Figli di un “Dio minore” …?
Ciao uomo,
sono il tuo migliore amico.
Io non posso sceglierti
o cambiarti se non mi piaci,
posso solo amarti.
E per una volta, ti prego,
non chiudere gli occhi
davanti a ciò che ti rattrista.
Stavolta guardami
e spiegami: perché?
Perché mi usi per fare esperimenti
senza un briciolo di pietà
per la mia sofferenza?
Anch’io sono
un essere vivente
con grandi sentimenti.
Come te
amo,
sento il dolore,
ho paura.
Rifletti
sulle conseguenze
per me e per i tuoi simili
quando mi abbandoni
per la strada.
E non lo senti
un po’ di schifo
per te stesso?
.
È troppo facile
e comodo
tenere gli occhi chiusi
e non ragionare
per non angosciarsi.
Perché lo permetti fingendo di non capire
o giustificando la cattiveria
della tua specie“umana”?
C’è una legge che mi
tutela
ma basterebbe
un po’ di buon senso
e di rispetto.
In tante,
troppe cose …
Mi consola la certezza
che questo essere
non è il mio
amato amico!
È solo un miserabile,
un vigliacco,
indegno di essere
qualificato come
Uomo.
Un essere abietto
che non ha riguardo
per i bambini,
i vecchi, i più deboli
non può averne per me,
che sono “solo”
un animale …
Manipoli gli incroci
per creare nuove razze,
mi insegni
ad attaccare i tuoi simili,
a lottare
per tua squallida
soddisfazione,
poi mi elenchi nella lista
dei “cattivi cani pericolosi “…
Per una volta
Uomo
guardami con gli occhi del cuore.
Lo senti il mio urlo di dolore?
Devo difendermi dalla solitudine, dall’abbandono,
dalla fame e dalla brutalità degli esseri umani.
Mi incuriosiscono
i monumenti
ne sono fiero per te,
ma agisco e gioisco
solo per la tua felicità.
E’ la tua mano
sulla testa
che mi fa tremare
e vivere!
Adoro i tuoi cuccioli
ma
devi insegnarci
ad amare
nel modo corretto.
Non sono un giocattolo
da buttare
finito l’entusiasmo
della novità.
Non ho bisogno di molto,
ma quel poco
non puoi negarmelo!
Voglio stare con te,
voglio regalarti amore
ma tu rispettami!
Quindi ti prego,
prima di abbandonarmi,
trova il coraggio
di fissarmi negli occhi
e vergognati
di te stesso.
Vieni in un canile,
accoglimi, portami con te:
io non aspetto altro!
Ma fa che sia un atto
di consapevolezza e serietà.
Sarai ricompensato con
fedeltà e devozione!
L’amore,
la gioia di dare
in cambio solamente
di una carezza,
sono innati in me
e so volere bene
senza remore.
Intanto rimango qui,
in un angolo
dell’autostrada
e finché avrò
un battito di cuore,
ti aspetterò:
ho già dimenticato
quella mano infame
e mi abbandono
con infinito amore
alla tua,
tesa in una carezza.
Eccomi
amico uomo,
scodinzolo felice,
ti guardo
e sono pronto
ad amarti ancora!
E
quanto hai
da imparare
da me,
amico mio!
Testo e grafica:
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Figli di un Dio minore