Corso di Fenomenologie del Design
A.A. 2009/2010
Prof Stefano Maffei
Cultori della materia: Massimo Bianchini,
Ursula Borroni
Martedì 14.30-18-30
Aula CT 56
Edificio N
DesignDue.zero
PRESENTAZIONE DEL CORSO
Stefano Maffei
)
09.03.2010
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
1
( INTRODUZIONE
)
Il design contemporaneo e le sue ramificazioni complesse
nella società contemporanea
Il corso introduce una visione generale del fenomeno
dell’innovazione che contestualizza l’idea del
progetto come intervento in un campo complesso in cui
si intrecciano e interagiscono dimensioni economiche,
tecnoscientifiche, storiche e sociali.
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
2
( INTRODUZIONE
)
Il Programma
Il programma tenterà di inquadrare criticamente gli
approcci
principali che concorrono a definire quello che la
teoria dell’innovazione definisce come sistema sociotecnico.
Questa visione verrà poi approfondita all’interno di
una dimensione
operativa proponendo approcci che attivino possibili
percorsi di ricerca per il progetto.
Scopo finale del corso è quello della maturazione di
una visione
critica e dell’abilitazione di competenze sul fronte
degli aspetti
di ricerca sui fattori di diversa natura che
compongono il campo
| PRESENTAZIONE
DEL CORSO
innovativo
del progetto
a livello sistemico.
3
( Il programma
)
Cluster tematici
Il corso è organizzato secondo tre cluster
tematici.
Ogni cluster prevede un contributo di lezioni
specifiche a cui si
aggiungono
seminari
con +lateorie
partecipazione di
Cluster A :due
Design
research
ospiti
esterni.
dell’innovazione
Cluster B: Design, modelli di produzione e
diffusione della
conoscenza e del progetto
Cluster C Nuovi ambiti e filiere del progetto +
strumenti e metodi del progetto e della ricerca
Seminario 1: Design research maps :
Massimo Bianchini,
Beatrice Villari
Seminario 2: Creativity+Economics+innovation:
Cottica
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
Alberto
4
( Cluster A
Design research + teorie dell’innovazione
)
01 -“Talking about design research”
Cos’è il design?
Cos’è la ricerca di design?
Quali sono le diverse tipologie di ricerca?
02 -“Design, technology and innovation theory”. Il
problema del nuovo, definizioni e teorie: il comune
obiettivo tra il progetto e il tema delle teorie
dell’innovazione .
03-“Artefact/ sociotechnical system”. Relazione tra
artefatto e sistema, inquadramento di una visione
del rapporto tra sviluppo innovativo e costruzione
del sistema sociotecnico.
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
5
( Cluster B
)
Design, modelli di produzione e diffusione della
conoscenza e del progetto
“What’s Design Thinking? “ L’idea di progetto come
strumento di grande trasformazione trasversale
che cambia la cultura, i processi e i risultati
dell’azione di design.
“A new design paradigm: peer production”
Conseguenze per gli utenti e per il mercato.
“ServiceDesign: an introduction” premesse
generali, caratteristiche e i principali approcci
di questo emergente campo disciplinare.
“ServiceDesign: approaches&cases” Approcci, metodi
e tools.
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
6
( Cluster C
)
Nuovi ambiti e filiere del progetto + Strumenti e medodi del
progetto e della ricerca
“ Design for the real world” innovazione sociale
come prospettiva di sviluppo per una visione
proattiva del design come motore dei cambiamenti
nel sistema globale.
“Design for Local Development” Un nuovo ambito di
progetto legato al tema del design per lo sviluppo
locale. Partendo dal concetto di capitale
territoriale, si può immaginare che la chiave
d’innovazione non sia solo la tecnologia o la
ricerca ma anche un approccio sociale e culturale.
