IL LEGNO Caratteristiche: Composizione: •Cellulosa- 60% componente principale •Lignina -30% sostanza che forma la membrana delle cellule; conferisce al legno durezza e potere calorico •Acqua- 10/50% è variabile secondo la specie, l’età, il periodo vegetativo ed il clima . •Altre sostanze piccole quantità di Sali minerali, olii essenziali, sostanze gommose e coloranti •Fisiche- Infiammabile e combustibile, discreto isolante termico- Il colore varia dal bianco(balsa ed abete al grigio bruno del frassino e del noce fino al nero dell’ebano •Meccaniche – buona resistenza alla compressione ed alla trazione; risente dell’azione di agenti atmosferici (umidità) e dell’attacco dei parassiti (muffe, funghi e tarli) •Tecnologiche- Permette un’eccellente lavorabilità; si può tagliare, inchiodare, lucidare ed incurvare. Ciclo produttivo 1. Sramatura- consiste nel taglio dei rami che vengono usti come legna da ardere 2. Abbattimento- avviene generalmente in inverno , quando l’attività vegetativa è minima 3. Scorteciatura4. Depezzatura o troncatura- i tronchi possono essere trasportati interi o tagliati in pezzi più corti 5. Trasporto- per via terrestre, per via d’acqua (fluitazione), per via aerea 6. Lisciviazione- procedimento per eliminare le sostanze che possono imputridire nutrimento di batteri e muffe mediante lavaggio con acqua corrente 7. Taglio e stagionatura- i legni sono tagliati in tavole o travi che sono sottoposte a stagionatura. Classificazione Legno forte colore scuro fibre serrate compatto elevata massa volumica adatto al tornio e all’intaglio Legno tenero colore chiaro, fibre larghe, legno poco resistente, facilmente lavorabile Legno resinoso resistente all’umido e agli sbalzi di temperatura, adatto a serramenti, recinti e imbarcazioni Essenze: quercia,castagno,noce,olmo, faggio, mogano, ebano Essenze: pioppo, betulla, salice, tiglio Essenze: abete,larice, pino LA CARTA Composizione: Sostanze di base Pasta chimica o di cellulosa- il legno viene spezzettato e quindi trattato con opportuni sali dentro bollitori(autoclavi). La cottura separa la lignina e le altre sostanze dalla cellulosa che risulta pura. La cellulosa viene raffinata, lavata e sbiancata, se viene immagazzinata l’acqua deve essere eliminata. Carta di ottima qualità Paste semichimiche- simile alla pasta di cellulosa ma in questo caso la lignina e le sostanze incrostanti non sono completamente sciolte perchè la cottura è parziale. Carta da giornale e da stampa, cartone ondulato Paste ad alta resa- la lignina viene ammorbidita ma non separata chimicamente ed i chips(pezzetti di legno) così ammorbiditi e sbiancati passano nei raffinatori per essere disintegrati e raffinati. Tutti i tipi di carta Sostanze aggiuntive Cariche- Caolino, talco, gesso. Per migliore la bianchezza, la lucidità, la levigatezza Collanti- resine naturali o sintetiche, per rendere la carta meno assorbente, più adatta alla scrittura Coloranti- Caratteristiche: •Fisiche- Infiammabile , colorabile, tagliabile, incollabile. Igroscopica e assorbente •Meccaniche – resistente alla trazione, alla piegatura, poco allo strappo. •Tecnologiche- ha diversa grammatura(peso al m²); è riciclabile Si forma il nastro di carta: Ciclo produttivo Preparazione dell’impasto: •Spappolatura- le materie prime vengono sminuzzate da spappolatori idrodinamici •Depurazione- la pasta fibrosa è separata dalle sostanze estranee •Dosaggio- in base alla carta da produrre si aggiungono cariche, coloranti collanti L’impasto va alla cassa di afflusso per alimentare la macchina continua •Distribuzione- i regolatori di flusso distribuiscono l’impasto sulla tela continua formando un nastro di carta largo 10 m. Il telo è sostenuto da nastri sgocciolatori che eliminano circa il 20% di acqua •Pressione- il nastro di carta viene trasportato alle presse dove perde ancora acqua Essiccamento- lungo una serie di cilindri essiccatori di ghisa riscaldati evapora altra acqua. Lisciatura- il nastro di carta passa attraverso i cilindri lisciatori che danno alla superficie un aspetto liscio e lucido Classificazione Grammatura -( rapporto tra peso in g e superficie in m²) Formato – stabilito da norme UNI indicato in mm o in cm •A0 -841 x1189 mm •Carta – spessore da 0,02 a 0,3 mm •A1 -594 x 841 mm •Cartoncino – spessore da 0,2 a 0,5 mm •A2 -420 x 594 mm •Cartone – spessore da 0,5 a 1 cm •A4 -210 x 297 mm •A3 -297 x 420 mm •A5 -198 x 210 mm Per cartoncini: 100 x 140; 100 x 70; 50 x 70 ( in cm) Per quaderni : 10 x 15; 15 x 21; 21 x x29,7 ( in cm) IL VETRO Composizione: Sostanze di base •Vetrificanti- 75%: Sabbia silicea e /o rottami di vetro •Fondenti- 13%:carbonato di sodio e di potassio •Stabilizzanti-12%: carbonato di calcio e ossidi di piombo ( rendono il vetro insolubile e resistente agli agenti atmosferici) •Sostanze aggiuntive •Affinanti- nitrati ed arsenico( liberano le bollicine gassose che si sviluppano durante la fusione) •Coloranti- ossidi metallici( l’ossido di rame da colore verde, l’ossido di cobalto blu) •Materiali speciali- l’ossido di boro dà un vetro resistente agli sbalzi termici (Pirex) l’ossido di piombo dà il cristallo particolarmente brillante ecc Caratteristiche: •Fisiche- trasparenti(lasciano passare la luce in particolare i raggi ultravioletti), isolanti ( ostacolano il passaggio del freddo e dei rumori), sono intaccabili dagli acidi( escluso l’acido fluoridrico) •Meccaniche – superficie rigida, resistente, brillante. Il vetro non si deforma. E’ fragile ed ha scarsa resistenza alla trazione •Tecnologiche-Le sue qualità lo rendono un materiale unico sia per l’edilizia che per la realizzazione di numerosi oggetti. Ciclo produttivo 1. Macinazione: le materie prime( vetrificanti, fondenti, stabilizzanti) vengono frantumate. 2. Dosaggio e Miscelazione: insieme alle sostanze di base si mescolano quelle aggiuntive. 3. Riscaldamento: fase iniziale del ciclo termico della durata di 6 ore. La miscela è portata alla temperatura di 1500° C. 4. Fusione: fase centrale di 6 ore. La miscela si trasforma in una massa omogenea fluida; la temperatura rimane 1500°C. 5. Affinaggio: fase finale di 12 ore. Raffreddandosi fino a 1200°C, la massa fusa viene depurata dalle parti depositate sul fondo e dalle bolle di gas formate durante la fusione. 6. Formatura: la massa fluida prende forma attraverso differenti lavorazioni( soffiatura, pressatura ecc) Classificazione Forma •Vetro cavo- prodotto mediante soffiatura (a bocca o meccanica) e stampaggio •Vetro piano o lastra- prodotto mediante laminatura, tiratura •Fibra di vetro- prodotta mediante filatura Qualità •Riciclato- si ottiene dai rottami di vetro. Usato per bottiglie e contenitori, è colorato e di basso costo. •Comune- non colorato. Usato per finestre, specchi, bicchieri. Di medio costo. •Pregiato- molto trasparente e sonoro, è usato per oggetti di pregio e strumenti scientifici. Di alto costo. LA CERAMICA Composizione: Sostanze di base •Argilla- è una roccia sedimentaria •Caolino- argilla bianca purissima e pregiata, usata per fabbricare le porcellane Sostanze aggiuntive •Quarzo, feldspati, marneconferiscono plasticità e omogeneità all’impasto • Coloranti- ossidi metallici e smalti( l’ossido di rame da colore verde, l’ossido di cobalto blu) •Vetrificante- Cristallina, che è silice in polvere. Conferisce a smalti e colori lucentezza e impermeabilità Caratteristiche: Prima della cottura: buona plasticità Dopo la cottura: resistenza al fuoco e all’usura, permeabilità elevata nelle terre cotte e nei laterizi, irrilevante nei prodotti di gres e di porcellana. Fragilità elevata Ciclo produttivo 1. Preparazione dell’impasto 2. Foggiatura o modellatura: viene effettuata in più modistampaggio( la pasta viene formata con presse, per tegole e mattoni); trafila ( la pasta è foggiata da filiere in nastro continuo tagliato in pezzi di lunghezza voluta, per tegolepiastrelle-mattoni); colaggio ( l’impasto molto fluido viene colato in stampi di gesso); tornitura ( l’impasto è messo sul tornio e lavorato) 3. Essiccazione- eliminazione dell’acqua 4. Cottura- si cuoce dentro forni a diverse temperature in una, due o tre fasi. Classificazione Tipologia Cottura •Tradizionali a pasta porosa- terrecotte, maioliche, terraglie, laterizi. •Monocottura- da 1040°C a 1400°C. Per piastrelle e pavimenti •Tradizionali a pasta compattaporcellane e gres •Grande fuoco di prima o seconda cottura- 1ª cottura da 1800°C a 1400°C per terracotta; 2ª cottura da 900°C a 1020°C per maioliche •Innovative- ceramiche piezoelettriche (emettono una scarica elettrica quando sono sottoposte a pressione o sfregamenti); superconduttori( materiali ceramici che alla temperatura di – 160° non presentano resistenza al passaggio di corrente elettrica);nanoceramiche(nelle tradizionali le particelle sono fuse in un forno per creare un materiale omogeneo, nelle nanoceramiche i microcristalli cioe le nanoparticelle sono incorporate chimicamente nelle strutture molecolari complesse. Rivestimento antigraffio delle lenti- vetri per finestre che reagiscono alla luce ed al calore. •Piccolo fuoco o terza cottura- da 650°C a 700°C per porcellane decorate. N:B: nanometro milionesimo di millimetro