CAP. 10
SOCIOLOGIA
POTERE E POLITICA
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA
ORDINAMENTO POLITICO
STATO
PARTECIPAZIONE POLITICA
DITTATURA
ORGANIZZAZIONE
SOCIALE
PARTITI POLITICI
MONARCHIA
DEMOCRAZIA
d. liberale
modernità
MOVIMENTI POLITICI
COMPORT. ELETTORALE
ORDINE
SOCIALE
post modernismo
TEORIA WEBERIANA
TEORIA DELL’ELITE
TEORIE MARXISTE
TEORIE STATO CENTRICHE
GLOBALIZZAZIONE
CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere
dagli anni novanta la vita è diventata più incerta e insicura
vita senza ordine e significato produce insicurezza ontologica
la maggior parte dei sociologi concorda con l’analisi di M. Weber
AUTORITA CARISMATICA sistema politico
fondato sulla forza di carattere del suo leader
AUTORITA’ TRADIZIONALE sistema politico
Sostenuto da usi e costumi
AUTORITA’ RAZIONALE LEGITTIMA
sistema politico considerato legittimo in quanto legale
e costruito su processi razionali
3
CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere
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l’analisi di M. Weber: c’è un TIPO IDEALE?
 i moderni governi sono in realtà gestiti dalla burocrazia
 parlamenti deboli generano divisioni fanatiche tra i partiti
 divisioni = decisioni importanti prese dalla burocrazia
un modello utile con cui misurare le varie forme
una determinata realtà; ha caratteristiche tipiche
nel sistema burocratico i funzionari detengono un codice
di PRINCIPI - consapevolezza dell’importanza del loro ufficio
- convinzione supremazia proprie qualificazioni e capacità
- convinzione che burocrati sono al di sopra dei partiti
- convinzione che burocrati veri interpreti interesse naz.le
- burocrati hanno loro interessi chiamati “ragion di Stato”
CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere
l’analisi di M. Weber: c’è un TIPO IDEALE?
burocrazia
 delimitata, “senza anima”, funziona come una macchina
 è meccanismo per portare a termine obiettivi pre-fissati
 ha tendenza a diventare una forza indiopendente
 ha potere perché ha conoscenza (abilità a uso informaz.)
concetto criticato dagli oppositori di Weber poiché
come modello è prodotto dai valori del ricercatore
i critici pensano che sia punto di arrivo della ricerca
non è così poiché è invece il PUNTO DI PARTENZA
LUKES critica concezione del potere di Weber; potere include:
1) decision making
2) non-decision making
3) manipolazione dei desideri
5
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere
LA TEORIA DELL’ELITE
concentrato nelle mani di una piccola minoranza, di un’élite
teoria sviluppata in risposta al marxismo
rifiuta la democrazia
convinta che in ogni sistema pochi comandano
e una larga massa con pochissimo potere
l’OLIGARCHIA (governo di pochi) è inevitabile
crede che le masse sono psicologicamente inadeguate al potere
e che gran parte gente ha bisogno istintito a essere dominata
(MICHELS L’HA DEFINITA LA “LEGGE FERREA DELL’OLIGARCHIA”)
PARETO
MOSCA
CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere
LA TEORIA DELL’ELITE
PARETO
economista, e poi sociologo, analizza le azioni non logiche
tutti gli individui hanno SEI istinti basilari (“residui”)
1)
2)
3)
4)
5)
6)
