I profumi di un tempo incompiuto Giulia Luigia Tatti©2007 Scorre nel suo letto, il fiume, e ti ho cercato ovunque incontrandoti in una terra senza nome. Ho tanto camminato alla ricerca di quello che volevo e che, ancora una volta non c’è … attenderò che le mie gambe riprendano padronanza… sono la luna e senza il buio non posso stare, sono la tramontana e riprenderò il mio viaggio verso un sogno grande. Nostalgie autunnali, accentuano una malinconia latente e qualcosa prende forma nei miei pensieri. Mi rifugio, a volte, in una muta preghiera e resto in attesa: quella di un segnale, di una certezza che superi la soglia della mia vulnerabilità. Rinnego un tempo corso via, che mi ha allontanato dalla mia vita e da tutte le persone che ho amato. Chi mi vuole, chi mi cerca, chi ha bisogno di me? Forse più nulla mi ferisce adesso: La barriera dipinta intorno a me, sia sorriso, sia silenzio, sia rimprovero, sia abbraccio, mi protegge dai mali. Ti ho guardato e tremo, poiché nei tuoi occhi ho riconosciuto i miei. Ricamo frasi che scaturiscono dal mio sudore, dai miei affanni. Poco alla volta, cerco di sopperire alle perdite della mia vita trangugiando calici di amarezze, con la mera illusione che divengano dolce nostalgia, e la rabbia, energia positiva. Mi volto alla ricerca di tutto ciò ch’ è stato scritto: scorre una folla d’ ombre che non produce nemmeno più dolore. Vissuti distanti, eppure, la storia è semplice: lampi di rabbia vividi, sovrastano i miei pensieri turbinando, scuotendo un passato serrato nella mente, richiamato alla vita, incombente come un temporale estivo che sia lì per scatenarsi, e non concede attimi di tregua. Farsi spazio nei giorni a venire, ricacciare un singulto, silenziose lacrime amare che accompagnano una tristezza pesante come un fardello insostenibile che preme sulle spalle, e il mondo intorno, tace. Muto! Giulia Luigia Tatti ©2007