\ Sulle orme degli Estensi tra terra e acqua IL PROGETTO SULLE ORME DEGLI ESTENSI TRA TERRA E ACQUA Presenti a Ferrara dal 1186, gli Estensi ampliano e modernizzano la città con le loro“addizioni”, artisti, letterati e musicisti vivacizzano l’ambiente culturale, le Delizie urbane ed extraurbane si arricchiscono di giardini all’italiana e chiese e palazzi sono affrescati da pittori di grido. Il sapiente lavoro di bonifica da loro condotto fra il XIV e il XVI secolo ha strappato la terra alle acque debellando in tal modo la malaria , e il Po e il suo Delta costituiscono ora un ecosistema naturale straordinario, strettamente collegato dall'uomo alla città estense. Parte della rete di canali e strade, originata in quel periodo, caratterizza tuttora la città e la campagna, mentre castelli e delizie, sparse su tutto il territorio, ne rappresentano l’aspetto più evidente. La casa d’Este ha lasciato la propria impronta attraverso i secoli, nella toponomastica, nell’urbanistica, nella letteratura, nelle tradizioni, nella cucina: Nereo Alfieri l’ha indagata come topografo e archeologo, Giorgio Bassani ha sovrapposto il suo immaginario Giardino alla delizia di Belfiore e al Barchetto del Duca e Riccardo Bacchelli ha colto lo stretto rapporto tra terra e acqua, che caratterizza da sempre il nostro territorio. Dal 1933 a Ferrara, nel mese di maggio, viene riproposto il Palio di San Giorgio che si correva nel Medioevo e nel Rinascimento, le contrade cittadine offrono ricostruzioni storiche e sfilate in costume, e gli sbandieratori si esibiscono in sempre nuove acrobazie; in agosto il Buskers Festival porta a Ferrara, da tutte le parti del mondo, moderni menestrelli e in settembre, durante il Balloons Festival è possibile vedere, dall’alto delle mongolfiere, la città estense. Anche il ricordo della guerra del sale, che ha contrapposto Ferrara a Venezia, è ancora vivo e i Mercenari del Sale di Comacchio ne offrono, nel mese di aprile, la ricostruzione storica. O.VERGANI FERRARA CITTÀ DEL RINASCIMENTO E IL SUO DELTA DEL PO Patrimonio dell’umanità IL CONTESTO SULLE ORME DI... Anno Scolastico 2006-07 Progetto del Ministero della Pubblica Istruzione per il Turismo scolastico Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica-ex IRRE E.R. Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna Partner del Progetto: Zainetto Verde – Trenitalia - Città della Scienza-Trekking-TetraPak Un esempio di sinergia tra scuola e territorio Provincia di Ferrara Comune di Ferrara Comune di Comacchio Comune di Portomaggiore Comune di Ro Soprintendenza ai Beni Archeologici dell’Emilia Romagna AssociazioneculturalenereoAlfieri Fondazione Giorgio Bassani CHI PROPONE? Scuole in rete una rete di tre scuole della provincia con dieci indirizzi di studio e due progetti integrati Referente: Silvana Onofri Liceo Classico Statale “L. Ariosto”- Ferrara Referente: Silvana Onofri Ipssct, Ipssar “R. Brindisi” Liceo Classico-linguistico “G. Bassani" - Lido degli Estensi – Comacchio Referente: Cinzia Soffritti Ipssar “O. Vergani” - Ferrara Referente : Maura Tortonesi O. VERGANI LICEO ARIOSTO Nel cuore dell’Addizione Erculea Realizzato nel 1996 su progetto di Carlo Melograni nel centro dell’Addizione Erculea, è un esempio di architettura funzionale. E’ dotato di ampi spazi esterni ( campi da calcetto, da basket, laboratorio di archeologia) ed interni (biblioteca, spazi polifunzionali, laboratori) spesso aperti alla città o ad