corso di CHIMICA ANALITICA DEGLI INQUINANTI Laurea specialistica - Scienze Ambientali Università di Bologna - Ravenna Docente : Daniele FABBRI Parte VIII 1 - analisi inquinanti organici Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 1 SELETTIVITA’ : esprime la capacità di un metodo analitico di determinare un particolare analita senza interferenza dai componenti della matrice, ovvero di discriminare fra analita e sostanze strutturalmente simili. (Il termine specificità è spesso usato come sinonimo). La presenza di eventuali interferenti può essere riconosciuta attraverso l’analisi di opportuni bianchi (matrice, matrice fortificata con un sospetto interferente, …). L’interferente può: far ritenere che l’analita sia presente quando invece è assente (falso positivo); impedire l’identificazione dell’analita (falso negativo); influenzare il dato quantitativo. La selettività’ può essere conseguita nella varie fasi della procedura analitica: selettività nel trattamento del campione. I potenziali interferenti sono eliminati nella fase di trattamento del campione. Esempio: scelta opportuna delle condizioni di estrazione in fase solida (SPE), cromatografia di affinità, polimeri ad impronta molecolare, estrazione con un chelante, ecc. selettività nel sistema di separazione cromatografica. I potenziali interferenti eluiscono in tempi diversi dall’analita. Scelta opportuna delle condizioni di analisi GC e HPLC, GC multidimensionale (GCn). selettività nel metodo di rivelazione. L’analita è determinato preferenzialmente rispetto agli interferenti che co-eluiscono. In spettrometria di massa possono essere usate tecniche molto selettive. Esempio: HRMS (alta risoluzione), SIM (selected ion monitoring), SRM (selected reaction monitoring, in MS/MS). Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 2 All’aumentare del numero di passaggi gli errori possono aumentare ed il segnale diminuire, ma a vantaggio di un aumento del rapporto segnale/disturbo. intensità S/N segnale noise 1 2 3 4 passaggi dell’analisi RG Cooks, KL Busch, J.Chem.Educ. 59(1982)926. Esempio tipico : la MSn comporta una diminuzione dell’intensità del segnale all’aumentare di n, ma con un deciso aumento del rapporto segnale/disturbo. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 3 gascromatografia capillare - CGC (GLC) sistema di iniezione gas di trasporto fase mobile rivelatore stazione dati R I intervallo di utilizzazione colonna capillare FID NPD ECD forno AED MS fg rivelatore termoconducibilità TCD ionizzazione di fiamma FID cattura di elettroni ECD emissione termoionica NPD fotometrico di fiamma emissione atomica AED selettività universale (gas) universale (idrocarburi) specifico RX (organoalogenati) specifico N e P (pesticidi) specifico P e S (pesticidi) elemnto specifico (TBT, RHg) spettrometria di massa - EI, PCI, NCI, MSn, HRMS… Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri pg ng logIDL-LOD 4 - > ng 6/7 - <ng 2/3 - pg 5/7 - pg 4 - < ng mg ID tr tr tr/sp tr/sp tr/sp * tr: tempo di ritenzione; sp: specificità della tecnica 4 HPLC high performance liquid chromatography sistema di iniezione fase mobile liquido rivelatore I R stazione dati colonna rivelatore indice di rifrazione assorbimento UV-vis- DAD fluorimetria Fl emissione atomica ICP-AES selettività universale cromofori (fenoli, IPA, der.) fluorofori (IPA, derivatizz.) elemento specifico (R-As) sensibilità ID bassa tr buona tr / spettro UN elevata tr / sp spettrometria di massa - ESI, APCI, ICP-MS, MSn * tr: tempo di ritenzione; sp: specificità della tecnica Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 5 Campi di applicazione ionici, ionizzabili, polari POLARITA’ analita ESI peptidi APCI moderatamente polari non polari proteine sterodi GC-MS VOC, IPA, POPs PESO MOLECOLARE analita volatili, semi-volatili Composti polari-ionici derivatizzabili: X-CH3, XSiMe3, X-CO-CF3 Fenoli, acidi grassi, steroli, zuccheri, amminoacidi, alcaloidi (metaboliti) Macromolecole degradazione chimica, pirolisi Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 6 spettrometria di massa Lo scopo analitico della spettrometria di massa è quello di convertire il campione in prodotti misurabili indicativi delle molecole originali. I prodotti sono ioni le cui masse (o i rapporti massa su carica) e abbondanze relative costituiscono lo spettro di massa. Lo spettrometro di massa separa gli ioni secondo il loro rapporto massa su carica m/z. Introduzione del campione conversione in una forma adatta alla ionizzazione GC-HPLC sorgente ionica vuoto analizzatore di massa Elaborazione dati Collettore. Rivelatore di ioni accelerarli formare ioni gassosi dell’analita Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri Separarli nello spazio (deviandoli su traiettorie ) o nel tempo (traiettorie uguali in tempi ) in base al rapporto m/z (energia,velocità, momento). Misurare la loro abbondanza relativa. Elettromoltiplicatore 7 CARATTERISTICHE DI UNO IONE MASSA Mz+ Viene espressa in unità di massa atomica. unità di massa atomica u (chiamata anche dalton, Da) : 1/12 della massa di un atomo di 12C. 1 u = 1 Da = 1.6605 10-24 g. Massa media (o chimica): calcolata usando le masse atomiche medie (pesate sugli isotopi naturali di ogni elemento). Massa atomica media Am dell’elemento A che in natura ha n isotopi, ciascuno con massa Ai e abbondanza naturale Pi: Am = P1A1 + P2A2 + … + PnAn Massa nominale: calcolata usando il numero intero della massa dell’isotopo predominante di ciascun elemento. Ioni diversi che hanno la stessa massa nominale sono detti isobari. Massa monoisotopica: calcolata dalle masse degli isotopi predominanti di ciascun elemento. La misura della massa esatta di uno ione con sufficiente accuratezza definisce in modo univoco la composizione elementare dello ione. La massa esatta viene determinata con strumenti ad alta risoluzione (HR). CARICA unità di carica è la carica dell’elettrone e. e = 1.602 10-19 C. Carica totale q = numero delle cariche z • carica dell’elettrone e: q = z • e RAPPORTO MASSA/CARICA Rapporto massa su carica m/z: se massa espressa in u e carica in e, unità thompson (Th). Numero adimensionale se m/z espressa in numero di massa e numero di carica. