Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
a.a. 2006 - 2007
DIRITTI UMANI
E BIOETICA
Prof. CARLO CASINI
(lezione del 6-3-07)
RIASSUNTO DELLE
SCORSE LEZIONI (20-2-07 e 27-2-07)
La svolta dalle tragiche conseguenze
La sorprendente contraddizione
La negazione del diritto alla vita nei momenti
più emblematici dell’esistenza, quali sono il
nascere e il morire
Le nobili proclamazioni e la loro tragica
negazione
La minaccia frontale ai diritti dell’uomo
A) IL CONCETTO DI DIRITTO
• DIRITTO
SOGGETTIVO

• DIRITTO
OGGETTIVO

Facultas agendi
Norma agendi
LE PARTI DEL DIRITTO POSITIVO
• IL DIRITTO COSTITUZIONALE E LA
COSTITUZIONE
• IL DIRITTO PENALE
• IL DIRITTO INTERNAZIONALE
Il DIRITTO INTERNAZIONALE è
l’ordinamento della comunità degli Stati.
La comunità internazionale è costituita
da Stati sovrani e indipendenti che si
pongono in una posizione di uguaglianza
reciproca.
1)
2)
Della Comunità internazionale fanno parte anche
soggetti che non sono Stati
La disciplina riguarda non solo le materie ESTERNE
agli Stati, ma anche gli “AFFARI INTERNI”.
Il diritto internazionale moderno regola anche rapporti
interindividuali
DIRITTO INTERNAZIONALE E DIRITTO
COMPARATO
DIRITTO INTERNAZIONALE PUBBLICO E
PRIVATO
I SOGGETTI DI DIRITTO INTERNAZIONALE
LE FONTI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE
LE ORGANIZZAZIONI
INTERNAZIONALI
1) A livello mondiale:
•
l’ONU
2) A livello Europeo:
•
Il Consiglio d’Europa
•
L’Unione Europea
(pp. 51 – 64)
L’O.N.U.
• LA STORIA
• GLI ORGANI PRINCIPALI
• LA DICHIARAZIONE UNIVERSALE
DEI DIRITTI DELL’UOMO
E LA MODERNA IDEA DEI DIRITTI
UMANI
LA DUDU e la MODERNA IDEA DEI
DIRITTI UMANI
• I PRECEDENTI
• LA GENESI CULTURALE
• LE NOVITA’ DELL’IDEA
MODERNA
• LA PORTATA
• I DIRITTI DI RILEVANZA BIOETICA
NELLA DUDU
• Il BIODIRITTO “ANTE LITTERAM”
• LA NECESSITÀ DI PORTARE A
COMPIMENTO LA MODERNA IDEA
DEI DIRITTI UMANI
• LA QUESTIONE ANTROPOLOGICA
• LA RIFLESSIONE SULLA DIGNITÀ
UMANA: GLI “SGUARDI”
• LE IMPLICAZIONI E I COROLLARI
CHE NE DERIVANO DALLO
“SGUARDO DELLA MENTE”
CONTINUAZIONE
ORGANISMI INTERNAZIONALI
(lezione odierna: 6-3-2007)
L’UNIONE EUROPEA
L'Unione europea (UE) è una famiglia di Paesi europei
democratici che si sono impegnati a lavorare insieme per la
pace e la prosperità. Non è né uno Stato che si propone di
sostituire gli Stati esistenti, né è una semplice
Organizzazione per la cooperazione internazionale.
I suoi Stati membri hanno creato una serie di istituzioni
comuni a cui delegano una parte della loro sovranità in
modo che le decisioni su questioni specifiche di interesse
comune possano essere prese democraticamente a livello
europeo.
LA STORIA
• Storicamente, le radici dell’UE risalgono alla seconda
guerra mondiale. L’Unione europea viene posta in essere
allo scopo di mettere fine alle guerre frequenti e
sanguinose tra paesi vicini, culminate nella seconda
guerra mondiale.
• L’idea dell’integrazione europea è nata per evitare per
massacri e distruzioni. Subito dopo la fine della guerra,
l’Europa è divisa in due blocchi, occidentale e orientale.
Inizia così la guerra fredda, che durerà quarant’anni.
• Le nazioni dell’Europa occidentale creano il Consiglio
d’Europa nel 1949: è un primo passo verso la
cooperazione fra Stati, ma sei Paesi vogliono fare di più.
