Quarta giornata:
Potenziare l’efficacia dell’insegnamento
Insegnare con l’uso di mappe
mentali e concettuali
Di Rita Minello
L’uomo ha bisogno di un filo conduttore
per essere in grado di trovare il suo cammino
nel labirinto delle sue impressioni sensoriali.
Einstein
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1
Introduzione



Scopo principale dell’educazione: consentire a chi impara di
farsi carico della propria personale costruzione di significato.
Evento educativo: azione condivisa per cercare uno scambio
di significati e di emozioni tra alunno e docente.
L’apprendimento significativo è alla base dell’integrazione
costruttiva di pensieri, sentimenti e azioni e induce
all’empowerment finalizzato all’impegno e alla responsabilità.
(J.D. Novak, 1998)
L’apprendimento significativo richiede:
 Conoscenze precedenti
 Materiale significativo
 Decisione consapevole di apprendere in modo significativo
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2
La storia
Un po’ alla volta, l’uomo si forgia dei concetti, che collega gli
uni agli altri, per formare una mappa delle conoscenze.
Famosi sistemi di conoscenza del passato e del presente sono,
in verità, il frutto di mappature concettuali così potenti da
determinare la comprensione e l’interpretazione di intere aree
dei saperi.





Mappa mitologica
Mappa aristotelica
Mappa alchemica
Mappa di Newton
Mappa di Einstein
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3
I precursori 1
Geometria.
Luca Paccioli:
«Summa de Arithmetica
Geometrica Proportioni
et Proportionalita» (1494)
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4
I precursori 2
E anche in Logica: A) John Major: «Libri quos in artibus» (1506). B) Pierre
Tartaret: « Logique dans l’espace » (1514)
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5
Rappresentazione dinamica dei processi di
pensiero



Le mappe possono rappresentare il pensiero nella sua
dinamica, nel suo dispiegarsi, nelle sue associazioni, nella sua
attività razionale, deduttiva, induttiva, associativa,
immaginativa.
Ci possono guidare a ripercorrere e ricostruire processi di
pensiero che avevamo compiuto in altri momenti, o che
avevano fatto altri.
Ci aiutano a condividere con altri i processi di pensiero,
rendendoli più potenti.
La mappa è la cristallizzazione di un processo.

Se il processo è fluido, magmatico, inquietante, la mappa è
quieta, tranquillizzante, limpida.

Se il processo è un generatore di complessità, la mappa ne è
un riduttore. Se il processo avviene nella scatola nera del
cervello, la mappa ne mette in luce i percorsi.
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6
Definizione di Mappa
Secondo una definizione generalmente
accettata, una mappa è una rappresentazione





Grafica
Generalmente piana
Della ripartizione nello spazio
Di un territorio (mappa geografica)
di una informazione (mappa del genoma,
mappa del cielo…)
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7
Definizione di concetto




Idea che ci si fa di una cosa o di un essere o di
un avvenimento
Regolarità percepita negli avvenimenti o negli
oggetti
E’ una parola, una frase, che definisce,
organizza, simbolizza un insieme di
rappresentazioni
E’, a sua volta, tanto una rappresentazione
mentale individuale, quanto l’accettazione
sociale di una parola, di una espressione che
esprime il concetto stesso.
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8
La mappa non è il territorio



La mappa non è un
oggetto, è una funzione.
Non confondere mappa e
territorio.
La mappa ne è la
rappresentazione su un
piano, in scala diversa, con
un sistema di simboli grafici
e informazioni verbali e
numeriche.
Le mappe, proprio perché
rappresentano qualcosa
d'altro (il territorio), in
qualche modo ne rivelano
una struttura, vera o
presunta.
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9
Tipi di mappe
La mappa mentale (Mind map) è una tecnica grafica che serve per presentare in modo sintetico
e sinottico una struttura di pensiero anche complessa (un libro, un film, un progetto, un
problema).

Parte da un concetto centrale da cui deriva gli altri concetti.

