27 gennaio
GIORNATA DELLA MEMORIA
Disegni e riflessioni sugli orrori
del nazi-fascismo
a cura delle bambine e dei bambini
della IVA del plesso Spinelli
Disegno realizzato da Alessia Scala e Lina Autiero
FLAVIA MORELLI RIFLETTE SULLE LEGGI RAZZIALI
Hitler nel 1934 aveva fatto il lavaggio del cervello alle persone e aveva detto che gli ebrei
erano diversi da loro. Mussolini anche lui nel 1938 aveva fatto le leggi razziali, per questo in
alcuni negozi era vietato l’accesso agli ebrei. Hitler diceva che gli ariani erano superiori
rispetto alle altre razze, in particolare agli ebrei. Ma tutti noi sappiamo che noi esseri umani
non ci dividiamo in razze, anzi tutti noi siamo uguali anche se siamo diversi per sesso,
religione, colore della pelle, lingua, ricchezza e povertà.
ROSA MARIGLIANO IMMAGINA LA LIBERAZIONE DI AUSHWITZ
Era il 1945: eravamo rinchiusi nel campo di sterminio dove erano state sterminate
tantissime persone. Ah, mi presento, sono Lea Dris e stavo nel campo di sterminio con
mio padre Gianfranco Dris e i miei due fratelli gemelli Luca e Luciano. Da quattro giorni
che stavamo nel campo non mangiavamo e ci rosicchiavamo le unghie dalla fame…. Era
passato un altro giorno. I soldati stavano uccidendo mio padre. Io dissi:” Che state
facendo?” Mio padre era pieno di sangue e io stavo malissimo, ero affamata,
dispiaciuta, senza un papà che mi proteggesse, coccolasse…e mi faceva male il petto.
Andai a letto e piansi tutta la notte senza farmi sentire dai soldati.
Era mattina ed era il 27 gennaio del 1945. Erano passati ben due mesi e io ero
sopravvissuta. All’improvviso sono arrivati i Russi e hanno liberato tutto il campo. I Russi
liberarono me e i miei gemelli. Ci riportarono a casa in Germania, senza più pericoli.
ANTONELLA VORZILLO RIFLETTE SU NAZISMO E DEPORTAZIONE
Nel 1939 Hitler mandò gli ebrei nei campi di concentramento tedeschi, dove portavano
uomini e donne dentro le camere a gas e poi li bruciavano nei forni crematori. Quando i
nazisti bruciavano gli ebrei, usciva dal camino tantissimo fumo. Hitler nel 1933 prese tutto
il potere alle elezioni, perché tutti i tedeschi dovevano votare per lui, i giornali dovevano
parlare solo di lui.
Poi viene il grande giorno: 27 gennaio 1945 quando i russi liberarono gli ebrei dentro il
campo di concentramento di Aushwitz e finì la guerra.
CHIARA MARANO RIFLETTE SUI MORTI NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO E SULLA FINE
DI HITLER E MUSSOLINI
A causa dei nazisti molti ebrei sono stati uccisi in diversi modi. Alcuni per malattie, per
esperimenti, altri assassinati ma nel modo più terribile, cioè nelle camere a gas dove i
nazisti facevano credere agli ebrei che dentro una camera c’erano le docce, ma, invece di
uscire acqua, usciva gas e per questo sono morte tante persone: bambini, ragazzi, adulti e
anziani.
Ma il 27 gennaio 1945 sono arrivati i russi a salvare gli ebrei,
ma Hitler e Mussolini avevano ucciso già 6 milioni di ebrei. Hitler si uccise da solo e
Mussolini venne sparato. Alcune persone sono sopravvissute e sono uscite dai campi di
concentramento.
DENISE BIANCARDO IMMAGINA LA VITA DI UNA BAMBINA EBREA
In Germania dopo le leggi razziali gli ebrei non potevano andare più a scuola. Una mattina Sara stava
andando a scuola, poi vide un cartellone con su scritto ”Scuola chiusa agli ebrei” . Sara sentiva la voce
del maestro che diceva: “ Brutta ebrea non ti vogliamo più, vattene dalla Germania!”
Sara se ne
andò piangendo a casa sua dalla madre e dal padre, che avevano perso il lavoro. Era il 18 febbraio del
1936 quando la famiglia di Sara fu trasportata in un ghetto davvero brutto. Non bastava che gli ebrei
fossero stati portati in un ghetto. Sara fu poi separata dai genitori e fu portata nel campo di
concentramento di Dachau.
