Volume uno di tre
Avanza con un clic
La vertigine dell’Infinito:
Senza questa sensazione non potrebbero
esistere passi in avanti, e ancor meno verso
l'alto. La vertigine dell'Infinito è la grande
inizializzatrice di tutti i pellegrinaggi verso di
Sé... o verso Dio, se preferite.
Come vivere con questa vertigine? Agli occhi
dei Servitori degli Angeli del Signore, la vera
domanda sarebbe piuttosto questa:
«Come vivere senza?» Vale a dire, come si fa
a credere che la vita sia degna del suo nome
mentre si continua a irrigidirsi dietro le
muraglie delle vecchie certezze?
Incarnare un nuovo schema evolutivo
Nota: La spiegazione o meglio la descrizione che segue, fa venire
veramente le vertigini considerando che la nostra umanità
raramente ha preso coscienza della sacralità procreativa. Nei
mondi evoluti, la procreazione è scelta come «via al Servizio» e si
basa esclusivamente in stato di comunione con il tutto e con il
proprio Intimo Sentire. Vi suggerisco di leggere e rileggere
quanto segue poiché il tutto è quasi sconosciuto alle nostre
coscienze terrene. (vedi le nascite divine)
La potenza delle galassie spinge anche noi...
e vi facciamo precipitare nel vuoto a vostra
volta... È lo spazio di una nuova condizione
dell‘essere, solare e infinito.
Uno spazio che scoprirete essere tanto
terrestre quanto aereo, poiché dovrete
incarnarlo nel quotidiano. È il vostro compito...
Si, ho detto "incarnare".
L'anima non potrà mai spiegare le sue ali se
prima non avrete consolato il corpo.
All’estremità della coscienza di chi scrive c'è
una mano: questa mano regge una penna una
penna che si immerge nelle tenebre dell‘inchiostro per poi ondeggiare sulla carta e
illuminarla.
Non dimenticatelo...
La vostra vita assomiglia a quest'immagine.
Ne siete l'ideatore, lo scrittore e lo strumento
usato per scrivere. In essa tutto è rispettato e
onorato.
Incarnare significa scendere nel cuore del
cuore della cellula, parlargli, amarlo e incidere
in esso la sua missione, che la nostra.
Ora lasciate che v’insegni uno schema di
espansione della coscienza, uno dei più belli
schemi di crescita immaginati dai Soli-Cristi
nei loro percorsi verso l'Assoluto.
Si tratta di una via fra tante altre ma,
accettando di esprimerci nel contesto della
nostra dimensione spazio-temporale, è
considerata "rapida".
È una via di fusione, quella di alcuni di noi che
sanno di essere prima di tutto delle cellule,
cioè soli in divenire. Ve la insegno a titolo di
riflessione, perché è vissuta in molti sistemi
Solari di questa galassia, e perché anche noi
amiamo imboccarla nel nostro percorso di
ascensione verso l'Unità divina.
Sappiate che innanzitutto una via di maturità
è, più ancora, una via che richiede la maturità
del vero sguardo d'alta quota.
Non la maturità di un escursionista della
spiritualità, né di un buon alpinista dell'anima,
ma proprio quella di un Viaggiatore Atemporale. Ora lasciatevi cogliere dal sorriso che
si dice così enigmatico del Buddha, permettetegli d’impregnarvi, perché lascia stillare
questa visione e comprensione sublimi.
Lo schema evolutivo che devo spiegarvi qui
interessa la globalità dell'essere: corpo, anima
e spirito. Tuttavia l'abborderò soltanto nella
sua realtà sessuata - quindi non a livello
dell'androginato - per rendervelo più vicino.
Allora ascoltatemi... Che cos'è una coppia se
non una forma di cellula?
Il maschile e il femminile vi si incontrano e vi
si completano intorno al nucleo solare che è
l'amore. Ma un nucleo, vedete, per essenza è
sempre un motore d'espansione.