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 8 esempi L’unità di massa atomica è un’unità di misura ibrida. Indica una scala relativa il cui riferimento è l’atomo 12C a cui è stato assegnato il valore di 12u esatte. L’atomo 12C ha massa 12.00000…u. L’atomo di 35Cl ha una massa 2.91407 volte più grande del 12C quindi la sua massa atomica è 12 x 2.91407 = 34.9688 Da. La massa esatta del 35Cl è : 34.9688 Da (numero decimale) 35 La massa nominale del Cl è : 35 Da. (numero intero) La massa atomica media è utilizzata nei calcoli stechiometrici. Br Massa media = P181Br + P279Br = 0.4931 x 80.9163 + 0.50069 x 78.9183 = 79.904u Le masse monoisotopiche sono utilizzate in MS per indicare le masse molari. Br2 La massa di Br2 è 158u per convenzione, anche se la specie più abbondante ha massa 160u. 79Br79Br 158u 51% “peso molecolare” in MS 158 79Br81Br 160u 100% ione più abbondante 160 81Br81Br 162u 49% CH3Br Massa media : 12.011 + 3x1.008 + 79.904 = 94.939u Massa nominale: 12 + 3x1 + 79 = 94u Massa monoisotopica (12C1H379Br): 12 + 3x1.0078 + 78.9183 = 93.9417u Gli ioni CO+ , N2+ e C2H4+ sono isobari: hanno masse nominali uguali (28 Da), ma masse esatte diverse: CO+ 27.994914 u N2+ 28.006146 u + C2H4 28.031298 u Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 9 Caratteristiche di un analizzatore di massa Limite di massa : valore più alto di m/z che può essere misurato. Applicabilità. Trasmissione : rapporto tra il numero di ioni che raggiungono il rivelatore e il numero di ioni prodotto nella sorgente. Sensibilità. Potere risolutore (risolutivo) : capacità di separare ioni con m/z vicini. Prestazioni analisi qualitativa. Risoluzione R: quando due picchi, il più piccolo dei quali ha altezza h, di massa m e m+Dm, sono separati da una valle che ha un’altezza pari al 10% di h, allora R = m / Dm (10% valley definition) m Dm R = m / Dm h 5%h 10%h Altre definizioni: Per i quadrupoli si usa la 50% valley definition di R. La risoluzione per un picco isolato è la larghezza del picco (Dm) a un altezza x% dell’altezza del picco. Spesso si usa X%= 50% e la Dm è chiamata FWHM (full width at half-maximum). Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 10 RISOLUZIONE Doppia focalizzazione HRMS fino a 105 Singola focalizzazione settore magnetico < 104 Quadrupolo Q 103 (unitaria) Per il quadrupolo la R è variabile lungo l’intervallo di massa (Dm è costante), per l’analizzatore magnetico è costante (Dm variabile: aumenta all’aumentare delle masse). Picchi adiacenti sono distinguibili se i loro rapporti d’intensità sono minori di 1:10. Per separare CO+da N2+è necessaria una risoluzione : R = 27.994914 / (28.006146 - 27.994914) = 2493 Per separare gli ioni molecolari del tridecilbenzene (C19H32+, 260.2504) dal fenilundecilchetone (C18H28O+, 260.2140) è necessaria una risoluzione : R = 260 / (260.2504 - 260.2140) = 7100 All’aumentare della massa aumenta l’utilità informativa della composizione elementare, e aumentano le richieste di risoluzione e accuratezza. Per aumentare la risoluzione bisogna diminuire la dispersione del fascio ionico (es.riduzione fenditura), il che determina una riduzione della sensibilità (meno ioni raggiungono il collettore). Per un analizzatore magnetico ha R = 1000. Per uno ione di massa 100,0000 Dm = 0.1, per uno ione di massa 1000,0000 Dm = 1. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 11 Picchi isotopici Una molecola contiene n atomi di un elemento che ha due isotopi di abbondanza naturale a e b. L’abbondanza relativa dei picchi isotopici segue una distribuzione binomiale: (a + b)n = an + nan-1b + [n(n-1)/2!]an-2b2 + … L’abbondanza relativa della molecola che ha k isotopi del tipo a è : [n!/k!(n-k)!]akbn-k Per più elementi le relazioni sono del tipo (a+b)n(c+d)m… Esistono programmi per il calcolo o figure per le abbondanze relative di cluster isotopici www.sisweb.com/mstools.htm, www.shef.ac.uk˜chem/chemputer/isotopes.html Elementi A+1 C, O, N. Il rapporto di intensità A+1/A dà informazioni sulla composizione elementare dello ione (es. numero massimo di atomi di C; massimo perchè al picco A+1 possono contribuire altri ioni, impurezze, etc.). A+1/A = nb Per il 13C b = 1.08%, con deviazioni di ~ 2% (20 ‰) a seconda della fonte. Per comodità si usa il valore 1.1%, tenendo conto del piccolo contributo del 2H (b = 0.015%).(Infatti, considerando 1.5 H per atomo di C si ha per A+1 : 1.08% + 1.5x(0.015%) = 1.1%). Lo ione monoisotopico non è necessariamente il più abbondante. Esempio molecole organiche: se la molecola ha più di 91 atomi di C, lo ione A+1 (per 13C) è più iintenso è più intenso dello ione A. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 12 pattern isotopici Cl 2 Cl 3 Cl Br 2 Br 3 Br 4 Br Cl+2Br Cl+3Br 2Cl+Br Cl+Br Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 4 Cl 13 Picchi isotopici Esempio: (a + b)n = an + nan-1b + [n(n-1)/2!]an-2b2 + … per 35Cl e 37Cl a = 1 e b=0.32. Se una molecola ha n = 2 atomi di cloro la probablilità delle combinazioni 35Cl35Cl, 35Cl37Cl(37Cl35Cl) e 37Cl37Cl è, rispettivamente, 1x1, 2(1x0.32), 0.32x0.32, quindi le abbondanze relative sono: 1 : 0.64 : 0.10. (a + b)2 = a2 + 2ab + b2 = 12 + 2x1x0.32 + 0.322 = 1:0.64:0.10 •Esempio: (a+b)n(c+d)m CCl2Br2: 0.51 x (1: 0.64 : 0.10) = 0.51, 0.32, 0.051, -----, -----, 1.0 x (1 : 0.64 : 0.10) = 0.49 x (1 : 0.64 : 0.10) = intensità relative per M, M+2, M+4, M+6, M+8 ------, 1.00, 0,64, 0,10, -----, ------, -----, 0.49, 0.31, 0.049 0.38, 1, 0.89, 0.32, 0.04. •Esempio: A + 1 per il nitrobenzene C6H5NO2, l’intensità relativa di A+1 rispettto A è: 15N 6 x 1.08% = 6.48 % 1 x 0.37% = 0.37 % 2H 17O 5 x 0.015% = 0.07 % 2 x 0.04% = 0.08 % totale: 7.0%. 13C Esempio. A+2 Esempi: abbondanza di A+2 rispetto A (100%) per Si e S: Si1 3.4 % Si2 7.1 % Si3 11% S1 4.4 % S2 8.8 % Si3 13% Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 14 Per composti con peso molecolare < 1000 (relativamente basso: LMW) la risoluzione è sufficiente per separare ioni che differiscono solo per la composizione isotopica Esempio ione monoisotopico dallo ione satellite che contiene un 13C. La richiesta di risoluzione aumenta all’aumentare del peso molecolare, e per composti a peso molecolare elevato (HMW) i picchi isotopici potrebbero non essere separati. Esempio: C35H48N8O11S C284H432N84O79S7 aprotina ione monoisotopico satellite 13C Risoluzione 788.3152 Da 789.3186 Da 786 ione monoisotopico satellite 13C Risoluzione 6507.0318 Da 6508.0352 Da 6485 La risoluzione richiesta per separare ioni molecolari non è influenzata dal numero di cariche sulle ione: [C284H432N84O79S7]7+ aprotina ione monoisotopico satellite 13C Risoluzione 929.5760 Da 929.7193 Da 6487 Per uno ione con 10 cariche la separazione di massa apparente fra Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 12C e 13C è di 0.1 Da. 15 OE ioni a elettroni dispari (contengono un elettrone spaiato) EE ioni a elettroni pari (tutti gli elettroni sono appaiati). Gli EE sono più stabili degli OE . Numero di anelli e insaturazioni: Numero totale di anelli e doppi legami per uno ione (C, Si, …)x(H, F, Cl,..)y(N, P,…)z(O, S,…)n n = x - ½ y + ½ z +1 Per ioni a numero pari di elettroni, n può essere seguito da “ .5”. Esempio: ione benzoile C6H5-CO+: N = 7 - 2.5 = 5.5. (N = 5 4 doppi legami + 1 ciclo). Regola dell’azoto: se il peso molecolare di un composto è un numero dispari, la molecola contiene un numero dispari di atomi di azoto. Per molecole contenenti C, H, O, N, S, P, Si, As, alogeni, metalli alcalini. Infatti, fra questi elementi solo N ha massa pari e valenza dispari, gli altri hanno sia massa che valenza entrambe pari o dispari. Parità di massa/parità di carica: uno ione che contiene 0, 2 , 4,… atomi di azoto è a numero dispari di elettroni (radicalcatione OE•+ o radicalanione) se ha massa pari, e a numero pari di elettroni (es.EE+) se ha massa dispari. La scarsità di picchi importanti a massa pari, soprattutto nella parte a masse basse dello spettro, indica che lo ione molecolare ha massa pari. L’opposto non è sempre vero (l’abbondanza di ioni pari non indica necessariamente uno ione molecolare di massa dispari). Picchi intensi di OE sono meno probabili di EE sopratutto alle masse inferiori. Le serie omologhe (es. M/z 57, 71, 85 degli alcani), sono tipiche di ioni EE. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 16 TIPI DI IONI IONI (PSEUDO) MOLECOLARI. Forniscono un’informazione importante: il peso molecolare dell’analita. Lo ione molecolare si genera dalla molecola di analita per perdita o acquista di uno o più elettroni. Per definizione è il monoisotopico. In ionizzazione elettronica (EI) è un OE (ione radicalico M , oppure M- ). Potrebbe essere molto instabile e frammentarsi prima di arrivare al rivelatore. Lo ione pseudomolecolare è formato dalla molecola analita per perdita di un protone o uno ione idruro, o per associazione con uno ione stabile.(formazione di un addotto) Nelle tecniche di ionizzazione soft è uno ione EE relativamente stabile; frammentandosi poco può aumentare la sensibilità della tecnica. Un esempio tipico è la molecola protonata MH+ (nota: non è lo ione molecolare protonato). Esempio: ionizzazione chimica con CH4: MH+ MC2H5+ MC3H5+ ionizzazione elettrospray ESI : ioni positivi MH+ MNa+ MNH4+ MK+ ; ioni negativi (M-H)-. Nella tecnica ESI si possono avere ioni multicarica: MH55+ MH66+ …. FRAMMENTAZIONE. Gli ioni che si ottengono dalla frammentazione di ioni precursori (es. ione molecolare) forniscono informazioni sulla struttura dell’analita, utili per l’analisi qualitativa (riconoscimento). La loro produzione può essere importante nell’analisi quantitativa (specificità, riduzione S/N; es. tandem MS). OE produce un EE per rottura di un legame, un OE per rottura di due legami (riarrangiamento, frammentazione anello). Generalmente gi EE producono solo EE . OE EE + OE OE OE + EEo EE EE + EE° EE OE + OE poco probabile (formazione di due siti radicalici). Lo ione si frammenta per l’elevata energia interna acquistata nelle condizioni di ionizzazione hard (es. EI).Lo ione viene indotto a frammentarsi per collisioni con altre molecole (es. tecniche tandem MS). Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 17 Formazione degli ioni. EI Metodi di ionizzazione in GC ionizzazione elettronica + 4930V Elettrodi di accelerazione (5000 V) focalizzazione filamento Selettore ionico All’analizzatore fenditura 0V + 4100V + 5030V + 5010V anodo di scarica T = 200°C P = 10-5 torr E’ una tecnica di ionizzazione hard. Gli elettroni sono emessi da un filamento riscaldato, vengono accelerati da un potenziale che è di 70V nella camera di ionizzazione. L’elettrone e¯ interagisce con la molecola M ionizzandola: M + e¯ M + 2 e¯ (elettroni secondari) M è lo ione molecolare. La frazione di molecole ionizzate è ca. 1:105. La ionizzazione è un processo veloce: 10 -16 s. L’energia di ionizzazione adiabatica (minima, ai livelli vibrazionali zero di M e M ) è tipicamente intorno ai 10 eV per molecole organiche (per atomi : 25 eV per He, 3.9 eV per Cs). Gli e¯ hanno una distribuzione gaussiana di energie cinetiche attorno ad un massimo di 70 eV. Energie di ionizzazione di alcune molecole (IE in eV): CH3-CH3 CH2=CH2 EtOH EtNH2 11.5 10.5 10.5 8.9 NH3 PH3 Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 10.2 9.9 Et2O Et2S Et2Se 9.5 8.4 8.3 18 CI ionizzazione chimica Vantaggi. La CI (chemical ionisation) è una tecnica di ionizzazione soft, utile per conoscere il peso molecolare, e per introdurre sensibilità e specificità. Composti con una elevata affinità protonica PA (ammine) possono essere rivelati dall’analisi di ioni positivi prodotti per protonazione (PCI, positive chemical ionisation). Composti con un’elevata affinità elettronica EA (nitro, ciano, alogeni) possono essere determinati per cattura elettronica (NCI, negative chemical ionisation). Difficoltà. Lo spettro di massa in CI dipende molto dalle condizioni di ionizzazione in cui si lavora. Fattori importanti sono: T e P, tuning dei vari parametri strumentali, purezza del gas reagente (es. Impurità contenenti ossigeno disturabano notevolmente la NCI in EC), ecc. Data la bassa riproducibilità nelle abbondanze relative dei vari ioni, non esistono librerie di spettri CIMS per l’identificazione dei composti. L’affinità protonica (PA) misura la tendenza della specie M ad addizionare un protone (basicità di M in fase gassosa). E’ il negativo del termine entalpico della reazione: M + H+ = (M+H)+ PA (M) = - [DHf (M) + DHf(H+) - DHf(M + H)+] Quanto più PA è grande tanto più la reazione di protonazione è favorita. Valori tipici per composti organici: PA = 550 - 1000 kJ/mol. L’affinità elettronica (AE) misura la tendenza di una specie M ad acquistare un elettrone trasformandosi in un anione: M + e– X– Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 19 PCI La ionizzazione è causata da reazioni ione-molecola Un gas reagente R viene introdotto nella sorgente ionica a pressioni relativamente alte (0.5-10 torr). Poiché R è in forte eccesso rispetto al campione (104:1), si ha ionizzazione della specie R per ionizzazione elettronica (EI): R + e– R+° + 2e– Si utilizzano elettroni ad elevata energia (500 eV) per aumentare le penetrazione e rendere più efficace la ionizzazione R+° reagisce con altre molecole R per formare specie ioniche reattive (ioni reagenti): R + R+° RH+ + (R -H)° R + R+° RH° + (R -H)+ Gli ioni reagenti reagiscono con le molecole di campione M: Reazione 1) trasferimento protonico: 2) estrazione di idruro: 3) formazione addotti 4) trasferimento di carica: % controllata da M+ +R M + (R -H)+ (M-H)+ + R M + RH+ MRH+ M + R +° M +° + R RH+ 70 MH+ % EI CI PA (favorita se PA(M)>PA(RH+) energia di ionizzazione IE MH+ 116 Spettri di massa EI e CI della prolina PM = 115 70 98 Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri m/z m/z 20 Esempio: gas reagente metano. Formazione ioni primari: Reazione con l’analita M + CH5+ (M-H)+ + CH4 + H2 CH4 + e– CH4+° + 2 e– CH4+° CH3+ + H° M + CH5+ MH+ + CH4 Formazione ioni reagenti: M + C2H5+ MH+ + C2H4 CH4+° + CH4 CH5+ + CH3° M + C2H5+ (M-H)+ + C2H6 CH3+ + CH4 C2H5+ + H2 M + C2H5+ MC2H5+ se P elevata si forma anche C3H5+ M + C3H5+ MC3H5+ Gas reagenti. Come sceglierli gas reagente CH4 H2O MeOH iso-C4H10 NH3 ione reagente CH5 + H3 O+ MeOH+ (CH3)3C+ NH4 + PA 5.7 7.2 7.9 8.5 9.0 L’energia interna delle specie M ionizzate dipende dal reagente scelto. Se PA (M) > PA(R) la formazione di MH+ è favorita, ma se PA(M)>>PA(R) MH+ può avere elevata energia interna e frammentarsi. L’energia interna delle specie M ionizzate (e quindi la possibilità di frammentazione) dipende dal reagente scelto e dalla T e P della camera di ionizzazione. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 21 NCI Per molti strumenti MS, basta cambiare le polarità per passare dalla rivelazione degli ioni positivi a quella degli ioni negativi. Esistono due processi principali per formare ioni negativi cattura elettronica MX + e– MX– estrazione di protone. B¯ + M BH + [M - H]¯ agisce come acido di Bronsted cedendo un protone ad uno ione reagente Cattura elettronica (electron capture mass spectrometry, ECMS): Formazione di uno ione negativo per cattura di un elettrone a bassa energia (~ 0 eV) da parte del LUMO di un elettroforo MX. Un gas moderatore (es.metano, azoto a 1 torr) è bombardato con elettroni ad elevata energia ( es. 100 eV) prodotti da un filamento allo scopo di produrre elettroni secondari e ‘raffreddarli’ attraverso collisioni anelastiche. Il gas tampone stabilizza gli ioni negativi limitando la dissociazione. La cattura elettronica può essere: non-dissociativa: MX + e– MX– dissociativa: MX + e– M + X– La struttura molecolare e la T determinano il meccanismo predominante. Il processo non-dissociativo fornisce informazioni sul peso molecolare, e spesso è quello che si vuol favorire. La NCI è molto più sensibile della EI o PCI per certi analiti, anche perchè la velocità di cattura elettronica è molto maggiore di quella della reazione ione-molecola (gli elettroni hanno elevata mobilità). Però il processo è efficace per molecole con elevata affinità elettronica, EA, come composti organoalogenati. Un elettroforo contiene elementi elettronegatvi (F, Cl elevata EA) o sistemi coniugati (carotenoidi, orbitale vuoto a bassa energia). Selettività : pochi composti sono forti elettrofori (es. PCB, toxafeni). Sensibilità : elevata efficienza di cattura, formazione di un anione dominante. Derivatizzazione: per composti che non sono elettrofori: bromuro pentafluorobenzile. La diminuzione della selettività può richiedere HRMS, MS/MS. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 22 Metodi di ionizzazione in HPLC. Problema interfacciamento HPLC che opera con fasi liquide a pressione P atmosferica e flussi tipici di 1 mL/min con MS che opera in fase gassosa a P basse. Tecniche di ionizzazione a pressione atmosferica (API) Con i moderni HPLC-MS la Ionizzazione avviene a P atmosferica direttamente dalla soluzione all’interno dell’interfaccia. Lo spettrometro di massa è utilizzato per separare gli ioni e rilevarli. In generale, la ionizzazione dell’analita prevede i seguenti processi: formazione di goccioline dall’eluato HPLC. formazione di cariche sulle goccioline. eliminazione del solvente (desolvatazione). formazione di ioni dall’analita. Principali metodi di interfacciamento/ionizzazione in HPLC: elettrospray ESI Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri ionizzazione chimica a pressione atmosferica APCI fotoinonizzazione a pressione atmosferica APPI 23 L’interfaccia electrospray (ESI) ESI P atmosferica ---- ---------vuoto crescente ----- alto vuoto Capillare ad elevato voltaggio Drying gas (N2 riscaldato) Nozzle Skimmer analizzatore Elettrodo cilindrico eluato HPLC Spray elettrostatico contro elettrodo Componenti: Capillare, ago metallico ad elevato voltaggio da cui esce la soluzione che viene spruzzata in un intenso campo elettrico Campi di 2-6 kV per ioni positivi; minori e a polarità inversa per ioni negativi. Le gocce elettricamente cariche sono dirette verso un contro-elettrodo che le attrae. Flusso di gas inerte caldo per favorire l’evaporazione del solvente (desolvatazione). Ottica ionica: campi elettrici che focalizzano il raggio ionico verso l’analizzatore. I principali vantaggi dell’ESI: E’ una tecnica di ionizzazione soft che permette l’analisi di composti termolabili e molto polari. Genera ioni multicarica. Si formano addotti con più protoni o ioni sodio (M + nH)n+ (M + nNa)n+ Composti ad elevato peso molecolare (HMW) formano macroioni molecolari multicarica che possono essere così rilevati con analizzatori MS che hanno limiti di massa minori della massa molecolare dell’analita. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 24 ESI Meccanismo di ionizzazione + +-+ ++-++ +- +++ + N2 + + + + + N2 + + + + + + MS + + + Nebulizzazione e ionizzazione all’uscita dell’ago. Formazione di goccioline (ca. 1 um) che vengono caricate elettricamente per azione del forte campo elettrico (5-10 kV cm-1). Desolvatazione ad opera del drying gas. Il solvente nelle goccioline evapora. Coulombic explosion. Dopo circa 100 us le dimensioni delle gocce sono ridotte al punto che le forze elettrostatiche di repulsione vincono le forze coesive della tensione superficiale. Le gocce esplodono producendo goccioline più piccole ( circa 10% del diametro iniziale). Ionizzazione dell’analita. I processi di desolvatazione e “collasso” delle goccioline continuano fino a che si formano ioni dell’analita in fase gassosa che vengono convogliati nell’analizzatore MS. Ci sono diverse ipotesi sul meccanismo di ionizzazione dell’analita: ion evaporation : se la goccia è sufficientemente piccola l’analita evapora in forma ionizzata<dalla goccia; charge-residue model: le successive esplosioni coulombiche generano gocce contenenti alla fine un solo ione; lo ione è trasferito nella fase gassosa a causa dell’evaporazione del solvente. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 25 Composti analizzabili in ESI: ESI Analiti che sono già in forma ionica in soluzione (es. acidi, basi). Composti neutri/polari che possono essere ionizzati per protonazione (M+H)+ e deprotonazione (M-H)-. composti non-polari che possono essere ossidati (ioni positivi) o ridotti (ioni negativi) nella punta del capillare. Spettro di massa ESI di un composto HMW. Formazione di ioni multicarica. 