LE “TAPPE”
• 19 settembre 1946
Winston Churchill lancia un appello a favore di "una sorta di
Stati Uniti d'Europa" in un discorso pronunciato
all'Università di Zurigo.
• 9 maggio 1950
il ministro degli Esteri francese Robert Schuman propose
l'integrazione delle industrie del carbone e dell'acciaio
dell'Europa occidentale.
• 18 aprile 1951
Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi
firmano a Parigi il Trattato istitutivo della Comunità europea del
carbone e dell'acciaio (CECA) che entra in vigore il 23 luglio
1952
• 27 maggio 1952
I "Sei" firmano a Parigi il Trattato istitutivo della Comunità
Europea di Difesa (CED).
• 8 maggio 1956
Paul-Henri Spaak, ministro belga degli affari esteri,
presenta ai suoi colleghi della CECA una relazione
sui progetti di trattati per la creazione della CEE e
dell'Euratom.
• 29 maggio 1956
• La relazione Spaak viene approvata. In una riunione
a Venezia i ministri degli affari esteri decidono
l'avvio di negoziati intergovernativi per concludere
due trattati che istituiscano la Comunità economica
europea e la Comunità europea dell'energia atomica.
• 26 giugno 1956
• Si aprono a Bruxelles (Belgio) le trattative per la
redazione degli atti istitutivi della CEE e
dell'Euratom.
• 25 marzo 1957
I “Sei” firmano a Roma i trattati che
istituiscono la Comunità economica europea
(CEE) e la Comunità europea per l'energia
atomica (Euratom). I “TRATTATI DI
ROMA” entrano in vigore il 1º gennaio 1958
• Il “TRATTATO DI FUSIONE” firmato a
Bruxelles l’8 aprile 1965 ed entrato in vigore il
1º luglio 1967, ha istituito una Commissione
unica e un Consiglio unico delle allora tre
Comunità europee.
• L’ “ATTO UNICO EUROPEO” (AUE),
firmato a Lussemburgo e all’Aia, entrato in
vigore il 1º luglio 1987, ha disposto gli
adattamenti richiesti per completare il mercato
interno.
• Il “TRATTATO SULL’UNIONE EUROPEA”
firmato a MAASTRICHT il 7 febbraio 1992, è entrato
in
vigore il 1º novembre 1993.
Con il trattato di Maastricht la "Comunità europea“
diviene“Unione europea"
Ha inoltre introdotto nuove forme di cooperazione tra
i governi degli Stati membri, ad esempio in materia di
moneta unica, politica estera di sicurezza, giustizia e
affari interni.
• 26 marzo 1995
L’ “ACCORDO DI SCHENGEN” entra in
vigore in sette paesi: Belgio, Francia,
Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi,
Portogallo e Spagna. Viaggiatori di qualsiasi
nazionalità possono spostarsi in questi paesi
senza esibire il passaporto alle frontiere. Da
allora, altri paesi sono entrati a far parte
dello spazio Schengen, in cui ci si muove
liberamente senza obbligo del passaporto.
• Il “TRATTATO DI AMSTERDAM”,
firmato il 2 ottobre 1997 ed entrato in
vigore il 1º maggio 1999, che si fonda sui
risultati raggiunti dal “Trattato di
Maastricht” e definisce i piani di riforma
delle istituzioni europee in modo da
conferire maggiore risonanza all’Europa a
livello mondiale
• 1º gennaio 1999
Viene introdotto l’euro in 11 paesi (ai quali si
aggiungerà la Grecia nel 2001) esclusivamente
per le transazioni commerciali e finanziarie.
Successivamente saranno introdotte anche le
banconote e le monete.
• Il “TRATTATO DI NIZZA” firmato il 26
febbraio 2001 ed entrato in vigore il 1º
febbraio 2003, si è occupato
fondamentalmente delle riforme istituzionali
necessarie per garantire il buon
funzionamento delle istituzioni una volta
effettuato l’allargamento per diventare
l’Unione a 25. Il trattato di Nizza, il
precedente trattato sull’Unione europea e il
trattato che istituisce la Comunità europea
sono stati unificati in una versione consolidata.
