Hegel e la musica
Qualche riflessione sul
testo

Le Vorlesungen über die Ästhetik sono
il risultato del lavoro di ricostruzione
del dettato hegeliano a partire dagli
appunti dei suoi studenti (soprattutto
degli anni 1823 1826) e dagli appunti
di Hegel per gli anni 1817 e 1818
effettuato da Heinrich Gustav Hotho
Qualche riflessione sul
testo
Corsi tenuti da Hegel a Heidelberg
1817 e 1818
 Corsi tenuti a Berlino
1820-21, 1823, 1826 e 1828-29
 Le Vorlesungen apparvero in tre
volumi nel 1836-38
 Nel 1842-43 fu pubblicata una
seconda edizione migliorata
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Ricordiamo la definizione
di estetica secondo Hegel
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"Signori,
queste lezioni sono dedicate all'Estetica; il loro soggetto è il vasto regno del
bello e, più dappresso, il loro campo è l'arte, anzi la bella arte.
Certo per questo oggetto il nome di estetico non è completamente
appropriato, poiché 'estetica' indica più esattamente la scienza del senso, del
sentire e , in questo suo significato di nuova scienza, o piuttosto di un
qualcosa che avrebbe potuto divenire disciplina filosofica, ha avuto origine
nella scuola wolffiana al tempo in cui in Germania si consideravano le opere
d'arte in relazione ai sentimenti che dovevano produrre, per es. il sentimento
del gradevole, della meraviglia, della paura, compassione ecc. A causa
dell'improprietà, o meglio della superficialità di questo nome, si è poi cercato
di forgiarne altri, per esempio quello di Callistica. Tuttavia, anche questo
termine si mostra insufficiente, poiché la scienza che qui si intende, considera
non il bello in generale, ma puramente il bello dell'arte. Noi vogliamo perciò
contentarci del nome di estetica, giacché come semplice nome a noi è
indifferente, e del resto è così entrato nel linguaggio comune che può essere
conservato con nome. Tuttavia il vero e proprio termine per la nostra scienza
è "filosofia dell'arte" e, più specificamente "filosofia della bella arte".
Attualità dello studio
dell’estetica (p. 26)
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Si è sviluppata la possibilità di fruire e
riconoscere le opere d’arte del passato e
dei paesi lontani.
L’affermazione dell’arte romantica rende
necessario concepire e approfondire la
natura e il concetto di bello.
Il concetto per se stesso, lo spirito
pensante, ha dal canto suo conosciuto ora
se stesso più profondamente nella filosofia
ed è quindi stato stimolato a comprendere
l’essenza dell’arte in maniera più fondata.
Bello naturale e bello
d’arte Kant

Davanti a un prodotto dell’arte bella
bisogna aver la coscienza che esso è arte e
non natura; ma la finalità della sua forma
deve apparire libera da ogni costrizione di
regole volontarie, come se fosse un
prodotto semplicemente della natura […]
Vedemmo che la natura è bella quando ha
l’apparenza dell’arte; l’arte a sua volta non
può essere chiamata bella se non quando
noi, pur essendo coscienti che sia arte, la
riguardiamo come natura” (§ 45).
Bello naturale e bello
d’arte: Hegel
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Superiorità dello spirito e della bellezza
artistica di fronte alla natura, in quanto
soltanto lo spirito è il vero, quel che tutto
abbraccia p. (7-8)
L’arte in quanto termine medio tra la
semplice esistenza e la rappresentazione
interna eleva gli oggetti che altrimenti
sarebbero senza valore, li fissa per sé e ne
fa dei fini (p. 186)
Ciò che nella natura ben presto svanisce
l’arte rende duraturo (p. 186)
“Seria è la vita, serena è
l’arte” (Schiller)

riferimento al coro del riso nel
Freischütz di Carl Maria von Weber: il
grido del dolore o della letizia non
costituisce musica (p. 181).
Superiore fine sostanziale
dell’arte
L’arte è chiamata a rivelare la verità sotto
forma di configurazione artistica sensibile, è
chiamata a manifestare quella opposizione
conciliata e ha quindi in sé, in questa
rivelazione e manifestazione, il suo fine
sostanziale. Infatti, fini diversi, quali
l’ammaestramento, la purificazione, il
miglioramento, il guadagno, l’aspirazione a
fama e onori non riguardano l’opera d’arte
come tale, né ne determinano il suo
concetto (p. 66)
I tre regni dello spirito
assoluto
Arte: sapere nella forma e figura del
sensibile oggettivo; assoluto che viene
ad intuizione e sentimento
 Religione: forma della coscienza
rappresentante
 Filosofia: libero pensiero dello spirito
assoluto
(pp. 118-122)

La morte dell’arte
L’arte ai suoi inizi lascia ancora sussistere un che di
misterioso, un presentimento pieno di mistero, uno
struggimento, perché le sue produzioni non hanno
ancora completamente tratto per l’intuizione
immaginativa tutto il loro contenuto. Ma se il
contenuto compiuto è compiutamente venuto a
rilievo in forme artistiche, lo spirito lungimirante
ritorna da questa oggettività, allontanandola da sé
nel suo interno. Quest’epoca è la nostra. Si può sì
sperare che l’arte s’innalzi e si perfezioni sempre
di più, ma la sua forma ha cessato di essere il
supremo bisogno dello spirito (p. 120).
L’arte, le arti e la storia
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Il paradigma della gerarchia delle arti
Il paradigma delle epoche storiche
Il sistema delle arti
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Architettura
Scultura
Pittura, musica, poesia
Lo sviluppo dell’ideale nelle
forme particolari del bello
artistico
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La forma d’arte simbolica
La forma d’arte classica
La forma d’arte romantica
Il concetto di classico
La bellezza classica ha come suo
interno il significato libero e
autonomo, cioè non un significato di
qualsiasi cosa bensì ciò che significa e
quindi anche spiega se stesso (p.
481).
Arte genio e gusto
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Contro le intemperanze della Geniezeit: arte
e educazione del pensiero; talento musicale
e testa vuota (pp. 34-36 cfr. anche p. 1067)
Sul bisogno universale dell’arte: distinzione
tra Kenner e Liebhaber (pp. 39-44) ;
naufragio del rapporto tra universale e
particolare mettere in relazione con p. 1066
La musica nel sistema
hegeliano
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pp. 991-1071 la musica
pp. 993-995: definizione della dimensione soggettiva della
musica: “estrema interiorità soggettiva”; lato formale della
musica
Confronto tra musica e architettura
Confronto tra musica e poesia (1002 ss.)
Concezione musicale del contenuto; musica e temporalità
(1006 ss.)
L’effetto della musica (1009 ss.)
La musica di accompagnamento (1047 sg.)
La musica autonoma (1064 sg.)
L’esecuzione artistica (1068 sg.)
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Hegel e la musica - Facoltà di Musicologia