INGEGNERIA SANITARIA AMBIENTALE INGEGNERIA SANITARIA-AMBIENTALE L’ingegneria sanitaria ambientale riguarda gli aspetti ingegneristici relativi alla tutela degli ecosistemi ed alla prevenzione e al risanamento di inquinamenti chimici, fisici e biologici di comparti ambientali. L’ingegneria sanitaria ambientale può trovare applicazione in studi e problemi relativi a: • alterazione cicli biogeochimici; • alterazioni ecologiche; • dispersione e decadimento degli inquinanti in matrici solide, liquide ed aeriformi; • ecotossicologia, impatto e rischio ambientale. Tematiche fortemente interdisciplinari INGEGNERIA SANITARIA-AMBIENTALE Nell’ambito dei suddetti settori di intervento, l’ingegneria sanitaria ambientale trova in particolare applicazione per: • Studio e valutazione dei fenomeni di inquinamento • progettazione, valutazione di impatto, costruzione, gestione delle opere e degli impianti per il trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi e degli effluenti gassosi, per la potabilizzazione delle acque e la depurazione delle acque reflue; • Progettazione degli interventi di risanamento e controllo della qualità dell'ambiente (suolo, aria, acqua); • Certificazioni di qualità ambientali; • Valutazione della sostenibilità di interventi/attività. INQUINAMENTO - Definizione • Definizione generale: “Alterazione delle caratteristiche di un mezzo causata, in particolare, da attività antropica.” Il termine è quanto mai generico e comprende molti tipi di inquinamento. • Inquinamento ambientale: “Alterazione di una qualunque componente ambientale (vedi sotto) tale da compromette/alterare l'ecosistema e/o danneggiare una o più forme di vita.” In particolare ci si riferisce alle alterazioni causate dall’attività antropica e non a quelle causate da fenomeni naturali (ad esempio emissioni gassose naturali). atmosfera (aria) idrosfera (acque superficiali e sotterranee) litosfera (suolo) biosfera (organismi viventi) INQUINAMENTO - Definizione L’inquinamento è quindi legato all’immissione nell’ambiente di "inquinanti” ovvero di quegli agenti capaci di causare alterazioni. Anche un organismo può essere un inquinante quando, immesso in un habitat in cui non era naturalmente presente è causa di alterazioni degli equilibri dell'ecosistema interessato (mare, lago, fiume). Principali tipologie di inquinamento ambientale • Inquinamento atmosferico • Inquinamento del suolo • Inquinamento idrico • Inquinamento acustico • Inquinamento luminoso • Inquinamento termico • Inquinamento elettromagnetico • Inquinamento fotochimico INQUINAMENTO - Definizione Per valutare il grado di inquinamento è necessario riuscire a valutare il grado di alterazione. Sono necessari dei “livelli di riferimento” che potremmo definire come “standard di qualità ambientale”. Il livello di riferimento: • è definito in termini di insiemi di sostanze e/o parametri caratteristici; • esistono standard diversificati per componente ambientale; • dipende dall'utilizzo al quale la risorsa ambientale è destinata. Risorsa Acqua Tipi di utilizzo Alimentare, Agricolo/Industriale, Navigazione, Naturalistico/Ricreativo Aria Respirazione umana, Agricolo/Industriale, Naturalistico/Ricreativo Suolo Insediamento umano, Agricolo/Pascolo, Naturalistico/Ricreativo INQUINAMENTO - Fonti Le fonti di inquinamento dei diversi comparti ambientali possono essere classificate in: • sorgenti puntuali quando l’immissione degli inquinanti nei comparti ambientali avviene da un unico punto di sversamento; • sorgenti diffuse quando l’immissione degli inquinanti nei comparti ambientali avviene ad opera di sversamenti distribuiti. Le sorgenti diffuse a loro volta possono essere suddivise in lineari, areali e volumetriche a seconda che si sviluppino rispettivamente su una