• • • • • • • • • • • PREMESSA PIA/CENTRI DI AGGREGAZIONE UNDER 11 IL PROGETTO ORGANIZZAZIONE E STRUTTURA DELLE SEDUTE INDICAZIONI TECNICO - TATTICHE PROGRAMMA TECNICO – TATTICO/ SEDUTE DI ALLENAMENTO OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI TECNICI OBIETTIVI TATTICI OBIETTIVI FISICI OBIETTIVI PSICOLOGICI ATTIVITA’ PROGRAMMATE • I PIA 2011-2012 PREVEDONO LA CREAZIONE DI CONSORZI PROVINCIALI CON L’OBIETTIVO DI FAVORIRE L’AGGREGAZIONE FRA CIRCOLI E IL CONFRONTO FRA ALLIEVI SENZA CHE VENGANO LORO IMPOSTI LUNGHI SPOSTAMENTI. • I PIA 2011-2012 PREVEDONO ANCHE LA RISTRUTTURAZIONE E LA RIORGANIZZAZIONE DELLE SCUOLE TENNIS ADERENTI ATTRAVERSO LA PARTECIPAZIONE ALLO SVILUPPO DEL PROGETTO “SISTEMA ITALIA”. • IL PROGETTO PIA 2011-2012 PREVEDE LA CREAZIONE DI UN CENTRO DI AGGREGAZIONE PROVINCIALE O INTERPROVINCIALE PER OGNI CONSORZIO. TALE CENTRO DOVRÀ OSPITARE REGOLARMENTE RADUNI E ALLENAMENTI RISERVATI AGLI ALLIEVI UNDER 11. • I CENTRI DI AGGREGAZIONE PROVINCIALI FARANNO RIFERIMENTO AI CENTRI DI ALLENAMENTO E FORMAZIONE PERIFERICI REGIONALI E INTERREGIONALI RISERVATI AGLI UNDER 15 E COORDINATI DAI TECNICI DELLA SOCIETÀ MARIO BELARDINELLI. I CENTRI REGIONALI, A LORO VOLTA, AVRANNO COME STRUTTURA DI RIFERIMENTO IL CENTRO DI PREPARAZIONE OLIMPICA DI TIRRENIA. • IL CENTRO DI AGGREGAZIONE PROVINCIALE PREVEDERA’ L’ORGANIZZAZIONE DI MINIMO 8 SEDUTE COLLETTIVE, FINO AD UN MASSIMO DI 15 DI PREPARAZIONE E CONFRONTO PER GLI UNDER 9 CHE PARTECIPERANNO ALLA PIA CUP NEL CORSO DEL PERIODO NOVEMBRE – MAGGIO; • INOLTRE A SUPPORTO DEGLI ELEMENTI UNDER 11 PARTECIPANTI ALLA COPPA DELLE PROVINCE, DOVRANNO ESSERE ORGANIZZATE ALMENO 4 SEDUTE DI PREPARAZIONE, FINO A UN MASSIMO DI 8, NEL PERIODO OTTOBRE – MARZO; • • DIMOSTRAZIONE E SPIEGAZIONE DELLA SEDUTA DI ALLENAMENTO ATTIVAZIONE DEGLI ALLIEVI ATTRAVERSO ESERCITAZIONI PROPOSTE IN FORMA LUDICA • ESERCITAZIONI IN FORMA RANDOMIZZATA E VARIATA (EVITARE DI PROPORRE LEZIONI IN FORMA MONOTEMATICA) LIMITARE L’UTILIZZO DEL CESTO PROPONENDO SITUAZIONI REALI DI GIOCO (IN TAL MODO SARA’ POSSIBILE DETERMINARE LE CONDIZONI IDEALI DI APPRENDIMENTO E SVILUPPO DI ABILITA’ APERTE). • • • NELLA PARTE CONCLUSIVA DELLA LEZIONE E’ MOLTO IMPORTANTE INSERIRE SEMPRE L’ELEMENTO GARA ATTRAVERSO ESERCITAZIONI TECNICO-TATTICHE CHE RIPRENDANO LE TEMATICHE TRATTATE NELL’AMBITO DELLA LEZIONE AL TERMINE DELLA SEDUTA DI ALLENAMENTO FORNIRE AGLI ALLIEVI FEEDBACK SUL LAVORO SVOLTO ANTICIPANDO ALCUNI DEI CONTENUTI CHE SARANNO TRATTATI NELLA LEZIONE SUCCESSIVA. 