Dopo aver spinato le alici, disporle a strati in una teglia
aggiungendo un composto formato da pan grattato, trito d'aglio, menta e capperi,
cospargere il tutto con origano e olio e passare in forno.
Taralli: La ricetta vuole che il tarallo, prima di essere infornato, venga immerso per
un istante in acqua bollente. Possono essere conditi con pepe oppure con i semi di
finocchio.
L' uva coltivata in Puglia è anche in gran parte destinata al consumo domestico.
Prossima all'ottenimento del riconoscimento di prodotto ad indicazione geografica
protetta da parte dell'unione europea, l'uva pugliese è una delle eccellenze delle quali
la regione può maggiormente fare vanto: la Puglia infatti produce oltre il 70% di uva
da tavola in Italia, nazione che a sua volta detiene il primato della produzione
mondiale
Castagne: i marroni non sono altro che il frutto di alberi di castagno ottenuti per
selezione e migliorati con successivi innesti. Si differenziano dalle castagne per la
maggiore facilità di asportazione della pellicola esterna oltre che per le dimensioni
maggiori. Anche la destinazione commerciale è diversa: oltre al consumo fresco
comune a entrambi, i marroni sono richiesti dall’industria dolciaria mentre le castagne
vengono utilizzate come prodotto secco o farina.
Note di viaggio
Travel tips
 In tutta la Puglia il clima è tipicamente mediterraneo: le zone costiere
e pianeggianti hanno estati calde, ventilate e secche e inverni miti. Le
precipitazioni, concentrate durante l'autunno inoltrato e l'inverno, sono
scarse e per lo più di carattere piovoso in pianura, mentre
sull'altopiano delle Murge sono frequenti le nevicate in caso di correnti
fredde da est. In autunno inoltrato e in inverno sono frequenti le
nebbie mattutine e notturne nella Capitanata e sulle Murge. Le
escursioni termiche tra estate e inverno sono notevolissime nelle
pianure interne: nel Tavoliere si può passare dagli oltre 40 °C estivi ai
-2 °C / -3 °C delle mattine invernali.
 Il consiglio è quindi di vestirsi “a strati” in modo da potersi
rapidamente adattare alle variazioni di temperatura e di portare un
ombrello o un giubbino impermeabile. Evitare di stipare in valigia
troppi abiti, dando la preferenza a indumenti comodi e che si possano
abbinare variamente (maglie in cotone, un maglione in lana, jeans e
scarpe comode).
 Consigli per gli acquisti: la regione è ricca di ottimi prodotti tipici
soprattutto per quanto riguarda l'enogastronomia: salumi, olii, vini
sono il fulcro della produzione agroalimentare della regione.
BUON VIAGGIO!
Docenti accompagnatori
• Giuseppa Buda (coordinatrice)
• Viviana Ballerino
• Caterina Montalto
• Giovanna Soraci
grazie
 Power point realizzato dall’IC San Francesco
 Fonte: google
ISTITUTO COMPRENSIVO N. 14“SAN FRANCESCO DI PAOLA”
Via Olimpia s.n. – 98168 Messina  090/40868  090/40868
Codice fiscale: 97062120833 Codice Ministero P.I.: MEIC86500V
E-mail: [email protected] - Pec: [email protected] –
Sito: http://www.icsanfrancescodipaola-me.gov.it
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Puglia - Istituto Comprensivo n.14 San Francesco di Paola