Progetto
Storia della
Repubblica
Classi terze
Secondaria
di primo grado
Istituto Scolastico
Comprensivo
Cardano al Campo
Curatrice grafica :
Aspesi Mariagrazia
Anno scolastico
2006- 2007
Progetto
Storia della
Repubblica
Classi
IIIA, IIIB, IIIC, IIID
Insegnanti:
Aspesi Mariagrazia
Cerutti Rita
Ciociola Adelaide
Massaro Alfonso
Anno scolastico
2006- 2007
Conferenza
drammatizzata
Sala Consiliare
“S.Pertini”,
Cardano al Campo
1 giugno 2007
ore 21
Alla ricerca del
cittadino
III Tappa
dalla Restaurazione
alla Repubblica Italiana
Curatrice grafica :
Aspesi Mariagrazia
Un viaggio
in compagnia di Diogene
Bentornato,
Diogene!
Sei la nostra
mascotte!
Io vi ho aspettato
per un anno intero!
Partiamo per la tappa finale
del nostro viaggio?
Dove eravamo rimasti?
Il congresso di Vienna
Porta la restaurazione in Europa
La Restaurazione del Congresso di
Vienna fa fare un balzo indietro alla
situazione italiana…
… ma i semi gettati germoglieranno
grazie al
ROMANTICISMO
che fa presa sull’idea di
NAZIONE
IL ROMANTICISMO
L’idea di nazione era molto amata dai romantici...
Suolo
Confini naturali del Paese
Sangue
I legami delle origini rendevano fratelli
gli abitanti e gli appartenenti ad uno
stesso popolo
Lingua
La parlata comune che permetteva di
capirsi
Sbocciano le idee e i progetti di
INDIPENDENZA DALLO
STRANIERO …
… e le idee e i progetti
per
LA COSTRUZIONE
DELLO STATO
ITALIANO
prendendo anche spunto
da ciò era successo fuori
dal nostro territorio
Giuseppe
Mazzini
Vincenzo
Gioberti
Giuseppe
Garibaldi
I progetti per l’ Italia
Camillo Benso
conte di Cavour
Cesare
Balbo
Carlo
Cattaneo
Giuseppe Mazzini
Partito
Democratici per l’unità d’Italia.
Fondò la Giovine Italia e la
Giovine Europa
Obiettivo
Creare un’Italia indipendente, unita e repubblicana
Metodo
Guerra di popolo condotta dai borghesi e dagli operai delle città
esclusi i contadini
Vincenzo Gioberti
Partito
Cattolici-liberali
federalisti e neoguelfi
Obiettivo
Creare
un’Italia confederata,
comprendente anche i territori austriaci
presieduta dal Papa.
Metodo
Riforme graduali
Cesare Balbo
Partito
Cattolici liberali federalisti e neoguelfi
Obiettivo
Italia confederata
liberata dagli Austriaci
e presieduta dai Savoia
Metodo
Riforme graduali
Carlo Cattaneo
Partito
Democratici federalisti
Obiettivo
Italia confederata
non oppressa da uno Stato centrale
con ampia autonomia alle regioni
unita a una futura Confederazione europea
Metodo
Riforme graduali
Camillo Benso
conte di Cavour
Partito
Liberali per l’unità d’Italia
Obiettivi
Italia unita
sotto la monarchia dei Savoia
e sviluppo economico del Paese.
Metodo
Guerra di indipendenza contro l’Austria
guidata dai Savoia
con l’alleanza della Francia.
Giuseppe Garibaldi
Partito
Democratici per l’unità d’Italia
Obiettivi
Italia unita
con creazione di una repubblica
Metodo
insurrezione popolare
Guerra di
popolo
Riforme
graduali
Modalità per realizzare
l’Unità
Guerre di
indipendenza
Moti 1820-1821…
Carboneria…
Moti 1830-1831…
Via gli
Austriaci!
Società segrete!
Giovine Italia!
Moti del 1848…
Le cinque giornate di Milano …
APPELLO DI CATTANEO
“La città Milano è dei combattenti che
l’ hanno conquistata. Non possiamo
richiamarli dalle barricate per deliberare
(se stendere un appello ufficiale per
invitare Carlo Alberto di Savoia ad
aiutarli). Noi battiamo notte e giorno le
campane per chiamare aiuto! Se il
Piemonte accorre generosamente, avrà
la gratitudine dei generosi di ogni
opinione.
