Autore: Nora Musica: The huorn god Traduzione dallo spagnolo: Lulu L’arcipelago delle Hawai è teatro di spettacolari fenomeni vulcanici. Nell’ eruzione del 1984, il vulcano Pu'u O'o, nella’Isola Grande, sputò torrenti di lava che fluirono fino al mare in tunnel di 15 kilometri di lunghezza. I fiumi di lava ardente si trasformarono in onde fumanti arrivando al mare. Sospinti dal vento che soffia sul ghiacciaio Vatnajökull, Gli iceberg lasciano il lago di Jökulsárlón e fuggono verso il mare. Maltrattati dalle olnde dell’Atlantico e corrosi dal sale, si riducono rapidamente. Il loro tragitto termina qui Sulle nere coste meridionali islandesi. Regolato come un metronomo, il geyser Strokkur, in Islanda, esplode esattamente ogni cinque minuti. L’acqua della pioggia infiltrata nel suolo si riscalda al contatto Delle sacche magmatiche e tenta di nuovo di venire a galla. Una perturbazione minima, e il geyser si vaporizzerebbe all’istante. La caldaia del vulcano Erta Ale è situato nella depressione Danakil, una zona particolarmente bassa dell’Africa -20 mt. Sotto il livello del mare - nel nord dell’Etiopia. In un pozzo di 80 metri di profondità si annida uno dei pochi laghi di lava attualmente attivi nel mondo. La Groenlandia trae vantaggio dalla breve estate artica per rinnovare la vita. Il sole di mezzanotte brucia la costa est e la baia di Disko dove si riuniscono gli iceberg prima della migrazione Fino a Terranova. Il parco nazionale di Yellowstone, nel Wyoming, USA, è la regione in cui si osserva la concentrazione più grande di attività idrotermale nel mondo. Sono stati censiti circa 300 geyser e 10 000 fenomeni post-vulcanici. Luglio, 2001 Il vulcano Etna in Sicilia, Italia, è sventrato da crepe che vomitano torrenti di lava. In un concerto assordante, lo spettacolo unisce simultaneamente tre attività eruttive differenti. Il fondo di questo inmenso cratere di sprofondamento, o caldaia, protetto dalla riserva naturale di Kronotski en Kamchatka, Russia, è tappezzato da una una vegetazione lussureggiante che nasconde un suolo instabile. Il deserto del Namib, che ha dato il suo nome allo Stato della Namibia, si estende su 2.100 km Lungo la costa dell’Africa australe. È il più vecchio dei deserti. La sabbia nuova , portata dalle correnti e sospinta dai venti, forma, contro il bordo, le dune semoventi e chiare. Questo arco (chiamato “Delicate”), finestra aperta sulla pianura del Colorado e delle montagne, è uno dei 1.700 archi naturali del parco nazionale di Arcos nello Utah , USA. La base di questo arco poggia su letti di sale. Vulcano Pu’u O' o, nell’ isola di Big Island, nelle Hawai. La superficie della corrente di lava fluida si raffredda rapidamente, mentre all’interno, ancora incandescente, continúa l’attività. Sotto l’ effetto di questi movimenti interni, la corteccia di questa superficie si ritorce, si arrotola o si raggrinzisce in delicate tessiture. Half-Dome è la vestigia imponente di un enorme massiccio di Granito, del quale una metà si è distaccata ed è stata portata via dal passaggio dei ghiacciai poderosi dell’era quaternaria, nel momento della sua ritirata dalla catena della Sierra Nevada in California, USA. Le tormente elettriche e i fulmini sono stati fenomeni che, fin da tempi immemorabili, hanno soggiogato l’uomo per la sua bellezza e lo hanno scosso per il suo potere di distruzione. L’atmosfera terrestre può esplodere circa 100 fulmini al secondo. Le cupole arancioni a forma di alveari che costeggiano la pianura del Colorado, USA, sono in realtà antiche dune ereditate da un’epoca durante la quale la regione, molto più arida, somigliava all’attuale Sahara. ‘Fishing Cone’ emerge dallo