Il petrolio è un insieme di sostanze naturali che si trovano
normalmente associate alle rocce sedimentarie e derivano
dalla trasformazione/decomposizione di sostanze organiche
che, anziché essere distrutte dai normali processi naturali, si
conservano e si accumulano nel sottosuolo per milioni di anni
all'interno delle rocce sedimentarie stesse che via via si
formano.
Ai giorni nostri, il suo impiego è vastissimo, basti pensare ai
carburanti che muovono le nostre macchine, oppure alla
plastica con cui sono realizzati la maggior parte degli oggetti
che utilizziamo quotidianamente.
Perché il petrolio è così importante?
Per capire come mai la nostra economia e il nostro stile di
vita siano così fortemente dipendenti dal petrolio basta
dare uno sguardo ai seguenti dati:
• -Il 40% di tutta l’energia primaria mondiale viene dal
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petrolio
-Il 90% di tutta l’energia usata per i trasporti viene dal
petrolio
-Il 65% del petrolio viene usato per fare carburanti
-Del restante si fa energia elettrica,riscaldamento degli
edifici,asfalti,materie
Plastiche,fertilizzanti,prodotti chimici e medicinali.
-Il mondo consuma 25 miliardi di barili di petrolio
“convenzionale”
all’anno.
Spesa mondiale: circa 1400 miliardi di dollari, ovvero
mille miliardi di euro.
In Italia mediamente:
• 5litri di petrolio per persona:1litro di
petrolio=30Eurocent
• 5litri di petrolio= 1.5 Euro
• Consumiamo un barile di petrolio al
mese:1barile=159 litri pari a 36 Euro
• Consumiamo di petrolio annuale per una
famiglia di 4 persone in Italia:7.760 litri.
Quasi 2.000 Euro ai prezzi del 2005.
OPEC
L'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio meglio conosciuta
come OPEC (Organization of the Petroleum Exporting Countries),
fondata nel 1960, comprende attualmente dodici paesi che si sono
associati, formando un cartello economico, per negoziare con le
compagnie petrolifere aspetti relativi alla produzione di petrolio, prezzi
e concessioni. La sede dell'OPEC, inizialmente stabilita a Ginevra, a
partire dal 1° settembre 1965 è stata trasferita a Vienna.
L'organizzazione parallela dell' OAPEC (Organization of Arab Petroleum
Exporting Countries), fondata nel 1968 nel Kuwait, si occupa del
coordinamento delle politiche energetiche dei paesi Arabi parte
dell'OPEC, teoricamente a fini di sviluppo e in pratica per l'impiego
dell'esportazione di petrolio come arma politica.
Bandiera dell'OPEC
Il petrolio 100 dollari a barile
Nella prima seduta del 2008, il petrolio tocca la soglia
dei 100 dollari al barile. Il rialzo è superiore di 3 dollari
rispetto all’ultima rilevazione degli ultimi dati. Ad
alimentare gli acquisti sulle quotazioni del greggio sono
stati i rinnovati episodi di violenza e i timori che l’Opec
potrebbe non essere capace di soddisfare la sua quota
di domanda globale di greggio entro il 2024.
Altro fattore che incide sulla performance odierna è
rappresentato dalla chiusura di alcuni porti del Messico
da cui il petrolio viene esportato, causa le cattive
condizioni del tempo. Da segnalare che nel corso del
2007, i prezzi del greggio hanno messo a segno un balzo
del 57 per cento.
La Guerra del Golfo (Kuwait)
• La Guerra del Golfo (2 agosto 1990 – 28 febbraio 1991 (detta anche
Prima Guerra del Golfo) conflitto che oppose l'Iraq ad una coalizione
composta da 35 stati formatasi sotto l'egida dell'ONU e guidata dagli
Stati Uniti, che si proponeva di restaurare la sovranità del piccolo
emirato del Kuwait, dopo che questo era stato invaso dall'Iraq.
• Il 2 agosto del 1990 il ra‘īs (Presidente) iracheno Saddām Husayn
invase il vicino Stato del Kuwait in nome di un'antica ma infondata
pretesa di Baghdad di recuperare un territorio che sarebbe stato
iracheno, malgrado prima della nascita dell'Iraq sia l'Iraq sia il Kuwait
fossero stati parte non perfettamente distinguibili
amministrativamente dei più vasti domini del Sultanato ottomano e
che, comunque, l'Iraq avesse riconosciuto l'indipendenza del piccolo
Emirato del Golfo Persico allorché questi chiese ed ottenne di essere
ammesso nella Lega Araba.
L'invasione provocò delle immediate sanzioni
da parte dell'ONU che lanciò un ultimatum,
imponendo il ritiro delle truppe irachene, la
richiesta non conseguì risultati e il 17
gennaio 1991 iniziò la Guerra nel Golfo, le
operazioni di aria e di terra furono
chiamate, dalle forze armate statunitensi,
Operation Desert Storm motivo per cui
spesso ci si riferisce alla guerra usando la
locuzione "Tempesta nel deserto".
• Le sette compagnie erano:
• Standard Oil of New Jersey, successivamente trasformatasi in
•
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Exxon e in seguito fusa con la Mobil per diventare ExxonMobil;
Royal Dutch Shell, Anglo-Olandese;
British Anglo-Persian Oil Company, successivamente
trasformatasi in British Petroleum (BP);
Standard Oil of New York, successivamente trasformatasi in Mobil
e in seguito fusa con la Exxon per diventare ExxonMobil;
Texaco, successivamente fusa con la Chevron per diventare
ChevronTexaco;
Standard Oil of California (Socal), successivamente trasformatasi
in Chevron, ora ChevronTexaco;
Gulf Oil, in buona parte confluita nella Chevron.
69% Termoelettrica
15% Importata 13% Idroelettrica
rinnovabili alternative
3% Fonti
Energia alternativa
Per fonte di energia alternativa (o anche energia alternativa) si
intende un modo di ottenere energia elettrica fondamentalmente
differente da quella ottenuta con l'utilizzo dei combustibili
fossili, che costituiscono le fonti "non rinnovabili".
Spesso tale classe di fonti energetiche viene confusa o assimilata
a quella delle fonti di energia rinnovabile (che in inglese sono
sinonimi) o anche a quella delle fonti energetiche in grado di
permettere uno sviluppo sostenibile. In realtà le fonti di energia
alternativa comprendono una classe più ampia di forme di
produzione di energia comprendendo "qualunque" modo di
produzione di energia che non avvenga mediante l'utilizzo di
combustibili fossili. Una differenza sostanziale ad esempio è la
presenza fra le fonti alternative dell'energia nucleare, che non
viene compresa nelle altre due classi.
Negli ultimi trent'anni sono state investite nella ricerca in tal
senso molte risorse umane ed economiche. Nonostante ciò, uno
dei problemi è rappresentato da conflitti d'interesse tra chi
dovrebbe investire i fondi nella ricerca e chi produce
attualmente l'energia o chi vende petrolio: di conseguenza
vengono a mancare le alternative per il futuro.
Ad oggi sta aumentando, da
parte di numerosi ricercatori
la preoccupazione per il futuro
energetico dell'umanità.
Secondo modelli ritenuti
generalmente validi come ad
esempio il modello di Hubbert,
Alessio Oliva
Ilaria Mandas
Marco Cenere
Sara Ziccardi
IVF
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Il petrolio