In quel tempo, i discepoli
avevano dimenticato di
prendere dei pani e non
avevano con sé sulla barca che
un solo pane.
Allora Gesù li
ammoniva dicendo:
«Fate attenzione,
guardatevi dal lievito
dei farisei e dal lievito
di Erode!».
Ma quelli discutevano fra loro
perché non avevano pane.
«Perché discutete che
non avete pane?
Non capite ancora e non
comprendete?
Avete il cuore indurito?
Avete occhi e non
vedete, avete orecchi
e non udite?
Si accorse di questo e disse loro:
Gli dissero:
«Dodici».
E non vi ricordate, quando ho spezzato i cinque
pani per i cinquemila, quante ceste colme di
pezzi avete portato via?».
Gli dissero:
«Sette».
«E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila,
quante sporte piene di pezzi avete portato via?».
E disse loro:
«Non comprendete ancora?».
“Abbiamo dimenticato
a casa la sporta
col pane!
Tutta la giornata
senza niente da
mettere sotto i denti;
come facciamo?
Maestro, che importa a noi del lievito
dei farisei e di quello di Erode?
Noi parliamo di pane, non di lievito! “
Par di sentirli, no?
Par di sentirli discutere tra loro,
quei quattro o cinque discepoli,
Essi non capivano
niente di ciò che Egli
diceva, anzi
sembrava loro che
fosse proprio Gesù a
non capire.
mentre Gesù tentava di ammaestrarli.
E nemmeno avevano ancora ben compreso
chi fosse quell’Uomo che viveva con loro,
perché li
avesse
chiamati,
perché lo seguissero.
Noi chi sia lo sappiamo da duemila anni,
ma la lezione del lievito stentiamo a capirla.
nonostante i segni e gli interventi divini di cui
è fatta la nostra storia.
La memoria di quello che i discepoli
avevano visto, distribuendo alle folle
il pane che Gesù aveva moltiplicato,
servì in quel momento a scuoterli e a richiamarli
alla loro responsabilità? Forse sì,
ma certamente
in seguito
compresero
e sappiamo che
affrontarono
il martirio
pur di rimanere fedeli alla Sua parola.
Ed io, di quali richiami ho ancora
bisogno, Signore,
per ricordami almeno che sei morto
in croce per me?
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Non abbiamo pane