R. di combinazione = istinto che ci porta a vivere in gruppi
Persistenza d. aggregati = istinto a conservare il gruppo/comunità
Sentimenti di attività = rinforzo legami intragruppo con cerimonie
R. di socialità = tutti hanno ostilità verso outsider, amiamo conformis.
Auto-protezione = istinto a salvaguardare sicurezza, proprietà, status
Sessualità = ruolo di mantenere il controllo sociale entro la società
manipolati dall’élite con QUATTRO procedure politiche (“derivazioni”)
1)
2)
3)
4)
Asserzione semplice = élite asserisce che qualcosa è corretto, lo si accetta
Autorità = masse concordano con opinioni dell’élite ritenendola legittima
Sentimenti = masse accettano decisioni élite ritenendole condivise da tutti
Prove verbali = le masse sono convinte dal ragionamenrto persuasivo
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere
LA TEORIA DELL’ELITE
PARETO
LE ELITES possono governare scegliendo di usare
 l’astuzia (agire come “volpi”)
 La forza (agire come “leoni”)
PARETO
- fu critico verso evoluzionismo di SPENCER
- fu critico verso socialismo di MARX
- influenzò PARSONS, e anche MUSSOLINI
- pone la distribuzione ineguale delle capacità
alla base della sua concezione sociologica
(CRITICA: non definisce chiaramente i termini chiave che usa; si rinfaccia utilizzo
della teoria come giustificazione del fascismo)
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere
LA TEORIA DELL’ELITE
MOSCA
la società? è composta da un’élite ben organizzata con
proprie aspirazioni, e da una massa senza aspirazioni
GRUPPI ELITARI ? militari, religiosi, ricchi, proprietari terrieri.
sono fondamentali per contenere forze sociali che potrebbero
distruggere la civiltà; in ciò si misura la stabilità della comunità
l’èlite mantiene il dominio con uso delle opinioni politiche
considerate giuste dalla massa (o di senso comune)
(CRITICA: non definisce chiaramente i termini chiave che usa; si rinfaccia utilizzo
della teoria come giustificazione del fascismo)
9
CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere
C. W. MILLS
e la teoria
dell’élite al potere
sociologo americano critico contro potere antidemocratico
teoria formulata nel 1956 in USA e a questa società riferita
evidenzia TRE istituzioni chiave come centri di potere:
1) il Governo federale
2) le grandi corporations
3) i militari
le élites sono connesse per via dell’istruzione, della parentela,
dell’origine e degli interessi interconnessi
(Le ricerche confermano collegamenti sociali e comuni origini élites)
10
CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere
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LE TEORIE MARXISTE
DEL POTERE
IL POTERE SI BASA SU ASPETTI ECONOMICI
se un gruppo sociale possiede i mezzi di produzione
non solo ha potere economico, ha anche potere politico
LA LEGITTIMAZIONE POTERE POLITICO LA DA’ L’IDEOLOGIA
(le persone appartenenti alle classi subalterne sono INDOTTE
A accettare idee/convinzioni contrarie ai loro interessi econ.)
classe operaia ? ideologicamente manipolata attraverso le
istituzioni come i mass media, la scuola, la religione)
CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere
LE TEORIE MARXISTE
DEL POTERE
MILLIBAND esiste una classe capitalista ben organizzata
istruita nelle principali scuole e università, che occupa le
le posizioni al vertice, e usa lo Stato per propria supremazia
POULANTZAS
background culturale di chi è al vertice
non importante; è la società che è capitalista, e lo Stato
serve per sostenere il capitalismo
GRAMSCI distingue fra: 1) società politica, e 2) società
Civile. Lo Stato deve negoziare il consenso, e l’accordo
sociale è sostenuto dall’egemonia (analoga a ideologia)
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere
Un confronto…
LE TEORIE MARXISTE
DEL POTERE
LA TEORIA DELL’ELITE
SIMILARITA’
 piccola classe dirigente col potere e la massa senza potere
 concezione potere: a somma ZERO
 classe dirigente mantiene il potere manipolando idee degli altri
DIFFERENZE
-classe dominante è economica
-nel futuro sfruttati prenderanno potere
-connessione tra borghesia e proletari
si basa su sfruttamento economico
- giustificazione politica x socialismo
- non necessariamente
- la massa non si solleverà mai
- connessione tra potere e senza
potere con coercizione psicolog.