• 1º gennaio 2002
Arrivano le banconote e le monete in euro
• 29 ottobre 2004
• I 25 paesi dell’UE firmano un “TRATTATO CHE
ISTITUISCE UNA COSTITUZIONE PER
L’EUROPA” che mira a sostituire con un testo unico tutti i
trattati esistenti, L’obiettivo è di semplificare il processo
democratico decisionale e la gestione in un’Unione di 25 e
più paesi. La Costituzione è stata adottata dai capi di Stato
e di Governo al Consiglio europeo di Bruxelles del 17 e 18
giugno 2004 e quindi firmata a Roma il 29 ottobre 2004.
Adesso essa necessita della ratifica di ciascuno Stato
membro ratifica di ciascuno conformemente alle rispettive
disposizioni costituzionali (ossia con procedura
parlamentare e/o referendum). Viene inoltre istituita la
figura del ministro degli Affari esteri dell’Unione europea.
Prima di entrare in vigore, il trattato deve essere ratificato
da tutti i 25 paesi.
(Costituzione europea - II Parte)
• Dignità umana (art. 1)
• Diritto alla vita (art. 2)
• Diritto all’integrità della persona (art. 3) Nell’ambito della biologia e della medicina devono
essere particolarmente rispettati:
– 1) il consenso libero e informato,
– 2) il divieto di pratiche eugenetiche,
– 3) divieto di lucro sul corpo umano o sue parti,
– 4) divieto di clonazione riproduttiva di esseri
umani.
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famiglia (artt. II-69 e II-93)
libertà di coscienza (art. II-70)
libertà della scienza (art. II- 73)
diritti del minore (art. II – 84)
diritti degli anziani (art. II – 85)
diritti dei disabili (art. II – 86)
sicurezza e dell’assistenza sociale (art. II-94)
protezione della salute (art. II – 97)
ambiente (art. II – 97)
VII Programma Quadro di attività
comunitarie di ricerca (2007-2013)
(50,524 miliardi di euro)
Cooperazione (promuoverà la collaborazione tra
l’industria e la ricerca accademica in tutta Europa per
conseguire la leadership nei settori chiave della tecnologia.
È suddiviso nei seguenti temi prioritari: Salute, Prodotti
alimentari, agricoltura e biotecnologie; Tecnologie
dell'informazione e della comunicazione; Nanoscienze e
nanotecnologie; Energia, Ambiente, Trasporti, Scienze
socioeconomiche, Sicurezza e spazio)
Idee, Persone, Capacità
Stati membri dell'Unione Europea
Austria Belgio Bulgaria
Cipro Danimarca Estonia
Finlandia Francia
Germania Grecia
Irlanda Italia
Lettonia Lituania
Lussemburgo Malta Paesi
Bassi Polonia
Portogallo
Regno Unito Repubblica ceca
Romania Slovacchia Slovenia
Spagna Svezia Ungheria
Paesi candidati
• Croazia
ex Repubblica
iugoslava di
Macedonia
Turchia
Altri paesi europei
• Albania
Andorra
Bielorussia
Bosnia Erzegovina
Islanda
Liechtenstein
Moldavia
Monaco
• Montenegro
Norvegia
Russia
San Marino
Serbia
Svizzera
Ucraina
Vaticano
CONDIZIONI DI ADESIONE
• ogni paese che rispetti i principi di libertà,
democrazia, DIRITTI DELL’UOMO, le
libertà fondamentali e lo stato di diritto, può
candidarsi al fine di divenire membro
dell'Unione.
Al momento dell’adesione, i nuovi membri
devono avere:
• istituzioni stabili che garantiscano la
democrazia, lo stato di diritto, i DIRITTI
DELL'UOMO, il rispetto delle minoranze
e la loro protezione;
• un’economia di mercato funzionante e la
capacità di operare in presenza delle forze di
mercato e della concorrenza dell’Unione;
• la capacità di far fronte agli obblighi
derivanti dall’adesione, segnatamente
contribuendo a perseguire gli obiettivi
dell’Unione.
• I nuovi membri devono inoltre
possedere un’amministrazione pubblica
in grado di applicare e gestire
efficacemente gli strumenti giuridici
comunitari
ATTIVITA’
• I cittadini dell'UE possono viaggiare nella
maggior parte del suo territorio senza
passaporto e senza doversi fermare per
controlli alle frontiere.
• l’UE è all’avanguardia nelle iniziative
mondiali per la tutela dell’ambiente e la
promozione di uno sviluppo sostenibile.
