L’emergenza
la forza del gruppo …
A cura del volontario
Marcello Santopietro
Funzionario Vigilanza Ispettiva – I.N.A.I.L. - Caserta
>>
Protezione Civile e territorio
La Protezione Civile risponde ad esigenze importanti per la cura del
territorio, per finalizzare il lavoro sul territorio alle diverse sostenibilità.
E’ fondamentale la circolazione e la comprensione dei concetti e delle
motivazioni che rendono importante la sostenibilità per i diversi attori
operanti sul territorio.
Per questo nelle azioni che gli Enti locali svolgono diviene fondamentale la
capacità di comunicazione, di sensibilizzazione e di formazione verso i
propri interlocutori.
Ogni comune è tenuto a redigere un Piano Comunale di Protezione civile
tra le molte informazioni contenute alcune interessano tutti i cittadini:
1. Le indicazioni relative alle zone sicure del territorio da raggiungere
in caso di emergenza
2. Le procedure previste per l’eventuale evacuazione
3. I percorsi da seguire per mettersi in condizioni di sicurezza
4. I dispositivi predisposti dal Sindaco per i possibili scenari di emergenza
relativi al territorio comunale.
<<<
<<
>>
Le motivazioni della Protezione Civile
Qualità della vita nel territorio di competenza
Compatibilità dello sviluppo del territorio, tutela e
valorizzazione delle risorse esistenti
Competitività e capacità di “attrazione”
Rispetto dei valori etici fondamentali caratterizzanti
la cultura del territorio
Rafforzamento delle relazioni interne ed esterne
al territorio
<<<
<<
>>
Visibilità e fiducia
Risorse e finalizzazione delle medesime
Strumenti e criteri di comunicazione
Metodologie e criteri di coordinamento
Le competenze professionali necessarie
Le informazioni e la sistematicità delle stesse
La cooperazione e la sensibilizzazione delle funzioni coinvolte
Le esigenze della Protezione Civile
<<<
<<
>>
L’emergenza
Evento, fatto, situazione, circostanza diversa e/o inconsueta
rispetto agli avvenimenti che si presentano nella normalità.
Evento - Fenomeno di origine naturale o antropica in grado di arrecare
danno alla popolazione, alle attività, alle strutture e infrastrutture, al territorio.
Gli eventi, ai fini dell’attività di protezione civile, si distinguono in:
A - eventi naturali o connessi con l’attività dell’uomo che possono essere
fronteggiati mediante interventi attuabili dai singoli enti e amministrazioni
competenti in via ordinaria;
B - eventi naturali o connessi con l’attività dell’uomo che per loro natura ed
estensione comportano l’intervento coordinato di più enti e amministrazioni
competenti in via ordinaria;
C - calamità naturali, catastrofi o altri eventi che per intensità ed estensione
devono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari (art. 2, L.225/92).
<<<
<<
>>
Evento
atteso
Rappresenta l’evento, in tutte le sue caratteristiche
(intensità, durata ecc.), che la Comunità Scientifica
si aspetta possa accadere in una certa porzione di
territorio, entro un determinato periodo di tempo.
non prevedibile
L’avvicinarsi o il verificarsi di tali eventi non è
preceduto da alcun fenomeno (indicatore di evento)
che consenta la previsione.
prevedibile
<<<
Un evento si definisce prevedibile quando è preceduto
da fenomeni precursori.
<<
>>
Il piano di emergenza
È l’insieme delle procedure da porre
in essere nei vari scenari ipotizzabili
Deve contemplare ciascun evento,
per ciascuna area di rischio omogeneo
deve rispondere alle seguenti domande:
quando
<<<
dove
chi
cosa
come
<<
>>
Preparazione e risposta all’emergenza
L’organizzazione dovrà stabilire e mantenere piani e procedure
per identificare situazioni di emergenza potenziali e per dare le
relative risposte al fine di prevenire e limitare le probabilità di
ulteriori danni a cose e persone per effetto associato.