3 ALLIEVI AL MASSIMO PER CAMPO. LEZIONI DA 1,30 – 2,00 ORE PER GRUPPO. AMPLIARE LE COMPETENZE TECNICO/TATTICHE DEGLI ALLIEVI PROPONENDO NUMEROSE ESERCITAZIONI A PUNTI CHE POSSANO DETERMINARE UN CONTESTO MOLTO SIMILE A QUELLO RISCONTRABILE IN FASE DI GARA. FARE IN MODO CHE TALI ESERCITAZIONI EQUIVALGANO A CIRCA IL 50% DEL TEMPO COMPLESSIVO . MIGLIORARE ALCUNI ASPETTI TECNICO/TATTICI ATTRAVERSO INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI. PROPORRE PROVE FISICHE CONCORDATE CON IL RESPONSABILE DELL’AREA FISICA. : prestare particolare attenzione agli spostamenti avanti-indietro. Evitare che gli allievi colpiscano limitandosi a mantenenere i piedi sulla linea di fondo campo, eseguendo il più delle volte dei controbalzi, evitando di indietreggiare ogni qualvolta se ne presenti l’occasione.. prestare attenzione al mantenimento dell’equilibrio in fase statica e dinamica. A tal riguardo è opportuno curare la posizione atletica in partenza, la stance (al momento dell’esecuzione del colpo) in termini di distanza ottimale dalla palla ed ampiezza della base di appoggio (si ricordi di modulare la tipologia di stance al variare della situazione tattica). In fase dinamica osservare la stabilità della testa e del tronco ed una corretta combinazione delle fasi di accelerazione, decelerazione ed arresto. : osservare che il movimento di preparazione sia sufficientemente ampio da garantire un adeguato spazio di accelerazione dell’attrezzo, ma non tanto ampio da limitare la precisione spaziale e temporale del colpo. : osservare l’intervento coordinato (ordine sequenziale) dei vari segmenti corporei modulando l’intervento delle componenti di spinta orizzontale e verticale dell’assetto braccio-racchetta al variare della scelta tattica. : l’ampiezza del finale (elemento tecnico di importanza fondamentale) sarà strettamente correlata alla velocità lineare prodotta durante il movimento a colpire. Osservare che tale fase si svolga con particolare decontrazione. IN FASE DI GARA GLI ALLIEVI NON DOVRANNO LIMITARSI AD ATTENDERE L’ERRORE DELL’ AVVERSARIO, MA PROVARE AD ASSUMERE L’INIZIATIVA OGNI VOLTA CHE SE NE PRESENTI L’OCCASIONE. : IN FASE DI GARA GLI ALLIEVI DOVRANNO PRODURRE AZIONI DI GIOCO COMBINANDO LE DIVERSE ABILITA’ AL VARIARE DELLE SITUAZIONI TATTICHE. IN RELAZIONE ALLA PROGRESSIVA ACQUISIZIONE DI COMPETENZE IL MAESTRO DOVRA’ INDIVIDUARE GLI SCHEMI TATTICI PIU’ CONFACENTI A CIASCUN SOGGETTO. : IN FASE DI GARA I RAGAZZI DOVRANNO ESSERE IN GRADO DI RICONOSCERE ED INTERPRETARE LE FASI DI ATTACCO, DIFESA E COSTRUZIONE DEL PUNTO. A TAL RIGUARDO L’INSEGNANTE DOVRA’ FAR COMPRENDERE COME L’ATTEGGIAMENTO PRO-ATTIVO PASSI ANCHE ATTRAVERSO UNA GESTIONE OTTIMALE DELLA FASE DIFENSIVA EVITANDO CHE GLI ALLIEVI PROVINO SOLTANTO A PRODURRE SOLUZIONI VINCENTI NON TENENDO CONTO DELLA SITUAZIONE DI GIOCO (ad esempio la posizione assunta in campo, la traiettoria della palla in arrivo ecc.) : GLI ALLIEVI DEVON O COMPRENDERE COME LE SCELTE TATTICHE ASSOCIABILI AI COLPI A RIMBALZO SONO LA DIRETTA CONSEGUENZA DELL’ATTEGGIAMENTO TATTICO CON CUI HANNO INTERPRETATO IL SERVIZIO E LA RISPOSTA AL SERVIZIO. PERTANTO IN OGNI ALLENAMENTO TALI ABILITA’ DOVRANNO MERITARE UN’IMPORTANZA PRIORITARIA. E’ OPPORTUNO SVOLGERE UN LAVORO SPECIFICO SULLE ABILITA’ TECNICO-TATTICHE DELLE ANGOLAZIONI,DELL’ANTICIPO,DEL