• programmi dell'UE per proseguire gli studi
e la formazione personale in un altro paese
europeo. In questo modo i nomi dei
programmi UE per gli scambi didattici e le
collaborazioni transfrontaliere, come
Erasmus, Leonardo, Socrates, sono ormai
comunemente noti.
• La moneta unica Paesi UE che utilizzano l’euro:
Belgio, Germania, Grecia, Spagna, Francia,
Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria,
Portogallo e Finlandia.
Paesi UE che non utilizzano l’euro: Repubblica
ceca, Danimarca, Estonia, Cipro, Lettonia,
Lituania, Ungheria, Malta, Polonia, Slovenia,
Slovacchia, Svezia e Regno Unito.
• stimolare l’economia e creare posti di lavoro
nelle regioni sfavorite, nonché per azioni di
formazione destinate ai lavoratori disoccupati
o meno qualificati.
• lotta per i diritti umani e uguaglianza che
costituiscono parte integrante di tutte le
politiche dell’Unione.
• combattere il terrorismo internazionale e per
evitare la tratta di persone e il traffico di droga
a livello transfrontaliero
• l’UE sta ora lavorando per diffondere la pace e
la stabilità al di fuori dei suoi confini.
• Impegno nel campo delle relazioni estere,
sugli aiuti umanitari, sugli aiuti ai paesi in via di
sviluppo, sulla politica estera comune, sulla
sicurezza.
STRUTTURA
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PARLAMENTO EUROPEO
CONSIGLIO DELL’UE
COMMISSIONE EUROPEA
CORTE DI GIUSTIZIA
CORTE DEI CONTI
COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO
COMITATO DELLE REGIONI
BANCA CENTRALE EUROPEA
BANCA CENTRALE PER GLI INVESTIMENTI
PARLAMENTO EUROPEO
La voce dei cittadini
• eletto ogni cinque anni dai cittadini europei
• Hans-Gert Poettering è il presidente del Parlamento
europeo
• Il compito principale del Parlamento è adottare “leggi
europee”.
Esso condivide tale responsabilità con il Consiglio
dell’Unione europea, mentre le proposte legislative
sono formulate dalla Commissione europea.
• I membri del Parlamento europeo non siedono in
blocchi nazionali, ma si suddividono in sette gruppi
politici europei.
• Il PE si avvale di Commissioni
• Il PE può emanare risoluzioni che non hanno
efficacia vincolante, ma sono atti di indirizzo
politico-culturale
IL PE E LA BIOETICA
• Ris. sui problemi etici e giuridici della
manipolazione genetica (1989)
• Ris. sulla fecondazione artificiale umana
“in vivo” e “in vitro” (1989)
• Ris. sulla tutela dei diritti umani e la
dignità dell’essere umano in relazione alle
applicazioni biologiche e mediche (1996)
• Ris. sulla clonazione umana (1993, 1997,
1998, 2000)
• Direttiva sulla protezione giuridica delle invenzioni
biotecnologiche (6. 7. 1998)
• Direttiva sul ravvicinamento delle disposizioni
legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati
membri relative all’applicazione della buona pratica
clinica nell’esecuzione della sperimentazione clinica di
medicinali ad uso umano (4. 4. 2001)
• Risoluzione diritti sessuali e riproduttivi, 2003
• Risoluzione sul commercio di ovociti umani (10. 03.
2005)
Il Consiglio dell'Unione europea: La
voce degli Stati membri
• in precedenza era chiamato Consiglio dei ministri – condivide con il
Parlamento il compito di adottare norme legislative e decisioni
politiche.
• Il Consiglio è costituito da MINISTRI DEI GOVERNI
NAZIONALI DI TUTTI I PAESI COMUNITARI. Alle riunioni
partecipano i ministri competenti per gli argomenti discussi: a seconda
dei casi, ministri degli Esteri, ministri dell'Economia e delle finanze,
ministri dell'Agricoltura, ecc.
• Su di esso ricade inoltre la responsabilità principale delle azioni dell'UE
nel campo della politica estera e di sicurezza comune, nonché in
merito ad alcune questioni di giustizia e libertà.
• Ogni paese dispone in Consiglio di un numero di voti
che riflette approssimativamente l’entità della rispettiva
popolazione, ponderata però a favore dei paesi più
piccoli.