- giustificazione politica x fascismo
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere
LE TEORIE STATO-CENTRICHE
STATO
MANN
considerato la più potente organizzazione
nella società che non è espressione del
capitalismo o della lotta di classe
le diverse fonti di potere sociale sono:
> potere economico
> potere politico
> potere militare
> potere ideologico
MA SOLO LO STATO PUO’ ESERCITARE IL POTERE IN
MANIERA TERRITORIALMENTE CENTRALIZZATA
pericoli dall’esterno centrali per teoria della formazione dello Stato
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Le teorie sociologiche del potere
LE TEORIE STATO-CENTRICHE
NORDLINGER
lo Stato può incrementare sua indipendenza dagli
altri gruppi entro la Nazione
GRAMSCI
lo Stato può, o no, diventare potente e indipendente
SKOCPOL
lo Stato non rappresenta solo la borghesia, può
indirizzare/manipolare l’azione di tutte le classi
MACHIAVELLI evidenzia processi di concentrazione del potere
CROZIER
evidenzia processi di dispersione del potere
(ogni attore sociale controlla una fonte di incertezza che gli dà potere)
MACHIAVELLI:
MONTESQUIEU:
WEBER:
o forza o astuzia
paura o moderazione
carisma o razionalità
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Che cos’è il postmodernismo
RAZIONALITA’ nelle relazioni
 capitalismo
 industrialismo
 potere amm.vo centralizzato
 controllo centr.to potere militare
IDENTITA’ UNIVERSALE
amministrata dallo Stato
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NUOVI MODI nelle relazioni
post-modernismo è ciò che
viene dopo la modernità
più vasta gamma di scelta
di stili di vita e di
identità sociali
socialismo, marxismo, teoria élite, analisi weberiane, femminismo non più adeguate a dare senso al mondo
LE GRANDI NARRAZIONI SI SONO DISSOLTE E LA STORIA NON E’ PIU’ UN’UNITA’ LINEARE
 nuova base per l’autorità
 dalla politica basata sulle classi alla politica delle identità
(da politiche su problemi materiali a politiche su problemi su chi siamo)
(politica di partecipazione di persone su identità e cultura)
 dai vecchi ai nuovi movimenti sociali
 riduzione significato Stato-Nazione a fronte globalizzazione
 perdita di fede su grandi narrazioni (ideologie)
 nuove forme di comunità
RISCHIO DI ESTETIZZAZIONE DELLA VITA
CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Che cos’è il postmodernismo
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RISCHIO DI ESTETIZZAZIONE DELLA VITA
(scarsa capacità di differenziare moralità e apparenza) - (assenza di codice morale coerente)
(espansione specialisti e intermediari su obiettivi simbolici)
(dal contratto sociale al contatto sociale)
politica post modernismo di natura neo-medievale?
 niente Stati-Nazione
 nessuna democrazia
 contestazione autorità centrale
 conflitti tra ideologia della chiesa e ideologia secolare
 tensioni tra maggiori istituzioni (re/chiesa)
 individui insicuri propria identità
 politica senza regole stabilite
 ricorso alla violenza per risolvere i problemi
MONDO POST MODERNO
ALTAMENTE PLURALISTICO
STATO NON PIU’ CENTRO
DELL’ATTIVITA POLITICA
RIDEFINIZIONE DELLA
SOLIDARIETA
…e la qualità delle vita!
CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto
i “post moderni” sono persone che
vivono dopo grandi “narrazioni”
e che per dare un senso al mondo non fanno uso delle grandi “narrazioni”
LA CONDIZIONE POLITICA POST MODERNA
vede prevalere il funzionale sullo strutturale
diventa pluralistica nelle culture e nei discorsi
rende le persone libere (dalle ideologie) di parlare
vede superare lo Stato come agenzia di classe
induce irrazionalità e imprevedibilità della politica
promuove nuove forme non economiche di soddisfazione
ha un ethos politico veramente democratico (A. Heller & F.Feher)
1)
ha quattro caratteristiche (politiche) (Z. BAUMAN)
le persone insieme (“tribù”/comunità virtuali) su identità simili
(POLITICA TRIBALE)
2)
alle persone servono segnali di appartenenza o no
(POLITICA DEL DESIDERIO
3)
cerca di evitare effetti potenzialmente dannosi
(POLITICA DELLA PAURA)
4)
non vuole affidarsi agli esperti
(POLITICA DELLA CERTEZZA)
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto
• gli stati- nazione sono poliarchie
(potere ampiamente condiviso, politica basata su regole)(opposto delle monarchie)
(libertà di associarsi, di opinare, di vitare, di essere eletti, di competere politicamente, di
elezioni libere ed eque, di fonti alternative di informazioni, di avere istituzioni x le politiche)
(LIBERTA’ basate su
> opinioni, giudizi, regole morali, scelta entro range di giudizi)
(R. DAHL evidenzia che poliarchia è prodotto sia della democratizzazione sia dei regimi)
(su PLURALISMO E POLIARCHIA non si tiene conto che:
> è importante ciò che si decide, ma anche ciò che non si decide
> le idee degli individui possono essere manipolate da altri
> distribuzione diseguale ricchezza può implicare disuguaglianza potere politico)
> possono esserci interessi non o sotto rappresentati
• negli stati-nazione si va verso una “democrazia dialogica”
in opposizione a tutte le forme di fondamentalismo
e che tenta di creare fiducia attiva nell’apprezzare integrità
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto
“democrazia dialogica”
(fiducia attiva nell’apprezzare l’integrità degli altri)
(la fiducia è un mezzo per ordinare le relazioni sociali nel tempo e nello spazio)
 tutti si battono per una relazione “pura” basata sulla fiducia
 ciascuno ricerca un’autonomia come capacità di ricreare se stessi
 entro una dimensione democratica (riconoscimento a tutti dell’aut.)
