SHOAH …“sterminio” del XX secolo “Chi mai saprà quello che mi è capitato qui?” Questa iscrizione è stata trovata nel campo di concentramento di Auschwitz, incisa con un chiodo da un prigioniero. È per rispondere a questa domanda che è stato istituito il “Giorno della memoria” Il ricordo: forza della democrazia Circa 70 anni fa, milioni di uomini, donne e bambini ebrei, insieme agli appartenenti ad altre etnie furono perseguitati, privati dei diritti di cui godevano gli altri cittadini e rinchiusi in campi di concentramento, costretti a lavorare in condizioni disumane e infine uccisi in modo brutale. Pochi furono i sopravvissuti che hanno potuto testimoniare quei terribili eventi. Per mantenere vivo il ricordo, l'Italia ed altri Stati hanno scelto il 27 Gennaio, giorno in cui, nel 1945, fu liberato il campo di sterminio di Auschwitz. Hanno cantato… Noi abbiamo recitato le parole della canzone di Guccini “Il bambino nel vento” Il bambino nel vento Ad Auschwitz c’era la neve, iI fumo saliva lento nel freddo giorno d’inverno e adesso sono nel vento, e adesso sono nel vento. Son morto con altri cento. Son morto ch’ero bambino passato per il camino e adesso sono nel vento, e adesso sono nel vento. L’entrata ad Auschwitz Ad Auschwitz tante persone ma un solo grande silenzio. È strano, non riesco ancora a sorridere qui nel vento, a sorridere qui nel vento. Ancora tuona il cannone ancora non è contento di sangue la belva umana e ancora ci porta il vento, e ancora ci porta il vento. Io chiedo, come può un uomo uccidere un suo fratello, eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento, in polvere qui nel vento. Io chiedo quando sarà che l’uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare e il vento si poserà, e il vento si poserà. I nostri pensieri La lettura di alcune pagine del “Diario di Anna Frank”, la visione del film “La vita è bella”, la lettura di “Lettera alle stelle” ci hanno aiutato a conoscere il dramma della Shoah e a riflettere sulla sofferenza del popolo ebreo. Chi era Anna Frank… Dal suo diario: Lettera a Kitty Lettera a Kitty Anna, nei due anni in cui è vissuta nascosta in una soffitta, scrive un diario in cui racconta le sue gioie, i suoi dolori, le sue speranze. Racconta i fatti di ogni giorno, anche i più banali: le discussioni sul cibo, sull'uso del bagno, le piccole insofferenze tra persone costrette a vivere insieme in uno spazio limitato; parla di Peter il ragazzo di cui pian piano si accorge di essersi innamorata. Scrive le lettere ad un'amica immaginaria: Kitty. Lettera alle stelle Lo scrittore francese Jean-Pierre Gueno nel libro “Memoire d’enfantes cachés” ha voluto raccogliere attraverso lettere, racconti e vissuti di fanciulli, le tristi vicende della seconda guerra mondiale. Maman, Ce mot qui me fait tressaillir, je ne l'ai plus prononcé depuis l'àge de neuf ans. Aujourd'hui, cela fait cinquante-neuf ans. Ce mot si doux, si tendre, me manque tant….. …………………………………………………………………………………….. Papa travaillait, toi, maman, tu faisais tout pour nous rendre heureux, et nous l'étions. Je n'ai que des bons souvenirs de ces neuf ans. Malheureusement, quelques jours avant l'anniversaire de mes neuf ans, alors que tu devais venir m'apporter mon gàteau et que nous devions souffler ensemble les bougies, ma joie s'est transformée en tristesse : tu fus arrètée sur la dénonciation d'une voisine pour quelques deniers : « Une Juive en moins... »……………………………………. Questa è l’inizio della lettera che Rosetta, ora adulta di 59 anni, scampata ai rastrellamenti nazisti scrive alla mamma deportata e uccisa ad Auschwitz. Esprime il suo amore e il dolore per una morte assurda e per ciò che le è stato tolto con la morte della mamma. Riflessioni La Shoah per me rappresenta la morte, la paura. Questa guerra è partita da un esaltato che ha convinto la maggior parte dei Tedeschi a uccidere tutti gli Ebrei perché, secondo lui, erano di razza impura. Questa follia poi coinvolse tutto il mondo. Costruirono campi di concentramento dappertutto nei quali obbligavano gli Ebrei a lavorare da schiavi e se stavano male li uccidevano nelle camere a gas insieme ai vecchi e ai bambini. Per