01 Ottobre 2010, Crotone L’Attività fisica, L’alimentazione riducono le complicanze cardiovascolari nel diabetico? Antonietta Fava Unità Operativa di Nutrizione Clinica Direttore Prof. A. Pujia CAUSE MORTALITA’ NON DIABETICI DIABETICI CV NEO MV MI BPCO MS MP NIDDKD,Bethesda 1995 Mortalità nei diabetici e non diabetici 95 85 Non Diab Non MI Non Diab + MI Diab non MI Diab + MI 75 65 55 45 0 1 2 3 4 Anno 5 6 7 8 NEJM, 1998; 339:229-34. TERAPIA NUTRIZIONALE DIABETE Nutrition Recomandations and Interventions for Diabetes American Diabetes Association Diabetes Care 2008 PREVENZIONE DIABETE Finnish Diabetes Prevention Study Caratteristiche Parenti I grado BMI > 25 Età 40-65 Glicemia 2h dopo 75 g=140-199 Intervento -Riduzione del peso >5%, mediante dieta: < 30% di energia da grassi totali, < 10 % da grassi saturi; fibre almeno 15 g/ 1000 kcal; Raccomandato moderato esercizio fisico (almeno 30’/die). -Dieta personalizzata in base all’indagine dietetica -7 sessioni con il nutrizionista nel I anno; successivamente. 1 sessione ogni 3 mesi -Consigli individualizzati circa l’attività fisica (camminare, jogging, nuotare, esercizi aerobici) -Nel I anno aumentati I soggetti che hanno aderito al programma di attività fisica (dal 50 all’ 85%) PREVENZIONE DIABETE Diabetes Prevention Program Caratteristiche BMI > 24 Età > 25 Glicemia a digiuno 95-125 mg/dl Glicemia 2h dopo 75 g: 140-199 mg/dl Intervento Obiettivo: riduzione peso > 7% Dieta ipocalorica, ipolipidica, associata ad attività fisica moderata per almeno 150 minuti/settimana. 16 lezioni individualizzate primi 6 mesi Lezioni individuali mensili e lezioni di gruppo con gli esperti nutrizionisti per sostenere le modifiche dello stile di vita. Rapporto Colesterolo/Mortalità CHD in diabetici VARIABILI ASSOCIATE ALLA MORTALITA’ UKPDS CANTERBURY (New Zealand) 1 LDL COLESTEROLO 2 HDL Hb A1c 3 TG SESSO MASCHILE 4 Hb A1c ARTERIOPATIA PERIFER. 5 IPERTENSIONE ARTERIOSA FUMO 6 GLUCOSIO A DIGIUNO BMJ 1998; 316:823 Diabet Med 1998; 15:386 In UKPDS LDL-C Was the Strongest Predictor of CHD Risk in People with Diabetes % Increase in CHD risk LDL-C of 1 mmol/L HDL-C of 0.1 mmol/L Systolic blood pressure of 10 mmHg HbA1c level of 1% Smoking was also a major contributor to CHD risk 57 –15 15 11 These data support the need for reducing LDL-C to lower CHD risk in people with diabetes mellitus. Glucose control is also important in reducing the risk of microvascular complications. Adapted from Turner RC et al BMJ 1998;316:823-828. Trattamento pz con diabete e raggiungimento obiettivi Trattati A goal 19% 25% 67% 29% 100% 58% 100% 90% 80% ASSOC 70% 60% INSUL 50% 40% 30% 20% 10% 0% 58% 25% statine Goal: LDL<100; SBP<130 HbA1c<7 29% antipertensivi antidiabetici Colivicchi et al DRCP 2007 Feb;75(2):176-83 Obiettivi terapeutici • Prevenzione complicanze cardiovascolari – Livelli lipidi nella norma – Livelli pressione nella norma – Livelli glicemici nella norma UKPDS Obiettivi dello studio Determinare se il controllo intensivo della glicemia effettuato con Insulina o sulfaniluree è in grado di ridurre le complicanze macrovascolari e microvascolari nei sogg. con diabete di tipo II Soggetti dello studio Pazienti (età 25-65 aa) con diabete di tipo II asintomatici e con glicemia (dopo tre mesi di dieta) compresa tra 108 e 270 mg/dl trattati per 10 anni Profilo trial UKPDS 7616 pz riferiti 149 esclusi x glic. < 108 mg/dl Tre mesi dieta in 5102 reclutati 4209 arruolabili 1138 dieta obiettivo: glic. < 270 mg/dl 744 esclusi x glic. > 270 mg/dl 342 sovrappeso assegnati a metformina 2729 terapia intensiva obiettivo: glic. < 108 mg/dl 1573 sulfoniluree 619 clorpropamide 2514 esclusi 1156 insulina 615 glibenclamide UKPDS: Effetti 3 mesi di dieta Hb glicosilata -2% Glicemia - 46 mg/dl Peso - 3.5 Kg UK PDS 7; Metabolism. 