LE PRIMARIE DEI FERRARESI – 9 maggio 2009 INDICE DELLE SEZIONI Manifesto Etico e Manifesto Programmatico delle Primarie Tabella riassuntiva delle sottoscrizioni ai manifesti Analisi degli interventi ai candidati alla tavola rotonda (9 maggio) Link alla sezione video (Youtube, tavola rotonda del 9 maggio) Indice Tabella riassuntiva http://files.meetup.com/210108/Primarie-dei-Ferraresi.pdf Indice Tabella riassuntiva http://files.meetup.com/210108/Primarie-dei-Ferraresi.pdf Indice Tabella riassuntiva http://files.meetup.com/210108/Primarie-dei-Ferraresi.pdf Indice Tabella riassuntiva http://files.meetup.com/210108/Primarie-dei-Ferraresi.pdf Indice Tabella riassuntiva http://files.meetup.com/210108/Primarie-dei-Ferraresi.pdf Indice Tabella riassuntiva http://files.meetup.com/210108/Primarie-dei-Ferraresi.pdf A) Etica e buon esempio B) La politica come servizio LEGENDA Approvato pienamente C) Il denaro come strumento D) Reclutamento trasparente Approvato in parte E) Piano organico per i cittadini 1) Democrazia Partecipativa 2) Referendum popolare 3) Debito Pubblico 4) Patrimonio comunale 5) Holding Ferrara Servizi 6) Consapevolezza energetica Non approvato Approvato nelle dichiarazioni ma non sottoscritto (DISTRAZIONE alla ratifica) 7) Controllo emissioni Turbogas 8) Piano Provinciale Rifiuti 9) Acqua e servizi idrici 10) Scuola e Università Indice Analisi degli interventi dei candidati a sindaco - Tavola rotonda 9 maggio 2009. (Discussione Manifesto etico e Manifesto Programmatico) Presenti: I. Bregola (PRC), G. Dragotto (PdL), G. Cavicchi (Lega Nord), R. Savini (civica RF), T. Tagliani (PD), V. Tavolazzi (civica PpF). G. Barbieri, della lista civica “Io amo Ferrara”, invia un comunicato per spiegare la sua mancata adesione all'iniziativa in cui fa sapere che “non intende partecipare ad incontri pubblici che prevedano confronti con altri candidati”. COMPLIMENTI Giulio, un bel biglietto da visita per un aspirante alla carica di Sindaco!! In generale, questi i punti più discussi e/o contestati del documento Primarie dei Ferraresi - punto A relativo alla decadenza del mandato in caso di condanne penali, procedimenti in corso o semplice rinvio a giudizio: quasi tutti i candidati hanno sottolineato sia che è necessario distinguere tra le diverse tipologie di reato, escludendo a priori, quelli di opinione e disobbedienza civile, sia che il solo rinvio a giudizio non può costituire elemento di decadenza del mandato. Distinzione ragionevole e dunque condivisibile. - Il punto che riguarda la remunerazione di amministratori e, in particolare, quello sul compenso mensile del sindaco. Sottolineata da più di un candidato (Cavicchi, Savini, Dragotto, Tagliani) la necessità di distinguere tra cariche elettive e nomine di tipo dirigenziale, tutti hanno rilevato la necessità di limitare la durata dei contratti e/o mettere un freno ai compensi degli amministratori delle aziende pubbliche o partecipate. Mentre l'argomento per sostenere la contrarietà ai tagli drastici delle cariche elettive è stato principalmente il livello di responsabilità ed impegno richiesto, che giustificherebbe retribuzioni superiori e comunque almeno confrontabile agli stipendi dei dirigenti privati. Ricordiamo che a differenza delle imprese private, le risorse per i costi della politica vengono dagli stessi cittadini e inoltre che l'argomento secondo il quale le responsabilità personali che l'amministratore si assume andrebbe ragionevolmente controbilanciato dal ricavo economico personale non regge più da molti anni, da quando cioè è in atto una strategia normativa precisa che tende a deresponsabilizzare gli alti livelli politici e tecnici. Sempre più spesso amministratori e dirigenti di az. pubbliche o partecipate passano indenni dalle responsabilità che deriverebbero dalle loro decisioni, ed esempi in tal senso abbondano purtroppo anche a Ferrara: Palazzo degli specchi, Polo di Cona, Piazzetta Municipale, per citare solo i più conosciuti. Indice Analisi degli interventi dei candidati a sindaco - Tavola rotonda 9 maggio 2009. Crediamo fortemente che comprendere la realtà di un territorio per chi lo deve governare sia facilitato da un vissuto personale degli amministratori il più confrontabile possibile a quello della maggioranza dei cittadini. La politica come servizio (punto B) va intesa all'opposto del