La parola gratitudine è la sola che possa
far tacere la parola REPUBBLICA e
riunirci in un solo volere.”
La Seconda Guerra d’Indipendenza
I plebisciti di annessione al
Piemonte
La spedizione dei Mille
1861
NASCE IL REGNO
D’ ITALIA
Mancano ancora il Veneto, Roma, Trento e Trieste
1866 - Terza Guerra
d’Indipendenza
1915-1918 -Prima
Guerra Mondiale
1870 – Presa di Roma
L’unificazione
si completerà
tra il 1866 e il 1918
L’Italia è fatta…
…ora bisogna fare
gli Italiani
Evviva il Re ! Evviva il Re ! Evviva il Re !
Una bandiera
Chinate o Reggimenti le Bandiere al nostro Re
Un inno
il tricolore con lo
stemma sabaudo
la Marcia Reale
Dal 1860 gli Italiani
cominciano ad avere
degli elementi in
comune
Una città capitale
Una costituzione
Torino, Firenze
Lo Statuto
Albertino
Roma (1870)
La
carta costituzionale
è un insieme
di leggi che regolano il
funzionamento di uno Stato e i
rapporti tra chi governa e chi è
governato.
Dopo i plebisciti di annessione
al Regno d’Italia
sotto Vittorio Emanuele II di Savoia,
viene esteso a tutto il Regno
LO STATUTO ALBERTINO
la Carta Costituzionale
concessa il 4 marzo 1848
da Carlo Alberto
ai sudditi del Regno di Sardegna.
Resterà in vigore fino a tutto il 1947
Lo Statuto Albertino
Era una carta costituzionale
• concessa per benevolenza dal sovrano (ottriata)
• scritta
• flessibile, cioè poteva essere facilmente
modificata o integrata dal Parlamento con una
legge ordinaria
Gli individui (sudditi) venivano definiti regnicoli
Si garantiva una certa libertà di pensiero, di
stampa, di religione e di associazione
Lo Statuto Albertino
Stabiliva che il re comandava, la nobiltà
appoggiava, il popolo ubbidiva.
Non prevedeva la distinzione tra i tre poteri
(esecutivo, legislativo e giudiziario) che erano tutti
in mano al Re.
il Senato era di nomina regia.
prevedeva un suffragio ristrettissimo: poteva
votare solo il 2% della popolazione
Ordinamento del Regno d’Italia
eleggeva
RE
Esercitava il
diritto di
revoca delle
leggi
Potere esecutivo
Potere giudiziario
Potere legislativo
Camera
senato
eleggeva
dei
deputati
eleggeva
Il popolo italiano
I ministri
I giudici
… suffragio
ristrettissimo?
Significa che
pochissimi
potevano esercitare
il diritto di voto :
solo i maschi a patto che avessero
un certo censo
LEGGE 20 marzo 1865, n.2248.
Unificazione amministrativa del Regno d'Italia
Art. 26
Non sono né elettori, né eleggibili …
gli analfabeti, … le donne, gli interdetti, o provvisti di consulente
giudiziario; coloro che sono in istato di fallimento dichiarato, o
che abbiano fatto cessione di beni, finché non abbiano pagati
intieramente i creditori; quelli che furono condannati a pene
criminali, se non ottennero la riabilitazione; i condannati a pene
correzioni od a particolari interdizioni, mentre le scontano; … i
condannati per furto, frode o attentato ai costumi
Ancora sudditi
nel Regno d’Italia
… e la vita continua
fino al 1922
Con la presa del potere da parte di Mussolini,
l’Italia monarchica si trasforma in una DITTATURA
Non c’erano più le basilari libertà dell’individuo,
né le libertà civili, né le libertà politiche
le LEGGI FASCISTISSIME del 1926
posero le basi del regime
La discriminazione tra gli individui non colpì
solo le diversità ideologiche, ma anche le
“diversità razziali”, quando nel 1938 vennero
introdotte
le LEGGI RAZZIALI contro gli EBREI
per compiacere l’alleato Hitler
Lo Statuto Albertino è rimasto in vigore
anche durante la dittatura fascista.
Proprio la sua caratteristica di
costituzione flessibile, facilmente
modificabile con un iter legislativo semplice e
con una maggioranza qualsiasi
permetterà al regime fascista
di cambiare le regole della convivenza civile
apportandovi sostanziali modifiche.