 tutte le relazioni (sociali) possono diventare democratiche
 spostamento dalla politica emancipatoria alla politica di vita
d’altronde…
> la modernità = minaccia di mancanza di significati
> il “sé” deve diventare riflessivo (include libertà dalle strutture)
> modernità = tendenza a riflettere su di sé
> più probabile che fiducia si basi su “sistemi esperti”
20
CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto
“autoriflessività”
 la riflessività è carattere distintivo delle azioni umane
 nelle civiltà premoderne il passato pesa più del futuro
 la tradizione: mezzo per inserire azioni nella continuità del passato
 con modernità la riflessività pervade le basi stesse del sistema
 riflessività oggi: pratiche sociali costantemente esaminate/riformate
alla luce dei nuovi dati acquisiti dalle pratiche
 elemento chiave di qualsiasi modernità è la persona singola
emancipata dalla classe o da ruoli di genere
 è un nuovo tipo di socializzazione, l’individualizzazione
- dimensione liberante da impegni prescritti
- dimensione del disincanto o perdita della sicurezza tradizionale
- dimensione di reintegrazione, o di nuove forme di impegno sociale
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto
22
“modernizzazione riflessiva”
include
individualizzazione
globalizzazione
per GIDDENS il “sé”
= autoidentità
> inconscio
> coscienza pratica
> coscienza digressiva
(non pieno controllo di una parte)
(azione non è determin. da esterno)
(autoriflessione su proprie azioni)
AUTOriflessività = avere proprio racconto di vita, propria identità, che
definisce i nostri “Sé” come un unico “Sé”
= per compensare perdita sistemi di base d. sicurezza
= senza AUTOrif. > insicurezza ontologica dell’incertezza
“il Sé è per ciascuno un progetto riflessivo, una interrogazione più o meno
continua del passato, del presente, e del futuro”
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto
“modernizzazione riflessiva”
include
individualizzazione
globalizzazione
per GIDDENS due spiegazioni su carattere dell’ordine mondiale da rifiutare:
> Stati-Nazione strumenti dominazione di classe (marxismo)
> Stati-Nazione come attori sociali (prospett. relazioni internazion.)
Stati-Nazione nella modernità sono unità amministrative limitate
Il sistema mondiale si caratterizza come intreccio di quattro istituzioni:
1)
2)
3)
4)
economia industrializzata
produzione capitalistica
integrazione politica
regola militare
> ordini simbolici
> istituzioni economiche
> isituzioni politiche
> leggi / sanzioni
> sist. informaz. globale
> economia capit. mondiale
> sistemi Stato-Nazione
> ordine militare mondiale
CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto
“modernizzazione riflessiva”
include
individualizzazione
globalizzazione
per GIDDENS
trascende i singoli Stati-Nazione
è un processo di sviluppo ineguale che divide e coordina, con un profondo
riordinamento del tempo e dello spazio nella vita sociale
SOCIETA’ SEMPLICI
SOCIETA’ MODERNE
comunicazione faccia a faccia senza separaz. fisica
interazione a grandi distanze di tempo e spazio
il tempo è assunto con durata specifica e misurata
e con netta separazione fra tempo di lavoro e di non lav.