773 fra due picchi consecutivi la carica cambia di un unità Spettro ESI del citocromo c M = 12 360 Da 687 Possono formarsi ioni per aggiunta di protoni: esempio (M+5H)5+ 884 di ioni sodio esempio (M+5Na)5+ 700 m/z 800 900 Determinazione del peso molecolare. dati sperimentali : (m/z)1 dello ione 1, (m/z)2 dello ione 2, …; incognita: peso molecolare M dell’analita; si assume che la carica dello ione 1 sia dovuta all’addizione di n1 protoni, dello ione 2 con n2 protoni, ecc. Per ioni consecutivi n2 = 1 + n1, ecc. M può essere calcolato per ogni coppia di ioni 1, 2, … del cluster di ioni molecolari di carica z1 = n1, z2 = n2, ecc. utilizzando le equazioni (esemplificate per la copppia di ioni 1 e 2): (m/z)1 = (M + n1(massa protone)) / n1 = (M + n1) / n1 (m/z)2 = (M + n2) / n2 Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 26 APCI atmospheric pressure chemical ionisation Metodi di ionizzazione in HPLC. la fase liquida che esce dalla colonna HPLC è dispersa in piccole gocioline per azione del calore e di un gas nebulizzante. Lo spray è desolvatato e fatto passare in una regione calda dove viene vaporizzato. Le specie neutre passano in una regione dove si ha una scarica a corona (corona discharge) che ionizza il gas. Per interazione degli elettroni con le specie principali si ha formazione di ioni reagenti. Nella modalità di ioni positivi sono in genere le molecole di solvente protonato (in quella negativa, ioni O2-). Gli ioni reagenti ionizzano le molecole di analita in modo simile alla ionizzazione chimica convenzionale attraverso reazioni ione-molecola. Tipi di ioni: è una tecnica di ionizzazione soft. Si formano ioni molecolari con bassa energia, che hanno una scarsa tendenza a frammentarsi. Es. modalità ioni positivi modalità ioni negativi (M + H)+ , (M + NH4)+ (M - H)(M + CH3COO)I componenti dell’interfaccia sono simili a quelli dell’ESI; in alcuni HPLC-MS le due tecniche sono interscambiabili. Il meccansimo di ionizzazione è diverso da quello dell’ESI, per cui le due tecniche sono complementari. L’APCI è un processo di ionizzazione in fase gassosa, applicabile a molecole volatili e poco polari. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 27 ESI APCI forma macroioni multi-carica; adatta per analisi composti HMW (proteine, polimeri). Misure indipendenti di peso molecolare da un singolo spettro adatta per analisi composti polari e già ionizzati in soluzione (la ionizzazione si ha direttamente dalla soluzione). tecnica molto soft; adatta per analisi composti termolabili. Lo ione si forma direttamente nella fase mobile; il risultato dipende molto dalle condizioni sperimentali. Con opportuni sistemi per diminuire il flusso dell’HPLC convenzionale; possibilità di operareda nL/min a ml/L. non forma ioni multicarica; non adatta per compostii HMW (limite di massa tipico 2000 Da). adatta per analisi composti volatili (LMW) e poco polari. Meno adatta per composti già ionizzati in soluzione. E’ una tecnica soft, ma richiede condizioni più drastiche dell’ESI. Composti termolabili non sempre analizzabili. ionizzazione simile alla CI convenzionale in fase gassosa; meno sensibile alle condizioni sperimentali e composizione fase mbile (tampone, Abbinamento diretto ai flussi tipici HPLC (1-2 mL/min). Tecniche soft. Produzione di ioni molecolari; spesso non informativi da punto di vista strutturale (analisi qualitativa); analisi dei frammenti ionici (indotta per collisione con molecole di gas oppure dissociazione nel sistema di ionizzazione Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 28 analizzatori di massa QUADRUPOLO Q quadrupolo lineare Gli ioni sono separati in base al rapporto m/z sfruttando la stabilità delle loro traiettorie in campi elettrici oscillanti. focalizzazione fascio ionico - F gli ioni con un determinato m/z attraversano il quadrupolo formazione ioni gli ioni sono rilevati campo oscillante Vcoswt campo costante U Alle aste viene applicato un potenziale totale F dato dalla somma di un potenziale diretto U (non oscillante, DC) e un potenziale oscillante alla frequenza n (frequenza angolare w=2pn) di ampiezza V. F = U + V coswt. Tipicamente U=5002000volt; V =-3000 +3000; n campo radiofrequenze (RF) Le traiettorie degli ioni (soluzioni dell’equazione di Mathieu) sono stabili (e gli ioni arrivano al rivelatore) se i valori di x e y rimangono < ro; altrimenti gli ioni si scaricano contro le aste. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri F 2r° y z x 29 Per un dato quadrupolo ro e w sono costanti. Le variabili sono U e V. Per determinate coppie di valori U, V gli ioni con dato m/z hanno traiettorie stabili e sono rivelati. Aumentando U e V, e mantenendo il rapporto U/V costante, i vari ioni vengono rivelati in successione al crescere di m/z; si effettua così una scansione (scan). Diagramma di stabilità per ioni con masse m1 < m2 < m3 (z =1). U m2 m1 m3 triangolo di stabilità di m3 V1 Es. Per V > V1 gli ioni con m<m1 sono instabili Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri U è variato linearmente in funzione di V, gli ioni m1 < m2 < m3 sono rivelati in successione. V Per U=O (quadrupolo con solo RF) la risoluzione è zero. Il valore di V determina il valore minimo di m che deve avere lo ione per essere rivelato. Hoffmann & Stroobant, Mass Spectrometry, 2002 Hubschmann, Handbook of GC/MS, 2001 30 Q Caratteristiche tipiche di un analizzatore a quadrupolo: Limite di massa < 4000 Th Risoluzione bassa (‘unitaria’, picchi separati se differiscono di almeno un’unità di massa) La risoluzione è ~ 3000 (oltre 3000 u i cluster isotopici non sono risolti; R aumenta aumentando L). Il potere risolutore è variabile lungo l’intervallo di massa (Dm costante); (scansione a velocità uniforme). Elevata sensibilità. Non richiede focalizzazione del raggio ionico all’ingresso. Elevata velocità di scansione; può superare i 1000Th/s; adatto per accoppiamento con GC. Analizza anche ioni negativi (indipendente dalla polarità). Altre caratteristiche: L’analisi non dipende dall’energia cinetica degli ioni che entrano nell’analizzatore (il tempo per attraversare il Q deve essere però breve rispetto alla scansione da una massa all’altra e abbastanza lungo da permettere alcune oscillazioni, per cui l’energia cinetica deve essere dell’ordine di 100-102 eV). Gli ioni possono essere focalizzati al centro delle barre. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri Hoffmann & Stroobant, Mass Spectrometry, 2002 31 TRAPPOLA IONICA - IT IT La IT può essere immaginata come un quadrupolo piegato su se stesso a formare un anello chiuso: l’asta interna svanisce in un punto, l’asta esterna diventa un elettrodo circolare, l’asta inferiore e superiore due elettrodi a calotta. Il potenziale Fo è dato da un potenziale diretto DC U, e da un potenziale alternato RF, V: Fo = U + V coswt. Gli ioni sono tutti intrappolati da questo potenziale all’interno della sorgente in traiettorie stabili chiuse (orbite); nella trappola è presente He (10-3Torr) per far diminuire l’energia cinetica degli ioni tramite collisioni e concentrare gli ioni al centro della trappola, processo controbilanciato dalla repulsione elettrostatica. sezione trasversale della IT calotta superiore elettrodo ad anello calotta inferiore filamento z0 r0 uscita ioni Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri elettromoltiplicatore Le traiettorie stabili sono quelle che non superano i confini della trappola: r < ro, z < zo. La geometria della IT (ro,zo)èdefinita; fissata la frequenza n = 2pw, si opera a U=0, e si imposta V in modo da intrappolare tutti gli ioni che interessano. Aumentando V, gli ioni a valori di m/z crescenti raggiungono il limite di stabilità superato il quale vengono espulsi in sequenza lungo la direzione z; il 50% esce dalla calotta inferiore e colpiscono il rivelatore. 