1990;39(9):905-12. Caratteristiche di base della popolazione UKPDS Età M (%) IMC P.A.S. P.A.D. FUMATORI (%) Glicemia a digiuno Hb glic. COL. TOT LDL HDL TG Dieta 53.4 62 27.8 135 82 31 144 7.05 209 135 41.8 205 Ter. Intensiva 53.2 60 27.5 135 82 30 146 7.05 209 135 41.4 210 UKPDS Follow-up 200 190 180 170 160 150 140 130 120 110 100 dieta farmaci 126 mg/dl 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Anni UKPDS Follow-up 9 8,5 8 7,5 dieta farmaci 7 6,5 6 5,5 5 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Anni UKPDS Follow-up 15 10 5 dieta farmaci 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 -5 Valore iniz = 89 pmol/L -10 Anni UKPDS Follow-up 7 6 5 dieta farmaci 4 3 2 1 Valore iniz = 75 Kg 0 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 Anni UKPDS Rischio di evento x 1000/anno T. Intens Dieta Tutti quelli correlati al diabete Morti correlate al diabete Mortalità totale Infarto del miocardio p 40.9 46 0.029 10.4 17.9 14.7 11.5 18.9 17.4 0.34 0.44 0.052 Ictus 5.6 5.0 0.52 Amputazioni o morte PVD Microvascolare 1.1 8.6 1.6 11.4 0.15 0.0099 Look AHEAD Study DPP adattato con obiettivo: calo ponderale 7% Diabetes Care. 2010 Aug 3. Look AHEAD Study (1 anno intervento intensivo su lifestyle) Hb glicosilata - 0.7 % Trigliceridi - 17 % Peso - 8.8% +7.5 % HDL Belalcazar; Diabetes Care. 2010 Aug 3. [Epub ahead of print] TERAPIA NUTRIZIONALE DIABETE Qualità o quantità? Low fat o low CHO ? Indice glicemico ? Effetti della restrizione calorica in sogg con diabete tipo 2 - glicemia Glicemia (mg/dl) 400 350 300 250 PRIMA DOPO 200 150 100 50 0 0 60 120 180 240 Tempo (min) 300 360 Effetti della restrizione dietetica in sogg con diabete tipo 2 - insulina Insulina (pmol/l) 250 200 150 PRIMA DOPO 100 50 0 0 60 120 180 240 Tempo (min) 300 360 Aspettativa di vita dalla diagnosi (aa) Effetti della restrizione calorica in sogg con diabete tipo 2 sopravvivenza 16 14 12 10 8 6 4 2 0 0 2 4 6 8 10 Perdita peso (Kg) 12 14 16 Effetti della restrizione dietetica in sogg con diabete tipo 2 Rapida riduzione del rilascio epatico basale di glucosio (elevato abnormemente nei sogg. con diabete) Aumentata captazione dell’insulina da parte del fegato Soppressione di produzione epatica di glucosio da parte di corpi chetonici (che aumentano durante il dimagrimento Miglioramento sensibilità insulina LF vs LC conclusioni A breve termine LC sembra ottenere migliori risultati LC riduce trigliceridi e aumenta HDL LC aumenta LDL A lungo termine sono simili LC potrebbe incrementare mortalità se a base di carni Indice Glicemico (IG) E’ stato sviluppato per comparare gli effetti dei vari carboidrati sulla glicemia Misura l’area sotto la curva della glicemia postprandiale dopo carico di 50 g di CHO comparata a quella del glucosio o pane bianco (standard) IG < 55 =basso IG 55-70=moderato IG >70=alto Studi indicano che alimenti a basso IG migliorano il controllo glicemico in soggetti con diabete (Brand- Miller 2003) Riduzione HbA1C di 0.5% (Thomas;Cochrane Database Syst Rev. 2009 Jan 1;(1):CD006296) Effetti sugli outcomes inconsistenti (Pisunyer 2002; Franz 2003) Terapia nutrizionale –conclusioni DM2 I Carboidrati dovrebbero rappresentare il 55% delle calorie assunte Non esistono prove a supporto dell’abolizione degli zuccheri semplici Possono essere usati dolcificanti acalorici come saccarina, aspartame acesulfame Fibre 20-35 g/die Sodio non più di 3 g/die, se ipertesi < 2,4 g/die se anche nefropatici < 2 g/die Alcool: non più di due bicchieri/die (maschi) e non più di 1 (femmine) Terapia nutrizionale – conclusioni DM2 Dieta ipocalorica (restrizione calorica pari a 500 calorie/die) Riduzione grassi totali e dei saturi (< 10% dell’introito calorico). Le calorie provenienti dai polinsaturi dovrebbero essere 10% Riduzione colesterolo a 300 mg/die L’introito di Proteine non va cambiato, tranne in casi di nefropatia Non ci sono evidenze per suggerire supplementazioni con vitamine o minerali