Euclide elabora una delle più famose opere scientifiche dell’antichità gli Elementi.che non contiene nuove scoperte matematiche, ma ha il merito di dare un assetto e una sistemazione definitiva a gran parte degli studi di geometria e aritmetica dell’antichità, esposti con un rigoroso metodo deduttivo.Dei principi primi fanno parte : le definizione dei termini; gli assiomi; cinque postulati. Definizione degli enti geometrici primitivi sono ad esempio quelle di punto,rette e superficie. Aristarco(II sec.a.C.) è importante, nella storia della scienza, per aver formulato quella teoria eliocentrica che solo molti secoli più tardi, dopo aspri conflitti, verrà accettata dal mondo scientifico.Alla sua teoria si oppone quella geocentrica di Ipparco, che diventerà essenziale per la teoria astronomica di Tolomeo, rimanendo un modello astronomico universalmente accettato fino al XVIXVII secolo d.C. Per Pirrone di Elide(365-275a.C.) il problema di fondo è la felicità.Ma questa è frutto di una rinuncia:rinuncia a dire che cosa sia il “bene” e che cosa il “male” e rinuncia a cercare la “natura delle cose”. Da qui la scelta di fondo del saggio: l’indifferenza. La non scelta fra una opinione e l’altra; l’afasia, cioè il silenzio su ciò che pare vero o falso; l’imperturbabilità, quindi una condizione di tranquillità e di equilibrio stabile che sola può rendere la vita felice.Questo è un orizzonte in cui si resta sospesi, perchè sospesi sono ogni valutazione e giudizio e da cui deriva l’apatheia(impassibilità o assenza di dolore). Per Anselmo d’Aosta la ragione umana costituisce uno strumento essenziale per la speculazione teologica.La ricerca filosofica ha come fondamento la fede, l’intelletto ha una sicura guida nell’illuminazione divina.Per Anselmo l’ esistenza di Dio può essere dimostrata come necessità razionale,Nel “Monologion” Anselmo dimostra l’esistenza di Dio derivandola da alcuni aspetti del mondo dell’esperienza, dando così luogo alle prove chiamate a posteriori.Dio è causa prima di cui tutto ciò che esiste ne è l’effetto.La fama è lagata alla prova ontologica dell’esistenza di Dio(Proslogion). Pietro Abelardo è stato definito il primo intellettuale moderno e recano i segni della modernità anche la sua vita e la sua autobiografia, quest’ultima attestante la grande consapevolezza che Abelardo aveva del proprio valore.Per Abelardo la fede costituisce il punto di partenza per la ricerca, ma, senza la comprensione di ciò in cui si crede, la fede diventa qualcosa di spiritualmente povero. Tommaso d’Aquino è uno dei massimi esponenti della filosofia scolastica.Nel suo pensiero trovano equilibrio le verità di fede e quelle di ragione.Egli si è infatti assunto il compito di far coesisterela religione cristiana con la filosofia aristotelica operando una sintesi ampia ed equilibrata,in cui sono accolti anche nuovi saperi e nuovi valori.Il risultato finale che è teologia e filosofia,ordine salvifico e ordine cosmologico,grazia e natura, fede e ragione. Potere spirituale e potere civile convivono in armonia, all’interno di una gerarchia in cui la ragione è subordinata alla fede,la natura alla grazia, la filosofia alla teologia, lo stato alla chiesa.Tommaso scrisse delle SUMMAE che, nel medioevo,erano compendi nei quali si attuava l’esposizione ragionata della dottrina cristiana.Le tre parti dell’opera sono dedicate:a Dio in se stesso e in quanto causa della creatura razionale; al cammino della creatura razionale verso Dio;a Cristo che ci porta a Dio. Per dimostrare l’esistenza di Dio ,Tommaso si avvale delle prove a posteriore, cioè egli risale alla causa dagli effetti.Tommaso indica 5 vie per raggiungere Dio: •A PARTIRE DAL MOTO.Poiché in questo mondo alcune cose si muovono, si può risalire fino a un principio che muove senza essere mosso(DIO); •DALLA NOZIONE DI CAUSA EFFICIENTE.Vi è un ordine di cause efficienti in cui la superiore spiega l’inferiore,la prima causa efficiente è DIO; •DAL POSSIBILE AL NECESSARIO.poiché le cose sono contingenti, bisogna concludere che esiste il necessario,fino a giungere ad un primo necessario; •DAI GRADI.Dalla gradualità delle perfezioni si rivale a un benessere che possiede tali perfezioni in grado assoluto e di cui tutti gli altri partecipano; •DAL GOVERNO DEL MONDO.Le cose d’intelligenza tendono verso un fine; vi dev’essere, quindi,chi le ordina ad un fine, e noi chiamiamo DIO quest’essere. Dall’osservazione di questa cause se ne può individuare la derivazione ora aristotelica, ora platonica. Con Guglielmo d’Ockham, uno dei maggiori filosofi