Diffusione e localizzazione geografica
Lo Shintoismo è praticato quasi esclusivamente in Giappone. È molto
difficile stimare il numero complessivo degli shintoisti in quanto si
può essere shintoisti e, contemporaneamente, aderire alBuddhismo.
Secondo alcune fonti vi sono circa 100 milioni di giapponesi che
praticano una combinazione di Shintoismo e Buddhismo.
Lo Shintoismo non ha fondatore.
In origine, lo Shintoismo era il frutto della
mescolanza di riti, miti, credenze, tecniche
divinatorie, usi e costumi profondamente radicati
nella vita quotidiana del popolo giapponese.
Dapprima tale complesso di pratiche e di
credenze non portava nessun nome, e soltanto con
l'avvento del Buddhismo in Giappone (nel VI
secolo) venne a essere distinto con il nome di
shinto (che significa "via degli dei").
Oggi possiamo dire che Buddhismo e Shintoismo
siano “fuse” insieme.
Testi sacri
Sebbene lo Shintoismo non abbia dei veri e propri testi sacri, vi
sono alcuni libri che raccolgono i miti e le tradizioni religiose del
popolo giapponese: tra questi, i principali sono il Kojiki
("Memorie degli avvenimenti dell'antichità"), e il Nihon shoki
("Annali del Giappone"), scritti nell'VIII secolo, in cui si trova la
storia del Giappone dalla sua creazione - per opera della coppia
divina, Izanagi (maschio) e Izanami (femmina) - all'anno 697.
La filosofia di vita shintoista ruota intorno all'idea che vi sia un'armonia profonda tra gli
esseri umani, la natura, e le numerose divinità che popolano l'universo.
Gli esseri divini si chiamano kami, sono generalmente benigni e proteggono coloro che si
rivolgono a essi. I kami si identificano con numerosi oggetti naturali (montagne, ruscelli,
animali, alberi, ecc.), con alcuni personaggi mitici o storici e con gli antentati.
Secondo la mitologia shintoista del Kojiki e del Nihon shoki, la famiglia imperiale (il cui
primo imperatore è ritenuto Jimmu Tenno) discende direttamente dalla dea del sole
Amaterasu, considerata come capostipite.
Lo Shintoismo convive
facilmente con le altre
religioni e, difatti, molti
shintoisti sono
contemporaneamente
devoti al Buddhismo. Si
tratta di una religione che
non incoraggia il
proselitismo poiché è
considerata inadatta ai
popoli non giapponesi.
Il simbolo della religione shintoista è rappresentato dal Torii
che è il portale di accesso a un santuario shintoista, formato da due stipiti
verticali rossi sovrastati da altrettanti architravi, anch'essi rossi.
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