DIO HA TANTO AMATO IL MONDO Sui fiumi di Babilonia, là sedevamo piangendo al ricordo di Sion. Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre (Salmo 137) Padre, che guardi allo stesso modo ogni tuo figlio oppresso Padre nostro - Padre di tutti. Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre. Là ci chiedevano parole di canto coloro che ci avevano deportato: «Cantateci i canti di Sion!» (Salmo 137) Perché tu sei nei cieli e sulla terra, in ogni uomo, nel piccolo e nel sofferente. Come cantare i canti del Signore in terra straniera? Se ti dimentico, Gerusalemme, si paralizzi la mia destra. (Salmo 137) Sia santificato il tuo Nome. Ma non con le grida e con le armi, ma nel dolce brusio dei cuori. Mi si attacchi la lingua al palato, se lascio cadere il tuo ricordo ,se non metto Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia. (Salmo 137) Venga il tuo Regno, Regno di Pace e d’Amore. Ricordati, Signore, dei figli di Edom che nel giorno di Gerusalemme dicevano: «Distruggete, distruggete anche le sue fondamenta!» (Salmo 137) Sia fatta la tua volontà, sempre e in ogni luogo. Possano i tuoi precetti non trovare ostacoli nei tuoi figli soprattutto quelli al potere. Dacci il nostro pane quotidiano, fatto di Pace, Giustizia e Amore. dacci oggi, Signore, perché domani potrebbe essere troppo tardi. FINO A QUESTO PUNTO DIO HA AMATO IL MONDO Rimetti a noi i nostri debiti, non come noi rimettiamo, Benedettine di S. Benet de Montserrat ma come tu rimetti, senza lasciare spazio all’odio ed al rancore (Spagna) www.micromedia.unisal.it