L’organizzazione dovrà riesaminare la sua preparazione alle
emergenze, i piani e le procedure di risposta, in particolare
dopo il verificarsi di situazioni di emergenza.
L’organizzazione dovrà testare periodicamente le procedure
impegnando le risorse umane e strumentali a disposizione
in corsi di formazione di aggiornamento e simulazioni.
<<<
<<
>>
Caratteristica dell’obiettivo di emergenza
Per essere realmente efficiente
ed efficace, un obiettivo deve
essere:
Specific
“ S.M.A.R.T.”
<<<
Specifico
Measurable
Misurabile
Affordable
Acquistabile
Realistic
Realistico
Time-scheduled
Tempo
programmato
<<
>>
Procedura - processo
Insieme di attività correlate ed integranti, effettuate in modo
pianificato, che trasformando elementi in entrata (INPUT)
in elementi in uscita (OUTPUT) con creazione di
VALORE AGGIUNTO,
utilizzando risorse e rispettando vincoli.
input
Procedura
output
Risorse
Risorse
norme
umane
strumentali
<<<
<<
>>
Procedura – processo
segue
Ogni organizzazione deve dotarsi di un sistema organizzativo:
deve scegliere un modello di gestione.
Anche in questo caso si consiglia il ciclo di Deming
PLAN - pianificare
ACT - agire
DO - eseguire
CHECK - controlla
<<<
<<
>>
Procedura – processo
Proprio nella ciclicità del modello del
sistema di gestione sicurezza è insito il
segue
miglioramento continuo.
PLAN
partendo dall'analisi e valutazione dei rischi correlati al territorio
si definisce una politica per la sicurezza e si pianifica le azioni
per raggiungere gli obiettivi prefissati
DO
consiste nell'attuazione e nel funzionamento delle azioni
pianificate secondo le tempistiche definite dalla pianificazione
ACT
consiste nel riesame e nella riedizione della politica della sicurezza
e/o della pianificazione per recepire gli obbiettivi raggiunti e le
difficoltà incontrate
CHECK
consiste nella verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati
e nell'apertura di azioni correttive in risposta ad eventuali
difformità rispetto a quanto stabilito dalla pianificazione
<<<
<<
>>
Conoscenza, Apprendimento e Qualità
L’acquisizione e lo sviluppo di conoscenza permettono
una strategia di qualità di successo
PLAN
Creare
conoscenza
DO
Distribuire
conoscenza
Gestione della
conoscenza
ACT
CHECK
Imparare e
migliorare
Misurare gli
effetti
Adattamento del ciclo Plan-act-do-check/pianificare-agire-fare-verificare
di miglioramento continuo di Deming per permettere che la gestione della
conoscenza sia una parte integrale della strategia di qualità di
un’organizzazione.
<<<
<<
>>
Funzionamento del ciclo Deming in una azienda
Diventerà una spirale per la gestione di un SGSL
Sistema di gestione sicurezza lavoro
Esame
iniziale
Riesame e
miglioramento
Politica
Monitoraggio
Sensibilizzazione
Azione
<<<
Pianificazione e
organizzazione
<<
>>
Pianificare
Pianificazione delle emergenze
PLAN
Occorre
Pianificare e sviluppare procedure
e processi per gestire i rischi e
affrontare le emergenze
Stabilire e mantenere piani
e procedure contenenti misure:
di tipo tecnico
di tipo organizzativo-gestionale
• conoscere la mappa dei rischi del territorio
• conoscere le vie di esodo di edifici pubblici
• conoscere le aree di attesa
• individuare soluzioni per le emergenze
• informazione e formazione del personale
• formazione dei componenti le squadre di emergenza
• verifica dei mezzi a disposizione
• regolamentazione interna
<<<
<<
>>
Pianificare
Sviluppo e pianificazione
PLAN
del piano di emergenza
1. Identifica la potenzialità di eventi accidentali
2. Indica azioni e comportamenti da adottare al sorgere delle
situazioni di emergenza
3. Individua le conseguenze potenziali di azioni non
programmate nelle procedure operative
4. Ecc.
<<<
<<
>>
Pianificare
Sviluppo e pianificazione
PLAN
Tipologie di emergenza
<<<
Convenzionali
Specifica di un edificio e/o azienda
• Incendio
• Incendio
• Terremoto
• Propagazione fumi tossici
• Alluvione
• Fuga di gas
• Tromba d’aria
• Sversamento di sostanze pericolose
• Attentato terroristico
• Esplosione di impianti a pressione
• Pronto soccorso sanitario
• Crollo di strutture
• ecc.
• ecc.
<<
>>
Eseguire
DO
Implementazione del pianificato
Il piano di emergenza è l’insieme dei dati e delle procedure
che identificano i comportamenti da assumere nel luogo in
cui potrebbe verificarsi l’emergenza.
Procedure di comunicazione
Procedure di controllo
Procedure formative
Procedure di evacuazione
<<<
<<
>>
Controlla
Controllo e verifica
CHECK
E’ necessario verificare regolarmente la capacità di risposta
alle emergenze pianificate con esercitazioni pratiche.
Per poter provare la capacità dei processi da raggiungere
occorre effettuare misurazioni per valutare le prestazioni
dei processi di gestione delle emergenze.
Può riguardare
La capacità di risposta
L’efficacia e l’efficienza
• delle squadre di emergenza
• del personale
• dei mezzi
• delle squadre di emergenza
• del personale
• dei mezzi
I tempi
• di reazione
• di durata e soluzione dell’emergenza
<<<
<<
>>
Controlla
Il riesame
CHECK
del piano di emergenza è lo strumento attraverso il quale
si può rilevare la “ qualità “ del sistema di gestione.
Deve mirare alla individuazione
delle opportunità di miglioramento.
Deve valutare:
• La capacità di procedure e piani da assicurare la
conformità ai requisiti richiesti
• L’efficacia dei processi
• L’efficacia del sistema nel raggiungere gli obiettivi prefissati.
<<<
<<
>>
Agire
Miglioramento
ACT
Occorre:
Migliorare l’efficienza alla risposte
Effettuare test periodici di:
• Procedure
• Efficacia delle parti più critiche del piano di emergenza
• Completezza del processo di pianificazione dell’emergenza
• Aggiornare le procedure tenendo conto dei progressi tecnici
e dei nuovi materiali ed apparecchiature disponibili
<<<
<<
>>
Emergenza per sospetto principio di incendio
Generalmente richiede una certa verifica
della situazione dalla prima squadra
che arriva, mentre le eventuali altre
squadre restano in area di attesa.
La squadra che fa la verifica della situazione,
utilizzando la sua radio portatile, comunica
al centro una prima analisi dell’accaduto,
creando una “postazione mobile” di controllo.
<<<
<<
>>
… in caso di incendio
In questa fase critica, il Capo squadra può scegliere di effettuare l’intervento,
ed utilizzando la radio portatile continua la comunicazione con il centro.
Questo intervento immediato deve essere concluso rapidamente e portare
ad uno dei seguenti risultati:
la situazione è stata stabilizzata
dall’azione di attacco immediato;
la situazione non si è stabilizzata
per cui necessitano ulteriori interventi
<<<
<<
>>
… in caso di propagazione di incendio
A causa della dimensione dell’incendio, della possibilità di una sua
propagazione o della complessità dell’edificio, alcuni scenari richiederanno
una forte e diretta azione di comando dal centro.
Il Capo squadra, più esperto, nel valutare l’opportunità di un primo attacco
metterà in sicurezza la propria squadra.
In questi casi la squadra assumerà sin dall’inizio una posizione esterna
stazionaria e vi rimarrà fino a quando non verrà rilevata dalle sue funzioni.
<<<
<<
>>
incendio
piccolo incendio …
piccolo intervento
Incendio grande…
grande
intervento
<<<
<<
Scarica

L`emergenza