• La maggior parte delle decisioni viene presa a
maggioranza, anche se per questioni sensibili in settori
quali la tassazione, la politica di asilo e di immigrazione,
o la politica estera e di sicurezza è necessaria
l’unanimità.
• I presidenti e/o primi ministri degli Stati membri si
incontrano nell’ambito del Consiglio europeo fino a
quattro volte all'anno. È nel corso di questi “vertici”
che vengono fissate le linee generali della politica UE.
La Commissione europea:
Promuovere l'interesse comune
• Rappresenta e difende gli interessi dell’Europa nel
suo complesso.
• È indipendente dai governi nazionali.
• Prepara le proposte per la nuova normativa europea,
che presenta quindi al Parlamento europeo e al
Consiglio. Gestisce il lavoro quotidiano per
l'attuazione delle politiche UE e l'assegnazione dei
fondi.
• Vigila sul rispetto della legislazione e dei trattati
europei.
• Può adire la Corte di giustizia contro chi viola le
norme.
• La Commissione è composta da 25 membri – uno
per ciascuno Stato membro – che sono assistiti da
circa 24 000 pubblici funzionari, la maggior parte dei
quali lavora a Bruxelles.
• Il presidente della Commissione è scelto dai governi
dell’Unione e approvato dal Parlamento europeo. Gli
altri commissari sono nominati dai rispettivi governi
nazionali in consultazione con il presidente nominato,
e devono essere approvati dal Parlamento. Non
rappresentano i governi dei loro paesi di provenienza
e ciascuno di essi è responsabile di uno specifico
settore UE.
• Il presidente e i membri della Commissione sono
nominati per un periodo di cinque anni, che coincide
con la legislatura del Parlamento europeo.
La Corte di giustizia
• Ha sede a Strasburgo
• E’ composta da un giudice per ogni Stato
membro.
• Ha il compito di assicurare che il diritto
comunitario venga interpretato e applicato
nello stesso modo in tutti i paesi UE.
IL CONSIGLIO D’EUROPA
• Il Consiglio d’Europa, la più vecchia organizzazione
politica del continente (Londra, 5 maggio 1949)
• è un’organizzazione distinta dall’UE dei "25";
tuttavia, nessun paese ha mai aderito all’Unione
senza prima essere membro del Consiglio d’Europa,
• ha sede a Strasburgo
• raggruppa 46 paesi
• ha accordato lo statuto di osservatore ad altri 5
Stati (Santa Sede, Stati Uniti, Canada,
Giappone e Messico)
• All’indomani della II GM, l’Europa esce dal
conflitto stremata, devastata, rovinata.
Incoraggiati dagli Stati Uniti, i paesi europei
sono decisi a ricostruire le loro economie
distrutte, a ritrovare la loro influenza e
soprattutto a scongiurare definitivamente
una nuova tragedia.
FINALITA’
Il Consiglio d’Europa è stato istituito allo scopo di:
• TUTELARE I DIRITTI DELL’UOMO e la democrazia
parlamentare e garantire il primato del diritto
• concludere accordi su scala continentale per armonizzare le
pratiche sociali e giuridiche degli Stati membri
• favorire la consapevolezza dell’identità europea, basata su
valori condivisi, che trascendono le diversità culturali.
• Scopo del Cd’E è:
“CONSEGUIRE UNA PIU’ STRETTA
UNIONE TRA I SUOI MEMBRI PER
SALVAGUARDARE E PROMUOVERE GLI
IDEALI E I PRINCIPI CHE
COSTITUISCONO IL LORO COMUNE
PATRIMONIO E DI AVORIRE IL
PROGRESSO ECONOMICO E SOCIALE”
DA RICORDARE:
• 4 novembre 1950 CONVENZIONE PER
LA SALVAGUARDIA DEI DIRITTI
DELL’UOMO E DELLE LIBERTA’
FONDAMENTALI, primo strumento
giuridico internazionale a protezione dei
diritti dell’uomo
ORGANI
PRINCIPALI
• COMITATO DEI
MINISTRI composto
dai 46 Ministri degli
esteri o dai loro
rappresentanti
permanenti a Strasburgo
e costituisce l’istanza
decisionale
dell’Organizzazione,
• ASSEMBLEA
PARLAMENTARE
raggruppa 630 membri
(315 titolari e 315
supplenti) provenienti dai
46 parlamenti nazionali e
dalle delegazioni di invitati
speciali dei parlamenti
dello Stato candidato.