“DIY + collaborative design. A new approach”
una
nuova cultura del progetto-produzione DIY (do it
yourself) che rappresenta, assieme alle dinamiche
di crowdsourcing lo scenario più innovativo del
DEL CORSO
design| PRESENTAZIONE
contemporaneo
7
( Seminari
)
Nuovi ambiti e filiere del progetto + Strumenti e medodi del
progetto e della ricerca
SEMINARIO 1
Design research maps : Massimo Bianchini, Beatrice
Villari
Il seminario presenterà e commenterà i risultati
della ricerca
DRM introducendo un percorso di riflessione sul
tema dei processi di
ricerca pubblici e sul loro impatto all’interno
della realtà sociotecnica
e culturale italiana.
SEMINARIO 2:
Creativity+Economics+innovation: Alberto Cottica
La lezione cerca di mettere in luce la relazione
tra nuove forme di
creatività, processi d’innovazione atti artefatto
| PRESENTAZIONE
DEL CORSO
e sistema
fornendo
un
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( Modalità di esame
)
Studenti frequentanti :
La valutazione avverrà sulla base della attiva
partecipazione al
corso (almeno il 70% delle presenze) e dello
svolgimento delle due
esercitazioni di approfondimento. L’attività
esercitativa è svolta in gruppo (max. 3 persone),
da comunicarsi entro il 2° giorno di lezione e
comprede due attività:
Esercitazione 1: Analisi del testo
Esercitazione 2: Blog Post Production
Studenti non frequentanti :
Gli studenti non frequentanti dovranno registrarsi
ugualmente al
corso e sostenere un esame orale che verterà sulla
discussione di
tre testi scelti della bibliografia frequentanti
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
9
( Analisi del testo
)
Esercitazione 1
Relazione scritta e presentazione orale di un
testo concordato con la docenza, appartenente alla
bibliografia frequentanti.
Entro la seconda settimana, ad ogni gruppo verrà
assegnato un testo a scelta e la relativa data di
presentazione e consegna della relazione (che
dovrà essere caricata nell’apposita area
del blog). Le presentazioni saranno effettuate
dagli studenti in sessioni che includono testi
appartenenti allo stesso cluster tematico,
per sollecitare un confronto-dibattito collettivo.
Ogni presentazione avrà la durata max. di 30
minuti.
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
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( Analisi del testo
)
Esercitazione 1
Attività:
Lettura e analisi di un testo della bibliografia,
in grado di evidenziare i contributi significativi
del testo .
Presentazione dei contenuti, rielaborata in
maniera critica e argomentativa.
Risultati complessivi attesi:
Il filtro interpretativo è quello della pratica di
ricerca e di progetto del design contemporaneo. Il
testo va valutato rispetto alle varie dimensioni
del progetto di design: spinta verso il
cambiamento e l’innovazione, centralità
dell’utente quale destinatario del suo agire,
costruzione di senso e contesto sociale,
generazione di cultura, stili di vita e consumo,
organizzazione
di nuovi modelli produttivi e
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
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( Analisi del testo
)
Formato di restituzione
La restituzione dei risultati dell'esercitazione 1
avverrà attraverso la
realizzazione di una presentazione PDF e
attraverso la progettazione
di un booklet (16 pagine in formato A5), il cui
template verrà fornito
dalla docenza.
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
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( Analisi del testo
)
Struttura della presentazione
1. Tesi del libro: descrizione schematica
dell’asse del percorso su cui
si strutturano i contenuti, delle ipotesi del
libro e della loro relazione
con la tesi.
2. Situazione di contesto: definizione del quadro
di riferimento (in
che contesto storico, sociale, geografico, si
inserisce il testo) , note
sull’autore ( Provenienza geografica, formazione,
campi di studio, altri testi rilevanti e
collegabili al testo in analisi).
