Scorrimento automatico
-Edith Piaf
Asciugo i bicchieri
in fondo a un baretto;
sono troppo occupata
per guardarmi intorno.
Ma in questo ambiente
squallido da piangerci,
mi sembra ancora
di vederli arrivare.
Sono arrivati
tenendosi per mano;
l’aria innocente
di due cherubini.
Raggianti hanno chiesto,
con aria tranquilla
un letto per amarsi
in una stanza
di quell’albergo.
Ed io mi ricordo
che hanno guardato
con aria intenerita
il numero della camera
sul registro ingiallito.
E quando ho chiuso
la porta dietro di loro
avevano il sole
nei loro occhi.
E questo mi ha fatto male!
Mi ha fatto male!
Io asciugo i bicchieri
in fondo a un baretto
sono già troppo occupata
per guardarmi attorno.
Ma in questo ambiente
squallidissimo
e’ abbracciati,
che li hanno trovati.
Li hanno trovati
mano nella mano;
partiti per altre mattine
piene del sole
con il quale
si sono addormentati.
Uniti e tranquilli
nel letto incavato
di quella camera d’albergo.
Ed io mi ricordo
di aver richiuso
di mattina presto
la camera d’albergo
degli amanti di un giorno.
Ma mi hanno piantato,
nel fondo del cuore
il sapore del loro sole
e tanti colori
Che mi hanno fatto male!
Che mi hanno fatto male!
Io asciugo i bicchieri
in fondo al baretto;
ho già troppo da fare
per guardarmi attorno.
Ma in questo ambiente
squallido
a nessuno do più
quella camera
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