linea, un’area o un volume. Esempi Sorgenti puntuali: scarico di una tubazione in un corso d’acqua, camino di emissione. Sorgente diffusa: suoli urbani quando dilavati dalla pioggia, traffico. INQUINAMENTO – Caratterizzazione degli inquinanti Chimica • inorganico: composto privo di carbonio (ad esempio ammoniaca, metalli pesanti,…) • organico: composto del carbonio (naturale o di sintesi) (ad esempio alcoli, idrocarburi, solventi,…) Stabilità • biodegradabile: se può essere degradata dai microrganismi in prodotti finali stabili (acqua, anidride carbonica) • persistente: se chimicamente stabile, non biodegradabile • Bioaccumulabile: sostanza persistente che tende ad accumularsi nei tessuti di organismi vegetali e/o animali (ad esempio metalli pesanti) INQUINAMENTO – Caratterizzazione degli inquinanti Pericolosità Per la salute umana Nocivo: può comportare rischi per la salute ma di gravità limitata Tossico: può comportare rischi gravi per la salute fino alla morte Cancerogeno: può favorire la formazione del cancro Teratogeno: può produrre malformazioni congenite non ereditarie Mutageno: può causare alterazioni genetiche che poi vengono trasmesse ereditariamente Per l’ambiente Ecotossico: può causare rischi nel breve , medio o lungo termine per uno o più componenti dei comparti ambientali INQUINAMENTO - Effetti Gli effetti dell’inquinamento possono essere “diretti” o “indiretti”. DIRETTI: se precludono l’utilizzo per certe funzioni. • Acqua: alimentare, agricolo, industriale, svago, navigazione. • Suolo: insediamento umano, agricolo, svago, pascolo. • Aria: respirazione, industriale, agricolo. Esempi • CO in atmosfera; • virus nelle acque; • fitofarmaci nel suolo. INQUINAMENTO - Effetti INDIRETTI: si manifestano su altre risorse o su organismi, causando danni. Esempi • corrosioni a strutture (piogge acide, smog), morte, rallentamento o inibizione di certe funzioni vitali (composti tossici, cancerogeni, mutageni, teratogeni); • acidificazione del suolo ed acque per deposizione atmosferica; • trasporto di fosforo e azoto in acque superficiali e profonde per dilavamento terreni e percolazione. INQUINAMENTO - Effetti Gli effetti possono svilupparsi secondo due diverse modalità: effetti acuti si manifestano nel breve periodo come immediata conseguenza di elevate esposizioni e sono in genere completamente reversibili. Gli effetti acuti sono la manifestazione di un impatto a breve termine. Esempio: irritazione mucose per alte concentrazioni di O3 effetti cronici possono manifestarsi dopo periodi anche lunghi di latenza in conseguenza di lievi esposizioni, senza alcuna soglia certa; tali effetti hanno una natura probabilistica: all’aumentare della durata dell’esposizione aumenta la probabilità di contrarre un danno ma non l’entità del danno stesso. Gli effetti cronici sono la manifestazione di effetti a lungo termine, legati anche a persistenza e capacità di accumulo. Esempio: patologie respiratorie dovute a atmosfere inquinate INQUINAMENTO - Effetti Gli effetti possono manifestarsi a seguito di diverse modalità di interazione: percorsi diretti inalazione, ingestione percorsi indiretti catena alimentare, ingestione, contatto dermico difficoltà a stabilire livello in cui non si verificano effetti indesiderati sulla salute umana INQUINAMENTO – Scala spaziale L’inquinamento è un fenomeno che può manifestarsi a diverse scale spaziali: scala locale fenomeni specifici di alterazione dello stato dell’ambiente dovuti alle attività che hanno sede sul medesimo territorio scala globale fenomeni di portata planetaria derivanti dalle pressioni generate dalle attività umane INQUINAMENTO – Rimozione Costi di trattamento Il disinquinamento prevede diverse possibili alternative: • la trasformazione degli inquinanti in composti