3. Argomenti fondanti il testo: descrizione dei
capitoli e dei temi rilevanti, mappa graficoconcettuale dei contenuti dei capitoli e delle
interazione
tra DEL
gli
argomenti, aspetti di
| PRESENTAZIONE
CORSO
13
( Analisi del testo
)
Struttura della presentazione
4. Sistema dei legami e delle genealogie: scuola
di pensiero, filone o
corrente in cui si inserisce il libro, analogie
con altri pensatori; approfondimenti di carattere interdisciplinare, altri
approfondimenti teorici
specifici dell’area di interesse.
5. Capacità di anticipazione: grado di
innovatività delle tesi esposte,
nel suo contesto storico.
6. Confronto con l’attualità: storicizzazione
delle tesi esposte.
7. Conclusioni: giudizio finale sul testo in
termini
di comprensibilità,
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
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( Post Production
)
Esercitazione 2
Attività da svolgere
Saranno pubblicati sul Blog all’inizio del corso
(e poi integrati a cadenza regolare) una serie di
Design Topics in relazione ai contenuti del corso,
per approfondire in modalità partecipata gli
argomenti trattati durante le lezioni.
Ciascun gruppo di studenti dovrà partecipare
all’implementazione del Blog integrando con
commenti e nuovi post ai design Topics esistenti.
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
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( Post Production
)
Esercitazione 2
Ogni settimana ad ogni gruppo sarà assegnata la
scrittura di almeno 3 post (di almeno 1.500
battute spazi inclusi +immagini/video/links/tags)
su topics assegnati all’interno
del magazine/blog e di 5 link (differenti, a casi,
soggetti) segnalati.
Caratteristiche :
- I post non dovranno superare la lunghezza di
1.500 caratteri
- dovranno essere integrati da immagini, video,
presentazioni,
documenti, link.
- i link segnalati possono fare riferimento a
contenuti testuali, visivi,
o audiovisivi (siti web, weblog, immagini,
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
video,).
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( informazioni
)
Orario di ricevimento Il ricevimento degli
studenti si terrà presso l’aula CT56 dopo le
lezioni del martedì (14.15 > 18.15) oppure su
appuntamento presso l’uffcio SDI c/o l’edificio
del Dipartimento Indaco, IV° piano, via Durando
38/a.
Revisioni
Le revisioni possono essere svolte con due
modalità:
_ su prenotazione a fine della lezione
_ on line attraverso il del blog del corso
(modalità consigliata)
Materiale del corso:
Tutti gli avvisi, il
materiale informativo, nonché il materiale di
supporto relativo al corso sono disponibili sul
blog del corso, on line all’indirizzo
www.newitalianlandscape.it/designduepuntozero/
, su
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
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( esempi
)
Esercitazione di analisi del testo
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
18
L’AUTORE: DONALD A. NORMAN
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE:
• User centered system design: new perspectives on humancomputer interaction, 1986 (curato insieme a Stephen Draper)
• The psychology of everyday things, 1988. (La caffettiera del
masochista, Giunti 1990)
• Things that make us smart, 1993 (Le cose che ci fanno
intelligenti, Feltrinelli 1995)
• The invisible computer: why good products can fail , 1998 (Il
computer invisibile, Apogeo 2000)
• Emotional design: why we love (or hate) everyday things, 2004
(Emotional design. Apogeo 2004)
BIOGRAFIA:
Norman è laureato al MIT ed ha un Master presso l'Università di Pennsylvania in ingegneria
elettrotecnica. Ha ottenuto inoltre un Ph. D. in psicologia presso l'Università di Pennsylvania. Nel
1995, ha ricevuto una laurea ad honorem in psicologia dalla Università di Padova.
E' stato professore di psicologia e Scienze cognitive e capo del dipartimento di psicologia all’
Università di California, San Diego (UCSD). E’ tra i fondatori della società di scienze cognitive.
E’ stato vicepresidente del gruppo di ricerca sulle tecnologie avanzate di Apple Computer e dirigente
alla Hewlett-Packard e alla U Next, società di formazione a distanza.