E' utile per organizzare e comunicare le idee, strutturare le informazioni, sviluppare piani,
supportare e facilitare il pensiero creativo, il problem solving, le decisioni.

Serve a rappresentare i concetti correlati ad un concetto centrale (struttura radiale, modello
associazionista).
La mappa concettuale (concept map) è una tecnica grafica

Una rappresentazione della conoscenza

Uno strumento utile per far emergere i significati insiti nei materiali da apprendere

Rappresentazione della rete di informazioni riguardanti la struttura della conoscenza (Novak,
1984; Novak, 1998)
La sua struttura di conoscenza è caratterizzata da:

concetti di ordine superiore, (più comprensivi e generali)

concetti di ordine inferiore (più specifici e meno generali).
Usata per:

rappresentare la conoscenza attraverso la strutturazione di una rete di concetti, interconnessa
e correlata (struttura reticolare, modello connessionista).

ma anche per rappresentare i concetti correlati ad un concetto centrale (struttura radiale,
modello associazionista).

Può partire da più argomenti principali, in una struttura a rete anche tridimensionale.
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10
Altri sistemi di mappatura
Altri sistemi di mappatura concettualmente diversi fra
loro.
 Tela di ragno (webmap).
 Mappa o rete semantica (semantic map, semantic
network).
 Mappa o rete delle conoscenze (knowledge network,
knowledge map o Kmap).
 Mappa cognitiva (cognitive map).
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11
Mappa mentale
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12
Mappa mentale: creatività
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13
Mappa mentale: fantasia
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14
Mappa mentale: innovazione
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Mappa mentale: invenzione
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Mappa concettuale
La mappa concettuale è un tipo di organizzatore grafico che
permette


La rappresentazione spaziale
E l’organizzazione


Di un campo del sapere in un dominio qualunque
Come gli individui lo depositano nella memoria
Messa a punto da Novak e dalla sua équipe nel 1990 per
studiare le modificazioni e i cambiamenti nella comprensione
dei concetti scientifici, essa si compone di un insieme di
concetti (nodi) caratterizzati da un certo numero di forme
geometriche (icone) e di relazioni semantiche tra i concetti
formanti una struttura gerarchica.
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17
Icone legate ai concetti
Le icone sono le forme in cui sono
inscritti i concetti, le informazioni. In
certi casi la forma delle icone può
avere un significato particolare:


La forma è associata al processo di
creazione dell’organigramma
Ciascuno può usare una personale
“convenzione” di icone, a condizione
che siano chiare e uniformi per tutta
la rete
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18
Definizione di concetto


I concetti sono "astrazioni" dall'esperienza, e tale astrazione può
avvenire per "sottrazione" (selezione di una o poche
caratteristiche peculiari simili) o per "addizione" (costruzione di un
ideal-tipo che possiede tutti i tratti frequenti della nuova
categoria).
I significati costruiti tramite "formazione" sono più ancorati al
contesto culturale, più rigidi, cioè meno suscettibili di
differenziazione ed estensione successiva.

Perciò la scuola deve sbilanciare gradualmente, ma il più presto
possibile, l'approccio educativo verso l'assimilazione dei concetti.

I concetti acquisiti per assimilazione sono più fluidi, accurati,
modificabili, più trasferibili in contesti diversi.
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19
Lo schema di Ausubel
RECEZIONE
MECCANICO
SCOPERTA
Primo stadio dell’apprendimento
(accesso all’informazione)
Secondo stadio dell’apprendimento (interiorizzazione)
SIGNIFICATIVO
Meccanico per ricezione
Significativo per ricezione
L’informazione è presentata
al discente nella sua forma
definitiva e questi deve soltanto memorizzarla
L’informazione è presentata al
discente nella sua forma
definitiva e questi la mette in
relazione con le sue conoscenze pregresse
Meccanico per scoperta
Significativo per scoperta
Il discente perviene per
scoperta autonoma ad almeno parte dell’informazione e
si limita a memorizzarla.
Il discente prende conoscenza
dell’informazione in modo autonomo e quindi la mette in
relazione
con
la
sua
struttura cognitiva
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20
Acquisizione dei concetti
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21
Favorire l’apprendimento significativo
dei concetti, Ausubel (1968)