RITMO, DELLA COMPLESSITA’ DI PALLA, AFFINCHE’ GLI ALLIEVI SAPPIANO UTILIZZARLE AL MEGLIO IN CONDIZIONI SEMPLIFICATE (ESERCITAZIONI A BLOCCHI) MA ANCHE E SOPRATTUTTO IN CONDIZIONI DI VARIABILITA’ E DI PRESSIONE TEMPORALE E PSICHICA COME QUELLE RICORRENTI IN FASE DI GARA. SE SI VALUTA CHE ALCUNE ESECUZIONI TECNICHE SONO TALI DA RIDURRE L’EFFICACIA DEL COLPO IN TERMINI ATTUALI O DI PROSPETTIVA, L’INTERVENTO CORRETTIVO SARA’ PIU’ CHE MAI OPPORTUNO. IL MAESTRO DOVRA’ IN PRIMIS VALUTARE SE L’ERRORE E’ ASSOCIABILE ALLA STRUTTURA PROFONDA DEL MOVIMENTO O AI PARAMETRI E SUCCESSIVAMENTE RENDERE L’ALLIEVO PARTECIPE DEL PROCESSO DI TRASFORMAZIONE. LE ESERCITAZIONI A TAL RIGUARDO POTRANNO ESSERE PROPOSTE INIZIALMENTE AD UN RITMO PIU’ BASSO ED IN FORMA CHIUSA, PER RENDERLE GRADUALMENTE PIU’ COMPLESSE E VARIABILI IN RELAZIONE AL MIGLIORAMENTO TECNICO PRODOTTO. : IL MAESTRO DOVRA’ PROPORRE IL LAVORO TECNICO EVITANDO CHE SIA SVOLTO IN FORMA STEREOTIPATA E COSTANTE. OGNI ABILITA’ TECNICA DOVRA’ ESSERE ESEGUITA CON NUMEROSE VARIANTI IN TERMINI DI AMPIEZZA, VELOCITA’ PRODOTTA, NUMERO DI SEGMENTI IMPIEGATI, IN MODO CHE GLI ALLIEVI IN FASE DI GARA SAPPIANO OPERARE SCELTE TECNICO/TATTICHE CORRETTE IN QUANTO VARIABILI IN RELAZIONE AL CONTESTO SITUAZIONALE. LAVORO SULLA FLUIDITA’ DEI MOVIMENTI: IL MAESTRO DOVRA’ OSSERVARE CHE I MOVIMENTI SIANO ESEGUITI SENZA PARTICOLARI CONTRAZIONI UTILIZZANDO IN MANIERA EQUILIBRATA LA CATENA CINETICA. UN’ECCESSIVA ROTAZIONE DEL TRONCO AD ESEMPIO POTREBBE COMPORTARE NEI COLPI A RIMBALZO UNA LIMITAZIONE IN TERMINI DI CONTROLLO OTTIMALE DELL’ABILITA’ TECNICA . GLI ALLIEVI DEVONO ESSERE CONSAPEVOLI E PARTECIPI DEL LAVORO SVOLTO ALL’INTERNO DEL CAMPO EVITANDO DI SUBIRE PASSIVAMENTE LA LEZIONE (SI RICORDI CHE L’ALLIEVO E’ SEMPRE IL PROTAGONISTA DI UNA “SITUAZIONE DIDATTICA OTTIMALE”): IL MAESTRO DOVRA’ DURANTE LE LEZIONI FORNIRE FEEDBACK POSITIVI E MOTIVANTI, FEEDBACK INTERROGATIVI (PER VALUTARE IL LIVELLO DI AUTOPERCEZIONE DI OGNI SINGOLO SOGGETTO), MA SOPRATTUTTO FORNIRE FEEDBACK PRESTATIVI CHE INCIDANO SUL MIGLIORAMENTO DELL’ALLIEVO E PERTANTO SULLA PERCEZIONE DELLA QUALITA’ DEL LAVORO SVOLTO DUARANTE LE SEDUTE DI ALLENAMENTO. LE SEDUTE DOVRANNO ESSERE SVOLTE AD UN’INTENSITA’ TALE DA RENDERE IL LAVORO “REALMENTE ALLENANTE”. LA QUALITA’ DELL’ALLENAMENTO NON PASSA SOLTANTO ATTRAVERSO LA RIDUZIONE DEL NUMERO DI ERRORI SE CIO’ COMPORTA UN RITMO TROPPO BASSO E QUINDI NON ADEGUATO ALLE RISPOSTE ADATTATIVE CHE L’ORGANISMO DOVRA’ PRODURRE IN FASE DI GARA. : Monitoraggio provinciale ; : Schemi tecnico –/tattici; : Interpretazione tecnico tattica della risposta al servizio e lavori di continuità per i colpi da fondo; : Attivazione Tecnica di 20 minuti (si ricordi che tale fase non va interpretata come un semplice riscaldamento bensì come parte integrante della fase di allenamento). Risposta al servizio sulla prima e seconda palla. Curare a tal riguardo la tecnica dello