La sua funzione è di seminare, cioè di far
crescere la vita e di superare continuamente i
propri limiti.
A partire da questa realtà naturale e
costitutiva del nostro universo, è stata
immaginata una via che si è tracciata da sola.
I principi della Comunione e poi della Fusione
sono quindi contemporaneamente la sua
origine e il suo scopo, mentre l'Amore ne
rappresenta la linfa.
Si, l'Amore... torniamo sempre lì!
È l'estrema espressione dell'essenza divina
dell'essere, qualunque tipo di coniugazione
utilizzi per manifestarsi. E vi ricordo che
l'Amore, nel cuore della Creazione come nel
nostro, non esclude nulla.
Ingloba il denso e il sottile, il corpo e la
coscienza.
La procreazione è il prolungamento più
evidente della cellula formata da una coppia.
È in questo modo che la trinità uomo, donna e
amore genera un quarto elemento: la sua
discendenza.
La stabilità del quattro può tuttavia
manifestarsi in altro modo, secondo una
modalità che non si perpetua essenzialmente
in orizzontale, ma che invita a un movimento
direttamente verticale, in altri termini
nell'ordine del sottile.
Certo, si potrà dire che l'amore si trova
sempre nella verticalità, un dato di fatto;
eppure, a nome di quelli che rappresento,
io qui vi comunico uno dei suoi aspetti
particolari, in una via notevolmente
ascendente.
Ecco...
Dalla cellula principiale alla cellula maestra
Nota: Sul piano della procreazione fisica, quando l’ovulo è fecondato,
promuove un inter energetico-spirituale affinché un’Anima possa
incarnarsi. Diversamente, nei mondi evoluti, tale processo attivato su
un’ottava superiore, non necessariamente porta alla manifestazione
fisica. Comunque trattasi, di una materia quintessenziata.
Nei nostri mondi, mentre ci si trova alla ricerca del Divino e della Sua realizzazione in Sé,
avviene di frequente che due cellule
uomo-donna che abbiano già realizzato
individualmente l'armonia di coppia decidano
di unirsi.
Il loro scopo è semplice e chiaramente
definito:
provocare la nascita di un'altra cellula basata
sulla forza stabile del quattro e organizzata
intorno ad un nucleo, il sole del loro amore,
vera e propria quintessenza dinamizzante.
Una simile cellula viene chiamata cellula
principiale, perché contiene in sé il principio
di disgregazione delle tradizionali frontiere
dell'ego umano incarnato.
Cerchiamo di capirci bene.
Si tratta in questo caso di un'unione a
vocazione essenzialmente sacra.
Per noi Sacro significa
"che nobilita l'essere e lo proietta verso le sue
dimensioni superiori, oltre le convenzioni
sociali e temporali".
Sacro significa anche
"che ingloba tutti i livelli di manifestazione
della Vita come altrettante espressioni del
Divino che portano al Divino stesso".
Riassumendo, ai nostri occhi il Sacro è lo
strumento per mezzo del quale creiamo Dio in
noi e con cui, simultaneamente, Egli cresce
attraverso di noi. L'emergere di una cellula
principiale costituisce quindi una forza iniziatica di primo ordine. Attraverso l'unione delle
coscienze e dei corpi, essa genera progressivamente una sfera di energia trasformatrice.
Trasformatrice delle personalità all'interno
della stessa cellula e del suo entourage, infine
trasformatrice di tutto un mondo, attraverso
la contaminazione luminosa e il germe di
espansione di cui si fa portatrice.
Ritornerò sui principi dell'unione che pone le
fondamenta di una simile cellula.
Per il momento, lasciate che vi insegni i suoi
sviluppi in uno degli schemi evolutivi del
nostro universo...
Quando due coppie, entrando in comunione,
sono riuscite a generare una massa energetica
stabile, armoniosa e quindi meravigliosamente
amorevole, la loro quintessenza entra in
azione. Offre e attrae.
