Come usare le fonti
statistiche ufficiali
Everything should be made as simple
as possible, but not simpler
Albert Einstein
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Che cosa è la “statistica ufficiale”


E’ prodotta da soggetti prevalentemente pubblici che rendono
i dati accessibili a tutti secondo regole prefissate. Le fonti
nazionali più importanti sono Istat, Mef e Bankitalia.
Ma quanto è credibile la statistica ufficiale? Le regole del
gioco:






Standard internazionali
Calendario prefissato dei rilasci
Accessibilità a tutti nello stesso momento
Controlli europei (che non sempre funzionano, vedi Grecia)
Anche rilevazioni private possono avere ottimi standard di
qualità. Ma devono garantire la trasparenza delle metodologie
La differenza tra statistica e sondaggi. Attenti a:


Criteri di campionamento
lntervallo di confidenza e margine di errore
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La realtà italiana:
il Sistema statistico nazionale (Sistan)





E’ composto da tutte le fonti della statistica ufficiale: Istat,
Ministeri, Regioni, EL, CdC ecc. Non ne fa parte la Banca
d’Italia.
Si attiene ai principi fissati dall’Onu e alle metodologie di
Eurostat
Il livello di autonomia dal potere politico è materia di
discussione (non solo in Italia)
Le regole di rilascio dei dati sono comunque una delle
garanzie di autonomia: calendario prefissato, rilascio
contemporaneo ecc.
Di norma la “statistica ufficiale” descrive i fenomeni ma
lascia ad altri le interpretazioni e le proiezioni. Con eccezioni,
soprattattutto dopo l’incorporazione dell’Isae nell’Istat
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Le fonti della statistica
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


Censimenti: quando si censisce l’universo cioè la totalità
di un insieme
Dati amministrativi: da ministeri, ospedali, carceri, moduli
fiscali, bilanci imprese ecc.
Indagini campionarie: la qualità dipende dai criteri di
campionamento. I media non sono abbastanza attenti
agli “intervalli di confidenza” che limitano il valore
effettivo dei dati e che dipendono dal campione.
L’intervallo di confidenza di un’indagine campionaria si
allarga (e quindi l’indagine è meno significativa) su
campioni più ristretti: un dato regionale è quasi sempre
meno attendibile di un dato nazionale.
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Giornalisti, attenti ai metadati!




L’attendibilità di una rilevazione va sempre valutata sulla
base dei metadati, cioè delle informazioni sulle modalità
di effettuazione di quella indagine.
E’ anche opportuno valutare se si tratta di una fonte
primaria della statistica ufficiale o di un rilancio d’agenzia
I sondaggi sono una forma di indagine campionaria che
indaga sulle percezioni soggettive (opinioni), spesso con
campioni molto ristretti e margini d’errore alti.
Per evitare usi distorti, chi diffonde sui media rilevazioni
statistiche deve pubblicare i metadati sul sito dell’Agcom
o, nel caso di sondaggi politici, della Presidenza del
Consiglio… ma questa norma non funziona bene.
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Terminologia statistica elementare
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

Variazione in termini monetari: al valore corrente
della moneta = a prezzi correnti
Variazione in termini reali: al valore della moneta
ad una determinata data (cioè depurata
dell’inflazione) = a prezzi costanti
Variazione congiunturale: rispetto al dato
precedente (del mese, del trimestre)
Variazione tendenziale: rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente
Destagionalizzata: variazione congiunturale
depurata dei fattori stagionali
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SCHEMA DI SISTEMA ECONOMICO
IMPOSTE
E TASSE
STATO
SPESA PER ACQUISTI
BENI E SERVIZI
FAMIGLIE
FAMIGLIE
LAVORO
IMPRESE
IMPRESE
RETRIBUZIONI
RISPARMIO
SISTEMA
BANCARIO
PAGAMENTI
CON L’ESTERO
RESTO DEL
MONDO
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Le principali rilevazioni Istat
che riguardano le famiglie
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



Censimento delle persone e delle abitazioni (ogni XXX1)
Forze di lavoro (congiunturale, ogni mese)
Prezzi al consumo (congiunturale, ogni mese)
Multiscopo
Consumi
Bilanci familiari (anche Banca d’Italia)
Povertà assoluta
Povertà relativa
Livello di soddisfazione
Più indagini specifiche (immigrati, violenza alle donne
ecc.)
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Principali rilevazioni che
interessano le imprese



Censimenti: imprese agricole (XXXO), industrie e servizi
(XXX1)
Rilevazioni congiunturali:
 Produzione industriale
 Fatturato e ordinativi
 Prezzi all’ingrosso
 Occupazione grandi imprese
 Bilancia commerciale
Indagine sui bilanci delle imprese (Mediobanca)
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Alcuni importanti indicatori economici
(detti “congiunturali” perché con periodicità
infra-annuale)
Prodotto interno lordo (trimestrale)
 Produzione industriale, fatturato e ordinativi indicano
mensilmente l’andamento delle imprese
 Prezzi all’ingrosso e al consumo per misurare
l’inflazione
 Bilancia commerciale e bilancia dei pagamenti
fotografano gli scambi con l’estero
 Forze di lavoro (ora mensile) e occupazione grandi
imprese misurano il mercato del lavoro
Sono tutti di fonte Istat tranne la b. dei pagamenti
(Bankitalia)
Per molti dati c’è anche un rilascio da Eurostat e Bce

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C’era una volta (e c’è ancora)
il Prodotto interno lordo…