split step, l’ampiezza della preparazione e la diversa interpretazione tattica delle due tipologie di risposta Lavori di regolarità per i colpi da fondo sia in direzione lungolinea che in diagonale. Sulla diagonale del rovescio eseguire all’occorrenza anche il diritto in sventaglio. Prestare particolare attenzione alla tecnica degli spostamenti, all’equilibrio e alla scelta della stance. Partite di doppio curando gli schemi tattici basilari e le posizioni ideali da assumere in fase di servizio e risposta al servizio. : Interpretazione tecnico tattica del servizio e lavori di continuità per i colpi a rimbalzo ed al volo; Verifica del lavoro svolto durante il secondo raduno. : Attivazione Tecnica di 20 minuti (si ricordi che questa fase non va interpretata come un riscaldamento ma come un allenamento) Studio del servizio e della risposta. Curare per quanto concerne il servizio in particolar modo la stance, l’impugnatura( continental) ed il lancio di palla in termini di altezza e direzione. Prestare attenzione al trasferimento del peso del corpo ed al ripristino dinamico della posizione atletica al termine dell’atterraggio. Lavori di regolarità per i colpi da fondo ed a rete . Palleggio rete – rete e fondo - rete ( inizialmente con palla depressurizzata, successivamente con palla mid ecc.). Curare l’atteggiamento dinamico, il trasferimento attivo del peso del corpo, l’ampiezza dei movimenti di preparazione. Partite di doppio curando le posizioni. Obbligo di discesa a rete con la prima palla di servizio che può essere effettuata anche da tre quarti di campo. : Interpretazione tecnico tattica del cambio ritmo e dell’utilizzo delle angolazioni lungolinea e diagonale. Studio delle azioni al volo. Verifica del lavoro svolto durante il terzo raduno. : Attivazione Tecnica di 20 minuti. (si ricordi che questa fase non va interpretata come un riscaldamento ma come un allenamento) Studio del servizio e della risposta. Curare la stance (foot up/foot back) , l’impugnatura, la tecnica del lancio di palla. Prestare attenzione al cambio di ritmo tra la prima e la seconda parte del movimento. Lavoro in fase di palleggio e al cesto evidenziando l’importanza delle variazioni di ritmo. Sottolineare lil corretto utilizzo tattico delle angolazioni. Effettuare anche smash al volo e a rimbalzo. Curare l’atteggiamento dinamico e l’equilibrio prestando particolare attenzione all’ampiezza degli appoggi. Partite di doppio curando le posizioni. Obbligo di discesa a rete con la prima palla di servizio che può essere effettuata anche da tre quarti di campo. Stesso obbligo per la risposta alla seconda palla di servizio : Interpretazione tecnico tattica della profondità e ricerca di palla. Le rotazioni. Verifica del lavoro svolto durante il quarto raduno. : Attivazione Tecnica di 20 minuti (si ricordi che questa fase non va interpretata come un riscaldamento ma come un allenamento) Studio del