Dopo la conferenza lancio a Bruxelles (14-16 gennaio 2005) OPPORTUNITA’ E VANTAGGI PER LE SCUOLE EUROPEE Milano, 17 marzo 2005 Silvia Minardi LICEO CLASSICO STATALE “S.QUASIMODO” – MAGENTA (Milano) Opportunità: La dimensione europea L’attenzione al “progettare” L’uso delle Nuove Tecnologie Esigenze: Nuove pratiche pedagogiche Formazione docenti La dimensione europea “Vi è una dimensione europea delle politiche educative intesa a costruire uno spazio educativo europeo più permeabile, più comparabile e più compatibile; in secondo luogo, vi è una dimensione europea in termini di valori, di cittadinanza, di eredità culturale comune e di sviluppo di una coscienza europea, da integrare nei curricoli, nei contenuti, nei metodi e nelle attività pedagogiche” Consiglio d’Europa, 1997 Anche C.M. 267, L’Europa dell’Istruzione, 21.06.2004 • • • • L’insieme delle sue politiche Curricoli Contenuti Metodi Attività fa scelte si interroga e riflette Le varie componenti si confrontano con proposte che possono modificare l’azione complessiva della scuola fa ricerca Una scuola europea “progetto” “Il progetto sembrava senz’altro eccellente e anche formulato con chiarezza e semplicità; l’unica difficoltà derivava dal fatto che lei non aveva la minima idea di come porlo in atto: e, mentre lanciava sguardi ansiosi qua e là tra gli alberi, un guaito acuto proprio sopra di lei la costrinse ad alzare repentinamente gli occhi” Carroll, Alice nel Paese delle Meraviglie http://www.etwinning.net/ww/it/pub/etwinning/helpdesk/official_d ocuments.htm Come progetto educativo: “è il tentativo di sottrarre il processo formativo alla ripetitività e alla comoda divisione dei ruoli, di ridinamizzare, di ridare figura di protagonisti a tutti coloro che sono coinvolti nell’istituzione con varie funzioni e soprattutto di risottolineare che la scuola è al servizio dell’allievo.” Salvadori E., 1997 (in Progettare l’Europa nelle scuole) progetto: “- un projet est un moyen d’apprendre en motivant les élèves; - la pédagogie de projet s’appuie sur l’action - Pour les élèves le but d’un projet est une production, pour l’enseignant cette production n’est en fait qu’un moyen d’atteindre des objectifs d’apprentissage” De Vecchi G., 1992 (in Aider les élèves à apprendre) Caratteristiche di un progetto Caratteristiche di un progetto europeo Caratteristiche di un progetto eTwinning: Nasce per rispondere a un bisogno (POF) Incide sull’organizzazione del lavoro all’interno dell’istituto Trasversale rispetto alle discipline Esalta la nozione di contratto Valorizza la cooperazione: interessa partner di culture e ambienti diversi, uniti dal disegno di costruire qualcosa insieme Fa emergere problematiche pedagogiche Promuove la presa di coscienza di processi e scelte metodologiche spesso incosapevoli Stimola bisogni di formazione dei docenti Adattamento da Salvadori E., 1997 (in Progettare l’Europa nelle scuole) L’uso delle NT: Le NT da sole non cambiano le scuole Esigenza: Nuove pratiche pedagogiche Ambienti di comunicazione (apprendimento?) Attività dello studente Modalità di lavoro eTwinning Ruoli del docente Costruire un progetto eTwinning significa interrogarsi sulle modalità con cui lo studente realizza il suo apprendimento anche online: – Immaginazione – Allineamento – Coinvolgimento Coinvolgimento dello studente - Definizione - Problemi eTwinning: Attività dello studente collaborazione discussione realizzazione cooperazione eTwinning: Attività dello studente Cf. P.Rivoltella, Forme dell’agire telematico DIMENSIONI PEDAGOGICHE – collaborativo: condivisione della conoscenza (shared minds) – cooperativo: condivisione dei compiti (division of labour) ESEMPI di attività: -La formazione di GRUPPI di lavoro online -L’analisi online di documenti: LA NEGOZIAZIONE di significati -La produzione ( Scrittura collaborativa) Informazione Produzione Simulazione Costruzione Ricerca Esercitazione Comunicazione eTwinning: ambienti di apprendimento Tanti tools: ambiente ricco Pochi tools: ambiente povero eTwinning: il rapporto tra strumenti e pratiche didattiche ambienti di apprendimento -Quali bisogni? -Quali risultati? -Quali operazioni? -Quali attività (discussione/realizzazione)? -Quali modalità di lavoro? -I compiti dei diversi soggetti (ruoli) -I tempi e le condizioni delle diverse fasi di lavoro -La scelta del modello di comunicazione più adatto “progettazione”