Si è cominciato a calcolarlo dopo la crisi del ’29
e la sua elaborazione ha avuto un impulso con
la seconda guerra mondiale
Nel tempo è diventato qualcosa che non doveva
essere secondo gli ideatori Kuznets e Keynes:
una misura onnicomprensiva di ricchezza
Molti vorrebbero “abolire il Pil”, ma non è così
facile perché abbiamo comunque bisogno di una
“contabilità nazionale”. Ne parleremo più tardi
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La contabilità nazionale




E’ una branca della statistica che misura le
macrograndezze, attraverso il Conto delle
Risorse e degli Impieghi
Non deve quindi essere confusa con la
contabilità di Stato che riguarda solo la
pubblica amministrazione
Utilizza tutte le variabili a disposizione della
statistica pubblica: produzione, lavoro, ecc.
Dà il polso della produzione di ricchezza di
un sistema: il Pil, Prodotto interno lordo =
GDP, Gross Domestic Product
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Il conto delle risorse e degli impieghi


Prodotto interno lordo
Importazioni



=
RISORSE
=
Esportazioni
Investimenti lordi
Consumi finali
IMPIEGHI
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Il Prodotto interno lordo…
e i suoi parenti


−
■

−
Valore aggiunto: saldo tra produzione
(output) e consumi intermedi (input)
Imposte Indirette = PIL
Quote di capitale consumato = PIN, prodotto
interno netto
PIL
Saldo redditi netti dall’estero= PNL, prodotto
nazionale lordo
Quote di capitale consumato= PNN, netto
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Il prodotto interno lordo misura...



Anche l’economia sommersa perché si tratta di una
stima a tavolino
Fatica a valutare adeguatamente la produttività della
pubblica amministrazione
Non misura:
 determinate prestazioni quali il lavoro familiare
 le economie parallele: criminalità, prostituzione
 Il depauperamento delle risorse ambientali
 La qualità della vita: spendere per fare sport o per
serrature di sicurezza è la stessa cosa
 E’ “lordo” in quanto non tiene conto del consumo dei
capitali (a differenza dei bilanci d’impresa che prevedono
l’ammortamento)
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Come si misura l’inflazione?



In contabilità nazionale, attraverso il
cosiddetto “deflatore del Pil”
Nelle statistiche congiunturali, attraverso le
variazioni di prezzi dei cosiddetti “panieri”.
In Italia l’Istat presenta tre diversi panieri:




L’indice Nazionale Intera Collettività, il più
completo;
L’indice Famiglie Operai e Impiegati;
L’indice europeo armonizzato
Esisteva un ulteriore indice (costo della vita),
con paniere fissato per legge, che è stato
abbandonato.
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Le misure dell’occupazione






La domanda di lavoro (da parte delle imprese) si misura
mensilmente con la serie “lavoro e retribuzione nelle grandi
imprese” (almeno 500 dipendenti)
L’offerta di lavoro da parte delle famiglie si misura con
l’indagine continua “Forze di lavoro, con aggiornamenti
mensili, trimestrali, annuali.
Il tasso di disoccupazione è meno significativo del tasso di
occupazione
L’Istat di recente ha diffuso indicatori complementari che
tengono conto dello scoraggiamento e della sottoccupazione
La disoccupazione giovanile è poco significativa perché
misurata sulla fascia 15 – 24. Meglio guardare attraverso
I.Stat ad altri dati, per esempio la fascia 25-34. E non è vero
che “un giovane su tre è senza lavoro”
Il fenomeno più preoccupante per i giovani è la massa dei
cosiddetti Neet: not in education, employment or training: oltre
due milioni.
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Le misure degli scambi: la bilancia
commerciale

L’Istat diffonde mensilmente i dati su:



bilancia commerciale Ue (con ritardo di due mesi)
bilancia commerciale extraUe (ritardo di un mese)
Il maggior ritardo per i dati Ue si spiega con
la maggior difficoltà di raccolta di dati
all’interno del mercato unico, dove mancano
le rilevazioni doganali.
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La bilancia dei pagamenti internazionali
(Fonte: Banca d’Italia)
PARTITE CORRENTI
 Merci (bilancia
commerciale)
 Servizi, Noli ecc.
 Trasferimenti unilaterali
correnti
UGUALE: SALDO
PARTITE CORRENTI

CONTO CAPITALE




CONTO FINANZIARIO
Investimenti diretti




Trasferimenti di capitali
Proprietà beni intangibili
Investimenti di portafoglio
Derivati ed altri inv.
Variazione riserve ufficiali
ERRORI ED OMISSIONI
In dettaglio
Ricordate: per definizione, la BDP e’ sempre
in pareggio. Se i giornali parlano di disavanzo
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si riferiscono alle
partite correnti
Le principali fonti on line delle
statistiche internazionali ufficiali
o
o
o
o
o
Onu: Unsd e almeno un centinaio di siti per
argomento
I Millennium Development Goals:
http://www.un.org/millenniumgoals/
Imf: statistiche finanziarie, ma anche quadri statistici
di tutti i Paesi attraverso il Dissemination Standards
Bulletin Board
Ocse: www.oecd.org, le analisi più complete e
attendibili
Europa: Eurostat
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I cinque elementi di un grafico
corretto per un giornale
Titolo giornalistico
2. Sottotitolo metodologico
3. Grafico (istogramma, linea, torta o altro):
essere consapevoli degli effetti di distorsione!
4. Legenda: gli elementi per interpretare il grafico
5. Fonte (o: elaborazione su fonte…)
Talvolta è anche necessaria una dida di
spiegazione
1.
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