Elettronica di front-end per rivelatori di radiazione Attività di ricerca e proposte per lo svolgimento della tesi di laurea specialistica presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica Gruppo di ricerca Prof. Valeria Speziali, capo del gruppo di Strumentazione Elettronica Lodovico Ratti, responsabile del Laboratorio di Strumentazione Elettronica Stretta collaborazione con gruppo del prof. Valerio Re dell’Università di Bergamo (Massimo Manghisoni, Gianluca Traversi) Tre dottorandi attualmente impegnati in attività di ricerca presso il nostro gruppo Durata media dell’attività di tesi: 6 mesi Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 2 Collaborazioni con enti nazionali ed internazionali Stanford Linear Accelerator Center, Stanford, USA Fermi National Accelerator Laboratory, Batavia, USA Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Lawrence Berkeley National Laboratory, Berkeley, USA European Center for Nuclear Research (CERN), Geneva, Switzerland STMicroelectronics Brookheaven National Laboratory, Upton, USA Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 3 Linee di ricerca L’attività del gruppo di Strumentazione Elettronica è incentrata sullo sviluppo di elettronica di lettura a basso rumore per rivelatori di radiazione, con impiego prevalente nella fisica delle alte energie (HEP) Le ricadute di questa attività interessano molteplici settori: strumentazione per radioterapia e radiodiagnostica in medicina astronomia (spaziale e terrestre) in varie regioni dello spettro radiografia industriale homeland security elettronica per satelliti in orbita terrestre e per l’esplorazione dello spazio analisi delle opere d’arte Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 4 Linee di ricerca (cont’d) Progetto di elettronica di lettura in tecnologia integrata per rivelatori di radiazione ad elevata risoluzione spaziale Sviluppo di sensori monolitici a pixel attivi (MAPS) in tecnologia CMOS deep submicron per applicazioni a minimo ingombro e bassa dissipazione di potenza Caratterizzazione di dispositivi e circuiti realizzati con tecnologie innovative Caratterizzazione di tecnologie CMOS submicrometriche (Lmin=130 nm, 90 nm, 65 nm) Test di dispositivi appartenenti a processi produttivi CMOS su strato isolante (silicon on insulator, SOI, Lmin=180 nm) Sviluppo di strumentazione per misure di rumore di elevata precisione su un esteso intervallo di frequenze Studio degli effetti delle radiazioni su dispositivi e circuiti Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 5 Rivelatori di particelle o di radiazione Nella fisica delle alte energie, un rivelatore di radiazione serve a ricostruire il percorso e/o identificare la natura delle particelle prodotte da decadimento nucleare, dalla radiazione cosmica o in un acceleratore di particelle Diversi rivelatori di radiazione sono assemblati in apparati di una certa complessità (anch’essi chiamati rivelatori in senso lato), alla cui costruzione contribuisce generalmente una molteplicità di gruppi Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 6 Esempio: rivelatore per l’esperimento CMS (LHC) Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 7 Canali di lettura per rivelatori di radiazione La misura dell’energia rilasciata da una particella in un rivelatore di radiazione implica la misura della carica rilasciata da una sorgente di tipo capacitivo con la massima accuratezza compatibile con il rumore del sistema di amplificazione Sezione analogica Preamplificatore Gf Il tipo di tecnologia utilizzato per la realizzazione dell’elettronica dipende dal tipo di rivelatore Cf - Qin Formatore Blocchi di conversione A/D ed eleaborazione digitale CD Rivelatore Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 8 Sensori monolitici a pixel attivi (MAPS) CMOS Sviluppati come rivelatori di immagine nella regione dello spettro visibile (videocamere CMOS) Integrano sul medesimo substrato rivelatore ed elettronica di lettura ( sensori monolitici) Sono caratterizzati da una regione sensibile molto sottile (~10 μm) Se assottigliati, possono essere utilizzati come rivelatori a basso ingombro ( ridotta interazione con le particelle, elevata risoluzione nella ricostruzione delle traiettorie) Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 