Escursione naturalistica
Pietra Cappa
11 giugno 2006
136 mt
Le origini di Pietra Cappa sono antichissime,
precedenti a quelle della nostra penisola: questo
rilievo fa infatti parte del sistema orografico
calabro-peloritano, di formazione simile a quella
del sistema Sardo-Còrso e di alcune zone delle
Alpi.
Unitamente alla Sila e alle Serre, fa parte di
quelle che i geologi definiscono le “Alpi
Calabresi”, i rilievi, infatti, sono costituiti da rocce
granitico cristalline diverse dal calcare dolomitico
dell’Appennino centro-meridionale.
La parte alta dell’Aspromonte, in cui si alternano
i famosi piani d’Aspromonte di origine marina
sedimentaria separati da ripide scarpate, è
formata da gneiss e micascisti, mentre i graniti,
coperti da conglomerati e marne che scendono
giù fino al mare.
Tipica nell’Aspromonte è la presenza delle
“pietre”, grossi e grandi conglomerati rocciosi a
cui il vento e l’acqua hanno dato forme particolari
meritando nomi particolari come per il nostro
monolite presente qui a San Luca.
Se ne trova una vera e propria collezione: Pietra
di Febo, Pietra Castello, le guglie delle Torri di
Canolo e le Rocche di San Pietro.
La Pietra Cappa, La Pietra Castello, la Pietra
Lunga e altre hanno fatto assegnare alla valle
che le ospita il nome di Valle delle Grandi Pietre.
NORD
Immagine satellitare da programma
informatico Google Earth scaricabile al Link:
http://earth.google.com/download-earth.html
Notizie su Pietra Cappa
Pietra Cappa è stata “riscoperta” proprio dall’Associazione reggina
Kronos nel 1983, e da allora è stata ripetutamente fotografata, visitata,
scalata, fino a divenire, nei rotocalchi nazionali, emblema
dell’Aspromonte e dei sanluchesi.
Tra le diverse leggende legate alla pietra, una fa riferimento alla
“cavità” interna, facendo derivare il nome da “coppa” rovesciata.
Per alcuni anni i ragazzi del Servizio Civile Internazionale hanno
ripulito l’area circostante, rivalorizzando tra l’altro, i resti di un luogo
di culto basiliano, come testimoniano alcuni ruderi.
La pietra si raggiunge da un sentiero in salita, tra eriche, lentisco,
mirto, corbezzolo, castagno e cespugli di menta e origano.
Secondo le stagioni, si possono osservare vari uccelli da “passo” ma
un occhio di riguardo va al falco pellegrino, che proprio su Pietra
Cappa nidifica e che, con un pò di fortuna, lo si può ammirare in volo
o nei pressi delle pareti rocciose.
Dalla pietra si possono inoltre ammirare molti panorami: in lontananza
vi è Gerace e, più vicino, le Rocche di San Pietro.
Pietra Cappa vista
dalla sua base
PERCORSO
Parco Nazionale d’Aspromonte
Pietra Cappa - San Luca (RC)
Percorso a piedi
L’itinerario parte da San Luca, facilmente
raggiungibile dalla SS 106 Ionica.
Dopo la visita al paese, che ha dato i natali
a Corrado Alvaro, si devono seguire le
indicazioni per Polsi e quindi quelle per il
Vivaio Forestale di Casello San Giorgio, che
si raggiunge dopo aver attraversato una
piccola fiumara.
Da qui prendere il sentiero sulla sinistra
che avanza tra gradini di roccia e che sale
debolmente verso la Pietra: alla base del
monolite ci si può fermare oppure
continuare per il sentiero facendo il giro
(anello di Pietra Cappa).
Durata: 3 - 4 ore Dislivello: 422 mt.
Acqua: Rifornirsi a San Luca, casello
di San Giorgio
Il sentiero a sinistra offre
magnifici panorami
(anello di Pietra Cappa)
Alcuni pastori
del luogo, ci
riferiscono
che ogni
tanto, si sente
uno strano
rumore, come
se qualcuno
battesse con
una mano di
ferro contro le
pareti della
roccia.
Gesù mutò
alcuni sassi in
pane per
poter sfamare
i suoi
discepoli, ma
altrettanto
non fece con
Pietro, che fu
invece punito
per la poca
fede, lo
stesso chiese
a Gesù, di
lasciare il
sasso proprio
nella vallata.
“fessura”
naturale
PRODOTTI LOCALI
E ALTRO
Tipicamente montana la cucina del
luogo, presso il casello curato dagli
operai forestali, abbiamo gustato
prodotti locali: insaccati di maiale,
funghi, formaggio pecorino
stagionato dall’aroma particolare,
un sapore forte e piccantino che
varia a seconda del periodo di
produzione, maccheroni al sugo di
maiale, salsiccia e carne di maiale
grigliate, il tutto accompagnato da
pane di grano fatto con farina
bianca, vino, acqua di fonte e
peperoncino calabrese. Gli amici
del casello hanno raccolto per noi
alcune mele di montagna e
preparato inoltre un buon caffè su
braci di legna.
Il famoso pecorino
Salume tipico
Il pane di grano
Strumento musicale tipico
I maccheroni
Lungo il sentiero
Il Kronos Reggio Calabria ha effettuato negli
anni, numerose escursioni a Pietra Cappa.
Oltre 5000 sono stati i visitatori provenienti
da ogni parte d’Italia e d’Europa per ammirare
le bellezze del paesaggio e la forma del
monolite, una tra le migliori rarità
perfettamente conservate e presenti nel
nostro paese.
Nell’ambito del progetto Parchi Vivi 2006,
riscopriamo ancora una volta, le bellezze
naturali da difendere.
KRONOS
Reggio Calabria
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Cell 338 / 4980125 - 388 / 3883000
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Presentazione realizzata dal SOCIO:
Geom. Demetrio Calafiore
E-mail [email protected]
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