Avrò avuto 18 anni:
una sorta di pudore
atavico mi faceva
censurare anche l’idea
della mia nudità integrale
un giorno, mentre
ascoltavo la radio,
le note della canzone
in sottofondo
mi fecero deliziare.
La conoscevo già,
sapevo le parole,
dicevano:
“…besame,
besame mucho”,
baciami molto…
La musica mi
trasportava in cielo.
E mentre mi
crogiolavo nelle note
sentivo sulla bocca
un sapore dolce,
umido e indefinibile…
sapore di baci…
D’improvviso sentii qualcosa
di strano, una sensazione di
calore e di umido…
il mio corpo tremava da solo,
persi la nozione del tempo
e dello spazio…
praticamente mi
vedevo a zone
senza avere neppure
la completa visione del
mio corpo
… il mio corpo si lasciava
inondare dalla musica…
in un deliquio di note…
Quando, dopo un tempo
indefinibile, riuscii a reagire
mi vergognai di me stessa.
“Oddio, mi sono fatta la pipì
addosso!” pensai.
Non dissi niente a nessuno.
Stupita di quella cosa nuova
andai in bagno a lavarmi
e l’episodio si concluse lì.
Soltanto qualche
anno dopo ho capito
cosa mi era
successo:
quello fu Il primo
orgasmo fisico della
mia vita e non fu
provocato dalla libido
bensì dalla musica.
E’ passato il tempo…
Eppure, le note di
questa canzone
ancora oggi mi
turbano, torna quella
sensazione…
besame…
besame mucho!
Baciami, si…!
Musica: “Besame mucho”
Richard Clayderman
Testo:
[email protected]
Grafica e montaggio:
[email protected]
Arte erotica:
Silvestro Migliorini
www.silvestromigliorini.it
[email protected]
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