9 MAPS in deep N-well (DNW) per esperimenti di HEP PMOS (analog) NMOS (analog) PMOS NMOS (digital) P-well Buried N-type layer + Deep N-well - + + - + + + + - Standard N-well P-epitaxial layer P-substrate La deep N-well è usata come elettrodo di raccolta Un canale di lettura più complesso del semplice schema a 3 NMOS (3T) può essere utilizzato per l’elaborazione del segnale NMOS della sezione analogica realizzati all’interno della deep N-well La realizzazione di un elettrodo di raccolta di grandi dimensioni consente di utilizzare anche dispositivi PMOS nel disegno dell’elettronica di front-end migliori prestazioni e più elevata densità di funzioni integrata vicino al sensore Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 10 Prototipi di MAPS DNW già disponibili (Apsel) Preamplifier Shaper VF Discriminator Latch Gm CF Formatore RC-CR con tempi di picco programmabili (0.5, 1 e 2 μs) b0 b1 C2 C1 + A(s) Comparatore seguito da latch Vt b0 b1 NMOS P-well Preamplificatore ad elevata sensibilità di carica PMOS RST PMOS ~43 mm Due strutture di test già realizzate in tecnologia CMOS deep submicron con Lmin=130 nm (STMicroelectronics) Il test sui primi due prototipi ha già consentito di verificare la capacità del sensore di raccogliere la carica rilasciata nel substrato e la capacità dell’elettronica di effettuare una elaborazione del segnale a basso rumore ~43 mm Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 11 Circuiti in fase di produzione (serie Apsel) Circuiti di test in tecnologia CMOS con lunghezza minima di canale pari a 130 nm Circuiti di test in tecnologia CMOS con lunghezza minima di canale pari a 90 nm Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 12 Circuiti in fase di produzione (serie SDR) Circuito a segnali misti, analogici e digitali, in tecnologia CMOS con Lmin=130 nm •Preamplifier •Discriminator Sparsification logic DNW sensor Time•Hit-latch stamp register •Bus control FF •Nand gate 25 mm Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 13 25 mm •Token passing core Schema di readout digitale (SDR0) Readout CK 4 X 4 Y MUX 5 T Cell CK 4 5 Time Stamp Buffer 1 X=1 1 Cell gXb (1,1) TS Tkin Tkout First token in 4 Y=1 1 gYb Cell gXb (2,1) TS Tkout Tkin 4 Y=2 1 gYb Cell gXb Last (16,1) TS token out Tkout Tkin 4 1 gYb Y=16 5 Serial data output 4 5 Time Stamp Buffer 2 X=2 1 Cell gXb (1,2) TS Tkin Tkout gYb Cell gXb (2,2) TS Tkout Tkin gYb 5 4 X=16 Time Stamp Buffer 16 1 Cell gXb (1,16) TS TkinTkout gYb Cell gXb (2,16) TS Tkout Tkin 5 gXb=get_X_bus gYb=get_Y_bus TS=Time_Stamp Tkin=token_in Tkout=Token_out gYb Cell gXb (16,2) TS Cell gXb (16,16)TS TkoutTkin Tkout Tkin gYb 5 gYb Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 14 Possibili argomenti di tesi su MAPS CMOS Caratterizzazione di pixel monolitici attivi in tecnologia CMOS da 130 nm (serie Apsel e SDR) Caratterizzazione di pixel monolitici attivi in tecnologia CMOS da 90 nm (serie Apsel) Allestimento di setup per la caratterizzazione di rivelatori con laser infrarosso Progetto di pixel monolitici in tecnologia CMOS deep submicron (130 nm, 90 nm) Simulazione a livello fisico di sensori MAPS con software ISE-TCAD e/o con l’applicazione di algoritmi Monte Carlo per l’ottimizzazione geometrica del sensore (in 2D e 3D) Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 15 Caratterizzazione di dispositivi e circuiti realizzati con tecnologie innovative Interesse legato alle particolari prestazioni di rumore e resistenza alle radiazioni richieste all’elettronica di front-end per rivelatori di particelle Nel caso delle tecnologie CMOS, dato il rapido avvicendarsi delle generazioni di processi produttivi e l’altrettanto rapida obsolescenza delle vecchie generazioni, è opportuno tenere sotto controllo l’evoluzione dei parametri di maggior interesse Nonostante l’interesse sia rivolto principalmente al campo dei circuiti di lettura per rivelatori di radiazione, i risultati di questa attività hanno validità ed utilità più generale e trovano applicazione in diversi campi dell’elettronica Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 16 Tecnologie bulk CMOS deep submicron Transistori singoli in tecnologia CMOS HCMOS9 (Lmin=130 nm) e CMOS090 (Lmin=90 nm) prodotti da STMicroelectronics