innocui • il trasferimento degli inquinanti verso altri comparti • la concentrazione e smaltimento degli inquinanti Efficienza di rimozione N.B.: i costi di trattamento aumentano in modo più che lineare al crescere dell’efficienza di rimozione richiesta INQUINAMENTO - Storia • A partire dalla rivoluzione industriale è andato incementando in modo non lineare : l’utilizzo risorse e produzione di residui la produzione di sostanze chimiche di sintesi estranee ai cicli naturali la crescita della popolazione il miglioramento qualità della vita • In particolare nel periodo successivo alla II guerra mondiale si è avuto: forte sviluppo industriale crescente pressione sull'ambiente incidenza rilevante dei flussi di energia e di materiali prodotti dalle attività umane rispetto a quelli naturali alcuni gravi incidenti industriali: (Seveso, Bhopal, Three Miles Island, Chernobyl) INQUINAMENTO - Storia • Evoluzione tematiche ambientali: carattere locale per tutela di siti e risorse carattere globale: effetto serra distruzione fascia ozono stratosferico concentrazione popolazione in aree urbane divario tra redditi e consumi nel pianeta • Evoluzione politiche ambientali: depurazione e risanamento di ambienti inquinati approccio preventivo integrazione tra obiettivi ambientali e politiche industriali INQUINAMENTO – Strategie di controllo Tre livelli di intervento: • Produzione (alla fonte) minimizzazione emissioni e consumo di materie prime nel ciclo produttivo (recupero/riciclaggio) sostituzione di sostanze dannose nel ciclo produttivo e nel prodotto finito prolungamento ciclo di vita dei prodotti finali con riutilizzo/recupero di materiali o energia • Utilizzo educazione utilizzatori finali per evitare consumi indiscriminati e ingiustificati • Depurazione (a valle) disinquinamento con tecnologie adeguate a costi accettabili incentivazione recupero di materiale e di energia SOSTENIBILITA’ La sostenibilità può essere definita come la capacità di un sistema (da definire di volta in volta) di sopportare gli effetti dell’attività antropica in termini di: • disponibilità di risorse • qualità dei comparti ambientali La valutazione della sostenibilità si basa essenzialmente sull’utilizzo degli strumenti ‘bilancio di massa’ e ‘bilancio di energia’ Concetto di bilancio Accumulo = Ingresso – Uscita - Consumo interno + Generazione interna Accumulo = 0 Accumulo > 0 Accumulo < 0 stazionarietà aumento decremento SVILUPPO SOSTENIBILE – Flussi di materia ed energia RISORSE RINNOVABILI E NON RINNOVABILI Le risorse rinnovabili hanno la capacità di non diminuire con l'uso da parte dell'uomo. Esistono risorse rinnovabili permanenti e non permanenti. Le risorse rinnovabili permanenti sono rinnovabili indipendentemente dal tasso di utilizzo (tipicamente energia solare, energia eolica). Quelle non permanenti sono rinnovabili entro certi limiti di sfruttamento. Esempio tipici sono le foreste (rinnovabile se la rapidità di taglio non supera quella di ricrescita), la pesca (rinnovabile se la predazione non supera la produzione), l’acqua di un acquifero. RISORSE NON RINNOVABILI Le risorse non rinnovabili non si riformano. Esistono, tuttavia, risorse non rinnovabili il cui utilizzo ne altera irrimediabilmente le caratteristiche ed altre che invece si conservano SVILUPPO SOSTENIBILE I limiti della crescita sono dettati da: i limiti delle capacità delle sorgenti del pianeta di fornire materiali ed energia i limiti delle capacità dei pozzi del pianeta di assorbire rifiuti e inquinamento. Necessità di incrementare l’efficienza nell’uso di energia e risorse naturali per la produzione di beni e servizi. Ciò richiede profonde modifiche: politiche, culturali, economiche, tecnologiche (durabilità, aumento efficienza, usi in cascata, riuso, diminuzione