L’esperienza ontologica fondamentale Il problema della legittimità della metafisica L’apertura dell’uomo all’essere l’esistenza dell’esperienza ontologica fondamentale la natura dell’esperienza ontologica fondamentale i contenuti dell’esperienza ontologica fondamentale Legittimità della ricerca metafisica Condizioni generali di legittimità Formulazioni del problema della conoscibilità dell’essere originalità della ricerca conoscibilità dell’oggetto da investigare in termini tradizionali in chiave esistenzialistica da parte nostra I tre momenti dell’argomentazione L’incontro primordiale con l’essere Premesse Momenti in cui si articola l’esperienza dell’essere si può partire da ogni atto coscienziale si tratta di un’unica intuizione descrivibile in 4 momenti nell’atto di conoscere, il soggetto conoscente percepisce sé e la realtà come esistente percepisce sé e la realtà come obiettivamente esistente (a livello noumenico, non solo fenomenico) percepisce sé conoscente e la realtà conosciuta come sostanziata totalmente e unicamente di essere coglie la sua attitudine radicale a conoscere l’essere Conclusione: l’affermazione dell’essere coinvolge necessariamente la nozione di essere (presenza inderogabile) la nozione di essere è colta sovente in modo non tematizzato (presenza discreta) Raffronti significativi L’esperienza ontologica fondamentale e il «cogito» cartesiano L’esperienza metafisica primordiale e le critiche kantiane punti marginali di contatto elementi profondi di diversificazione le obiezioni kantiane elementi di risposta L’esperienza ontologica fondamentale e altre posizioni la concezione idealistica la prospettiva fenomenologista husserliana la «quaestio de ponte» La natura dell’esperienza ontologica fondamentale L’apertura dell’uomo all’essere: posizioni storiche elementi di convergenza elementi di divaricazione Dati acquisiti sulla scia del pensiero tomista esperienza originale ed originaria esperienza di ordine metaempirico esperienza esistenzialmente complessa che comporta l’interazione di fattori teoretici e ateoretici esperienza di natura formalmente intellettuale un giudizio di esistenza coinvolgente il concetto di essere un atto di intuizione (intus-lectio) di natura formalmente «astrattiva» Chiarimenti terminologici Il termine «essere» Il termine «esistente» con significato di essenza con significato di esistenza con significato di ente nell’accezione latina originaria nell’accezione latina scolastica nell’accezione esistenzialista Il termine «ente» nominaliter sumptum participialiter sumptum Duplice comprensione dell’essere La comprensione premetafisica dell’essere (id quod est) concetto comune di essere nozione confusa, dotata di massima estensione e di minima comprensione frutto di astrazione totale La comprensione metafisica dell’essere (id quod est) implicita nel concetto comune di essere nozione determinata, dotata di massima estensione e comprensione frutto di astrazione formale, impropria, metafisica Onnicomprensività del concetto di essere Implicanze essenziali ed esistenziali della nozione di essere duplice polarità della nozione di essere l’«id quod» della nozione di essere l’«est» della nozione di essere Predicabilità indefinita del concetto di essere la nozione di essere abbraccia il mondo della quidditas e dell’atto di esistere abbraccia tutto ciò che in qualsiasi modo esiste (enti reali attuali; enti reali possibili; enti di ragione ragionata; enti di ragione ragionante?) il rapporto tra il concetto di essere e il nulla Il paradosso del concetto di essere a livello esplicito designa solo id quod est a livello implicito (actu confuse) abbraccia ogni realtà e concetto