professionismo politico, dove quest'ultimo a nostro avviso coincide sic et simpliciter con la copertura di incarichi pubblici per periodi pluridecennali. - Sul punto 3 del documento programmatico relativo alla riduzione progressiva del debito pubblico tutti riconoscono la necessità di contenerlo, ma non accettano il paletto del 3% annuo definito irrealistico (Dragotto) o cmq troppo rigido (Savini, Cavicchi). Tagliani definisce il punto irrealizzabile soprattutto per chi aderisce anche agli altri punti che richiedono investimenti soprattutto nelle politiche sociali. La Bregola parla di “sostenibilità del debito”. - Quasi tutti (ad eccezione di Tavolazzi) pur soffermandosi lungamente sui concetti di partecipazione democratica dei cittadini per agganciarsi alla prima parte della serata, si dichiarano poi contrari o solo parzialmente favorevoli a strumenti atti a favorire e incentivare l'uso del referendum (punto 2). Si teme un uso inflazionato dello strumento referendario. In particolare, alcuni passaggi dei singoli interventi Bregola: condivide i punti delle Primarie dei Ferraresi soffermandosi ripetutamente sulla parte etica e sulla democrazia partecipativa. Intreccia gli argomenti proposti dalle Primarie con gli intendimenti presenti nel programma del PRC/PDCI, specificando, ad esempio, che riguardo ai punti sulle retribuzioni degli amministratori già lo statuto del proprio partito prevede un tetto massimo per gli stipendi degli eletti di 3500 euro con l'eccedente versato alle casse del partito. In realtà ciò non corrisponde a quanto richiesto, poiché l'obiettivo è quello di calmierare gli stipendi degli amministratori per alleggerire i costi della politica che gravano sulle spalle del cittadino. La candidata accoglie e rispetta le condizioni del dibattito proposte ed approva nella sostanza tutti e dieci i punti del manifesto programmatico pur con alcuni emendamenti. Cavicchi: apre il secondo giro con un singolare riferimento al livello medio della cittadinanza definita “non certo tutta come quella che c'è in sala stasera” e ricordando che buona parte della popolazione ignora come si vota o è addirittura analfabeta. Traduco: “la democrazia partecipata è roba da elite”! Definisce una prassi comune non andare oltre le due candidature (?), e si dichiara contrario all'abuso dello strumento del referendum (non sottoscrive il punto 2) e dei forum. Non vorrebbe avere come Sindaco la responsabilità della Holding Servizi che dunque rimanda al Consiglio. Chiede che L'Università faccia di più per la città (ma non si capisce né COME né COSA) ed infine sul piano organico dei cittadini per uscire dalla crisi economica del territorio chiede criticamente COSA farebbero GLI ALTRI. No comment! Indice Analisi degli interventi dei candidati a sindaco - Tavola rotonda 9 maggio 2009. Dragotto: “Primos inter pares“ è la preziosa citazione con la quale definisce più di una volta il Sindaco. Approva i punti del Manifesto Etico, a esclusione di quello del denaro come strumento e non come fine; del Manifesto Programmatico approva l'istanza della democrazia partecipativa e commenta gli altri punti descrivendo l'esistente o rilevando le criticità della scorsa amministrazione. Un NO chiaro alla gestione della cosa pubblica attraverso la democrazia referendaria. Rivendica l'alba della battaglia contro la Turbogas salvo poi dimenticare di firmare il punto del documento che la riguarda e dice di non aver difficoltà ad affermare che “l'acqua è una cosa pubblica“. Dimentica, probabilmente colto da amnesia temporanea, che la coalizione a cui appartiene e che attualmente governa il Paese ha approvato nell'agosto scorso una legge che permette di privatizzare il servizio idrico consegnandolo alla logica del profitto Art 23 bis D. L. Tremonti. In particolare su acqua e farmacie pubbliche, osserviamo che non ci si può prima lamentare di aver “svenduto le partecipazioni che adesso fruttano lauti ricavi ad HERA (acqua),” (osservazione più che condivisibile) per poi definire “incomprensibile” la strenua difesa di un'azienda pubblica che funziona ed è in attivo come le farmacie comunali. Delle due l'una. Singolare infine l'affermazione che “dopo questo dibattito la questione della democrazia partecipativa risulta molto molto molto interessante”. Accogliamo con favore il tono dialogante, mentre per trovare affinità