di certi consumi, abolizione di certi usi, …). SVILUPPO SOSTENIBILE - Rapporto Brundtland (1987) Il concetto di sviluppo sostenibile ha iniziato a diffondersi dopo il 1987 grazie al rapporto “Our Common future” della Commissione Mondiale per l’Ambiente e lo Sviluppo (commissione Brundtland). Protezione dell'ambiente e delle sue risorse Senza Limitare lo sviluppo economico e sociale Ma Garantendo le condizione per uno sviluppo duraturo • Sviluppo sostenibile: uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri (equità intergenerazionale). • Una definizione più puntuale è stata fornita dalla World Conservation Union (IUCN) nel 1991: lo sviluppo sostenibile è quello che assicura il soddisfacimento della qualità della vita mantenendosi entro i limiti delle capacità di carico degli ecosistemi che la sostengono. SVILUPPO SOSTENIBILE - Politiche Conferenza di Rio de Janeiro (1992) Agenda 21: principi guida per una politica di sviluppo sostenibile nel XXI secolo 4 dimensioni sostenibilità: economica: generare reddito e lavoro per il sostentamento della popolazione sociale: garantire condizioni di benessere umano equamente distribuite ambientale: mantenere la qualità e la riproducibilità delle risorse naturali istituzionale: assicurare condizioni di stabilità, democrazia, giustizia SVILUPPO SOSTENIBILE - Politiche Alcuni temi ambientali affrontati da Agenda 21: che • insostenibilità degli attuali stili di vita, produzione e consumo (Capitolo 4); • la necessità di integrare le questioni ambientali, economiche e sociali nel processo decisionale e nel quadro legislativo, regolamentativo e pianificatorio (Capitolo 8); • la gravità delle condizioni ambientali nelle grandi città (Capitolo 7); • il deterioramento di risorse come l’aria (Capitolo 9), il suolo (Capitolo 10), l’acqua (Capitolo 18); • il problema dei rifiuti (Capitolo 21) SVILUPPO SOSTENIBILE - Politiche Molti dei problemi (e delle relative soluzioni) affrontati da Agenda 21 hanno radici locali. È determinante la partecipazione degli Enti locali nel raggiungimento degli obiettivi della sostenibilità Agenda 21 Locale Agenda 21 Locale: Processo partecipato finalizzato alla definizione e all’attuazione di un Piano d’Azione (PdA) per la sostenibilità locale, condiviso dall’intera comunità. Le modalità e gli strumenti mediante i quali giungere all’elaborazione del PdA sono strettamente legati alle specificità del territorio. SVILUPPO SOSTENIBILE - Politiche Procedura di attuazione di A21L 1. L’amministrazione dell’Ente promotore deve aderire alla Carta di Aalborg, impegnandosi formalmente nell’attivazione del processo. 2. Individuare le problematiche mediante indagine dello stato attuale e che conduce al Rapporto sullo Stato dell’Ambiente (RSA): strumento efficace per la definizione di un quadro di riferimento rappresentativo della realtà analizzata. 3. Individuare le criticità e dare loro una priorità. 4. Fissare i target che devono essere misurabili e valutabili nel tempo stabilire le azioni da attuare per il loro raggiungimento: PdA. 5. Monitoraggio, valutazione aggiornamento del PdA. SVILUPPO SOSTENIBILE - AGENDA 21 Processo “circolare” e continuo, durante il quale gli obiettivi e le azioni da attuare per la sostenibilità sono ciclicamente aggiornati e rivisti sulla base dei risultati ottenuti, ma anche in relazione ai cambiamenti delle condizioni ambientali e all’acquisizione di nuove informazioni e capacità tecniche. CARTA AALBORG Documento redatto in occasione della 1a Conferenza europea sulle Città sostenibili denominato: “Carta delle Città europee per un modello urbano sostenibile”. Nel 2004 sono stati definiti gli impegni futuri (Commitments), che gli Enti locali si impegnano a sottoscrivere e attuare nel prossimo decennio. 