Attualmente divide il suo tempo tra l’insegnamento alla Northwestern University (psicologia, scienze
cognitive e informatica) e l’attività di consulenza per il Nielsen Norman group, fondato nel 1998
insieme a Jakob Nielsen.
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
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STRUTTURA DEL LIBRO
“La scienza scopre / L´industria applica / L´uomo si adegua”
- UNA TECNOLOGIA CENTRATA SULL’UOMO
- LE DUE MODALITA’ DI COGNIZIONE
- UN POSTO PER OGNI COSA OGNI COSA AL SUO
POSTO
- PREVEDERE IL FUTURO
- GLI ARTEFATTI COGNITIVI E LA
RAPPRESENTAZIONE
- LINGUAGGIO LOGICA E TECNOLOGIA
- ADATTARE L’ARTEFATTO ALL’UOMO
- LA TECNOLOGIA NON E’ NEUTRA
- LA MENTE UMANA
- IL PENSIERO RIFLESSIVO
- L’ERRORE
- UN USO APROPRIATO DELLA TECNOLOGIA
- COGNIZIONE DISTRIBUTIVA
- UMANIZZARE LA TECNOLOGIA
“L´uomo propone / la scienza studia / la tecnologia si adegua”
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
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UNA TECNOLOGIA CENTRATA SULL’UOMO
DUE IMPORTANTI NOTIZIE sulla tecnologia: una buona e una cattiva.
QUELLA BUONA è che la tecnologia può farci intelligenti, infatti la mente umana ha capacità limitata,
non può ricordare e apprendere più di tanto. Fra le sue capacità, però, c’è quella di ideare congegni
artificiali (artefatti) che espandono le nostre possibilità.
LA CATTIVA notizia è che la tecnologia può renderci anche stupidi e ottusi.
L’UMANITA’ HA INVENTATO UN’AMPIA GAMMA DI OGGETTI che aiutano la cognizione alcuni di
natura fisica altri di natura mentale. Indipendentemente dal fatto che siano FISICI O MENTALI
entrambi i tipi di artefatto sono artificiali: essi non esisterebbero se l’uomo non li avesse inventati.
Nella visione di Norman non mancano le critiche alla società moderna che, per certi aspetti, è ancora
ferma al Motto della Fiera Mondiale di Chicago del 1933 La scienza scopre/l’industria applica/ l’uomo si
adegua. Oggigiorno bisognerebbe avere una nuova concezione della tecnologia centrata sull’essere
umano e non più sulla macchina.
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
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DUE MODALITA’ DI COGNIZIONE
Quindi per avere una tecnologia centrata sull’essere umano è innanzitutto necessario capire le nostre
modalità di cognizione:
La modalità riflessiva è quella dei concetti, della
pianificazione e della riconsiderazione.
La modalità esperienziale comporta un’elaborazione
percettiva, in altre parole quella che le scienze cognitive
chiamano attività diretta dell’evento.
Ovviamente queste due modalità non descrivono tutto il pensiero, ne sono totalmente indipendenti,
ciononostante l’uso che facciamo della tecnologia sembra spingerci verso l’uno o l’altro estremo.
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
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ADATTARE L’ARTEFATTO ALL’UOMO
ARTEFATTI
INTERNI
SUPERFICIALI
(quel che vedo è tutto ciò che esiste)
PASSIVI
ATTIVI
(non si vede come funziona,
I rapporti sono arbitrari ed astratti
)
ATTIVI
PASSIVI ?
necessitano di interfacce
importanza del design
Spesso gli artefatti impongono di imparare qualche altra cosa, di leggere un manuale .
Tanto minore è la necessità di regole esplicite,tanto più facile è la risoluzione del problema.
La rappresentazione infatti dipende dall’uso,bisogna adattarla all’utente:
questo è il compito del design.
Si capisce quindi anche l’importanza delle AFFORDANCES:
l’insieme delle operazioni consentite da un oggetto.
