L’ Istituto Professionale di Stato “F.S. CABRINI” di Taranto presenta Una presentazione realizzata dagli alunni della classe I A Operatori Audiovisivi I quattro pittaggi Un tempo la città vecchia era divisa in quattro pittaggi delimitati da Via di Mezzo e Postierla via Nuova. Quello vicino al Castello Aragonese si chiama pittaggio Baglio, quello vicino all’ingresso del canale navigabile del Mar Piccolo si chiama Turripenne, quello che ospita Piazza Fontana si chiama Ponte , mentre il quarto Pittaggio con il Duomo e la chiesa di San. Domenico si chiama San Pietro. Le colonne doriche Le due colonne di età arcaica appartenevano al lato nord di un tempio del VI sec. a.C. Il tempio era composto: da sei colonne sul lato più corto e tredici sul lato più lungo. Del tempio faceva parte una grande cisterna ritrovata nel convento dei padri celestini di cui rimane molto poco dietro le colonne Il castello Aragonese Il Castello Aragonese fu costruito nel 1492 sull’ impianto del precedente castello di età Normanna o Sveva. Fu progettato in funzione dell’ uso delle bocche di fuoco. La parte più antica del castello è la chiesa dedicata a San Leonardo. All’ interno della struttura si trovano una singolare camera della tortura di recente riportata alla luce insieme ad un settore destinato ai feriti che, più che curati, venivano lasciati morire. Dagli spalti del castello si vede e si controlla il ponte girevole creato per superare il canale navigabile. Proprio di fronte al Castello c’è il Palazzo Amelio, primo stabile costruito nel nuovo borgo. Il canale navigabile ed il ponte girevole Il ponte di accesso al castello Il pennone Il fossato del Castello Il Duomo di S. Cataldo Prima dedicato a S. Maria , è probabilmente adattato su un tempio pagano. I lavori furono ultimati alla fine dell’anno 900 su ordine dell’imperatore Bizantino Niceforo Foca. La facciata è del 1713 su lavori dell’architetto Mauro Manieri.Il fonte battesimale risale al X secolo. Evidenti i diversi stili delle colonne .In alto il soffitto è a cassettone in legno,in fondo dietro l’altare maggiore due cappelle.La prima a sinistra è quella intitolata a S. Agnese, a destra il cappellone dedicato al patrono S. Cataldo In piazza Duomo si trova il Convento di S. Chiara realizzato tra la fine del 1500 e l’inizio del secolo successivo dall’architetto Raffaele Pesce. Dal 1861 è diventato bene comunale Si vede ancora funzionante la ruota per passare il cibo alle suore di clausura. Oggi è sede del Tribunale dei minori. Cappellone di S. Cataldo Fu commissionato dall’arcivescovo Caracciolo nel 1657 e terminato alla fine dello stesso secolo.I marmi colorati utilizzati sono definiti “memoria” perché presi dagli antichi edifici di Taranto. All’interno si trova la tomba con il sarcofago di S. Cataldo e la statua in argento. Sul soffitto la cappella a forma ovale gli affreschi del 700 firmati dal pittore Paolo de Matteis raffigurano in alto S.Cataldo e sul tamburo i miracoli del Santo. Il Museo della Memoria La Chiesa di S. Domenico La statua del “Bambino” portata in processione fra le strade dell’isola la mattina dell’Epifania La Madonna dell’Addolorata La statua del Cristo morto Fine visita Istituto Professionale di Stato “F.S. CABRINI” Taranto Presentazione multimediale realizzata dagli alunni della classe I A Operatori della Comunicazione Audiovisiva in occasione di una visita all’isola Docenti Coordinatori : L. Montenegro (Revisione testi) C. Petrosillo (Elaborazione informatica) A.M. Fago (Contributi audio) Si ringraziano per la collaborazione: L’Associazione Culturale Centro Storico di E. Risolvo e