altre scuole del territorio. Liceo Ariosto Parco Massari ostello Palazzo dei Diamanti Piazza Ariostea L’ostello adiacente alla scuola è attrezzato anche per il turismo scolastico Accoglienza Percorsi didattici Laboratorio di archeologia Spettacoli ALBERGHIERO VERGANI Tra la Cattedrale e il Castello Estense Cucina Ricevimento Sala \ ALBERGHIERO R. BRINDISI CLASSICO LINGUISTICO G. BASSANI Nel Delta del Po tra Comacchio e i Lidi Ferraresi L’Istituto Remo Brindisi è ubicato al Lido degli Estensi nei pressi del porto canale che separa il noto centro turistico da Porto Garibaldi, si trova a circa 60 kilometri da Ferrara, a cui è legata dal corso del Po, a poca distanza da Comacchio cucina turismo percorsi formativi QUALI SONO LE FINALITA’ DEL NOSTRO PROGETTO? ► Rendere gli studenti protagonisti sia nel ruolo di progettisti, sia nel ruolo di visitatori attraverso un coinvolgimento attivo e partecipato; ► trasformare le conoscenze in competenze; ► sviluppare e migliorare la cultura di rete; ► attivare forme di socializzazione; ► attivare forme di scambio interculturale; ► incentivare l’autoimprenditorialità giovanile; ► stimolare nuove forme di Marketing turistico DA STUDENTE A STUDENTE tra sapere e saper fare gli studenti progettano per altri studenti il coinvolgimento attivo e partecipato conoscenze in competenze trasforma le attraverso la cultura di rete attiviamo nuove forme di socializzazione e di scambio interculturale Un ostello nel quadrivio rossettiano L’ostello di Ferrara è il luogo ideale per il turismo scolastico, a due passi dal quadrivio rossettiano, tra il Castello Estense, il palazzo dei Diamanti e le mura cittadine. Le sale comuni con tv satellitare e lettore cd e dvd vi permettono di condividere con gli amici i momenti di relax e le serate in ostello, con giochi di società e punto ristoro. Il collegamento con la stazione ferroviaria è garantito dall’autobus che passa di fronte all’ostello . Prezzi convenienti e bici a disposizione. Campagna dentro la città L’azienda agricola e fattoria didattica Principessa Pio, trova dimora entro la cinta muraria della città di Ferrara. Situata presso l'antica zona della Montagnola, sugli orti della Rotonda, a ridosso dei bastioni settentrionali delle mura, la tenuta ha origini cinquecentesche ed ha conservato intatto il suo doppio volto di orto e di giardino. stimoliamo nuove forme di marketing turistico TREKKING URBANO bozza pieghevole (2-3) MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE SULLE ORME DEGLI ESTENSI TRA TERRA E ACQUA TREKKING URBANO Dal Torrione del Barco a Porta Paola Km 5 PF I. NEREO ALFIERI ARCHEOLOGIA E TERRITORIO LE MURA ESTENSI ARCHEOLOGIA TRA I GIARDINI DUCALI Scuole in rete LICEO CLASSICO STATALE “L. Ariosto”- Ferrara IPSSCT, IPSSAR “R. Brindisi” LICEO CLASSICO-LINGUISTICO “G. Bassani" - Lido degli Estensi – Comacchio IPSSAR, “O. Vergani” - Ferrara Laboratorio didattico di Archeologia Nereo Alfieri classe IV A Liceo classico Ariosto AssociazioneculturalenereoAlfieri incentiviamo l’autoimprenditorialità TREKKING URBANO bozza pieghevole (2-3) LE MURA ESTENSI, ARCHEOLOGIA TRA I GIARDINI DEL DUCA Le mura estensi, lunghe 9 km., sono un anello di verde che cinge la città di Ferrara, o meglio il suo centro storico, quasi completamente. Di inestimabile valore urbanistico e paesaggistico, sintesi armonica tra natura, storia e archeologia, percorribili a piedi o in bicicletta, offrono un’eccezionale campionatura