servizio e della risposta. Prestare particolare attenzione alla spinta prodotta dagli arti inferiori Lavoro in fase di palleggio e al cesto evidenziando la ricerca di palla attraverso una corretta tecnica degli spostamenti e la profondità di palla modulando la scelta delle rotazioni e delle traiettorie. Fornire feeedback sulla scelta tattica delle angolazioni e sulle variazioni tecniche tra lungolinea e diagonale. Curare l’atteggiamento dinamico, l’equilibrio, la tecnica dello split step. E.T.T. di singolo con palla fornita dal maestro richiamando i temi studiati. : Conoscenza degli spazi di gioco relativi al gioco al volo e studio della volèe. Verifica del lavoro svolto durante il quinto raduno. : Attivazione Tecnica di 20 minuti (si ricordi che questa fase non va interpretata come un riscaldamento ma come un allenamento) Comprensione della corretta impugnatura dei colpi al volo, della tecnica degli spostamenti in avanti, dello split step e della preparazione ridotta. Allenamento con palla fornita dal maestro al cesto e in fase di scambio con applicazione del metodo globale + step correttivi a carattere analitico. Servizio e risposta con obiettivi individualizzati. E.T.T. di doppio. Il punto conquistato con la volèe vale doppio. : Consolidamento dei colpi allenati ed inserimento dello smash al volo e al rimbalzo. Verifica del lavoro svolto durante il sesto raduno. : Attivazione Tecnica di 20 minuti (si ricordi che questa fase non va interpretata come un riscaldamento ma come un allenamento) Comprensione dell’impugnatura e della preparazione per fuori alto, ricerca dell’equilibrio con l’ausilio della mano non dominante,ricerca di palla. Evidenziare che tatticamente lo smash va interpretato come un colpo di chiusura. Lavoro in fase di palleggio e al cesto con il maestro che fornira’ palle con traiettorie alte per far eseguire lo smash al volo e al rimbalzo. In fase di scambio con il maestro combinazione dei colpi a rimbalzo con quelli al volo. Servizio e risposta con obiettivi individualizzati E.T.T. di singolo con palla fornita dal maestro richiamando i temi studiati. : Consolidamento dello studio delle angolazioni lungolinea e diagonale. Verifica del lavoro svolto durante il settimo raduno. : Attivazione Tecnica di 20 minuti (si ricordi che questa fase non va interpretata come un riscaldamento ma come un allenamento) Variazioni delle traiettorie e delle rotazioni prestando attenzione alla regolarità, alla ricerca di palla, alla tecnica dello split step. Lavoro in fase di palleggio alternando diagonale e lungo linea (sia di diritto che di rovescio). Lavoro in fase di palleggio con il maestro a rete alternando diagonale e lungo linea(sia di diritto che di rovescio). Servizio e risposta con obiettivi personalizzati E.T.T. di singolo con palla fornita dal maestro richiamando i temi studiati. : Perfezionamento del servizio. Verifica del lavoro svolto durante l’ottavo