IRISistema Comune di Genova
Auditorium di Palazzo Rosso
martedì 25 ottobre 2011
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Analisi del sistema italiano di gestionesmaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani
Le attività di Prevenzione. Piano Nazionale di
Prevenzione
Pinuccia Montanari, Mario Santi
INTRODUZIONE E PRESENTAZIONE
Pinuccia Montanari
Assessore alle prevenzione dei rifiuti
Direttiva 2008/28 CE
e DLgs 205/10di recepimento
è un “nuovo capitolo
Acquisisce il concetto che la sostenibilità consiste nella
salvaguardia del capitale naturale
(uso ottimo risorse energetiche e materiche)
Si esce dalla mera ottica di gestione dei rifiuti e si
comincia a parlare di bene da non scartare, a
ragionare sull’efficienza dei processi produttivi, a
pensare ad un bilancio globale in termini di
sostenibilità ambientale.
Viene tracciata una strada che vede in prevenzione,
riuso e recupero di materia le vere priorità
Art. 8 Responsabilità estesa del produttore
. 1. Per rafforzare il riutilizzo, la prevenzione, il riciclaggio e l’altro recupero dei
rifiuti, gli Stati membri possono adottare misure legislative o non legislative
volte ad assicurare che qualsiasi persona fisica o giuridica che
professionalmente sviluppi, fabbrichi, trasformi, tratti, venda o importi
prodotti (produttore del prodotto) sia soggetto ad una responsabilità
estesa del produttore.
Tali misure possono includere l’accettazione dei prodotti restituiti e dei rifiuti che
restano dopo l’utilizzo di tali prodotti, nonché la successiva gestione dei rifiuti
e la responsabilità finanziaria per tali attività. …
2. ... possono adottare misure appropriate per incoraggiare una progettazione
dei prodotti volta a ridurre i loro impatti ambientali e la produzione di
rifiuti durante la produzione e il successivo utilizzo dei prodotti ...
… possono incoraggiare ... lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione
di prodotti adatti all’uso multiplo, tecnicamente durevoli e che, dopo
essere diventati rifiuti, sono adatti a un recupero adeguato e sicuro e a uno
smaltimento compatibile con l’ambiente.
… LCA... … RIUTILIZZO... … ZAINO ECOLOGICO ...
Articolo 29 Programmi di prevenzione dei rifiuti
1. Gli Stati membri adottano, a norma degli articoli 1
e 4, programmi di prevenzione dei rifiuti entro il 12
dicembre 2013.
… integrati nei piani di gestione dei rifiuti o in altri
programmi di politica ambientale a sé stanti.
I programmi devono : - fissare gli obiettivi di
prevenzione; - descrivere le misure di
prevenzione esistenti; - valutare l’utilità degli
esempi di misure indicate all’allegato IV
della
direttiva o di altre misure adeguate; - stabilire i
parametri qualitativi e quantitativi per il
monitoraggio dell’efficacia del programma.
Lo scopo di tali obiettivi e misure è di dissociare la
crescita economica dagli impatti ambientali connessi
alla produzione dei rifiuti.
??? Non riduzione assoluta prelievo risorse ???
La direttiva fornisce nell’allegato IV una serie di misure a titolo
esemplificativo e impegna la Commissione a garantire uno
scambio di informazioni tra i singoli stati membri sulle misure che
hanno ottenuto i migliori risultati
Vengono distinte tre grandi categorie di misure di
prevenzione:
quelle che possono incidere sulle condizioni generali
relative alla produzione dei rifiuti (es.: pianificazione, strumenti
economici; R&S)
quelle che possono incidere sulla fase di
progettazione e produzione e di distribuzione (es.: eco
design, diffusione BAT, formazione, sostegno a reti imprese, accordi
volontari)
quelle che possono incidere sulla fase del consumo
e dell’utilizzo (es.: strumenti economici, marchi e comunicazione,
appalti pubblici eco-compatibili, riparazione e riutilizzo)
In Europa
Esistono piani e programmi di prevenzione, che possono
essere nazionali, alle volte integrati in piano gestione rifiuti
più ampio - come nei casi austriaco, francese, spagnolo e
belga – altre autonomi – come in Scozia e/o interessare
regioni o metropoli (come in Irlanda, in Spagna, Portogallo,
Inghilterra, Francia, Belgio)
La Comunità ha messo a punto Linee guida europee sui
programmi di prevenzione dei rifiuti
Linee guida europee sui programmi di
prevenzione dei rifiuti
Indirizzate a Stati membri e altri portatori di interessi nel settore della
prevenzione dei rifiuti e dell’efficienza delle risorse, per far sì che le politiche
di prevenzione si armonizzino con le altre politiche è necessaria
un’integrazione orizzontale (interdisciplinare) e verticale (tra diversi livelli
territoriali di governo)
strategie d’informazione (il cui scopo è per l’appunto quello di cambiare i
comportamenti e condividere le decisioni)
strategie di promozione (che favoriscano un diffuso cambiamento negli
atteggiamenti e il recupero di fondi per supportare iniziative utili) e strategie
di regolazione (che prevedano limiti nella produzione, obblighi e imposizioni
di criteri ambientali nei contratti pubblici)
cinque fasi necessarie per la stesura del programma:
- accertamento della situazione di partenza;
- determinazione delle priorità (fissare “scopi” e “obiettivi”);
- elaborazione di una strategia (programma sia adatto alle peculiarità dello
Stato in cui dovrà essere applicato; sia condiviso; presenti vantaggi per i
differenti portatori di interessi coinvolti.);
- pianificazione e implementazione;
- monitoraggio.