E nessuno poté fare appello
alla carta costituzionale per
garantire le democrazia
•Rafforzati i poteri del capo del governo
•Aboliti i partiti politici
•Abolita la libertà di stampa e di pensiero
•Abolita la libertà di sciopero ed associazione
•Istituita l’OVRA
•Istituito il Tribunale Speciale per
la difesa dello Sato
•Stabilita la pena del confino per
gli oppositori
•Reintrodotta la pena di morte
L’Italia soffrì anche per le
scelte di politica estera
del regime fascista
• la conquista dell’Etiopia (1935-1936)
• la guerra di Spagna (1936-1939)
• la guerra in Albania
• la Seconda Guerra Mondiale (1940-1945)
• la ritirata di Russia
Dopo lo sbarco in Sicilia degli AngloAmericani,
il re Vittorio Emanuele III ,
il 25 luglio 1943
convoca Mussolini, che era stato
messo in minoranza nel Gran
Consiglio del Fascismo, gli ritira il
mandato e lo fa arrestare.
Nasce un governo di tecnici e alti
funzionari di Stato col generale Badoglio
come capo del governo.
Le forze politiche antifasciste, organizzate nella
Resistenza, non sono disposte a collaborare con la
monarchia che ha permesso l’instaurazione e
l’affermazione del regime fascista.
La questione della forma dello stato in Italia da
questo momento sarà motivo di forti tensioni
politiche.
8 SETTEMBRE 1943
Viene reso noto al Paese l’armistizio
firmato cinque giorni prima
dal generale Badoglio con gli Anglo-Americani.
Si aprono giorni di grande confusione.
L’esercito non sa e non riceve nuovi ordini.
Vittorio Emanuele III e Badoglio
abbandonano Roma il 9 settembre
e si rifugiano a Brindisi già
liberata dalle forze armate angloamericane.
Qui proclamano il Regno del Sud.
Intanto nel centro-nord la guerra
continua: contro i nazi-fascisti della
Repubblica Sociale Italiana
DAL 1944 AL 25 APRILE DEL 1945
L’ITALIA LOTTA PER LIBERARSI DAL FASCISMO
Nel 1944 la Resistenza diventa un fenomeno di massa.
I partiti politici che erano stati esiliati dal fascismo si
riorganizzano.
Si discute sui seguenti punti:
• Il C.L.N.A.I. deve essere riconosciuto come Governo
dell’Alta Italia ?
•Può dichiarare subito caduta la monarchia e
proclamare la nascita della Repubblica?
ASPETTANDO LA REPUBBLICA
LA SVOLTA DI SALERNO ( aprile 1944)
Il problema della questione istituzionale si risolve con l’accordo
Togliatti –Badoglio a Salerno che “congela” la questione
“monarchia - repubblica” per 2 anni.
Sarà così che gli Italiani andranno a votare 12 mesi dopo la
liberazione nazionale: la data è fissata, non senza pressioni e
discussioni, per il 2 giugno 1946.
Gli italiani prima saranno chiamati a votare
alle elezioni amministrative
È chiara la forte motivazione politica di questa
scelta:
le elezioni amministrative erano un test poco
rischioso per sondare le idee politiche degli elettori
e permettevano di prendere tempo per rimettere in
gara i vari notabili dei partiti.
Anche il dipartimento di stato americano
è favorevole a questa soluzione proposta
da De Gasperi.
Egli diventerà Presidente del Consiglio dal
10 dicembre 1945 e firmerà gli atti per le
elezioni amministrative della primavera
1946 e del referendum del 2 giugno 1946.
LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE
Marzo – Aprile del 1946
• Votano per la prima volta le Italiane
• è introdotto veramente il suffragio universale
• si vota con un sistema proporzionale
• si vota in 5596 comuni
Il decreto del 1 febbraio 1945 fu approvato senza
grossi problemi, contrariamente a quanto successo
per tutto l’800 ed i primi del ‘900.
Quasi tutto il mondo occidentale ormai,
negli anni Trenta- Quaranta,
aveva concesso il voto alle donne.
Non si poteva negare
il grande contributo che le donne stavano
portando a sostegno del Paese in guerra
nel lavoro, in cui si erano in gran parte
sostituite agli uomini impegnati al fronte
sia nella Resistenza
De Gasperi, Togliatti, Pio XII
avvertirono l’enorme importanza del
voto alle donne ed il mutamento
radicale che esso comportava:
le donne erano il 53% dell’elettorato
e avrebbero portato alle urne 15
milioni di voti.