• SEGRETARIATO
GENERALE composto da
circa 1800 funzionari, sotto
la direzione del Segretario
Generale, dal settembre
2004
Consiglio d’Europa e Bioetica
(Assemblea Parlamentare)
– Ris. e Racc. sui diritti dei malati e dei morenti (1976,
1976, 1977)
– Racc. sull’ingegneria genetica (1982)
– Racc. sull’uso di embrioni e feti umani a fini
diagnostici, terapeutici, scientifici, industriali e
commerciali (1986)
– Racc. sull’uso di embrioni e feti umani nella ricerca
scientifica (1989)
• Racc. sugli xenotrapianti (1999)
• Racc. sui diritti dell’uomo e la dignità dei
malati incurabili e dei morenti (1999)
• Racc. sulle biotecnologie (2000)
segue: Consiglio d’Europa
(Comitato dei Ministri)
– Racc. sulla ricerca medica sull’essere umano
(1990)
– Racc. sulla diagnosi e sulla selezione
genetica prenatale (1990)
– Racc. sulla gestione delle liste di attesa in
materia di trapianto di organi (2001)
segue: Consiglio d’Europa
• Conf. sui diritti dell’uomo (Vienna 1985):
Ris. sui diritti dell’uomo e il progresso
scientifico nel campo della biologia, della
medicina e della biochimica
• Conf. dei Ministri europei della Giustizia
(Instanbul 1990): Ris. sulla bioetica
… segue
CONVENZIONE SUI DIRITTI
DELL’UOMO E LA BIOMEDICINA
(Oviedo, 4.4.1997)
• PROTOCOLLO ADDIZIONALE SUL DIVIETO DI
CLONAZIONE DI ESSERI UMANI (12. 1. 1998)
[Legge 28. 3. 2001, n. 145]
• PROTOCOLLO SUI TRAPIANTI DI ORGANI E TESSUTI DI
ORIGINE UMANA (4.12. 2001)
• PROTOCOLLO SULLA RICERCA BIOMEDICA (25. 1. 2005)
DICHIARAZIONI E CONVENZIONI
INTERNAZIONALI GENERALI SUI
DIRITTI UMANI
• Dichiarazione Universale dei diritti
dell’uomo (10. 12. 1948)
• Patto sui diritti civili e politici (16. 12.
1966)
• Patto sui diritti sociali, economici e
culturali (16. 12. 1966)
• Convenzione per la prevenzione e la
repressione del delitto di genocidio
(1948)
• Convenzione per l’eliminazione di ogni
forma di discriminazione razziale
(1965)
• Convenzione contro la tortura e altre
pene e trattamenti crudeli, disumani o
degradanti (1984)
CONVENZIONI E DICHIARAZIONI
UNIVERSALI E SPECIALI
• Dichiarazione sui diritti del fanciullo (20.
11. 1959)
• Convenzione sui diritti del fanciullo (20. 11.
1989)
• Convenzione sui diritti politici della donna
(1952)
• Convenzione sulla eliminazione di ogni forma
di discriminazione nei confronti della donna
(1979)
• Dichiarazione sui diritti delle persone
ritardate mentali (1971)
CONVENZIONI E
DICHIARAZIONI REGIONALI
• Convenzione europea per la salvaguardia dei
diritti e delle libertà fondamentali
(Consiglio d’Europa, 4. 11. 1950)
• Convenzione americana dei diritti umani
(San Josè de Costa Rica 22. 11. 1969)
• Carta africana dei diritti dell’uomo e dei
popoli (Nairobi, 28. 6. 1969)
… segue:
• Dichiarazione universale dei diritti
dell’uomo dell’Islam
(Parigi, 19. 9. 1981)
• Carta araba dei diritti dell’uomo
(15. 9. 1994)
PUNTI DI RILEVANZA BIOETICA NELLE
DICHIARAZIONI E CONVENZIONI
INTERNAZIONALI SUI DIRITTI UMANI
• I “Preamboli” (dignità inerente alla
persona umana)
• Diritto alla vita (titolarità di “ognuno”,
“ogni individuo”, “ogni persona”,
“tutti”)
• Pena di morte
… segue
• sperimentazione sull’uomo
• personalità giuridica
• famiglia e maternità
• servizi e assistenza sanitaria
• bambino
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