dei diversi sistemi di fortificazione presenti in Italia tra ‘400 e ‘600, alcuni dei quali indagati anche archeologicamente e tutti sottoposti ad un accurato restauro. Il percorso, che si sviluppa sia all’interno della cinta sia nel sottomura, ha inizio a nordovest con le fortificazioni rossettiane volute da Ercole I d’ Este. Il sistema difensivo tardo quattrocentesco, compreso fra le antiche porte di San Benedetto e di San Giovanni, presenta 20 torrioni minori, di cui 11 in alzato , collegati tra loro da cortine con camminamenti di ronda dotati di oltre 200 feritoie. Le mura di Alfonso I, dalla Porta di San Giovanni alla Punta di S. Giorgio, sono caratterizzate dai bastioni “a freccia” cinquecenteschi, mentre il sistema difensivo nel tratto sud-est, presenta baluardi ad “asso di picche”, dovuti ad Alfonso II con le postazioni per le armi da fuoco pesanti, a rinforzo delle quattrocentesche mura di Borso d’Este. Il tratto sud ovest presenta solo tracce delle antiche mura e due imponenti baluardi, residuo della seicentesca fortezza pontificia. Le fortificazioni dell’addizione erculea, 1493-1505 Le mura del duca Alfonso I d’Este,1512-1518 I baluardi e le mura di Alfonso II d’Este 1575-1585 Le mura di Borso, 1451 Le difese pontificie, sec. XVII Clicca quì QUALI LE MODALITÀ DI REALIZZAZIONE? \ Il progetto prevede sette fasi: ► I fase: progettazione ► II fase: documentazione relativa ai percorsi formativi proposti; ► III fase: selezione e produzione del materiale didattico; ► IV fase: organizzazione dei percorsi di visita e delle attività proposte; ► V fase: produzione del materiale pubblicitario (pagine web nei siti delle scuole e/o depliant, ecc.); ► VI fase: collaborazione alla progettazione di un pacchetto turistico; ► ► VII fase: tutoraggio nei confronti degli studenti in in visita, accoglienza e accompagnamento. COME CI SPOSTIAMO? In treno e in pullman, ma sono previsti anche modi alternativi e mezzi naturali di visita dei luoghi: a piedi, in bicicletta, in barca, a cavallo RINGRAZIAMENTI Ringraziamo per la consulenza scientifica e per la collaborazione: Arch’è, Associazione Culturale Nereo Alfieri Paola Bassani, Presidente della Fondazione Giorgio Bassani Chiara Guarnieri, Dir. Archeologo coord. Sovrintendenza ai Beni Archeologici dell’Emilia Romagna Elena Leone, archeologo professionista Valentina Lapierre, comunicazione esterna Fondazione Carife Alain Rosa, operatore archeologo Soprintendenza dell’Emilia Romagna Giovanni Santarato, professore associato di geofisica applicata, Università degli studi di Ferrara Francesco Scafuri, responsabile delle ricerche storiche, Servizio Beni Monumentali del Comune di Ferrara Carmela Vaccaro, professore associato di petrografia, docente di archeometria, Università degli studi di Ferrara Cecilia Vallini, archeologo professionista Aniello Zamboni, docente e studioso di Storia di Comacchio e del Delta del Po Sauro Gelichi, docente di Archeologia Medievale, Università Ca’ Foscari - Venezia Ringraziamo per le fotografie: Antonio Bigoni, Milko Marchetti, Paolo Zappaterra Sulle orme degli Estensi tra terra e acqua E’ COSTITUITO DA TRE PERCORSI FORMATIVI FLESSIBILI personalizza il tuo percorso di visita e per il preventivo rivolgiti a Zainetto Verde puoi scegliere fra ostello e albergo a tre stelle IL PROGETTO PF I- NEREO ALFIERI: ARCHEOLOGIA E TERRITORIO PF II- GIORGIO BASSANI: IL GIARDINO CHE NON C’È PF III- RICCARDO BACCHELLI: IL MULINO DEL PO