della Scolastica, abbiamo la netta separazione tra fede e ragione.Egli afferma che possiamo parlare con cognizione di causa solo di ciò che direttamente sperimentiamo, dunque all’autonomia della fede si accompagna l’autonomia del filosofare.Per Guglielmo le verità di fede sono indimostrabili.La metafisica di Guglielmo è una critica della metafisica tradizionale,e quindi sono reali solo gli esseri individuali.Da ciò si ricava l’esigenza di escludere tutti gli enti e i concetti superflui di ordine metafisico:sostanza,anima,principio causale,causa finale. Aurelio Agostino nasce a Tagaste(Africa) nel 354 d.C..Appartiene ad un ceto sociale relativamente modesto.La madre di Agostino è Santa Monica.In giovinezza dimentica gli insegnamenti religiosi e partecipa alle scorribande e alle baldorie dei suoi amici.In questo periodo riceve una formazione culturale basata sulla retorica,la grammatica e lo studio dei classici.A 19 anni si avvicina alla filosofia leggendo l’ “Ortensio” di Cicerone.Nel 383 si reca a Roma ,l’anno successivo a Milano per insegnare retorica.Nel 87 viene battezzato da Ambrogio, vescovo di Milano.Dopo la morte della madre torna in Africa e nel 391 diviene sacerdote e nel 395,vescovo di Ippona. Vi muore nel 430. La filosofia è per Agostino dialogo interiore e l’uomo si configura come colui che cerca e si interroga.Dio è presente e assente nello stesso tempo, silenzioso e parlante. Uno dei principali problemi affrontati dal santo è il problema del male. Per Agostino il male è solo carenza di essere e quindi di bene.Agostino distingue due tipi di male ,quello metafisico e quello morale.Il primo esiste solo come limite per il fatto che le creature sono prive della pienezza del creatore.Il secondo è invece il vero problema dell’uomo e l’unico tipo di male possibile. Esso non è qualcosa di positivo, di reale, ma è frutto della volontà, di una scelta di cui solo l’uomo si rende responsabile.Non sono male le cose in quanto tali, ma la scelta dell’anima “che si distoglie dalla sostanza suprema e si rivolge alle cose inferiori”.Causa del peccato è solo il cattivo uso del libero arbitrio concessoci da Dio. Gli uomini dominati dalle passioni sono stolti,schiavi.Solo il saggio,vittorioso sulle passione,è libero, signore di se.Il saggio è felice perché è virtuoso, gli stolti invece sono infelici.Il saggio segue il logos e questo, che nell’universo si manifesta come ordine provvidenziale divino, nell’uomo si afferma come ideale supremo della morale, come impassibilità rispetto a ogni passione.Il saggio è caratterizzato da un atteggiamento costante e coerente di impassibilità che nulla può piegare o abbattere.Il saggio ignora il dolore: quello dell’anima, poiché egli ha vinto l’agitazione delle passioni; quello del corpo, perché questo,per lui,sta tra le cose che sono moralmente ininfluenti e indifferenti.Il saggio si occupa solo della ragione Le passioni umane sono un male da estirpare.Esse sono un movimento esagerato dell’impulso motore,cioè della tendenza istintiva ad agire che è nell’anima.Compito principale della filosofia è perciò lottare contro la “malattia”delle passioni.La filosofia è una vera e propria terapia delle anime.Ad essa deve però accompagnarsi una profilassi, cioè un’azione preventiva contro quella malattia, da svolgere organizzando l’esistenza in modo tale da rendere il saggio capace di resistere ad ogni attacco delle passioni Nello stoicismo, come nell’epicureismo, centrale è la ricerca della felicita’.In esso strettissimo è il legame fra l’etica e la fisica.La saggezza, infatti,è un’ <<arte del vivere>>che si basa sulla capacita’ di riconoscere la razionalità del mondo, di identificarsi e fare tutto con essa.Saggio è chi riesce a “vivere in accordo con essa”,o, meglio,chi riesce a “vivere in accordo con la natura”.Vivere secondo quella retta ragione che ha sede nell’anima, domina l’organismo umano e è diffusa per tutto l’universo come logos divino.Vivere in conformità con la natura vuol dire vivere secondo il logos. Epicuro(341-270a.C.circa) nasce a Samo.Verso il 305 si reca ad Atene, dove fonda una scuola chiamata “IL GIARDINO”. Questa scuola accoglie persone di ogni ceto sociale, livello culturale e nazionalità. Delle sue opere sono giunte a noi solo alcune LETTERE, le MASSIME FONDAMENTALI e diversi frammenti.L’epicureismo è stato il primo sistema filosofico a diffondersi fra i ceti intellettuali romani, restando presente fini al 3°-4°secolo d.C. Back L’Epicureismo è un movimento filosofico che si basa sulla ricerca della felicita’.Per Epicuro