Linee guida europee sui programmi di
prevenzione dei rifiuti
Strategie di prevenzione
- strategie di informazione (campagne di sensibilizzazione e informazione,
programmi di formazione, utilizzo di indicatori)
- strategie di promozione (intese volontarie, promozione riuso e riparazione
dei prodotti, SGA, consumo di prodotti eco-compatibili
- strategie di regolazione (eco-fiscalità, eco design EPR, riduzione rifiuti
pericolosi, promozione GPP)
Portatori di interesse (con tipologie di rifiuto a essi associabili e le
modalità di prevenzione più adeguate per la loro riduzione)
- famiglie;
- commercio/industria;
- enti pubblici
Principali frazioni merceologiche di rifiuto
-rifiuti biodegradabili;
- carta;
- imballaggi;
- rifiuti pericolosi.
Strategie di prevenzione dei rifiuti a livello amministrativo
Enti locali / Regioni / nazionale
In Italia
Federambiente Osservatorio Nazionale sui Rifiuti Banca Dati
su Prevenzione e minimizzazione dei rifiuti) (da 2004)
http://www.federambiente.it/default?Action=50
Linee Guida sulla prevenzione dei rifiuti (2006. 2010)
http://www.federambiente.it/default.aspx?Action=60
una decina di seminari “verso il programma nazionale di
prevenzione rifiuti (2009, 2010)
poi (rimasto in bozza)
Documento tecnico “Verso il Programma Nazionale di
Prevenzione dei rifiuti”
Contenuti del PNPR
Conai - Consorzi di filiera ; Governo (ONR, APAT)
Piani di prevenzione dei rifiuti da imballaggio
diffusione “buone pratiche” Banca Dati e Linee guida
Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti con una procedura
condivisa con i portatori di interesse da coinvolgere (produzione,
distribuzione, consumo) che porti a intese volontarie
Indice provvisorio dal Documento tecnico “Verso il Programma
Nazionale di Prevenzione dei rifiuti”
1. Politiche e normativa europea in materia di prevenzione dei rifiuti
2. Linee guida europee per redazione programmi nazionali di prevenzione, stato dell’arte
europeo e rassegna dei principali programmi di prevenzione
3. Inquadramento politico e normativo - Analisi degli strumenti disponibili in Italia
4. Stato dell’arte operativo nazionale: le principali iniziative di prevenzione
5. Gli strumenti per la prevenzione dei rifiuti: strumenti economici
6. Gli strumenti per la prevenzione dei rifiuti: regolazione e pianificazione
7. Strumenti per la prevenzione dei rifiuti : volontari e di informazione
8. Costruire il programma nazionale di prevenzione dei rifiuti
9. Le linee guida della Commissione europea per la redazione dei programmi nazionali di
prevenzione
2 allegati: Piani di prevenzione e proposte operative su alcuni flussi e su alcuni contesti
prioritari di rifiuti
Contenuti del P...PR
Livello regionale
Linee guida regionali in tema di prevenzione e riduzione della produzione di
rifiuti e di rifiuti da imballaggio (Allegato al Piano regionale per la gestione dei rifiuti)
Indirizzi della gestione degli strumenti economici e coordinamento iniziative
di carattere volontario
Livello provinciale
Analisi del contesto e definizione programma con personale che lo gestirà
Costruzione condivisa con i portatori di interesse e di coinvolgimento della
popolazione in processi di cittadinanza attiva
Piano pluriennale per la prevenzione e la riduzione dei rifiuti, in particolare
da imballaggio (Sezione Piano provinciale di gestione rifiuti)
Integrazione con Piani gestione settore,
Livello comunale
Programma comunale di prevenzione rifiuti
Ricognizione e costruzione con coinvolgimento personale che lo gestirà
Costruzione condivisa con i portatori di interesse
Coinvolgimento della popolazione in processi di cittadinanza attiva
Integrazione con Piani gestione settore,
A Genova
D.G.C. 186-2010 Approvazione del programma comunale per
la prevenzione dei rifiuti
E' un documento di indirizzi, che presenta un quadro generale del
contesto locale, quali azioni sono state realizzate, quali sono i
miglioramenti possibili e quali le nuove azioni da realizzare
Erano state individuate le priorità del 2010: compostaggio
domestico(ok), fiere-sagre, uffici, filiera del riutilizzo, museo
della rumenta(ok)
Laboratori i Percorso formazione intervento c/o Themis per
coinvolgimento struttura comunale, AMIU e portatori di interesse
Con individuazione LabTer GreenPoint come soggetto gestore
Laboratorio di Palazzo Verde c'è l'occasione di riprendere e
rilanciare PCPR, attraverso Laboratori c/o Themis
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Verso il Programma Nazionale di Prevenzione dei rifiuti