AVANZAMENTO AUTOMATICO
DELLE DIAPOSITIVE
Il Santuario della Santissima Trinità si trova immerso tra boschi di faggi, a 1337
metri s.l.m., nel Parco Regionale dei Monti Simbruini, nel territorio del comune di
Vallepietra (m 825 s.l.m.), in provincia di Roma.
Per raggiungerlo da Roma, percorrere l’autostrada A24 Roma-L’Aquila e uscire al
casello “Vicovaro-Mandela”. Da qui seguire le indicazioni per Subiaco. Giunti in
questa località, proseguire sulla strada statale n° 411 in direzione Alatri-Frosinone;
dopo qualche chilometro s’incontra, sulla sinistra, il bivio per Vallepietra. Infine da
Vallepietra, attraverso una strada in salita, si arriva al Santuario. Invece
provenendo da Napoli uscire al casello “Anagni-Fiuggi” dell’autostrada A1; poi
salire a Fiuggi, proseguire per gli Altipiani di Arcinazzo, quindi in direzione di
Subiaco finché, sulla destra, s’incontra il bivio per Vallepietra.
L’ultimo tratto (lungo qualche centinaio di metri) prima del Santuario è costituito
da un affascinante sentiero percorribile solo a piedi. I mezzi (autovetture e
pullman) si devono parcheggiare nell’apposito ampio parcheggio asfaltato.
Il Santuario, data l’alta quota alla quale è posto, è visitabile solo dal 1° maggio al
31 ottobre.
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Il pellegrinaggio al Santuario
Dai paesi circostanti, ma anche da notevoli distanze, giungono a Vallepietra le
“compagnie”, ossia gruppi di pellegrini, ciascuna preceduta da un portatore di
stendardo. Ancora oggi sono molte le compagnie che giungono a piedi, almeno
nell’ultima fase del cammino, soprattutto in occasione della festa della Ss.
Trinità (l’ottava domenica dopo Pasqua).
Giunte al Santuario nel pomeriggio del sabato, le compagnie si predispongono
alla veglia notturna, fino alla domenica mattina, quando nelle prime ore viene
eseguito il cosiddetto “Pianto delle Zitelle”, che è una rievocazione cantata
della Passione di Cristo. Infine le compagnie entrano, cantando e pregando,
nella Cappella che custodisce l’affresco della Santissima Trinità. Molti salgono
in ginocchio i gradini. Tutti toccano gli stipiti o l’architrave della porta e si
segnano gridando per tre volte “Evviva la Trinità”, con grande commozione e
devozione.
ACCENDI LE CASSE
Croci piantate dai fedeli a ricordo
dei loro pellegrinaggi al Santuario
La Cappella che custodisce
l’affresco della Santissima Trinità
si trova ai piedi di un’immensa ed
impressionante parete rocciosa.
Sull’origine e storia del Santuario
esistono solo leggende, nulla di
certo si sa.
Cappella che custodisce l’affresco
della Santissima Trinità
Affresco della Santissima Trinità - È l’affresco principale del Santuario. È databile al XII secolo ed è di
chiaro stile bizantineggiante. Raffigura le Tre Persone Divine (Padre, Figlio e Spirito Santo) perfettamente
identiche: tutte e tre sono sedute, tutte benedicono alla greca (unendo il pollice all’anulare) con la mano
destra, tutte mostrano con la sinistra un libro aperto sulle ginocchia; tutte hanno un viso barbato (tipico
dell’iconografia tradizionale di Cristo), tutte sono incorniciate da un nimbo. Ai piedi dell’affresco è posta
l’iscrizione latina che esprime l’essenza del Mistero Trinitario: “IN TRIBVS HIS DOMINVM PERSONIS
CREDIMVS” (In queste tre persone crediamo il Signore).
Questi pellegrini, dopo aver visitato la Cappella,
camminano all’indietro, cioè mandando avanti i talloni
anziché le punte dei piedi, volgendo sempre la faccia
verso il Santuario, in segno di rispetto.
Una delle stanze che contengono gli ex voto
dei fedeli. Da qualche anno queste stanze sono
state adibite a museo.
Alcuni fedeli ritornano al parcheggio dopo aver visitato il Santuario
Questa presentazione è stata realizzata da Sebastiano Inturri nel mese di
luglio 2011.
Le foto inserite sono state scattate il 30 luglio 2005.
Il sottofondo musicale è un canto gregoriano.
Grazie per la cortese attenzione.
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Santuario della Santissima Trinità