SEPARAZIONE SPAZIO-TEMPO
il controllo del tempo è una risorsa importante nelle
strutture di potere e di dominio
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto
“modernizzazione riflessiva”
include
individualizzazione
globalizzazione
idea che il mondo intero stia diventando un unico luogo
ethnoscapes (movimento delle persone)
 technoscapes (movimento di tecnologie)
 finanscapes (movimento di denaro)
 mediascapes (flussi informazioni e immagini)
 ideoscapes (movimento di idee e ideologie politiche)
 modello di sistema globale di matrice marxista
 modello dell’imperialismo culturale
 modello delle pratiche transnazionali
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto
“progetto riflessivo del Sé”
individualizzazione
globalizzazione
ha il significato di “auto-confronto” piuttosto che di riflessione
 la modernità fu prodotta dal capitalismo
 il capitalismo cambia società industriale in modernità più radicale
 è la SOCIETA’ DEL RISCHIO
 come individui dobbiamo conoscere l’imprevedibilità del mondo moderno
transizione da società industriale a società di rischio
conflitti basati su
distribuzione del
surplus
conflitti per evitare
distribuzione dei
pericoli e rischi
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Due visioni della politica in un mondo incerto
“progetto riflessivo del Sé”
individualizzazione
globalizzazione
transizione da società industriale a società di rischio
sia ricchi che poveri sono esposti ai rischi
la società mette in conflitto settore contro settore
società del rischio non conosce confini nazionali
I RISCHI
diventano il più importante principio di organizzazione
hanno forma non calcolabile né compensabile, illimitata
la transizione da modernità a futuro è prodotta dai movimenti sociali
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - La distinzione fra vecchi e nuovi movimenti sociali
influenzati da fattori economici
sostegno specie da classe operaia
operano con burocrazia centrale
fanno leva su persone elette o gruppi di potere
influenz. da problemi generali, postmaterialisti
espressione delle nuove classi medie
non basati sulla classe sociale
attivi non solo verso lo Stato
interessati alla “politica dell’identità”
operano su reti di network
fanno leva su azione diretta
per interessi particolaristici (universalistici?)
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - La distinzione fra vecchi e nuovi movimenti sociali
un’adesione emozionale ?
ci si associa per qualche rimostranza ?
NO, tutto avviene mediante il FRAMING
FRAMEWORK sono schemi di interpretazione, principi organ.vi
che le persone usano “definire delle situazioni”,
per dare un significato alle azioni e alla vita;
sono modi di comportarsi entro un gruppo
a volte sono evidenti, a volte danno solo una prospettiva
I NUOVI MOVIMENTI SOCIALI SONO IMPEGNATI A COSTRUIRE
DEI “SET DI CONVINZIONI” CHE INCORAGGIANO POTENZIALI
ADESIONI AD AGIRE PERCHE’ CONVINZIONI SONO RICHIAMO
29
30
CAP. 10 - POTERE E POLITICA - La distinzione fra vecchi e nuovi movimenti sociali
un’adesione emozionale ?
forniscono un codice che caratterizza quali emozioni sono
comuni e accettabili in una data situazione
 definiscono i sentimenti secondo le proprie categorie culturali
 forniscono un posto per evitare una “devianza emozionale”
Un cane ?
tipico con attivisti per la difesa degli animali
60 mq. !
LE PERSONE SONO ATTRATTE DAI MOVIMENTI PER LA
CAPACITA’ DI QUESTI DI LEGITTIMARE LE LORO AFFEZIONI
forniscono cioè alle persone un’opportunità legittima di
condividere le proprie emozioni riguardo un problema
CAP. 10 - POTERE E POLITICA - La distinzione fra vecchi e nuovi movimenti sociali
31
possono essere organizzati
in modo informale
QUATTRO LE AREE
1)
2)
3)
4)
MOVIMENTI DEMOCRATICI sui diritti politici
MOVIMENTI SINDACALI
sui posti di lavoro e su potere economico
MOVIMENTI ECOLOGICI
sui dannui ambientali
MOVIMENTI PACIFISTI
sul potere militare e aggressioni naz.mi
Movimenti femministi e movimenti dei consumatori
possono generare organizzazioni politiche formali
possono generare anche movimenti contrari
CAP. 10 - POTERE E POLITICA - La distinzione fra vecchi e nuovi movimenti sociali
esistono quando identificano
1) UN AVVERSARIO
2) IL PREMIO DELLA LOTTA
3) GLI ATTORI STESSI
qualcosa o qualcuno contro cui si lotta
i diversi modi di risolvere i problemi
nel nome dei quali si sta combattendo
esaltano la democrazia a partecipazione pulralistica
MOVIMENTI per difendere ambiente
naturale e sociale minacciato
MOVIMENTI per estendere i diritti
sociali (rispetto a uno Stato
considerato negativamente)
> diritti degli animali
> gruppi ambientalisti
> gruppi antinucleari
> movimenti femministi
> movimenti antirazzisti
> mov. per diritti di gay e lesbiche
> organizzaz. per i diritti civili
32
CAP. 10 - POTERE E POLITICA - La distinzione fra vecchi e nuovi movimenti sociali
DALLA MODERNITA’ ALLA POSTMODERNITA’
ISTITUZIONI
movimenti
obiettivi
elementi postmoderni
CAPITALISMO
laburista
organizzazione sistema di post-penuria
econ. socializzata
INDUSTRIALISMO ecologista
sistema di
umanizzazione
protezione planet.
