LA MADRE UNGARETTI LEOPARDI MANZONI PASCOLI BASILE VERGA SABA CASTIGLIONI ALEX 5SG1 ARETINO HERRIOT (GIOVANNI SEGANTINI “LE DUE MADRI”) CASA MIA “Mia madre era al cancello. Che pianto fu! Quante ore! Lì, sotto il verde ombrello della mimosa in fiore…” (MORISOT “LA CULLA”) LA GATTA “ Era una gatta, assai trita, e non era d’alcuno e, vecchia, aveva un suo gattino…” LA NANNA ISTRUISCE LA FIGLIA “… Or tu te ne andrai a casa de l’uomo da bene che io ti do per esempio, e io con teco…” (TOLOUSE LAUTREC “LE DUE PROSTITUTE”) LA MADRE “E il cuore quando d’un ultimo battito avrà fatto cadere il muro d’ombra, per condurmi, Madre, sino al Signore, come una volta mi darai la mano…” (ADOLF FENYES) HO CONOSCIUTO UNA MADRE “…Trovandosi più volte in pericolo di perdere i suoi figli nella stessa età, non pregava Dio che li facesse morire, perché la religione non lo permette, ma gioiva cordialmente…” (GERICAULT “ALIENATA”) QUANDO NACQUI MIA MADRE… “…Per me, per lei il dolore struggeva…” MIO PADRE E’ STATO PER ME… “Mio padre è stato per me “l’assassino”, fino ai vent’anni che l’ho conosciuto. Allora ho visto ch’egli era un bambino, e che il dono ch’io ho da lui l’ho avuto…” (CARLO LEVI “RITRATTO DI PADRE) LA GATTA CENERENTOLA “Dattero mio dorato, con la zappetta d’oro t’ho zappato; con la fascia di seta t’ho asciugato. Spoglia te e vesti me” (LA RAGAZZA SERPENTE) LA LUPA “Era alta magra; aveva soltanto un seno fermo e vigoroso da bruna e pure non era più giovane; era pallida come se avesse sempre addosso la malaria, e su quel pallore due occhi grandi così, e delle labbra fresche e rosse, che vi mangiavano…” (MUNCH “MADONNA”) ADDIO, CECILIA!… “…Se non che una manina bianca a guisa di cera spenzolava da una parte, con una certa inanimata gravezza, e il capo posava sull’omero della madre, con un abbandono più forte del sonno: della madre…” (“LA MADRE DI CECILIA”) IL DONO DI NATALE “…Non è una cosa strana? Debbie sapeva che stava per morire e ha portato qui il suo piccolo. E… proprio nel giorno di Natale…” (“PICCOLO GATTO”) (GIOVANNI SEGANTINI “LE DUE MADRI”)