Superati gli ostacoli delle personalità e
acquisita la stabilità del Quattro, essa si volge
verso il principio divino del Tre...
In questo modo aspira all'unione con altre due
cellule principiali.
Così dodici esseri - sei di polarità femminile e
sei di polarità maschile - si incontreranno in
un unico slancio verso l’Assoluto e al Suo
servizio. Formeranno quella che chiamiamo
cellula secondaria.
Comprendete che in simili incontri, come in
quelli precedenti, è opportuno vedere un
ritrovarsi di anime. A quel livello, non si può
concepire una vera e propria unione se non
nello scrigno di una stessa famiglia di esseri
concepiti dal soffio di un medesimo Progetto
o Sotto-progetto divino. Di conseguenza, la
gioia ne diventa il motore, e l'idea di un lavoro
da compiere lascia il posto all'espressione
dell'entusiasmo.
Appena realizzata l'armonia tra quei dodici
esseri, appena compiuta la loro missione di
coscienza collettiva capace di guidare gruppi
umani, la loro cellula secondaria sarà immediatamente attirata da altre due cellule dello
stesso tipo, per formare un'altra comunità di
anime che qui chiamerò cellula ternaria.
Allora questa entità energetica, che è quindi
costituita da tre volte dodici esseri, cioè da
trentasei anime, manifesterà - riuscite a
concepirlo? - un vero e proprio
"Consiglio dei saggi".
Coppia A
Coppia B
Cellula
principale (4)
④④
Uno degli
schemi di
fusione
delle
coscienze
nel
sistema
solare
④+④+④
Cellula secondaria 12
⑫⑫
⑫+⑫+⑫
Cellula secondaria 36
+
+
Cellula sacra 108
108
108 +
Cellula maestra 144
Apporto
Esterno al
Sistema
solare
Rappresenterà una forza
psichica di fondamentale
importanza e, a questo
titolo, si vedrà affidare
l'allestimento di progetti
precisi in un mondo a cui
serve aiuto. Potrà trattarsi
della supervisione di una
nuova forma di vita, o
ancora dell'appoggio da
fornire ad un grande essere
incaricato di una missione
specifica per esempio un
vero Boddhisatva, o persino
un Avatar. Ma, vedete, la
"via della cellula" non si
ferma lì.
La cellula ternaria, fatta di trentasei coscienze
in completa unione, prima o poi si fonderà con
altre due cellule della stessa natura.
Allora si realizzerà l'unità del centootto,
chiamata anche cellula sacra.
Il suo ruolo sarà quello di scortare dei Cristi o
dei Buddha incarnati, a partire dai piani sottili
delta Coscienza, o persino di incarnarsi a sua
volta, parzialmente o totalmente.
Il suo motore energetico servirà anche a
prolungare l'impatto del loro insegnamento.
A questo stadio di responsabilità, per una
cellula sacra di centootto anime in fusione,
tutto può cambiare.
A un certo punto della propria maturazione perché nessuno smette mai di crescere - potrà
essere chiamata a ricevere in sé un'altra
cellula di trentasei esseri generata da un
sistema solare lontano dal suo, e quindi
diverso. Inutile precisare che in quel momento
tutte le anime coinvolte compiono un salto
prodigioso... Si tratta di un'altra specie di
Sposalizio, una nuova apertura verso altri
riferimenti interiori e verso sensibilità diverse.
Così nasce una cellula di
centoquarantaquattro presenze fuse tra loro,
una cellula maestra. Avrà una natura tanto
stupefacente e tanto purificata da divenire
una specie di Università del mondo dell'anima.
Essa interpreterà di fatto il ruolo di matrice di
Maestri, pronti ad accollarsi le più alte responsabilità in questo universo, ovunque sarà
richiesto un aiuto.
Ecco dunque uno dei possibili schemi evolutivi
dell'anima all'interno di un sistema solare.
Ne esistono altri, più solitari, o che si basano
su rapporti numerici diversi, poiché l'Intelligenza della Vita... e la Presenza di Dio
sperimentano tutto, ma proprio tutto.