il filosofo deve impegnarsi unicamente nella ricerca della felicita’, che ha fondamento nel piacere.La sua filosofia si manifesta come una pratica terapeutica capace di restituire la salute psica.Essa è un tetra farmaco perchè ha l’intento di: •liberare gli uomini dal timore degli dei (essi non si occupano delle vicende umane); •liberarli dal timore della morte (essa non esiste quando siamo in vita ed esiste solo quando non ci siamo più); •Dimostrare quale piacere debba essere perseguito; •dimostrare che il dolore è breve e provvisorio. La logica e la fisica sono puri strumenti dell’etica, sono cioè quello che la medicina è rispetto alla salute: mezzi per il conseguimento di un fine; la liberazione dalle false opinioni che turbano l’uomo, il raggiungimento della “salute dell’animo”. Dopo la Diaspora(70 d.C.) gli ebrei fondarono delle forti comunità, soprattutto in Spagna dove gli Arabi erano molto tolleranti.Queste comunità avevano il problema di difendere e valorizzare l’identità religiosa dell’ebraismo.La filosofia risulta così molto legato alla visione religiosa.Molto originale è l’esperienza della CABALA, che trae origine dal misticismo, cioè l’idea che sia possibile raggiungerela contemplazione estatica di Dio,coglierne e afferrarne l’essenza liberandoci gradualmente dai condizionamenti del mondo. La civiltà araba forma una società urbana che fonda la sua economia sul commercio e la sua unità sulla religione islamica.Gli scambi commerciali favoriscono i contatti con le altre civiltà:L’Islam assorbe e rifonde elementi della traduzione iranica, greca, siriaca, egiziana e indiana.Vengono promosse le arti e la cultura.Importanti furono le scoperte e le innovazioni tecniche in tutti i campi. Degna di nota è ifine il lavoro di traduzione dal siriaco e dal greco delle opere principali dell’antichità.La filosofia è molto condizionata dalla religione, ma soprattutto da Aristotele e da Platone.Queste fonti si trovano in contrasto su alcuni argomenti(creazione, provvidenza divina, immortalità dell’anima). Il Cristianesimo e le sue idee si diffusero rapidamente prima nell’attuale Medio Oriente e poi in tutto l’Impero Romano grazie al suo carattere universalistico e la novità radicale delle sue idee( Dio uno e trino;esaltazione di valori quali l’umiltà e la carità).Cristo viene visto come il Logos, il mediatore tra Dio e gli uomini.Sin dai primi secoli gli intellettuali cristiani si interrogarono sui rapporti fra fede e ragione, fra religione e filosofia.La filosofia cristiana è allora presentata come l’espressione compiuta della “verità” che per secoli la filosofia e la sapienza degli antichi avevano cercato.Grande importanza assume la persona.Uno dei principali interrogativi per gli intellettuali cristiani era la presenza del male, questo elemento si rivelerà il tema centrale della ricerca filosofica dei primi filosofi cristiani. Nell’Alto Medioevo i monasteri sono i protagonisti della vita culturale.Importanti sono soprattutto quelli costruiti da S.Benedetto, perché spesso al suo interno vi erano delle scuole.Carlo Magno fece costruire la cosiddetta Schola palatina, un centro dove operavano alcuni fra i maggiori intellettuali dell’epoca.La filosofia delle scuole è legata alla natura e alla tradizione cristiana e il suo scopo era comprendere il senso ultimo della verità rivelata:Il monaco irlandese Giovanni Scoto Eriugena è la personalità filosofica di maggior spicco di questo periodo.Egli fu messo a capo della Schola palatina dall’imperatore Carlo il Calvo. Il periodo considerato va dalla morte di Alessandro Magno alla conquista dell’Egitto da parte dei romani.Si sviluppa una civiltà urbana che favorisce i commerci e la diffusione della civiltà ellenistica nell’area mediterranea e nell’Asia centrale.Ad Atene si affiancano Alessandria, pergamo e Rodi come centri culturali.In questo periodo viene si affermata la cultura scritta su quella orale.Nascono di conseguenza le prime biblioteche.Compaiono le primi edizione di critiche delle opere antiche che vengono recuperate, si afferma la dossografia(raccolta sistematica delle “opinioni”dei principali filosofi greci).L’etica costituisce il cuore dell’indagine filosofica.Fra la società e l’individuo tende ad aprirsi una frattura sempre più ampia, perché ora assumono priorità assoluta gli interessi e i problemi dell’individuo, il compito più urgente è la ricerca e l’individuazione di un orientamento morale per la sua vita.Saggio è colui che sa diventare padrone di se stesso, e se necessario dice no al mondo,alle passioni.