RESIDENZE SABAUDE Questa presentazione è stata realizzata utilizzando la pubblicazione della Regione Piemonte “La Corona di Delizie” disponibile gratuitamente negli Uffici del Turismo della Città di Torino. Fulcro della corte e del potere politico, Palazzo Reale e gli edifici che lo circondano costituivano il centro di comando e il principale luogo di rappresentanza della magnificenza sabauda. Nel corso dei secoli, i successivi interventi di rinnovamento affidati nel Settecento a Juvarra e Alfieri e nell'Ottocento a Palagi, rendono Palazzo Reale un esempio unico dell’armonica unione di diversi stili architettonici. L’eleganza della facciata seicentesca e lo splendore delle sue numerose sale riccamente arredate sono specchio della sfarzosa vita di corte e testimonianza della plurisecolare storia di Casa Savoia. Palazzo Madama Le origini del palazzo risalgono, infatti, al castrum romano, ma il nome della residenza si deve alle Madame Reali Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di SavoiaNemours, promotrici del progetto di rimodernamento culminato con la costruzione del grandioso scalone e dell’elegante facciata, opera di Filippo Juvarra. Palazzo Carignano Palazzo Carignano, una delle più originali costruzioni del barocco, si distingue per l'andamento curvilineo della facciata in cotto e per l’atrio con le doppie scalinate: Guarino Guarini, che lo progettò nel 1679, si era ispirato ai disegni di Bernini per il Louvre. Palazzo Carignano è un luogo simbolo della storia sabauda e del Risorgimento Italiano: oltre ad aver dato i natali a Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II, fu sede del Parlamento subalpino e del primo Parlamento Italiano. Palazzo Chiablese Palazzo Chiablese è un severo fabbricato che si affaccia sulla piazza del Duomo, collegato a Palazzo Reale e attualmente sede di uffici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Riprogettato da Benedetto Alfieri a metà del '700, fu nei secoli dimora di principi cadetti della dinastia, fra cui il duca del Chiablese e il duca del Genovese Carlo Felice, futuro re di Sardegna. Fu residenza di Paolina Bonaparte e luogo natale di Margherita, prima regina d'Italia. Gli interni documentano il gusto prezioso e raffinato della decorazione: uno scalone in marmo, lineare e luminoso, conduce al piano nobile dove si susseguono sale sontuosamente arredate e Reggia di Venaria Sorta a metà Seicento come residenza di caccia di Carlo Emanuele II, la sua ideazione fu affidata ad Amedeo di Castellamonte, che fece del centrale Salone di Diana uno snodo ideale fra palazzo e giardini. Vittorio Amedeo II chiamò a lavorarvi prima Garove e poi Juvarra, che vi costruì alcuni dei suoi capolavori: la Galleria Grande, la Cappella di Sant'Uberto e il complesso costituito dalla Scuderia Grande e dalla Citroniera. In seguito Benedetto Alfieri vi realizzò il Rondò con le statue delle Stagioni. Villa della Regina Riaperta al pubblico dopo un accurato restauro, ritrova l’antico splendore Villa della Regina, fondale scenografico della città, al centro dei giardini all’italiana con padiglioni, giochi d’acque e aree agricole nuovamente produttive. Nata come vigna di corte collinare del cardinal Maurizio e della principessa Ludovica, fu delitiosa residenza di duchesse, principesse e regine di Casa Savoia fino all’Ottocento. Castello del Valentino Veduta dal lato del fiume Già residenza fluviale extraurbana nel ‘500, conobbe il suo periodo di massimo splendore sotto Cristina di Francia, prima Reggente dello Stato sabaudo, che lo scelse come palazzo di rappresentanza, ampliandolo secondo il gusto francese e promuovendo la ricca decorazione delle sale al piano nobile. Castello di Moncalieri Una delle più antiche fra le residenze sabaude, il Castello di Moncalieri si erge in tutta la sua pacata monumentalità a guardia del Po, poco distante da Torino. Edificato in epoca medievale con scopi difensivi, fu trasformato dai Savoia in “luogo di delizie” a seguito di numerosi interventi di ampliamento e abbellimento. Palazzina di Caccia di Stupinigi Residenza Sabauda per la Caccia e le Feste edificata a partire dal 1729 su progetto di Filippo Juvarra, la Palazzina di Caccia di Stupinigi è uno dei gioielli monumentali di Torino, a 10 km da Piazza Castello, in perfetta direttrice. Riaperta al pubblico dopo importanti lavori di restauro, la Palazzina di Caccia -fra i complessi settecenteschi più straordinari in Europa- ha piena dignità museale con i suoi arredi originali, i dipinti, i capolavori di ebanisteria e il disegno del territorio. Castello di Rivoli Proprietà dei Savoia dal 1247, il castello fu la prima sede della corte del ducato sabaudo e nel ‘600 venne trasformato in residenza aulica da Carlo e Amedeo di Castellamonte. Il complesso si arricchisce inoltre della Manica Lunga, pinacoteca ducale, di oltre 140 metri. Nel ‘700 Vittorio Amedeo II affidò allo Juvarra l’incarico per un grandioso progetto di riedificazione che non sarà mai portato a termine. L’incompiutezza della costruzione, sottolineata dal restauro di Andrea Bruno negli anni Ottanta del ‘900, crea una suggestiva linea di continuità tra passato, presente e futuro. Basilica di Superga Nel 1706, durante l’assedio franco-spagnolo, il duca di Savoia Vittorio Amedeo II salì a Superga per osservare l’avanzata dei nemici. Qui promise che, in caso di vittoria, avrebbe fatto edificare un monumento votivo. I lavori, affidati allo Juvarra, condussero alla creazione sul crinale della collina della basilica, un gioiello architettonico del barocco idealmente collegato al Castello di Rivoli sulla direttrice della strada verso la Francia. La chiesa ospita nei sotterranei le tombe della dinastia sabauda, tuttora visitabili.