Apprendere l’idea centrale e unificatrice di un argomento prima dell’introduzione di concetti e informa-zioni
più periferiche (organizzatore anticipato)
Rispettare i limiti di chi apprende in modo legato
all’esperienza
Delineare le somiglianze e le differenze tra concetti
correlati
Utilizzare attività che comportano la riformulazione delle
proposizioni con termini propri dei bambini
Riconoscere gli assunti che reggono le nuove proposizioni
Distinguere i fatti dalle ipotesi e le inferenze valide da
quelle non valide
Conciliare termini contraddittori
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22
Favorire l’apprendimento per scoperta
e negoziazione (Bruner)




L’approccio costruttivista prevede una maggior
dedizione alla fase di negoziazione e discussione
collettiva di concetti, idee e significati.
Per la scuola primaria sono rilevanti le tecniche che
si basano sul metodo di apprendimento per
scoperta (Bruner).
L’alunno richiede un feed-back umano e
sistematico (mediazione).
La costruzione di mappe concettuali, fornisce
un’importante occasione di mediazione di questo
tipo e inoltre possono essere utilizzate per mostrare
le strutture di conoscenza.
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23
Le proposizioni come unità di significato
della struttura cognitiva




Se il concetto è un'unità di conoscenza, la rappresentazione
mentale di una categoria mediante tutte le proprietà che la
definiscono, a un livello superiore abbiamo la proposizione
che è l'unità di significato nella struttura cognitiva.
Gran parte della conoscenza è fatta di proposizioni:
CONCETTO
relazione
CONCETTO
LEONI
predano
GAZZELLE
I principi rientrano in questa categoria, sono cioè delle
proposizioni che mettono in relazione più concetti e a volte
definiscono nuovi concetti.
Le proposizioni possono esprimere unità di significato
dichiarativo o anche procedurale (contestualizzando eventi e
procedure).
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24
La relazione definisce sia il significato di una proposizione tra
due concetti, sia quale concetto è subordinato all’altro
A
IN
C
M
TA
I
V
previe
ne il
co
si cura
RA
FF
RE
DD
OR
E
Due concetti
inseriti in nodi
VITAMINA C
n
il
combatte
non
migl
io
con ra
Alcune
possibili
relazioni
previene il
RAFFREDDORE
Una possibile
proposizione
significativa
autonoma Trento-NT
didatticaÈ la relazione che definisceProvincia
sia il significato
di una proposizione
tra due concetti,
Percorso
B
sia quale concetto è subordinato all’altro.
A. Tifi 2005
25
Qui sotto, Le due proposizioni hanno significato correlato.
Nelle proposizioni procedurali compaiono concetti evento e il
parametro ordinatore dei concetti diviene il tempo
VITAMINA C
Quando si è
RAFFREDDATI
cura il
si assume la
RAFFREDDORE
VITAMINA C
Una possibile
proposizione
di conoscenza
dichiarativa
Una possibile
proposizione
di conoscenza
procedurale
Provincia
autonoma Trento-NT
didatticaLe due proposizioni hanno
significato
correlato.
Nelle proposizioni procedurali
Percorso B
compaiono concetti evento e il parametro ordinatore dei concetti diviene il tempo.
26
Caratteristiche di una mappa
concettuale
I concetti rappresentati come un nodo
possono essere definiti come Unità
d’Informazione.
 Tale unità d’informazione può essere una
parola o un’espressione.
 Le relazioni sono rappresentate da archi o
da parole di legame.
 La triade nodo-arco-nodo forma una
proposizione.
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27
Ruolo della mappa concettuale
Mette in risalto la complessità delle relazioni
Permette
 Una visione globale dello stato delle
conoscenze.
 Una visione particolare della posizione di
ciascun componente in rapporto agli altri e in
rapporto all’insieme.
Permette di rappresentare 2 tipi di informazione
 Informazioni strutturate: parole-chiave, temi,
proprietà, caratteristiche.
 Informazioni non strutturate: testo libero,
immagine.
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28
Apprendimento Significativo e
Costruzione di Mappe Concettuali