sono attualmente in fase di caratterizzazione HCMOS9 CMOS090 Caratteristiche della tecnologia – VDD = 1.2 V – tOX= 2 nm – COX=15 fF/μm2 Caratteristiche della tecnologia – VDD = 1 V – tOX= 1.6 nm – COX=18 fF/μm2 Geometrie disponibili – W = 200, 600, 1000 μm – L = 0.13 - 1 μm Geometrie disponibili – W = 100, 200, 600, 1000 μm – L = 0.1 – 0.7 μm La tecnologia CMOS065 (Lmin=65 nm) è già accessibile attraverso multiproject wafer per la realizzazione di prototipi Un aspetto interessante è costituito dall’analisi teorica e sperimentale della corrente di gate, non più trascurabile quando l’ossido di gate è così sottile Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 17 10 4 10 2 10 0 90 nm technology 2 Gate Current Density [A/cm ] Esempi di misura di corrente di gate 10 -2 10 -4 10 -6 tox = 16 A tox = 20 A 130 nm technology 10 -8 NMOS @ V =V =0 DS 10 BS -10 0 0.2 0.4 0.6 0.8 1 Gate-to-Source Voltage [V] La corrente di gate varia con lo spessore dell’ossido di gate la corrente di gate è circa 3 ordini di grandezza maggiore nella tecnologia CMOS da 90 nm rispetto aa quella da 130 nm Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 18 Tecnologie CMOS silicon on insulator (SOI) Le tecnologie CMOS SOI offrono alcuni vantaggi rispetto alle tecnologie CMOS bulk Riduzione delle capacità parassite verso il substrato Maggiore velocità operativa Riduzione della potenza dissipata Inverter in bulk CMOS Più elevata densità di integrazione Maggiore resistenza a certi tipi di danno da radiazione (Single Event Upset, SEU) Inverter in CMOS SOI Tecnologia CMOS SOI con Lmin=180 nm prodotta dai Lincoln Labs del MIT (MITLL 0.18 μm) Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 19 Tecnologie CMOS SOI per sensori 3D La tecnologia MITLL 0.18 μm viene utilizzata nella realizzazione di sensori monolitici 3D Optical In Power In Opto Electronics and/or Voltage Regulation Optical Out Digital Layer Analog Layer 50 um Sensor Layer 2D Routing (large chip) In genere un chip 3D include 2 o più strati di dispositivi a semiconduttore opportunamente assottigliati, uniti a formare un dispositivo monolitico (tramite tecniche di wafer bonding) e interconnessi tra loro mediante via metallici 3D Routing (small chip) Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 20 Strumentazione per misure di rumore La misura del rumore elettronico nei dispositivi CMOS richiede la realizzazione di circuiti di interfaccia (tra dispositivo ed analizzatore di spettro) Amplificatore a transimpedenza a basso rumore Circuito di polarizzazione di gate e drain RF Stadio di guadagno Analizzatore di spettro S D.U.T. Circuito di polarizzazione del bulk/well Larga banda (>100 MHz) Rumore elettronico estremamente basso Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 21 Esempi di misure di densità spettrale di rumore La banda del circuito di interfaccia deve essere tale da consentire di distinguere il contributo bianco (indipendente dalla frequenza) dal contributo di tipo 1/f Noise Voltage Spectrum [nV/Hz ] 100 STM 130 nm Id=0.10 mA Id=0.25 mA Id=1.00 mA 10 1 NMOS W/L=1000/0.35 V =600 mV DS 0.1 3 10 4 10 5 10 6 10 Frequency [Hz] 7 10 STM 90 nm 1/2 1/2 Noise Voltage Spectrum [nV/Hz ] 100 8 10 Id=0.10 mA Id=0.25 mA Id=1.00 mA 10 1 NMOS W/L=600/0.2 V =600 mV DS 0.1 3 10 4 10 5 10 6 10 7 10 Frequency [Hz] Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 22 Studio della resistenza alle radiazioni in dispositivi e circuiti elettronici La radiazione (raggi γ ed X, particelle cariche, ioni) può determinare guasti più o meno gravi nei circuiti elettronici In circuiti digitali può produrre guasti temporanei o permanenti Nei circuiti analogici, l’aumento del rumore elettronico può causare una riduzione della sensibilità, fino a rendere il sistema inutilizzabile Lo studio del danno da radiazione riveste un duplice interesse Determinazione dei limiti di tolleranza alle radiazioni dei circuiti elettronici Studio di meccanismi fisici fondamentali attraverso l’analisi del danno da radiazione in dispositivi elettronici Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 23 Resistenza alle radiazioni in dispositivi CMOS Nei dispositivi CMOS l’effetto principale della radiazione ionizzante consiste nella generazione di carica all’interno