raduno. : Attivazione Tecnica di 20 minuti (si ricordi che questa fase non va interpretata come un riscaldamento ma come un allenamento) Consolidare gli aspetti tecnici acquisiti nelle sedute precedenti. Prestare particolare attenzione alla rotazione del tronco e alla fase di accelerazione dell’attrezzo attraverso un corretto utilizzo delle componenti di spinta (in particolare la rotazione interna del braccio attorno alla spalla , la pronazione dell’avambraccio e la flessione del polso. Il maestro farà eseguire una serie di colpi con il servizio. Applicazione del metodo globale + step correttivi a carattere analitico. Esercitazione combinata con servizio, diritto e rovescio. E.T.T. di singolo con palla fornita dal maestro richiamando i temi studiati. : Perfezionamento del gioco al volo(volèe e smash alo volo e rimbalzo. Verifica del lavoro svolto durante il nono raduno. : Attivazione Tecnica di 20 minuti (si ricordi che questa fase non va interpretata come un riscaldamento ma come un allenamento) Consolidamento delle impugnature corrette e dei movimenti di preparazione contenuti. Prestare particolare attenzione alla traiettoria orizzontale dell’assetto braccio-racchetta durante il movimento a colpire. Evidenziare la tecnica dello split step al termine dello spostamento in avanti. Lavoro in fase di palleggio e al cesto con il maestro che fornira’ palle per far eseguire volèe e lo smash al volo e al rimbalzo. Servizio e risposta con obiettivi individualizzati. E.T.T. di singolo con palla fornita dal maestro richiamando i temi studiati. : Posizione atletica e colpi di inizio gioco. Verifica del lavoro svolto durante il decimo raduno. : Attivazione Tecnica di 20 minuti (si ricordi che questa fase non va interpretata come un riscaldamento ma come un allenamento) Consolidare la posizione atletica. Perfezionare l’esecuzione tecnica dei colpi e gli aspetti tattici. L’allievo dovrà effettuare un servizio e successivamente colpire alternando diritto o rovescio a seconda della risposta del maestro. Colpire la palla giocata con il servizio dal maestro alternando risposte di diritto e rovescio. E.T.T. di singolo con palla fornita dal maestro richiamando i temi studiati. : Consolidamento degli aspetti tecnico-tattici e tatticostrategici.. Verifica del lavoro svolto durante l’undicesimo raduno. : Attivazione Tecnica di 20 minuti (si ricordi che questa fase non va interpretata come un riscaldamento ma come un allenamento) Consolidare gli aspetti tattico-strategicidel gioco. Comprendere che si può avere un colpo forte. Comprendere che l’avversario ha un colpo debole. Comprendere che l’avversario va spostato. Partita con il servizio. Partito senza servizio con inizio gioco dal basso. Partita con palla messa in gioco dal maestro che deve individuare il colpo forte dell’allievo. : A SCELTA DEI RESPONSABILI TECNICI CHE EVIDENZIERANNO QUELLI CHE RITERRANNO NON RAGGIUNTI NEI