Bisogna solamente comprendere che ogni
essere, nel corso della sua traiettoria verso
la reintegrazione nella Coscienza del Sé, è
chiamato a fare delle scelte secondo le sue
capacità dominanti e la sua sensibilità...
Esattamente nello stesso modo in cui un
artista privilegia uno strumento espressivo
fra molti.
La natura della fusione: cambiare ottava
Ora, che cosa sottintende esattamente il
concetto di fusione? Come si può concepire?
Come si realizza e quali sono le sue
implicazioni?
A priori, sul piano intellettuale, il suo principio
è semplice da cogliere. Diversi elementi si
fondono quando un agente comune li spinge a
sciogliersi uno nell'altro per creare un'unita
stabile e armoniosa.
A livello della materia grezza, quello dei
metalli, per esempio, una simile idea e la sua
realizzazione non creano problemi a nessuno.
Tuttavia, quando si tratta di esseri umani,
e inevitabilmente tutta un'altra cosa!
È diverso, perché all'interno di un uomo e di
una donna le realtà di ordine psichico,
emotivo, mentale e spirituale non soltanto
sono raramente allineate, ma per di più si
fanno per la maggior parte del tempo una
guerra subdola. Quanti di voi, su questa Terra,
sono in unione con se stessi o stanno per
esserlo?
Non parlo della pacificazione totale, che contraddistingue i Maestri realizzati, ma di quell‘impulso costante, volitivo e tuttavia dolce
dell'umano verso una condizione di coerenza.
È la coerenza, vedete, è semplicemente
l'abolizione delle lotte tra tutti gli strati di ciò
che costituisce la Vita, e l'abrogazione di tutte
le frontiere interiori. Non è pensabile realizzare una fusione finché non si è usciti dalla
terribile serie di reazioni a catena provocata
dai riflessi dualistici. Allo stesso modo, accedervi rimane una chimera finché ci si mostra
incapaci di passare dall'immagine del Due ad
altro. Riuscite a seguirmi se vado un po' oltre?
Che cos'è la carne e che cos'è lo spirito? Fare
una simile domanda equivale a chiedere di
spiegare la differenza che esiste tra il do di
base disegnato sotto un pentagramma e
quello raffigurato sopra di esso.
Si parla della stessa realtà... ma collocata a
un'ottava diversa. Questo per portarvi a
comprendere che, nell'idea della fusione in
quanto strumento della manifestazione di Dio,
il principio del corpo si confonde con quello
dello spirito. Ancora una bestemmia, diranno
alcuni! Non importa! I Servitori degli Angeli
del Signore vedono la vera bestemmia solo
nell'offesa fatta al Principio di Dio nel momento in cui Lo si amputa delle Sue radici e dei
suoi Rami nella Creazione.
Il corpo è lo strumento privilegiato di una
fusione offerta all'uomo e alla donna quando
sono arrivati a un certo punto della loro
maturazione.
Ai nostri occhi è chiaro che sperimentandolo
in ciò che ha di più nobile può diventare
l'iniziatore di una trasformazione decisiva, di
una svolta nell'evoluzione della coscienza.
Il corpo racconta dell'anima, sapete?
Il più piccolo gesto, il più discreto degli
sguardi, ne traduce il linguaggio, anche se in
modo un po' goffo. Il considerarlo un sistema
cosmico, con i suoi pianeti, i suoi soli e le sue
galassie, la conoscenza intima dei suoi
meccanismi sottili ne fanno inevitabilmente un
eccezionale portale d'accesso alla Presenza
del Divino. Sintetizza tutta la Creazione...
Non è quindi logico rendere omaggio alla sua
sacra essenza?
[…] Le vie di comunicazione tra il formale e
l'informale, tra il denso ed il sottile, sono sempre state
aperte per colui che, a sua volta, era aperto, perché
in verità non ci sono differenze fra le due rive di un
fiume, e le possibilità di gioia sono essenzialmente le
stesse su entrambe le rive.