Sia il P.C.I. sia la D.C.
dovettero confrontarsi con la diffidenza
che il voto alle donne suscitavanella loro
base.
IL RE DI MAGGIO
Poche settimane prima del 2 giugno 1946 Vittorio
Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto
II perché era ormai compromesso con il fascismo
avendo approvato la politica di Mussolini.
In virtù di questo atto la monarchia riuscirà ad
ottenere il 45% dei voti nel referendun
istituzionale
2 giugno 1946
Il referendum istituzionale
MONARCHIA o REPUBBLICA?
L’Elezione dell’Assemblea Costituente
Avrà il compito di scrivere la Costituzione
La LEGGE FONDAMENTALE dello Stato
RISULTATI DEL REFERENDUM
DEL 2 GIUGNO 1946
repubblica
Il sud e le isole
il centro e il nord
totale
monarchia
35,7
64,4
64
36
54,3
45,7
L’ITALIA HA SCELTO:
E’ REPUBBLICA
Risultati del referendum del 2 giugno 1946
Distribuzione dei risultati per
area geografica
Risultati totali
70
60
50
repubblica
monarchia
40
Sud ed Isole
30
Centro e Nord
20
10
0
repubblica
monarchia
… Assemblea
Costituente?
E’ un organismo
rappresentativo del popolo
che ha il compito
di riformulare
le regole fondamentali
di funzionamento dello Stato
quando questo muta regime
L’Assemblea Costituente era
composta da 556 rappresentanti
del popolo italiano appartenenti
alle formazioni politiche che
avevano ottenuto seggi nelle
elezioni.
Sono presenti molti uomini politici
che troveremo nella storia
dell’Italia degli anni successivi
E’ eletta con il
sistema
proporzionale
Si riunisce la prima volta
il 25 giugno 1946
Sono presenti solo 21 donne
Il 22 dicembre 1947,
dopo 170 sedute,
il testo della Costituzione
fu approvato.
Entrò in vigore
a partire dal
1° gennaio 1948
Una copia della
Costituzione rimarrà
esposta in visione per
un anno in ogni palazzo
comunale
Le caratteristiche della nostra Costituzione
- votata
- scritta
- rigida
- lunga o estesa
- programmatica
La nostra Costituzione…
… vecchia
innovativa
rivoluzionaria …?
Racchiude in sé tutte e
tre le qualità
La prima parte della Costituzione
è ritenuta la più innovativa…
La seconda parte della costituzione è
giudicata ‘vecchia’
Nei 139 articoli sono sparsi
molti elementi di novità
Per scrivere i Principi Fondamentali
della Costituzione della Repubblica
l’Assemblea Costituente dovette...
…mettere da parte le differenze ideologiche
dei vari partiti
Attuò l’idea del solidarismo
Fu un patto in cui si
riconobbero
tutte
le forze politiche
Proprio per la condivisione da cui nasce,
la Costituzione
DEVE essere la LEGGE
in quanto contiene i valori fondanti
che fanno di ognuno di noi un cittadino
che ha dei diritti inalienabili garantiti dalla Legge
e che è soggetto a dei dover stabiliti dalla Legge
stessa.
diritti
doveri
libertà
“ In questa Costituzione c'è dentro
tutta la nostra storia, il nostro passato;
tutti i nostri dolori, le nostre sciagure, le
nostre glorie
sono tutti sfociati qui in questi articoli “
Calamandrei
Abbiamo finalmente
trovato
il cittadino
Ora dobbiamo
mettere in pratica
quanto abbiamo studiato
perché saremo i cittadini di domani
BIBLIOGRAFIA
• G.Barbiellini Amidei, Vivere da cittadini, Minerva
Italica
• Bonifazi –Pellegrino, Cittadini per il 2000, Bulgarini,
• A.R.Leone, Dal villaggio alla rete, Sansoni per la
scuola,3°
• C.Cartiglia, Storia amica, Loescher,3°
• V. Calvani, Scambi tra civiltà, Arnoldo Mondadori, 3
• E.Baffi-E.Beni, Il racconto della storia, C
• A.Brancati- T.Pagliarani, Tanti tempi, una storia, La
Nuova Italia, 3
• S.Zaninelli-G.Bonelli-P.Riccabone,
Storia
ed
Educazione alla Cittadinanza, Atlas, 3
• Immagini e fotografie : da Internet ( siti di ricerca
libera)
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Partito