sui contenuti si dovrà attendere una prossima occasione. Savini: condivide quasi interamente il manifesto etico e sembra stupirsi del punto che definisce la politica come servizio sostenendo che la “politica se non è un servizio non è politica.” Lo ringraziamo perché, pur con le dovute eccezioni, da ciò a cui abbiamo assistito negli ultimi decenni non ce ne eravamo proprio accorti. Ribadisce con forza la necessità di definire sistemi di verifiche periodiche del rispetto degli impegni assunti dall'amministratore di fronte alla cittadinanza; parla di sopravvalutazione della democrazia elettronica e dei sondaggi e non accetta l'uso inflazionato del referendum ricordandone pure l'aspetto dei costi. Vorremmo ricordargli che sarebbero ben altri i costi da controllare, quelli che infastidiscono MOLTO il cittadino: gli sprechi, i costi delle inefficienze e dei privilegi del sistema. Dice no alle Agenzie di diritto pubblico per la gestione del patrimonio comunale definendole “ennesimi carrozzoni” e auspica un ritorno del controllo di Holding Servizi interamente al Consiglio Comunale. Sapendo da quanto tempo sta nel palazzo (altro che due mandati....!) c'è da chiedersi dove fosse quando è stata costituita e il Consiglio “espropriato di un diritto che gli apparteneva”. Perfetto nel rispettare le regole stabilite per il dibattito. Tagliani: approva i punti del Manifesto Etico e auspica un confronto su “come entrare ed uscire dalla politica”. Passerà alla storia l'affermazione ”attorno a questo tavolo non ci sono professionisti della politica, in quanto ognuno di noi ha una propria vita professionale”. Singolare affermazione per un Consigliere Regionale, ex Vicesindaco che ha responsabilità dirette in più di una scelta di governo nelle passate legislature da ben oltre un decennio. Scelte che ci limitiamo a definire “infelici” e sulle quali in nessun passaggio della campagna elettorale e ancor meno la sera del 9/5, abbiamo sentito recitare un sommesso mea culpa. Del Manifesto Programmatico approva l'istanza della DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA perdendosi nei ricordi di Indice “riflessioni già appartenenti dell'università cattolica negli anni 70”. Analisi degli interventi dei candidati a sindaco - Tavola rotonda 9 maggio 2009. Per i rimanenti punti introduce sostanziali elementi di differenza o comunque rimanda al proprio programma come candidato del PD. Ci permettiamo di suggerire che “l'autoreferenzialità di enti al 100% pubblici nella gestione del personale e del credito”, ossia la loro lottizzazione, non si sana con la svendita al privato e/o con la gestione aziendalistica appannaggio della sola Giunta: Hera costituisce oramai un caso classico di studio. Nondimeno, accogliamo con favore il tono dialogante, mentre per trovare affinità sui contenuti si dovrà attendere una prossima occasione. Tavolazzi: dichiara di condividere completamente i punti delle Primarie dei Ferraresi, e sottoscrive anche quelli più controversi (debito e riduzione delle retribuzioni), sui quali però non si esprime preferendo evidenziare le lacune del documento (che sappiamo esserci, trattandosi non di un programma elettorale, ma di una serie di proposte/richieste da parte dei cittadini) rispetto al programma di PpF. Utilizza parte del proprio tempo a dispensare consigli sull'organizzazione del dibattito piuttosto che approfondire le modalità di intervento su alcuni temi come richiesto in apertura, perdendo così l'occasione di concentrarsi sui punti più importanti del manifesto programmatico. Interessanti le osservazioni e le proposte sulla democrazia partecipativa e trasparenza amministrativa. Approva in pieno lo strumento del referendum e l'uso di Internet per coinvolgere maggiormente i cittadini nelle fasi decisionali e ricorda le battaglie sostenute all'interno dei comitati ambientalisti. La mancata firma dei 4 punti del documento etico è avvenuta per DISTRAZIONE nell'atto di ratifica. Il livello di accoglimento dei vari punti etici e programmatici si può verificare con la tabella delle sottoscrizioni Confrontabile con il documento originale firmato Tabella riassuntiva Manifesto Primarie Indice GLI INTERVENTI DEI CANDIDATI, CIASCUNO SUDDIVISO IN 2 PARTI, SI POSSONO VISIONARE SU YOU TUBE http://www.youtube.com/results?search_type=&search_query=+dondo70+9+maggio&aq=f Indice