Nel design| PRESENTAZIONE
di un oggetto il problema
DEL CORSOfondamentale sono le affordances percepite dall’utente.
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STRUTTURA DEL TESTO
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
Mappe dell’innovazione
24
APPROCCI STORICI
Mappe dell’innovazione
“Machines make history”
DEMAND PULL
Periodi scienza normale Periodi scienza straordinaria
(salto paradigmatico)
(ricerca in nuclei specializzati)
innovazione
SCIENZA
TECNOLOGIA
TECNOLOGY PUSH
SOCIETA’
PERCHE’ SI
INNOVA?
Elementi criticabili
Tecnologie citate ma non studiate
1800 J. Beckmann, “Dizionario delle innovazioni”
(tecnologia come campo di analisi autonomo)
Importanza solo innovazioni a successo
commerciale
Non tiene conto dell’incertezza della ricerca
“Technological data without context”
Rischia di forzare alla coerenza
Non tiene conto del contesto economico
Storia per risolvere problemi degli ingegneri
Elenco di eventi considerati separatamente,
non si colgono i nessi e la continuità
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
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VISIONE SISTEMICA
Mappe dell’innovazione
IMPORTANZA DEL CONTESTO
Superare VISIONE AUTONOMA DELLA TECNOLOGIA,
dove l`unica possibilita` e` l`accettazione
ANALISI SISTEMICA
DEI PROCESSI DI INNOVAZIONE
flessibilità
PROCESSO TECNOLOGICO
Contractable
character
Intractable
character
Insieme di parti INTERDIPENDENTI che svolgono
funzioni diverse, finalizzate a uno scopo unitario
CENTRALITA` DEL SOCIALE
Gli effetti dello sviluppo di una tecnologia sono
determinati dalla societa` (Mandelville)
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
No analisi singola innovazione, ma
ANALISI AREA PROBLEMATICA
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FILTRI ANALITICI
Mappe dell’innovazione
IL CARATTERE STRUTTURALE DELLA TECNOLOGIA
Definizione: Uso sistematico dei
metodi e delle conoscenze
scientifiche nel campo
tecnico/produttivo. (J. Bigelow)
specializzazione
SCIENZA
BRAIWARE
HARDWARE
T1
M1
SOFTWARE
T3
T2
M
M3
M2
TECNOLOGY AS KNOWLEDGE
Se c’è innovazione devono essere
innovati anche gli elementi
organizzativi a vari livelli (impresa,
Stato, Banche, ricerca..)
Learning
by doing
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
Learning
by using
ORGWARE
Trasferire la conoscenza
(presupposto per l’innovazione)
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FILTRI ANALITICI
Mappe dell’innovazione
DIMENSIONE PROCESSUALE DELLA TECNOLOGIA
Come avviene l’innovazione
Post innovation performance
Shumpeter
economia
Learning
By doing
Fase innovativa
Fase inventiva
Learning
By using
Path dependence
Influenza esercitata dalle basi materiali del passato
sulle dinamiche tecnologiche presenti
Rosenberg
Continuità o rottura?
Shumpeter: DISCONTINUITA’
feedback
Usher/Rosenberg: CONTINUITA’
Polanyi:SCALA TEMPORALE
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
Freeman: TASSONOMIA
Innovazioni
incrementali
Innovazioni maggiori
Innovazioni radicali
Nuovi sistemi tecnolog.
Rivoluzioni
tecnologiche
Ma non esiste un legame
diretto tra grado di
innovazione e intensità degli
effetti.
Importanza influenza del
contesto
28
( esempi
)
Esercitazione di Post Production
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
29
( esempi
Post
Anteprima post
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
30
( esempi
Link
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| PRESENTAZIONE DEL CORSO
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Corso di Fenomenologie del Design
A.A. 2009/2010
Prof Stefano Maffei
Cultori della materia: Massimo Bianchini,
Ursula Borroni
grazie
| PRESENTAZIONE DEL CORSO
)
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