C’era una volta una nuvoletta che vagava smarrita in un cielo terso, quasi confusa tra i colori dell’arcobaleno. Nessuno la notava ma, in un prato cosparso di anemoni azzurri, lei vide un bambino che sembrava appoggiarsi all’arcobaleno e con lo sguardo osservava attorno e in alto, quasi a cercare qualcosa di diverso. Si videro, riconoscendosi quasi nella stessa solitudine: Il bimbo sorrise alla nuvola che si gonfiò di orgoglio innamorandosi di quel sorriso angelico. Ed anche quando il bimbo se ne andò lo seguì e, come un angelo silenzioso, vegliò su di lui per giorni e giorni. Ormai erano diventatati amici. Ma, all’improvviso, una mattina non lo vide più: Il bimbo era stato portato in un lettino di un’enorme casa bianca, con tanti uomini anch’essi vestiti di bianco . Aspettò fuori la nuvoletta, aspettò il suo amichetto ma non lo lasciavano uscire. Ma quando lo vide stanco, pallido e stordito e sentì l’uomo col camice bianco dire che solo un miracolo poteva far morire quel microbo cattivo che lo aveva assalito, decise che doveva fare qualcosa. Allora entrò nella stanza dalla finestra, si gonfiò e cominciò a piangere tutto il suo dolore: lacrime azzurre come gli anemoni caddero sul lettino … Il bimbo aprì gli occhi, sorrise alla nuvoletta e … oooh, quelle lacrime avevano annegato il microbo cattivo! Appena il bimbo poté uscire tornarono insieme nel campo degli anemoni e trovarono un modo nuovo per divertirsi insieme.: mentre il bimbo giocava con gli insetti e i fiori, la nuvoletta lo seguiva con la sua ombra e nessuno dei due si sentì più solo! Testo: [email protected] [email protected] Illustrazioni: [email protected]