PRECEDENTI RADUNI. IN UN’OTTICA DI INSEGNAMENTO A CARATTERE MULTILATERALE, I VARI OBIETTIVI DOVRANNO ESSERE PERSEGUITI CONTEMPORANEAMENTE IN OGNI SINGOLA SEDUTA DI ALLENAMENTO AL FINE DI GARANTIRE, FIN DALLE PRIME FASI DEL PERCORSO FORMATIVO, NON SOLTANTO L’APPRENDIMENTO DELLE ABILITA’ TECNICHE MA ANCHE QUELLE A CARATTERE TATTICO-STRATEGICO; BISOGNERA’ RISERVARE PARTICOLARE ATTENZIONE ANCHE AGLI OBIETTIVI DI TIPO FISICO E MENTALE PER FAVORIRE UN APPROCCIO DIDATTICO DI TIPO GLOBALE CHE TENGA CONTO FIN DALLA FASE DI AVVIAMENTO DI TUTTI GLI ASPETTI CARATTERIZZANTI IL TENNIS. LA MULTILATERALITA’ DOVRA’ ESSERE CONSIDERATA IL FILO CONDUTTORE DI OGNI LEZIONE. NELLE SEDUTE DI ALLENAMENTO BISOGNERA’ PRESTARE ATTENZIONE A VALUTARE NON TANTO L’ETA’ DEI GIOVANI ATLETI MA SOPRATTUTTO IL LIVELLO DI COMPETENZE AQUISITE . GLI ALLIEVI DOVRANNO ESSERE MESSI IN GRADO DI SVILUPPARE COMPITI A CARATTERE PIU’ COMPLESSO SIA PER ACCRESCERE IL LIVELLO DI MOTIVAZIONE SIA PER CONSENTIRE LORO DI STABILIZZARE UNA TECNICA CONFORME ALLE INDICAZIONI OFFERTE DAL MODELLO DI PRESTAZIONE. : APPLICAZIONE TATTICA DELLE ROTAZIONI(TOP–SPIN, BACK-SPIN PER I COLPI A RIMBALZO; SLICE E KICK PER IL SERVIZIO). APPLICAZIONE TATTICA DELL’ANTICIPO. GLI ALLIEVI DOVRANNO ESSERE IN GRADO DI FAR CORRISPONDERE AD UN ANTICIPO TECNICO(COLPIRE LA PALLA IN FASE ASCENDENTE) UN ANTICIPO DI ORDINE TATTICO(TOGLIERE IL TEMPO ALL’AVVERSARIO). SVILUPPO DI SCHEMI TATTICI A CARATTERE ATTRAVERSO LA COMBINAZIONE DI COLPI. PRO-ATTIVO GESTIONE TATTICA DELLA FASE DIFENSIVA ED OFFENSIVA IN RELAZIONE AL CONCETTO TATTICO DI “TERRITORIALITA’”. INTERPRETAZIONE TATTICA A CARATTERE OFFENSIVO DEL SERVIZIO(PRIMA E SECONDA PALLE) E DELLA RISPOSTA AL SERVIZIO. : IL PREPARATORE FISICO DOVRÀ CERCARE DI PROPORRE ESERCITAZIONI TALI DA STIMOLARE L'ALLIEVO A SVILUPPARE E INCREMENTARE TUTTI GLI ASPETTI COORDINATIVI CON PARTICOLARE ATTENZIONE A: ANTICIPAZIONE MOTORIA RITMO REATTIVITÀ : IN QUESTA FASE L'ALLIEVO DOVRÀ PERFEZIONARE I SEGUENTI ASPETTI: CAMBI DI DIREZIONE OTTIMIZZAZIONE PASSI TECNICHE DI SPOSTAMENTO Il Tennis, grazie alle diverse capacità di cui favorisce un graduale sviluppo, va inteso come un laboratorio formativo della struttura psicofisica del bambino : capacità psicomotorie, capacità relazionali, miglior controllo emotivo, strutturazione di una propria identità, aumento di sicurezza e autostima Obiettivi Primari : sviluppo delle abilità mentali sulla base delle fasi sensibili della crescita Obbiettivi Secondari : apprendimento delle tecniche di visualizzazione ,rilassamento e respirazione AMORE PER LA MAGLIA AZZURRA AUTONOMIA COMPORTAMENTO UMILTA’ EQUILIBRIO CORAGGIO PAZIENZA ABITUDINE AL COSTRUIRE PUNTUALITA’ I RAGAZZI CHE ARRIVANO AI CENTRI DI ALLENAMENTO PERIFERICO DOVREBBERO GIÀ AVER LAVORATO INDICAZIONI RIPORTATE SULLE SEDUTE DI ALLENAMENTO PIA CUP UNDER 9 COPPA DELLE PROVINCE UNDER 9 CIRCUITO FIT RANKING PROGRAM CAMPIONATO SCUOLE PIA