POTERE AMM.VO diritti umani
e civili
ordine globale
coordinato
partecipaz. democratica
multistratificata
POTERE MILITARE pacifista
superamento
della guerra
smilitarizzazione
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - La distinzione fra vecchi e nuovi movimenti sociali
DALLA POLITICA EMANCIPATORIA ALLA POLITICA DI VITA
 è una politica dello stile di vita, dell’autorealizzazione
 riguarda dispute e lotte su come dovremmo vivere
 ha due elementi principali:
 sforzo di sciogliersi dai legami del passato
 intento di sconfiggere la dominazione illegittima che limita
la possibilità di vita delle persone
ESALTA L’INDIPENDENZA INDIVIDUALE
da un lato c’è imprevedibilità, incertezza, frammentazione, ma ci sono
anche i valori condivisi nell’accettazione cosmopolita delle differenze
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Il comportamento elettorale
1945-1970
bipartitismo, voto di classe
votanti sono
diventati
RAZIONALI
scelgono
come i
consumatori
Supermarket
MAX
beneficio
MIN
costo
 modifica struttura di classe
 cresce “nuova” classe operaia
 proprietà della casa
 declinante coscienza di classe
1970volatilità crescente del voto
disallineamento dalla classe
i votanti stavano abbandonando il “naturale”
partito politico della loro classe
LE PERSONE ORA VOTANO IN BASE AI PROBLEMI
ED E’ SEMPRE RAZIONALE NON VOTARE (“conto poco”)
35
36
CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Il comportamento elettorale
PER DECENNI
operai a sinistra
ceti medi e contadini a DC
dirigenti e imprenditori a laici e liberali
 tramonto narrazioni-ideologie
 chiusura ciclo economico
 declino grande impresa
 “mani pulite”
DUE GRANDI
partiti di massa
DC e PCI
e territori
caratterizzati
1992-93 ….
scompaiono molti partiti (DC, PSI, altri)
nuovi partiti (Lega, F.I., D.S., A.N.)
introduzione sistema maggioritario
CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Il comportamento elettorale
il modello ideale non è reale
crisi della/nella democrazia
1) PARTITOCRAZIA
2) INGOVERNABILITA’
3) DEFICIT LEGITTIMAZIONE
4) POTERI OCCULTI
5) DISAFFEZIONE POLITICA
controllo di cariche, accumulo di potere,
lottizzazioni, acquisizione risorse, corruzione
da parte dei partiti (e mancato ricambio)
dovuta a sovraccarico per scarto fra domande
di servizi e garanzie e capacità di farvi fronte
perdita di fiducia e sostegno dei cittadini per
mancato mantenimento promesse e fisco
con eventuale affiancamento di criminalità
organizzata e settori di sottogoverni
calo della partecipazione politica
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Il comportamento elettorale
in italia pochissime donne
ministro, e da poco tempo
in generale ovunque è molto
scarsa la presenza femminile
LE SOCIOLOGHE FEMMINISTE SOSTENGONO CHE:
 responsabilità domestiche = meno tempo rispetto agli uomini
Istituzioni politiche organizzate su convenienze maschili
 la politica è tradizionalmente dominata dagli uomini e da modelli
maschili che scoraggiano/svantaggiano le donne
 ai problemi femminili (servizi per figli e anziani) viene riservato
scarso tempo e scarsa considerazione
ove le barriere della partecipazione vengono smantellate
sempre più donne sono attive
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CAP. 10 - POTERE E POLITICA - Il comportamento elettorale
LE DONNE VOTANO COSI’
 per molto tempo voto più conservatore che progressista
 per via del tipo di occupazione in particolare: condizione casalinga)
 per via della religiosità
(ingresso nel mercato del lavoro ha secolarizzato il voto)
 da anni settanta più simile al voto maschile
 per votare traggono informazioni specie da TV; specie donne
e meno istruite sono più dipendenti da TV
 è confermata correlazione per donne anziane e meno istruite
la scelta di partiti di centro-destra; quante più ore alla TV,
tante più probabilità di votare Forza Italia
39
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