fortuna alcuni bambini, quando i genitori venivano portati via, si facevano ospitare da famiglie che li avrebbero nascosti fino alla fine della guerra. Per Anna Frank fu quasi così, solo che tutta la famiglia si nascose in una soffitta dietro un passaggio segreto. Ma dopo due anni qualcuno li denunciò e vennero catturati dalla polizia. In alcune notti non sono riuscito a dormire perché, durante il giorno, avevo lavorato sulla Shoah. Dopo aver conosciuto la sofferenza degli Ebrei… … penso che le persone non devono essere maltrattate così, perché nel mondo siamo tutti uguali. In questa guerra così crudele, le persone che soffrivano di più erano i bambini perché avevano visto la morte dei propri genitori ed anche perché dovevano nascondersi per non essere uccisi dai Tedeschi. Ancora oggi, ci sono persone maltrattate e io spero che finisca presto, perché così la Terra diventerà un mondo migliore. La vita Il film è uscito nelle sale cinematografiche italiane il 19 dicembre 1997 e fu subito un grandissimo successo. Noi lo abbiamo visto a scuola, in occasione del concorso sulla Shoah… Tutti siamo rimasti colpiti dalla storia e dai personaggi. Mentre guardavo il film”La vita è bella”… …ho provato una grande tristezza. Ho capito quanto hanno sofferto le persone che sono state perseguitate in quel periodo. Quello che mi ha dato più fastidio è stato il maltrattamento dei bambini. Noi bambini di oggi siamo più fortunati perché abbiamo giochi, affetti e non morte e sofferenza. Purtroppo loro sono nati in un’era sbagliata! …i bambini non hanno potuto spegnere le candeline del loro compleanno con i genitori e in allegria. Io sono fortunato a non essere vissuto quando c’è stata la Shoah. Alcuni giorni fa, ho visto il film… ed è stato molto emozionante, mi ha suscitato tanta tristezza. È diviso in due parti, nella prima c’è la felicità e la gioia di una famiglia, invece nella seconda la tristezza e l’uccisione degli Ebrei nei campi di concentramento. L’immagine che mi ha più colpito del film è stata quando il protagonista, Benigni, racconta al figlio che era solo un gioco stare nei campi di concentramento e, ogni giorno al bambino diceva cose non vere, purtroppo! Abbiamo visto il film “La vita è bella” A me è piaciuto tanto, la prima parte del film è stata divertente e allegra. Le mie emozioni nella prima parte sono state piene di allegria ed il mio cuore si allargava perché parlava di un uomo di nome Guido che quando vedeva una donna di nome Dora le gridava sempre “Buongiorno Principessa!!!” Si innamorarono ed ebbero un figlio di nome Giosuè. Nella seconda parte il mio cuore si è incominciato a stringere e a battere forte perché ci sono state sempre più scene emozionanti. Guido viene preso dai nazisti cioè dai Tedeschi e così vanno tutti e tre verso i campi di concentramento; Giosuè non sapeva dove erano diretti e così Guido (suo padre) non gli ha fatto capire il posto terribile dove li stavano portando. Siccome i bambini venivano bruciati nei forni crematori, Giosuè per salvare il figlio si inventa un gioco a punti dove chi vince si prende un carro armato, basta rimanere nascosti e in silenzio. Abbiamo capito che… … conoscere e ricordare le sofferenze di allora deve aiutare gli uomini a scegliere, oggi, di evitare nuove sofferenze ad altri popoli e ad altre persone, in qualsiasi parte del mondo. La strada verso la pace è ancora lunga: basta guardare a quante guerre e persecuzioni sono ancora in atto in ogni continente del mondo. Occorre l'impegno di tutti noi! VIVI LA VITA Classi VA e V B del plesso G. Verdi Vivi la vita La vita è un dovere, compilo. La vita è un gioco, giocalo. La vita è una ricchezza, conservala. La vita è amore, godine. La vita é un mistero, scoprilo. La vita é una promessa, adempila. La vita é una tristezza, superala. La vita é un inno, cantalo. La vita é una lotta, accettala. La vita é un’ avventura, rischiala. La vita é felicita, meritala. La vita é la vita difendila. La vita è preziosa, abbine cura. La vita è un’opportunità, coglila. La vita è bellezza, ammirala. La vita è beatitudine, assaporala. La vita è un sogno, fanne una realtà. La vita è una sfida, affrontala.