Come è possibile coniugare l’efficacia e l’efficienza nel Distretto Sanitario di Base RIFERIMENTI NORMATIVI Dott. Dario PARIANO Piano Sanitario Nazionale P.S.N. Indica le linee guida che le Regioni devono adottare per la organizzazione della sanità nello spirito del D. Leg 502 Il P.S.N. Distingue fra a)Competenze “programmatorie” attribuite allo Stato b)Competenze “organizzative” attribuite alle Regioni IL P.S.N. precisa i ruoli e gli obiettivi dei vari tipi di assistenza 1 - assistenza di base 2 - assistenza ospedaliera 3 - assistenza specialistica ambulatoriale Il P.S.N. indica due aree di organizzazione a livello Territoriale 1- l’area del distretto sanitario di base 2 - l’area dell’emergenza per i casi acuti AREA dell’ ATTI VITA’ SPECIALISTICA EXTRADEGENZA Risponde ad ogni esigenza specialistica che non richieda e\o tenda ad evitare la degenza ospedaliera SPECIALISTICA AMBULATORIALE INTERNA ( SUMAI ) A.C.N.ai sensi dell’art. 48 della legge 23 dicembre1978 n. 833 istitutiva del S.S.N. Gli Specialisti di cui all’ A.C.N.per la medicina specialistica ambulatoriale Sono parte attiva e qualificante del S.S.N integrandosi nell’area con le altre categorie di erogatori ammesse ad operare presso le strutture pubbliche sulla base dell’ art. 47 legge n. 833/78 Il P.S.N. colloca l’assistenza specialistica ambulatoriale all’interno del D.S.B. Inteso come un organismo della A.S.l. deputato a realizzare la integrazione tra diversi servizi e soggetti che erogano sul territorio prestazioni sanitarie a carattere ambulatoriale e domiciliare. L’ integrazione fra l’attività del medico di famiglia e l’attività specialistica a livello del “ D.S.B. “ E’ finalizzata a perseguire ed assicurare la continuità terapeutica nel luogo di vita e di lavoro, un filtro efficace alla domanda impropria di ricovero D. Leg. 502 la struttura polispecialistica extradegenza è intesa come l’insieme organizzato delle dotazioni strutturali, strumentali e di personale necessarie per lo svolgimento di attività specialistiche Il POLIAMBULATORIO SPECIALISTICO Deve rappresentare-secondo le indicazioni del P.S.N. il primo presidio autonomo , organizzato e coordinato CENTRO CLINICO Poliambulatorio di 1° livello - alta densità territoriale ° Poliambulatorio di 2 livello - media densità territoriale ° Poliambulatorio di 3 livello - bassa densità territoriale Organizzazione del lavoro nelle Strutture Polispecialistiche 1-Il possesso dei requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi richiesti (D. Leg.502, art.8 comma 5)qualità delle prestazioni 2-la piena utilizzazione della struttura(economicità della gestione) 3-l’autonomia funzionale(effìcacia e produttività del servizio) Responsabilità della A.S.L.. --coinvolgere gli operatori alla massima produttività ---creare condizioni adeguate di accesso e di massimo ricorso al poliambulatorio per rispondere anche al principio della competitività fra le strutture pubbliche e quelle private ---stabilire un continuo raccordo fra il poliambulatorio ed il presidio ospedaliero Gestione delle Strutture Polispecialistiche Territoriali D. Leg. 502 e linee guida del P.S.N. - ai distretti sanitari è demandata la “gestione” dei servizi di base da assicurare sul territorio - la struttura polispecialistica territoriale rientra nella competenza organizativa del D.S.B.