Organizzatore anticipato
materiale introduttivo rilevante e/o inclusivo, esemplare, chiaro e stabile, con funzione di
impalcatura concettuale per l’incorporazione del materiale più dettagliato e differenziato
proveniente dal nuovo apprendimento. [facilitatore, idea-ancora, mappa concettuale dello
scenario]

Assimilazione
Si tratta di un processo di integrazione delle nuove conoscenze con quelle preesistenti, che produce
conoscenze più evolute e consapevoli.
Può essere ostacolato da preconcetti, convinzioni errate o dalla mancanza di conoscenze prerequisite. [la
mappatura può aiutare]

Differenziazione progressiva
processo di perfezionamento e definizione dei concetti e dei significati attraverso la differenziazione e
l’accesso controllato ad una crescente complessità. [organizzazione gerarchica sempre più inclusiva]

Riconciliazione integrativa
scoperta” o riconoscimento di relazioni e integrazioni costruttive tra concetti che in un primo momento
apparivano indipendenti o divergenti. [legami trasversali delle mappe]

Assimilazione obliterativa
fase del processo di “sedimentazione” e consolidamento [favorito da confronto e discussione negoziata]
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29
Regole strutturali e di sintassi del
linguaggio delle mappe concettuali
Fra le regole-base per la costruzione di una mappa concettuale,
è bene ricordare che:





Due concetti diversi devono avere nomi diversi.
Un concetto compare una sola volta sulla mappa.
Un solo legame unidirezionale può congiungere i due
concetti.
I legami trasversali devono essere esplicitamente
rappresentati da una freccia.
La complessità della mappa concettuale (numero di
concetti, di legami, di intersezioni), deve essere limitata, per
permettere un apercezione globale della mappa.
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30
Qu



La mappa concettuale
complessa dell’esempio di
fianco mostra come
Il principio di inerzia sia
costituito da una
proposizione complessa che
coinvolge i concetti di
corpo materiale, forza
applicata e gli stati di moto
(parte arancione).
Da esso si origina un nuovo
concetto, che è quello di
inerzia (parte gialla e rossa).
Entrano in gioco poi altri
concetti con funzione
ausiliaria (parte verde).
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1.
2.
En
31
Altri elementi ammissibili nella
struttura delle mappe






Esempi (singoli eventi, singoli oggetti)
Attributi
Sensazioni
Giudizi di valore
Immagini
Riferimenti o collegamenti alle fonti.
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32
Valutazione di una mappa
concettuale
La valutazione di una mappa concettuale si fa
in funzione




Delle proposizioni prese in considerazione.
Legami stabiliti ed etichettati tra concetti e
validità di questi legami.
Dell’organizzazione gerarchica: numero dei
livelli gerarchici stabiliti e organizzazione degli
stessi, dal più generico al più specifico.
Dei legami trasversali stabiliti.
Dagli esempi proposti.
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33
Mappatura concettuale e scienze
cognitive
Le scienze cognitive hanno offerto contributi determinanti





Nuova indagine della memoria umana,
Specificità degli emisferi (Destro: approccio globale.
Sinistro: approccio analitico)
Legittimità di nuovi fondamenti epistemologici (uso
dell’analogia)
Confermato scientificamente il legame cognitivo tra
immagine e memoria: l’immagine stimola la nostra mente
e favorisce la memorizzazione.
La mappatura concettuale ha ereditato, dall’analisi della
struttura operata dai cognitivisti, il principio di costruzione
delle mappe strutturali
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34
Per la costruzione di mappe strutturali vi sono
attualmente alcuni definiti orientamenti
pedagogici

ricorso ad altri mediatori didattici, diversi
dalla mappa concettuale. [perché l’apprendimento è
situato]


massima reciprocità e del minimo aiuto
puntare all'autonomia [nel rispetto delle forme di negoziazione
sociale]

da non sottovalutare il rinforzo, nel
constatare l'aggiustamento migliorativo
fatto dal ragazzo-bambino o dal team.
[costruzione attiva del significato]
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35
Mappe concettuali e metacognizione: necessità di
andare al di là nell’uso delle mappe
Andare al di là dell’uso tradizionale delle mappe, per approdare ad
una ricerca metacognitiva di significato.
Se è vero che dietro ogni mappa c’è un mondo, basta volerlo
esplorare, ci sono altri strumenti di questa esplorazione?


