Giugno 2007 Le origini di Pietra Cappa sono antichissime, precedenti a quelle della nostra penisola: questo rilievo fa infatti parte del sistema orografico calabropeloritano, di formazione simile a quella del sistema Sardo-Còrso e di alcune zone delle Alpi. Unitamente alla Sila e alle Serre, fa parte di quelle che i geologi definiscono le “Alpi Calabresi”, i rilievi, infatti, sono costituiti da rocce granitico cristalline diverse dal calcare dolomitico dell’Appennino centro-meridionale. La parte alta dell’Aspromonte, in cui si alternano i famosi piani d’Aspromonte di origine marina sedimentaria separati da ripide scarpate, è formata da gneiss e micascisti, mentre i graniti, coperti da conglomerati e marne che scendono giù fino al mare. NORD Immagine satellitare da programma informatico Google Earth scaricabile al Link: http://earth.google.com/download-earth.html Notizie su Pietra Cappa Pietra Cappa è stata “riscoperta” nel 1983 dall’Associazione reggina Kronos e da allora è stata ripetutamente fotografata, visitata, scalata, fino a divenire, nei rotocalchi nazionali, emblema degli abitanti di San Luca e dell’intero Aspromonte. Tra le leggende legate alla pietra, una fa riferimento alla “cavità” interna, facendo derivare il nome da “coppa rovesciata”. Per alcuni anni i ragazzi del Servizio Civile Internazionale hanno ripulito l’area circostante, rivalorizzando tra l’altro, i resti di un luogo di culto basiliano, come testimoniano alcuni ruderi in loco. Si raggiunge attraverso un sentiero in salita, tra eriche, lentisco, mirto, corbezzolo, castagno, cespugli di menta e di origano. Secondo le stagioni, si possono osservare vari uccelli da “passo” ma un occhio di riguardo va al falco pellegrino, che proprio su Pietra Cappa nidifica e che, con un pò di fortuna, lo si può ammirare in volo o nei pressi delle pareti rocciose. Dalla pietra si possono inoltre ammirare molti panorami: in lontananza vi è Gerace e, più vicino, le Rocche di San Pietro. Pietra Cappa vista dalla sua base PERCORSO Parco Nazionale d’Aspromonte Pietra Cappa - San Luca (RC) Percorso a piedi L’itinerario parte da San Luca, facilmente raggiungibile dalla SS 106 Ionica. Dopo la visita al paese, che ha dato i natali a Corrado Alvaro, si devono seguire le indicazioni per Polsi e quindi quelle per il Vivaio Forestale di Casello San Giorgio, che si raggiunge dopo aver attraversato una piccola fiumara. Da qui prendere il sentiero sulla sinistra che avanza tra gradini di roccia e che sale debolmente verso la Pietra: alla base del monolite ci si può fermare oppure continuare per il sentiero facendo il giro (anello di Pietra Cappa). Durata: 3 - 4 ore Dislivello: 422 mt. Acqua: Rifornirsi a San Luca, casello di San Giorgio Il sentiero offre magnifici panorami (anello di Pietra Cappa) Pastore del posto che intona melodie con strumento tipico Tipica nell’Aspromonte è la presenza delle “pietre”, grossi e grandi conglomerati rocciosi a cui il vento e l’acqua hanno dato forme particolari meritando nomi particolari come per il nostro monolite presente qui a San Luca. Se ne trova una vera e propria collezione: Pietra di Febo, Pietra Castello, le guglie delle Torri di Canolo e le Rocche di San Pietro. La Pietra Cappa, La Pietra Castello, la Pietra Lunga e altre hanno fatto assegnare alla valle che le ospita il nome di Valle delle Grandi Pietre. Una “cavità” naturale del monolite Tipicamente montana la cucina del luogo, con prodotti locali: insaccati di maiale, funghi, formaggio pecorino stagionato, maccheroni al sugo di maiale, salsiccia e carne di maiale alla brace, da pane di grano fatto con farina bianca, vino casereccio e peperoncino. Centro Studi e Ricerche Geo Astro Vulcanologia - Onlus Solo Fax 0965/622772 Cell 347 6564494 Sito Web www.geoastrovulcanologia.eu E-mail [email protected]