32 B ANALIZZATORE A SETTORE MAGNETICO regione di accelerazione. Gradiente di potenziale V. Il campo magnetico agisce alla direzione del moto; lo ione è deflesso in una traiettoria circolare Forza magnetica F. centripeta = F.centrifuga zevB = mv2 / r settore magnetico r = mv2 / zeB ioni sorgente ionica (EI) All’uscita della regione di accelerazione uno ione di massa m e carica z ha un’ energia cinetica : rivelatore zeV = ½ mv2 solo gli ioni con un determinato m/z hanno una curvatura r corrispondente a quella del settore magnetico. Variando l’intensità del campo elettrico V o magnetico B si misurano ioni con diverso m/z. m/z = B2r2e / 2V Limiti alla risoluzione. Cause : v + vi a divergenza angolare del fascio ionico le traiettorie tendono a essere perpendicolari alle linee di campo equipotenziali (FOCALIZZAZIONE) ma c’è una certa divergenza de fascio ionico (a). Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri aberrazione energetica : v = (2zeV/m)1/2 ± Dv Formazione di ioni con velocità vi differenti in modulo e direzione (distribuzione di Boltzmann delle energie termiche dei precursori degli ioni, disomogeneità di campo). 33 HRMS (high resolution mass spectrometry) Spettrometri a doppia focalizzazione Guadagno di risoluzione incorporando due analizzatori: a campo elettrostatico e campo magnetico. La HRMS permette la determinazione delle masse esatte (composizione elementare) e la separazione di ioni isobari, ma è una strumentazione molto costosa. divergenza angolare fascio ionico focalizzazione della direzione operata dall’analizzatore magnetico dispersione energetica degli ioni focalizzazione delle velocità operata analizzatore eletrostatico Analizzatore magnetico Analizzatore elettrostatico (ESA) Campo radiale V’ + – piano focale della direzione piano focale della energia zeV’ = mv2 / r zeV = 1/2 mv2/r regione di accelerazione sorgente ionica L’ESA uniforma le energie traslazionali compensando differenze nelle velocità iniziali. Ioni con troppa (poca) energia colpisono il polo positivo (negativo) Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri punto di doppia focalizzazione (fenditura d’uscita, rivelatore) F.elettrica F.centripeta =F.centrifuga zeV’ = mv2/r r = mv2 / zeV’ = 2V /V’ 34 FULL SCAN Tecniche combinate. GC-MS HPLC-MS METODI DI ACQUISIZIONE Registrazione di tutti gli ioni di un determinato intervallo di massa (es. da m1 = 50 a m2 = 500 per monopositivi). Fornisce lo spettro di massa utile per l’identificazione (analisi qualitativa) La sensibilità può non essere sufficiente per l’analisi in tracce. La sensibilità diminuisce al diminuire del dwell time, Dt degli ioni. Nel Q gli ioni con un determinato m/z sono registrati per un tempo breve (ca. 1 ms) durante la scansione. Es. Dt = scan time/mass range = = 500 ms/(550-50)u = 1 ms/u m(u) m2 m1 scan time t(ms) m(u) SELECTED ION MONITORING SIM Nel Q il tempo della scansione viene utilizzato per misurare solo alcuni ioni con determinati m/z.Non si ottiene lo spettro di massa totale, ma aumenta la sensibilità, perché aumenta il Dt.Es. 3 ioni analizzati, total scan time 500 ms Dt ~ 550/3 = 166 ms per ione m3 m1 m2 t(ms) scan time Il guadagno in sensibilità è proporzionale al tempo speso dallo strumento sullo ione nell’analisi in SIM rispetto a quella in TIC. Es.: nell’analisi in TIC un intervallo di 500u viene registrato in 2 sec, tempo speso sullo ione 2/500 = 4 ms; guadagno in sensibilità nell’analisi in SIM (sempre 2 s utilizzati per la rivelazione) di (2000 ms/4 ms=) 500 volte. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 35 TOTAL ION CHROMATOGRAM - TIC Somma delle correnti ioniche di tutti gli ioni dello spettro di massa per ogni scansione spettrale. E’ un diagramma corrente ionica totale vs. numero di scansione (tempo). L’intensità dipende dall’ampiezza dell’intervallo di scansione. MASS CHROMATOGRAM - MC È un estratto dei dati ottenuti dall’analisi in TIC, in cui vengono riportate solo le intensità di ioni selezionati in funzione del numero di scansioni (tempo d’analisi). Aumenta la selettività rispetto al TIC (elimina ioni interferenti) e aumenta S/N. E’ quindi adatta all’analisi quantitativa ed è sempre possibile l’identificazione dei composti dallo spettro di massa totale. MCounts TIC 10 152 5 40 kCounts acenaftilene 20 MC a m/z 152 0 50 76 126 13 14 15 16 17 18 minuti m/z Esempio: analisi GC-MS estratti di sedimento. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 36 Scelta degli ioni specifici dell’analita. tra i più abbondanti dello spettro di massa in genere quelli di massa più elevata (> 200Th) che danno S/N migliori (la probabilità che i composti presenti in una miscela producano ioni caratteristici con lo stesso m/z diminuisce all’aumentare di m/z) verificare l’assenza di ioni interferenti nel campione in genere si scelgono tre-quattro ioni per confermare l’identità, e uno ione per l’analisi quantitativa. Criteri per l’identificazione in SIM (descriptors). Esempio: corrispondenza esatta di tre ioni caratteristici ai tempi di ritenzione dello standard con le corrette abbondanze relative (entro un certo intervallo di incertezza; es. 10% EI, 20% CI. S/N del picco almeno > 3. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 37 scelta degli ioni in SIM chlorambucil triazolam methamphetamine 254 313 238 315 58 342 344 279 118 230 303 91 134 triazolam : gli ioni a m/z 342 e 313 sono ioni a masse relativamente alte e abbondanti. Lo ione a m/z 313 è preferito rispetto al 344 perché la perdita di - 29 u (342 313) è più significativa dello ione M+2, prodotto da ogni ione che contiene cloro. Gli ioni a m/z 344 o 315 possono essere scelti per la conferma; se dovesse esserci un fondo elevato in queste zone di m/z, rimane sempre la possibilità di scelta dello ione a m/z 238. chlorambucil : lo ione a m/z 254 è sicuramente scelto per l’analisi quantitativa. Più problematica la scela degli ioni per la conferma. Lo ione 303 è a valori di m/z relativamente alti, ma è poco intenso, per cui la sua scelta può essere problematica a basse concentrazioni di analita. In alternativa si può scegliere lo ione M+2 come specificità della presenza di cloro. methamphetamine : scelta problematica. Lo ione a m/z 58 va bene per l’analisi quantitativa, ma è uno ione a masse basse poco specifico (tipico delle ammine), per cui la scelta di uno ione per la conferma è cruciale. Il secondo ione più abbondante a m/z 91 è poco specifico (comune a composti contenenti il gruppo benzilico). Lo ione ai valori più alti di m/z (134) è poco intenso, e comunque cade sempre in una zona di m/z bassi dove l’interferenza dovuta al fondo può essere significativa. Considerare tecniche di ionizzazione soft per fornire maggiore specificità attraverso la formazione dello ione molecolare a valori m/z più alti. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri B.Ardrey LC-MS. An introduction, 2003 38 Esempio: analisi eptaclorodibenzo-p-diossine in scarichi municipali. Identità molecolare formula bruta C12HO2Cl7 peso molecolare (massa monoisotopica : 422 Da isomeri Cl Cl Cl Cl O Cl Cl O Cl Cl Cl O Cl O Cl Cl Cl Cl Spettro di massa es. isotope distribution calculator (www.sisweb.com) 424 banche-MS, siti web (NIST), letteratura, … 426 calcola abbondanze relative cluster ioni molecolari inserendo la formula bruta 428 422 Analisi soluzione standard: 430 432 434 m/z GC tempi di ritenzione; MS scelta degli ioni: ioni selezionati m/z 422, 424 e 426 misurazione abbondanze relative : 44 / 100 / 97. Analisi campione SIM a m/z 422, 424, 426. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 39 RISULTATI Analisi campione SIM a m/z 422, 424, 426. B 31428 Analisi eptaclorodibenzo-p-diossina D 36605 m/z 422 86598 F 96785 28818 m/z 424 85983 97067 m/z 426 time cromatogramma su tre caratteristici ioni dell’eptaclorodibenzofiossina nell’analisi GC-MS SIM degli estratti. Tratta da FW Karasek, RE Clement, Basic GC-MS, 1988 Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 40 Analisi eptaclorodibenzo-p-diossina Analisi qualitativa: Picchi B,D confermati: presenti gli ioni caratteristici a m/z 422, 424, 426. con rapporti delle aree che rispettano abbondanze relative (entro errore tipico 10-20%): 31400 / 86600 / 86000 = 36 / 100 / 99; 36600 / 96800 / 97000 = 38 /100 / 98 Confermati i tempi di ritenzione determinati dall’analisi dello standard. picco F scartato mancano gli ioni a m/z 422 3 426. Assente nello standard. Analisi quantitativa: Metodo standard esterno. Single point calibration. (Curva di calibrazione fornirebbe migliore accuratezza, ma non effettuata per diminuire tempi di analisi). Analisi soluzione standard di un isomero. Ione selezionato m/z 424 (più abbondante): area 6400 per 100 pg iniettati. Fattore di risposta = 64 counts/pg. Risultato: 1.4 ng B, e 1.5 ng D. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 41 Esempio: analisi “diossina” (2,3,7,8-Tetraclorodibenzo-p-diossina) 322 2,3,7,8-Tetraclorodibenzo-p-diossina Cl O Cl Cl O Cl 320 324 257 194 161 74 97 285 229 100 200 326 300 m/z potenziale interferenza da eptacloro bifenile C12H4O2Cl4 Massa media : 321.975 Da; massa nominale : 320 Da massa monoisotopica 12C121H416O235Cl4: 319.896 Da ione più abbondante 12C121H416O235Cl337Cl: 321.8934 Da Possibile scelta degli ioni per l’analisi in SIM: m/z 320, 322, 324. Analisi quantitativa effettuata sullo ione 322 Th. Rapporto delle aree dei picchi deve corrispondere alle abbondanze relative degli ioni nello spettro di massa (320:322:324 = 400 78:100:48). 394 Cl7 Interferenza da eptacloro bifenili (MW 392) in caso di coeluizione. 324 162 127 100 254 197 200 La scelta dello ione a 322 potrebbe portare ad un falso positivo, e il monitoraggio di un altro ione di conferma (es.320) ad un falso negativo (rapporto 320:322 errati). 322 290 359 300 Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 400 m/z L’uso della HRMS con una risoluzione > 12,500 permette di distinguere la diossina dall’eptaclorobifenile (321.8678 u). 42 TANDEM MS - MS/MS - MSn La MS/MS consiste in almeno due stadi di analisi MS combinati con un processo di dissociazione o reazione chimica che determina una variazione di m/z dello ione. Il primo analizzatore isola lo ione precursore (precursor, parent ion, lo ione che poi subisce un processo) che subisce una reazione formando uno ione prodotto (product, daughter ion) analizzato dal secondo strumento. La reazione è in genere una frammentazione, e lo ione prodotto è uno ione frammento dello ione precursore. Mp+ Mf+ + N ione precursore ione prodotto + frammento neutro Esistono diverse configurazioni con analizzatori a settore magnetico B, elettrostatico E, e a quadrupolo Q. Nella figura la configurazione più comune: QQQ (QqQ) triplo quadrupolo. Il primo Q agisce da filtro di massa, il secondo q è una camera di collisione dove avviene la frammentazione degli ioni per collisione con un gas inerte, il terzo Q come filtro di massa degli ioni prodotti. tandem in space focalizzazione ionizzazione analisi m/z dissociazione analisi m/z rilevazione camera di collisione ion source Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri Q-1 Q-2 Q -3 elettromoltiplicatore 43 tandem MS sorgente ionica Q-1 cella di collisione ione precursore Q-3 ione prodotto Nella configurazione QqQ, il secondo quadrupolo non agisce come filtro di massa. Tutti gli ioni trasmessi dal primo Q e i suoi frammenti formati per collisione con il gas inerte arrivano al secondo Q. CAD (CID) : COLLISION ACTIVATED (o -INDUCED) DECOMPOSITION La MS/MS richiede la frammentazione degli ioni precursori selezionati dal primo analizzatore. La frammentazione avviene tramite collisione con atomi/molecole di un gas inerte. Nella collisione l’energia cinetica dello ione (B: > 1 KeV, Q:10-100 eV, IT < 6eV) è trasformata in energia interna dello ione Il valore massimo di energia interna Ei che può essere assorbita da uno ione di energia cinetica Ec e di massa Mi che urta una particella di gas (target) di massa Mt è dato da: Ei = (Mt/Mi + Mt)Ec Esempio Ei = 2.9 eV per uno ione di 100u con Ec = 10eV che collide un atomo di Ar (40Da). Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 44 MSn tandem in time In una trappola ionica tutti gli ioni sono resi instabili tranne quelli di interesse con un certo valore di m/z che vengono intrappolati nella sorgente; gli ioni selezionati sono eccitati per decomporli; gli ioni prodotto sono resi instabili e rilevati (product ion scan). Anche gli ioni prodotto possono essere intrappolati, decomposti ed i frammenti analizzati. Gli stadi di selezione, decomposizione ed analisi avvengono nella stessa zona dello strumento, ma separati nel tempo. Possono essere numerosi (n) e si parla di MS/MS/MS… o MSn. analisi ESI-IT-MSn di zolpidem Hubschmann, Handbook of GC/MS, 2001 308 MS2 [M + H]+ 263 MS3 235 248 ione molecolare 235 MS4 di m/z 248 N N - HN(CH3)2 - CH3 263 O 220 - CO 248 220 N MW 307 - CO W.:F.Smith et al., Anal.Chim.Acta 506 (2004) 203 Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 235 45 MS fisso MS in scansione tandem MS MODI DI SCANSIONE ion source MS - 1 camera di collisione MS - 2 detector PRODUCT ION SCAN. Si seleziona lo ione precursore nel MS-1 e si fa l’analisi dei frammenti operando MS-2 in scansione. Si usano spesso metodi di ionizzazione soft per avere ioni (quasi)molecolari. PRECURSOR ION SCAN. MS-1 opera in scansione, mentre MS-2 opera in SIM su uno ione specifico. Vengono così identificati tutti gli ioni che producono lo stesso frammento. Non può essere effettuata nella tandem in time. NEUTRAL LOSS SCAN MS-1 e MS-2 operano in scansione simultanea, ma con una differenza di massa costante corrispondente alla massa di un frammento neutro (es. mentre MS-1 fa la scansione da 30 a 500, MS-2 la fa da 15 a 485, e la differenza di massa corrisponde alla perdita di un CH3•. SELECTED REACTION MONITORING (SRM). Si seleziona una reazione di frammentazione; MS-1 e MS-2 sono focalizzati su masse selezionate. E’ l’analogo MS/MS del SIM. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 46 Quando usare la MS/MS: disturbo causato dalla matrice co-eluizione con un interferente identificare la struttura di un composto incognito aumentare la sensibilità nell’analisi quantitativa conferma di un’analisi in SIM tandem MS MS-1 SIM - MS-2 SCAN Utilizzato per confermare la presenza dell’ analita in una miscela complessa; per determinare la struttura di un composto incognito; per identificare l’analita quando la ionizzazione che si utilizza non produce frammentazioni (ESI, CI). MS-1 SCAN - MS-2 SIM Utilizzata per l’analisi specifica dei membri di una classe di composti con caratteristiche comuni. Analisi alchilfenoli nei carboni: MS-2 è impostata per il monitoraggio dello ione a m/z 107, relativo al frammento HO-C6H4-CH2+. MS-1 SCAN NL MS-2 SCAN Utile per l’analisi di classi di composti, es.composti con lo stesso gruppo funzionale. Analisi PCDD: perdita consecutiva di Cl• e CO, con una perdita netta di 63 Da. Lo strumento determina in modo specifico tutte le PCDD lavorando con una differenza di massa costante a 63 Da. MS-1 SIM - MS-2 SIM SRM. Caratterizzato da elevata sensibilità e selettività. Adatta per l’analisi di quantitativa di composti in tracce in matrici complesse. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 47 Esempio: ormoni steroidei in acque di scarico municipali-1 OH OH H H Analisi GC-MS/MS acqua di scarico H O H 2 1 H tracciato GC H HO testosterone minuti 17-b estradiolo Procedura m/z 664 m/z 681 spettro MS/MS Campioni di acque di scarico 4 L. 665 Filtrazione. Aggiunta I.S. (100 ng/L mesterolone). 451 450 466 SPE C18; lavaggio H2O/MeOH 6:4; eluizione H2O/MeOH 25:75. Derivatizzazione eptafluorobutirrica. 451 452 m/z m/z O OCOCF2CF2CF3 con anidride O MW 682.5 Evaporazione. CF3CF2CF2 MW 664.4 H H O CF2CF2CF3 H 1 H H H 2 CF3CF2CF2COO O Ripresa con 0.1 mL iso-ottano. Analisi GC-MS/MS. EI 70 eV. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri EP Kolodziej et al. Environ.Toxicol.Chem.22(2003)2622 48 Esempio: ormoni steroidei in acque di scarico municipali - 2 Condizioni GC-MS/MS composto RT min testosterone 17b-estradiolo androstenedione mesterolone precursore m/z 14.39 681 14.78 664 15.88 ecc. ecc. 19.10 414 (SIM) prodotto m/z LOD ng / L LOQ ng / L 451, 466, 665 451 0.1 0.1 0.3 0.3 Quantificazione e controllo qualità. Identificazione. Tempo di ritenzione ( 0.1 min); abbondanza ioni prodotto (daughter) in MS/MS ( 20%). Calibrazione. Lineare, 7 punti spaziati su scala log da 1.0 a 100 ug / L. LOQ. Punto di più bassa concentrazione della calibrazione considerando la pre-concentrazione; S/N > 6. LOD. 1/3 del LOQ. Quantificazione. Somma delle aree dei picchi dello spettro MS/MS (base peak + confirmatory qualifiers); normalizzate sullo standard interno (mesterolone). QA/QC. Analisi dei bianchi (acqua distillata) (test contaminazione assente); campioni in duplicato (test precisione < 10%); recuperi (matrice fortificata con analiti 74% 27% n=18). … EP Kolodziej et al. Environ.Toxicol.Chem.22(2003)2622 Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 49 Esempio: analisi PCB La scelta della tecnica dipende da: concentrazione di PCB prevista (LOD richiesto). Tipo di interferenze sospettate. Risoluzione richiesta (determinazione congeneri o PCB totali). Potere di discriminazione qualitativa; accettabilità di falsi positivi e negativi (*). Accuratezza e precisione richiesta. Disponibilità della strumentazione. Tempi e costi di analisi. HPLC risoluzione sufficiente per PCB totali. Rivelazione UV. HRGC (GC ad alta risoluzione: con colonna capillare) per l’analisi di congeneri. GC-FID per livelli di concentrazione alti (%) e bassa interferenza. GC-ECD se concentrazioni basse, ma ci sono poche interferenze da elettrofori. GC-MS per basse concentrazioni e presenza di interferenti.. MDGC (multidimensional GC, GCn), GC-MS/MS, GC-HRMS per elevata selettività. (*) Esempio: falso positivo :accettabile in un monitoraggio sulla contaminazione da PCB (danno: sostiuzione inutile del fluido dielettrico); non-accettabile: nel latte umano di una poplazione che vive nei pressi di un inceneritore di PCB. MD Erickson Analytical Chemistry of PCBs Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri 50 Esempio: analisi PCB Ionizzazione elettronica (EI). L’acquisizione full scan è utile per l’analisi qualitativa; in SIM si migliora la sensibilità e la selettività dell’analisi. In genere si usa lo ione più intenso per la quantitativa, e il rapporto M/M+2 per il riconoscimento, eventualmente un terzo ione nei casi dubbi. Esempio: C12H9Cl 188 (100) 190 (33) C12H7Cl3 256 (100) 258 (99) 260 (33) C12H8Cl2 222 (100) 224 (33) 226 (11) C12HCl9 430 (100) 432 (66) 428 (87) Ionizzazione chimica positiva (PCI). Per la minore frammentazione lo ione molecolare è in genere il picco principale nello spettro di massa. Usando metano come gas reagente si formano gli ioni [M+H]+, [M+C2H5]+. Il vantaggio è limitato, perché ioni molecolari intensi si hanno anche in EI. Inoltre, la risposta PCI è influenzata dalle condizioni di ionizzazione con effetti negativi sulla precisione. Ionizzazione chimica negativa (NCI, ECMS). Ha caratteristiche di sensibilità e selettività (e reattività) simili all’ECD, con il vantaggio dell’abilità di riconoscimento del MS. Ha i problemi di riproducibilità delle tecniche CI. Gli ioni possono essere M- e 35Cl-, 37Cl-. Alta risoluzione (HREIMS). Maggiore certezza nell’identificazione, anche in presenza di diversi interferenti e senza separazione GC (analisi diretta). Tandem MS (MS/MS). Può essere adatta per l’analisi quali-quantitativa in miscele molto complesse, ad esempio con un elevato fondo dovuto a idrocarburi o lipidi. In genere lo ione precursore è lo ione a massa più bassa del cluster di ioni molecolari (C12Hn35Cl10-n). Gli ioni prodotto sono in genere (M-Cl)+, (M-HCl)+, MCl2)+. Esempio: PCB N° 52 ione precursore m/z 292, ioni prodotto m/z 257, 222, 220. Chimica Analitica degli Inquinanti 8 - D.Fabbri MD Erickson Analytical Chemistry of PCBs 51