5. Pianificazione e progettazione urbana Ci impegniamo a svolgere un ruolo strategico nella pianificazione e progettazione urbane, affrontando problematiche ambientali, sociali, economiche, sanitarie e culturali per il beneficio di tutti. Lavoreremo quindi per: • rivitalizzare e riqualificare aree abbandonate o svantaggiate; • prevenire una espansione urbana incontrollata, ottenendo densità urbane appropriate e dando precedenza alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente; • assicurare una miscela di destinazioni d’uso, con un buon equilibrio di uffici, abitazioni e servizi, dando priorità all’uso residenziale nei centri città; • garantire una adeguata tutela, restauro e uso/riuso del nostro patrimonio culturale urbano; • applicare i principi per una progettazione e una costruzione sostenibili, promuovendo progetti architettonici e tecnologie edilizie di alta qualità. SVILUPPO SOSTENIBILE - Indicatori Gli indicatori rappresentano uno strumento fondamentale nei processi di sviluppo sostenibile. Indicators of sustainable devolpment need to be developed to provide solid basis for decision making…” (Agenda 21, Rio de Janeiro 1992) Con il termine indicatore si identifica uno strumento in grado di fornire informazioni in forma sintetica di un fenomeno più complesso e con significato più ampio; uno strumento in grado di rendere visibile un andamento o un fenomeno che non è immediatamente percepibile. Caratteristiche degli indicatori : • gli indicatori quantificano l'informazione, in modo tale che il suo significato sia maggiormente comprensibile ed evidente; • gli indicatori semplificano le informazioni relative a fenomeni più complessi. SVILUPPO SOSTENIBILE - AGENDA 21 In sintesi gli indicatori possono essere visti come strumenti per: • rappresentare in modo semplice problemi complessi • aiutare a comprendere le correlazioni tra i diversi fenomeni locali e tra i problemi locali e quelli globali • identificare e analizzare in modo sistematico i cambiamenti, le tendenze, i problemi prioritari, i rischi ambientali • supportare i processi decisionali locali da parte dei soggetti pubblici e privati • aiutare ad anticipare i problemi e a promuovere l'adozione di strategie di lungo periodo • fare un bilancio delle azioni adottate e monitorarne l'efficacia • effettuare una valutazione ambientale rispetto a obiettivi e target di sostenibilità. SVILUPPO SOSTENIBILE - AGENDA 21 I criteri generali per la selezione degli indicatori sono riconducibili alle seguenti opzioni: a) rilevanza ai fini dell'attivazione di politiche di sostenibilità: • coerenza "tecnica" con obiettivi di qualità e target adottati • rappresentatività delle condizioni ambientali e socio-economiche, dei fattori di pressione sulle risorse b) capacità di orientamento delle decisioni e dei comportamenti pubblici e privati • capacità di restituire l'efficacia delle scelte • immediatezza comunicativa c) validità scientifica • sensibilità ai mutamenti nel tempo dei fenomeni rappresentati • sensibilità alle differenze di performance fra diversi ambiti territoriali • attendibilità ed affidabilità dei metodi di misura e raccolta dei dati • comparabilità di stime e misure effettuate nel tempo d) applicabilità degli indicatori • esistenza, reperibilità ed affidabilità dei dati necessari • costi e tempi necessari alla elaborazione e raccolta dati • disponibilità nel tempo e frequenza di aggiornamento SVILUPPO SOSTENIBILE - AGENDA 21 Indicatori ambientali • Indicatori descrittivi: dovrebbero consentire di valutare lo stato o l'andamento di alcuni fenomeni rilevanti per la qualità e sostenibilità ambientale e socioeconomica. Questi indicatori possono essere espressi in forma tale da consentire la creazione di indicatori di intensità, configurabili