Il denso è il campo di crescita del sottile, mentre il
sottile è l'embrione che offre a ciò che è pesante la
sua occasione di vita, la sua promessa d’affinamento;
cercate di capirmi al di là delle parole che la vostra
lingua mi consente: maturate questo concetto in voi,
e fatelo sentire agli altri piuttosto che cercare di
spiegarlo con concetti accessibili a pochi.
Così, non disprezzate nulla, non respingete nulla:
non fate come quelli che, scoprendo con meraviglia
le bellezze di altri mondi, decidono di ignorare gli
splendori di questo.
Vorreste forse concepire un figlio che rifiuti sua
madre per correre dietro soltanto a suo padre?
Il nutrimento dei vostri campi può essere grande
quanto quello del sole di mio Padre: esso attende
semplicemente che voi lo riscopriate, che ristabiliate
con esso un legame, che gli rendiate infine ciò che
gli appartiene, la sua dignità, la sua nobiltà, quel
granello di vita che conduce anche al centro del
Tutto…
Quando dico il "Padre mio" e il "Padre vostro", mi
riferisco alla Potenza e all'Amore del Grande Creatore
cosmico, dal quale ogni cosa è nata, del quale ogni
cosa è intessuta.
Perché, in verità, non vi è una sola "cosa" tra quelle
che esistono intorno a voi o in voi, che non sia parte
integrante del Suo corpo, e frutto del Suo Spirito.
Non facciamo altro che sperimentare la Vita in tutta
libertà, lungo il fascio della Sua coscienza: tutto ciò
che assimilate nasce embrionalmente dal Suo soffio,
e si oggettivizza secondo la coscienza dell’umanità,
secondo l'apertura del suo cuore.
In tutto questo non vi sono immagini, ma la semplice
formulazione, facilmente comprensibile, di un
principio eterno che la vostra scienza stessa riuscirà a
capire..
Così dunque dovete capire che ogni istante della
vostra vita può essere occasione di un'Eucaristia: assimilate il Tutto in ogni momento, per poco che vogliate
esserne coscienti; ora, sgombrate questo termine di
"Eucaristia" delle sue connotazioni religiose, non vogliate vedervi né carne né sangue, ma qualcosa di più,
quell'inimmaginabile amore-energia con il quale
ognuno di noi ha la possibilità di comunicare. La vera
Eucaristia che sono venuto a distribuire (o meglio, a
restituire) all'umanità, è proprio questa.
Sappiate assaporare il gusto e la forza dell'attimo
presente perché tutto, la generazione come la
rigenerazione, risiede in esso;
tutto è così vicino a voi, se non vi accanite ad allontanarlo con le mille circonvoluzioni dei vostri disordinati
appetiti; il Padre cosmico di cui vi parlo è il
Padre-Madre di tutte le galassie, l'Oceano-Ain-Soph al
quale alludono tutte le culture. Smettete dunque di
immaginarlo lontano da voi, giacché siete realmente
in lui, nel suo corpo, e giacché egli stesso penetrerà
persino nell'inchiostro con cui scriverete…
Avviarsi verso mondi spirituali, amici miei, significa
cominciare con il mettere ordine fra le cose del corpo:
il vostro corpo sarà sporco e vile se nell'anima vostra
saranno presenti scorie e bassezze; infatti, per sua
essenza, in verità, il corpo è tutta luce.
Voi uomini siete dotati di un'incommensurabile forza
che potrete rendere nobile se soltanto lo vorrete:
se invece vi accanirete a lottare per il contrario,
allora diventerete anche voi un "contrario", per
sperimentare sempre di più i disordini e le disarmonie.
Non è la punizione di coloro che non vedono e non
sentono, ma il logico cammino che essi stessi si
tracciano finché non ne potranno più di rinnegarsi…
Segue:
Uno di tre
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