stagno idrotermale di West Thum Geyser, nel parco nazionale di Yellowstone, USA. Questo piccolo cono di silicio è formato da una salita di una fonte di acqua calda che attraversa le acque fredde del lago di Yellowstone. Nei mulinelli e le fumarole delle fonti d’acqua calda che sembrano la caldaia di Uzon, in Kamchatka, nacquero le prime molecole di vita sotto forma di batteri termofili agglutinati. Nel nord dell’Islandia, il fiume Skjálfandaflöt versa nella cascata di Aldeyjarfoss i suoi flussi carichi di ceneri, che formano la struttura a canna d’organo delle pareti basaltiche. In Etiopía, il posto idrotermale di Dallol dispiega un arcobaleno Sorprendente di colori nel cuore della depressione Danakil, che occupa il fondo del Rift. Laghi fluorescenti, formazioni di un colore giallo scintillante e coni multicolori si estendono nel centro di un ecosistema iperdesertico. Vista superiore su Tsingy de Bemaraha, Madagascar, che si apre in gruppi di guglie appuntite. Questo rilievo proviene dalle cesellature causate dall’acqua sul materiale calcareo. Testimonia un passato climatico particolarmente umido e un’epoca in cui boschi inmensi e primati ricoprivano l’isola. Salite di gas solforoso prorompono in una moltitudine di bolle sulla superficie delle acque calde della caldaia di Uzon, in Kamchatka, una depressione di 150 km2, consequenza dello sprofondamento di un vulcano, 40 000 anni fa. Uzon è sede di intense attività idrotermali, ultima fase di una attività vulcanica agonizzante. I "camini delle fate" son dovute a fenomeni di scagliamento spettacolare che si produce nei materiali argillosi. Questi camini raggiungon un’altezza di qualche decina di metri. Cañón Bryce, Utah, USA. Le Cascate di Iguazú (il suo nome proviene dal guaraní e vuol dire “acqua grande”), sono formate da 275 salti fino a 70 metri di altezza, alimentati dalla portata del fiume Iguazú. Nel culmine della stagione piovosa, da novembre a marzo, getta nella Gola del Diavolo circa 13,6 milioni di litri d’acqua al secondo, con i quali si potrebbero riempire sei piscine olimpiche. La siccità e il vento contribuiscono all’apparizione delle tormente di polvere e sabbia, che impoveriscono l’agricoltura e l’allevamento ma portano anche dei minerali alle altre zone che ne hanno bisogno. La polvere delle tormente può trasferirsi per migliaia di chilometri; la quantità di questo materiale che viaggia per il planeta va da 2.000 a 3.000 milioni di tonnellate anuali. Perfino gli scienziati hanno difficoltà ad immaginare come gli eventi sismici sottomarini relativamente localizzati, possano produrre onde giganti (tsunami, che in giapponese significa ‘onda gigante che arriva al porto’) capace di viaggiare nel mondo, per devastare una regione a 10.000 Km. di distanza. Lo tsunami più grande del quale si ha notizia fu provocato fra le isole di Java e Sumatra per l’eruzione del vulcáno Krakatoa, nel maggio del 1883, in cui l’onda raggiunse un’altezza media di 42 metri. L’uragano Wilma (2005), che toccò la categoria cinque della scala Saffir-Simpson, è considerato dai meteorologi il più forte della storia, in termini di pressione barometrica, formatosi nell’Oceano Atlantico. I venti massimi sostenuti dall’uragano furono di 282 chilometri l’ora, con raffiche che arrivarono a 300 e più km. “ È necessario diminuire la nostra pretesa di dominare la natura E elevare la nostra pretesa di fare físicamente parte di lei, affinchè la riconciliazione abbia luogo. Quando l’uomo sarà orgoglioso, non solo di stare nel luogo dove si elaborano le idee e i sentimenti, ma anche di far parte del nodo dove si distruggono e si confondono, Allora sarà pronto per essere salvato”.