come indicatori di "ecoefficienza" o di "carico ambientale". Esempi tonnellate di CO2 emessa concentrazione di nitrati nelle acque potabili consumo di combustibile per autotrazione • Indicatori di eco-efficienza o di carico ambientale: • eco-efficienza rapporto tra una variabile ambientale/sociale ed una economica (ad esempio: emissioni di CO2 per milione di € di P.I.L.) • carico ambientale rapporti finalizzati a valutare le emissioni unitarie (ad esempio: emissione di CO2 procapite o per unità di superficie) SVILUPPO SOSTENIBILE - AGENDA 21 Indicatori descrittivi SVILUPPO SOSTENIBILE - AGENDA 21 Indicatori descrittivi SVILUPPO SOSTENIBILE - AGENDA 21 Indicatori descrittivi SVILUPPO SOSTENIBILE - AGENDA 21 Indicatori ambientali • Indicatori aggregati: forniscono indicazioni sintetiche riassumendo l’effetto di più fattori. Indici e indicatori aggregati sono per certi versi inevitabili ed hanno il vantaggio di fornire un informazione sintetica, ma al tempo stesso rischiano di costituire una semplificazione che può oscurare aspetti importanti e distorcere la realtà dei fenomeni rappresentati. Un indicatore aggregato che sta conquistando crescente popolarità è l'impronta ecologica che misura, in ettari, lo spazio naturale occupato per la produzione di risorse e per l'assorbimento di emissioni inquinanti (ad esempio CO2) legate al sostentamento di una determinata comunità. Esempi • Global Warming Potential misura l'effetto serra di una pluralità di gas • Ozone Depleting Potential misura il contributo alla distruzione della fascia di ozono di una molteplicità di sostanze SVILUPPO SOSTENIBILE - AGENDA 21 Indicatori ambientali • Indicatori prestazionali: sono strumenti di comparazione che integrano un indicatore descrittivo e un valore di riferimento o un target; essi esprimono il tasso di scostamento rispetto ad un valore di riferimento. Sono indicatori tipicamente funzionali al supporto e al monitoraggio dell'efficacia delle politiche rispetto a predeterminati obiettivi (locali, nazionali o internazionali). SVILUPPO SOSTENIBILE - AGENDA 21 Modelli di riferimento per gli indicatori di sostenibilità ambientale modelli concettuali per il raggruppamento e l'organizzazione del sistema di indicatori struttura che individua le relazioni di causa-effetto struttura che evidenzia le azioni per conservare o ripristinare l’ambiente • Diversi modelli proposti da: OCSE - Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico ONU - Commissione per lo Sviluppo Sostenibile EEA – European Environmental Agency ANPA - Agenzia Nazionale per la Protezione Ambientale SVILUPPO SOSTENIBILE - MODELLO PSR (OCSE) • Indicatori di pressione: misurano gli impatti esercitati delle attività umane sull'ambiente (consumo di risorse, emissioni, scarichi,…) • Indicatori di stato: esprimono lo stato qualitativo ed il degrado delle risorse naturali (estensione delle aree verdi, concentrazione inquinanti,…) • Indicatori di risposta: esprimono la risposta della società ai cambiamenti dello stato dell’ambiente indicando azioni di organismi pubblici (sviluppo di politiche ambientali, attività di monitoraggio,…) e di soggetti privati (stile di vita, investimenti in tecnologie ‘pulite’,…) SVILUPPO SOSTENIBILE - MODELLO DPISR (EEA) Modello più complesso: 2 altre ulteriori categorie concettuali • Determinanti (Driving forces): attività umane che provocano i fattori di pressione • Impatti: effetti risultanti dall'interazione tra fattori di pressione e stato delle risorse SVILUPPO SOSTENIBILE - MODELLO DPISR (EEA) Esempio 1: SVILUPPO SOSTENIBILE - MODELLO DPISR (EEA) Esempio 2: SVILUPPO SOSTENIBILE - MODELLO DPISR (EEA) Nota metodologica tratta Da ‘Segnali ambientali in Toscana’ che rappresenta il report regionale sullo stato dell’ambiente.