Nel 784° anniversario della nascita al Cielo del Poverello di Assisi e nel 42° di Padre Pio Santo, a volte ci chiediamo, come mai tanta devozione, tanta generale invocazione, tanta unanime esaltazione per San Francesco, (pur essendo trascorsi tanti anni dalla sua morte) e per San Pio da Pietrelcina. Cosa hanno di speciale? Qual’è il segreto di tanto intramontabile fascino? Loro hanno la capacità di rispondere, oltre agli aneliti del singolo, alle necessità della società di ogni tempo: il messaggio Francescano risponde ai tanti problemi. Non a caso, San Francesco d’Assisi è Patrono d’Italia e San Pio da Pietrelcina è Patrono della Protezione Civile. Un privilegio consolante ! ! Questo è un tempo in cui sentiamo forte il bisogno di essere aiutati nel nostro quotidiano cammino e nella nostra fede, da figure luminose di Santi crocefissi con le stesse stimmate di Gesù, giganti di umanità e di santità come San Francesco d’Assisi e Padre Pio Santo. Tutti e due conformi a Cristo crocefisso, tutti e due forti nell’umiltà, forti nella povertà, forti nella preghiera, forti nella croce che delinea la partenza e l’arrivo del cammino del cristiano. Forte dell’albero della croce, San Francesco ci lancia la sua esortazione ad essere fecondi: “ Facciamo frutti degni di penitenza e amiamo il prossimo come noi stessi. Siamo caritatevoli, siamo umili, facciamo elemosine, perchè esse lavano le nostre anime dalle sozzure del peccato” (dalla lettera a tutti i fedeli di san Francesco d’Assisi). Padre Pio santo ci esorta a stare attaccati all’albero della croce di Gesù sempre: “Se Gesù si manifesta, ringraziatelo; se si occulta, ringraziatelo pure: tutto è scherzo di amore”,nella preghiera incessante e fiduciosa: “Innalzerò forte la mia voce a Lui e non desisterà dallo scongiurarlo” (Ufficio delle letture, Liturgia delle ore, proprio di San Pio da Pietrelcina). Pensiamo, quale bellezza l’amicizia di Gesù, che scherza con noi suoi figli, mostrandosi e nascondendosi, attraverso la croce e ci indica la via dell’amore! I messaggi di questi due Santi sono sempre più attuali nel nostro tempo. L’umanità ha sempre più bisogno di amore per realizzare una convivenza più tranquilla, più dedita allo sviluppo economico, fatto non soltanto di invenzioni sempre nuove della scienza, della tecnocrazia, ma soprattutto di civiltà, rispetto per l’uomo, per i suoi diritti. L’umanità che distrugge l’amore, rinnega e distrugge Dio, che è Amore. Quale meraviglia l’amicizia di San Francesco e di San Pio, ai quali ci rivolgiamo confidenti, e loro ci indicano la strada della carità e della preghiera , sempre con la preziosa intercessione di Maria. Seguiamola questa strada. E’ la nostra strada, quella che porta alla pace del cuore, alla santità, pur in mezzo ai pericoli ed alle tribolazioni di ogni giorno. La morte “invocata amica” da entrambi, è stata donata loro dal Signore in eguale misura. 1) Il poverello di Assisi morì cantando: cantavano i suoi discepoli e cantava lui stesso 2) Prima di morire benedisse i suoi figli e pregò il suo superiore (Frate Elia) di benedirli in suo nome. 1) P. Pio morì nel canto: poche ore prima cantava lui con la schola cantorum, con i suoi figli spirituali nella santa messa gremita di persone 2) Prima di morire benedisse ripetutamente i suoi figli spirituali e chiese al suo superiore di dare per lui l’ultima benedizione. La morte “invocata amica” da entrambi, è stata donata loro dal Signore in eguale misura. 3) Celebrò, simbolicamente l’ultima cena con i suoi confratelli 3) Celebrò per obbedienza la santa messa cantata 4) La sua carne si trasformò e divenne bellissimo in volto, diafano e flessibile 4) Scomparvero le stimmate senza lasciare alcun segno di cicatrici, aveva la pelle come fosse un bambino La morte “invocata amica” da entrambi, è stata donata loro dal Signore in eguale misura per molte cose. 5) San Francesco morì vestito con una tonaca, che il suo guardiano per santa obbedianza gli diede in prestito, così da tener fede sino alla fine a madonna Povertà 5) Anche Padre Pio morì indossando l’abito francescano. Non volle morire a letto, perchè voleva stare con l’abito di san Francesco che aveva tanto onorato e portato con religioso trasporto 6) Una gran folla accorse ai suoi funerali. 6) Una folla enorme accorse ai suoi funerali. La conclusione è affidata a S.E. Card. Angelo Comastri. dal libro di S.E. - ediz. San Paolo 2006 – Prega e sarai felice A SAN FRANCESCO: Dall’omelia di S.E. a San Giovanni Rotondo a Sett. 2009 (foto) Arciprete della Basilica di S. Pietro, PARLANDO DI PADRE PIO Vicario dello Stato Città del Vaticano e Presidente Fabbrica di S. Pietro Le nostre piazze e le nostre ...un giorno disse:<<Io mi sento chiese, o mite Francesco, indegno. Questo saio mi dovrebbe custodiscono ancor viva l’eco scappare di dosso>>. Come sono della tua parola, che nasceva dal belle queste parole, come è silenzio e dalla povertà e, per commovente, come è toccante questo, profumava di Dio ed questa umiltà. Qui c’è il profumo entrava nel cuore perchè veniva di san Francesco che si sentiva il dal cuore... 17 e 18 Ottobre 2009 più grande peccatore del mondo... S.E. A Comastri gradito ospite della Comunità di Mos. G. Tagliabue a Paderno Dugnano (MI) per Catechesi di accoglienza alla Madonna Pellegrina di Fatima. Francesco d’Assisi e Pio da Pietrelcina sono i testimoni di un amore fecondo al servizio della Chiesa e dell’umanità. Il serafico Padre Francesco e il santo del nostro secolo Padre Pio benedicano questo tempo e lo rendano fecondo di grazie per noi e le nostre famiglie. Testi di: S.E Card. A. Comastri, S.E. Card. G. Siri, fr. T.ommaso da Celano, Fr. Gerardo di Flumeri, mons. A. Del Gaudio, padre Pellegrino Funicelli, fr. A. Pompilio, Cronistoria convento di San Giov. Rotondo, Riviste “Voce di Padre Pio “ di Ott. 2007; Ott., Nov. e Dic. 2008, Ott. 2009. Musica: Out of Reach - Gabrielle Autore e adattamento: Nicola Paradiso Il presente pps non è ufficiale della Santa Sede, non ha fini di lucro ed è stato realizzato per devozione da Nicola Paradiso (Sett. e Ott. 2010- Paderno Dugnano - Milano) Cliccare ESC per uscire o attendere riapertura automatica