QUARESIMA
Con Gesù Cristo…
…verso la Risurrezione.
“Al momento favorevole ti ho esaudito e
nel giorno di salvezza ti ho soccorso.”
Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il
giorno della salvezza. ( 2 Cor. 6,2)
Fermiamoci dal correre dietro ai nostri
affanni, e ritorniamo a Dio,
da cui proviene ogni cosa.
«Gratuitamente avete ricevuto,
gratuitamente date» (Mt10, 8)
Ma come possiamo rendere gratuitamente se non prendiamo atto di
ciò che il Signore ci ha donato gratuitamente?
Siamo sempre portati a chiedere e ad essere insoddisfatti:
guardiamo di quanti doni ci ha colmato il Signore: la vita, la
comunità cristiana, la Chiesa, la salute, il lavoro, la famiglia, i
figli, il benessere… e noi cosa rendiamo in cambio?
Siamo spesso portati a pensare che quello
che abbiamo ce lo siamo sudato con le nostre forze,
è merito dei nostri sforzi… e guai a chi ce lo tocca.
Il Signore ci invita in questo periodo a
considerare che tutto viene da Lui, gratis.
Che diritto abbiamo di avere un lavoro,
di avere una casa, di essere nati nella nostra
città, di non essere degli accattoni?
Certo che per riconoscere questo ci vuole la luce da Dio:
soli non ci riusciremo mai!
Ecco allora che in questo tempo favorevole ci viene
in aiuto la Chiesa, dandoci delle armi formidabili:
Il digiuno
L’elemosina
La preghiera
da
Il digiuno
Non solo dal mangiare, ma anche da altre pratiche
delle quali siamo schiavi (fumo, alcool, TV, ecc.)
• é segno del nostro vivere della Parola di Dio:
“Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni
parola che esce dalla bocca di Dio” (Mt 4, 4)
• é segno della nostra astinenza dal peccato
•é segno della nostra volontà di espiazione
“Nessuno le divida: chi prega… digiuni. Chi digiuna
comprenda bene cosa significa per gli altri non avere da
mangiare. Ascolti chi ha fame, se vuole che Dio gradisca il suo
digiuno…” (San P. Crisologo)
L’elemosina
(anche frutto del digiuno e delle privazioni)
• é rendere al Signore una parte di ciò
che il Egli ci ha dato gratis
• é segno che la nostra vita non viene
dal denaro
• é segno che noi ci fidiamo del Signore
che provvede a noi sempre
La preghiera
• é il frutto dell’ascolto della Parola di Dio
• é un colloquio filiale e fiducioso con Dio che ci ascolta
• è uno slancio del cuore, uno sguardo al cielo (Santa Teresina)
• é rimanere sintonizzati su un ottimo programma di ascolto
Se faremo così,
rinnovando gli impegni
del nostro Battesimo,
potremo fare
“il passaggio”
alla vita nuova
di Gesù-Signore
risuscitato,
per la gloria del Padre,
nell’unità dello Spirito.
Ci aspetta una vita nuova,
da subito,
una vita da risorti,
salvati e vincitori sulla morte.
Ci aspetta una gioia interminabile e incancellabile
che scaturisce dal grido
“CRISTO È RISORTO PER TE E PER ME
E VIVE AL DI LÀ DELLA MORTE,
ED È IL SIGNORE DEI VIVI E DEI MORTI”
che sentiremo nella notte di Pasqua,
la “notte più chiara del giorno”.
Allora… “Andiamo anche noi a morire con Lui”
Buona Quaresima
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