Sara, appena entrata, fu
svestita e le fecero indossare la divisa nera e bianca. Su Sara furono fatti esperimenti per intere
settimane. Sara prese una malattia ai polmoni, stava quasi per morire quando arrivarono i Russi che
l’hanno portata da un medico molto bravo che la guarì. Il padre, la madre e un ‘altra figlia stavano in
Francia e ritrovarono Sara. Dopo qualche anno ritornarono in Palestina e vissero felici.
MARGHERITA SARNATARO RIFLETTE SULLA LIBERAZIONE DI AUSHWITZ
Nel 1945 il 27 gennaio arrivarono dei russi e sono andati a salvare le persone
che stavano nel campo di Aushwitz, le vanno a liberare e li vedono tutti
magri.
ALESSANDRO SABATINO RIFLETTE SUI CAMPI DI CONCENTRAMENTO
Ho disegnato un campo dove ci sono delle persone imprigionate perché erano
ebrei. Erano in attesa di andare nel campo di Aushwitz. Ma prima li facevano
lavorare a costruire armi e cose che servivano ai tedeschi.
ALESSIA PETTINATI DESCRIVE LA VITA NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO
Nel 1940 fu costruito il campo di concentramento di Aushwitz. Era il più grande di tutti, lì
furono portate tantissime persone, uomini, donne e bambini, ad esempio Sergio De
Simone. Lui e altri bambini furono trasportati da Aushwitz ad Amburgo, lì furono usati per
degli esperimenti su di loro.
Molte persone nei campi di concentramento, pur di non subire queste sofferenze, si sono
uccise da sole fulminandosi contro i fili spinati elettrificati che c’erano attorno a tutto il
campo. Molti morivano per lo sforzo di lavorare, tanti morivano nelle camere a gas e i
corpi venivano cremati nei forni crematori.
EMMANUELA BALSAMO, LINA AUTIERO RIFLETTONO SULLA DISTRUZIONE DI LIBRI
Dopo il 1933 in Germania sale al potere Hitler. I nazisti bruciarono tanti libri del
pensiero libero, invece quelli che parlavano delle razze inferiori, ad esempio quella
ebrea e quelli che parlavano della razza superiore, cioè quella ariana, questi li
conservarono.
I nazisti nelle piazze in Germania nel 1933 bruciavano i libri per togliere i pensieri alle
persone. I libri che bruciavano erano quelli dove c’era scritto della giustizia e della
libertà.
EMANUELA CEPARANO RIFLETTE SUI CAMPI DI CONCENTRAMENTO
Nel 1940 Hitler deportò gli ebrei nei campi di concentramento da cui non si poteva uscire
perché c’erano dei fili spinati. Ma non solo questo , quei fili spinati erano elettrificati .
Hitler deportò anche bambini e anziani .Lavoravano come se fossero nei penitenziari,
spaccavano pietre con picconi. Nei campi di concentramento hanno ucciso 6 milioni di
ebrei . Se si ribellava qualcuno i soldati lo uccidevano e gli altri non si sarebbero permessi
più.
TINA PALUMBO RIFLETTE SUL POTERE DI HITLER E SULLA DEPORTAZIONE DEGLI EBREI
Nel 1933 in Germania Hitler arrivò al potere. Quando c’erano le elezioni per votare i soldati di Hitler
andavano a minacciare le persone per far sì che Hitler fosse l’unico capo della Germania.
Quando tutti votarono Hitler, lui disse: - Da oggi le elezioni non si faranno più!!!.
Hitler si faceva chiamare Fhurer che significa unico capo. Era contro gli ebrei perché erano le persone
contro cui c’erano molti pregiudizi. Hitler incominciò a dire che gli ebrei non potevano più camminare
sui marciapiedi, non potevano andare a scuola, non potevano andare nei ristoranti e nei negozi. Gli
ebrei dovevano portare la stella di Davide per farsi identificare.
Quando poi Hitler arrivò al massimo, fu aperto il campo di concentramento di Aushwitz, un campo di
sterminio, come tanti altri, dove morirono 6.000.000 di ebrei. Finalmente il 27 gennaio del 1945 i russi
liberarono i prigionieri rimasti nel campo di concentramento e da quel giorno finì veramente la II guerra
mondiale
Scarica

Disegni e riflessioni sugli orrori del nazi