dell’ossido di silicio (ossido di gate, ossido di campo, shallow trench isolation) e/o all’interfaccia Si/SiO2 L’esposizione a radiazione ionizzante può dunque comportare variazione della tensione di soglia, aumento delle correnti di leakage ed aumento del rumore elettronico Può essere interessante verificare che la tolleranza alle radiazioni è maggiore nelle generazioni CMOS più recenti a causa della riduzione dello spessore dell’ossido di gate G D D G S + + + + + + + + + STI ++ + + + ++ STI S + + + + + + + + + Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 24 Possibili argomenti di tesi relativi a caratterizzazione di tecnologie CMOS bulk e CMOS SOI Studio teorico e sperimentale delle caratteristiche di rumore in dispositivi CMOS con lunghezza minima di canale pari a 90 e 65 nm Realizzazione di strutture di test in tecnologia CMOS da 90 e 65 nm per lo studio delle proprietà di rumore e delle tecniche di hardening by design (i.e. enclosed layout transistors, ELT) Studio della resistenza alle radiazioni di dispositivi CMOS con lunghezza minima di canale pari a 90 nm e 65 nm Caratterizzazione sotto il profilo del rumore e della resistenza alle radiazioni di dispositivi CMOS SOI con lunghezza minima di canale da 180 nm Analisi teorica e sperimentale della corrente di gate e del rumore nella medesima corrente in tecnologie con lunghezza minima di canale pari a 130, 90 e 65 nm Sviluppo di circuiti di interfaccia a larga banda per misure di rumore su dispositivi elettronici Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 25 Quali opportunità offre una tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica L’attività di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica può coprire gli aspetti teorici e/o sperimentali degli argomenti proposti Offre allo studente, a seconda dell’argomento affrontato, la possibilità di acquisire competenze relativamente a progetto di circuiti analogici a basso rumore elettronico uso degli strumenti software più diffusi per la simulazione ed il progetto di circuiti elettronici caratteristiche delle tecnologie CMOS bulk di più recente introduzione e di altre tecnologie innovative (e.g. CMOS SOI) comportamento dei dispositivi elettronici, anche a livello fisico, approfondito a livello sia teorico, sia sperimentale uso di strumentazione di laboratorio avanzata Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 26 BACKUP SLIDES Front-end analogico della cella (SDR0) Preamplifier Discriminator Smaller area than in the Apsel prototypes smaller detector capacitance 22T 14T CF ENC=25 e- rms@CD=100 fF Vt Power consumption: about 5 μW Preamplifier response to an 800 e- pulse iF Threshold dispersion: about 30 e- rms Features power-down capabilities for power saving Preamplifier output [V] 0.12 0.1 i =3 nA F 0.08 iF=5 nA i =10 nA 0.06 F i =15 nA F 0.04 0.02 0 -0.02 0 5 10 15 20 25 t [ms] Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 28 30 Sezione digitale della cella (SDR0) Includes a 5 bit time stamp register and the data sparsification logic Get X bus Get Y bus During the bunch train period, the hit latch is set in each pixel that is hit When the pixel is hit, the content of the time stamp register gets frozen 4T To the time stamp buffer Master Reset 10T S Q R Qb Lat_en hit hitb tokin tokrst D getb_en CP CPb tokout Cell CK Cell CK hit latch token passing core WE 20T 13T OE Q OEb Qb bus control FF time stamp register Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica t1in t2in t3in t4in t5in From the discriminator t1 t2 t3 t4 t5 76T From the time stamp counter 29 Schema di readout digitale (SDR) Readout CK 4 4 5 Cell CK 4 Time Stamp Buffer 1 1 First token in 4 Y=1 1 gYb Cell gXb (2,1) TS Tkout Tkin 4 Y=2 1 gYb Cell gXb Last (16,1) TS token out Tkout Tkin 4 1 gYb Y=16 MUX 5 X=1 Cell gXb (1,1) TS Tkin Tkout X Y T 5 Serial data output 4 5 Time Stamp Buffer 2 X=2 1 Cell gXb (1,2) TS Tkin Tkout gYb Cell gXb (2,2) TS Tkout Tkin gYb 5 4 X=16 Time Stamp Buffer 16 1 Cell gXb (1,16) TS TkinTkout gYb Cell gXb (2,16) TS Tkout Tkin 5 gXb=get_X_bus gYb=get_Y_bus TS=Time_Stamp Tkin=token_in Tkout=Token_out gYb Cell gXb (16,2) TS Cell gXb (16,16)TS TkoutTkin Tkout Tkin gYb 5 gYb Proposte di tesi presso il Laboratorio di Strumentazione Elettronica 30