Trasformare la mappa in un ipermedia, ossia di passare da una
rappresentazione statica a una rappresentazione dinamica e
aperta della conoscenza. Questo rende molto più coerente la
tesi costruttivista della pluralità nella costruzione della
conoscenza.
Fare ricorso al racconto. La narrazione è un modo di conferire
significato al mondo, interpretando atti, personaggi, sentimenti
alla luce di una storia.
Sembra proprio che su queste vie sia possibile realizzare una vera
ricerca di apprendimento metacognitivo, da sviluppare
all’interno del quadro di una didattica costruttivista.
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36
Ruolo della mappa per l’insegnante




Determina l’estensione della sua materia.
Le eventuali zone d’ombra.
Rende la disciplina più comprensibile
tanto nella sua struttura che nella sua
progressione.
Permette di valutare le strutture cognitive
degli studenti.
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Ruolo della mappa per lo studente



La mappa permette una comprensione globale del
problema, fattore che già in sé è base della fissazione dei
concetti nella memoria a lungo termine.
Ristrutturando le sue conoscenze, la mappa permette di
migliorare la sua capacità di memoria a lungo termine.
Consente all’apprendente di rendersi conto delle zone
d’ombra delle sue conoscenze.
Serve per
 Sintetizzare ciò che è stato imparato.
 Stimolare la creatività.
 Favorire l’apprendimento metacognitivo.
 Sfruttare la potenza della memoria visiva.
 Se costruite da gruppi di studenti, valorizza la negoziazione di
significati e favorisce la discussione.
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38
Ruolo della mappa nell’interazione
insegnante – studente

La mappa creata dall’apprendente
permette all’insegnante di rendersi conto
del grado di comprensione attraverso loa
comparazione delle mappe.
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39
Qualche consiglio per la costruzione di
“buone” mappe concettuali
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Scegliere le etichette più semplici possibili per i concetti e non scrivere interi periodi in
ciascun nodo. Evitare anche l’errore opposto di frammentare il testo piano in tanti nodi
quante sono le parole, ricordando che ogni nodo deve contenere un singolo concetto
rilevante.
In ogni proposizione individuare qual è il concetto da disporre a un livello
gerarchicamente superiore e scegliere il termine o le parole più semplici e più possibile
accurate al fine di indicare la relazione tra i concetti.
Se ci sono più concetti accomunati dallo stesso tipo di relazione, rispetto a un concetto
più comprensivo, evitare di concatenarli con “e”, come si farebbe nel testo normale;
collegarli, invece, tutti alla stessa frase legame, parallelamente e al di sotto del concetto
più inclusivo. In alternativa, se tali concetti si trovano in posizione terminale, si possono
elencare tutti in un singolo nodo.
Per quanto possibile costruire relazioni binarie dotate di senso compiuto, evitando gerundi,
pronomi relativi e congiunzioni che richiedano di tener conto di altri concetti e proposizioni
da leggere in sequenza. Occorre rileggere ogni proposizione come a sé stante.
Le frasi-legame non devono contenere concetti che potrebbero avere funzione nodale
nella struttura della mappa, ma solo quei termini necessari a fungere da collegamento
(verbi preposizioni, articoli ecc.)
Non inserire lo stesso concetto in diverse regioni nella mappa, anche se con etichette
diverse (si può fare eccezione a questa regola per concetti molto comprensivi, e per
questo ricorrenti, o per termini con funzione meramente connotativa). Eventualmente
accorpare nello stesso nodo i diversi termini denotativi (es. <imperatore Carlo Magno>)
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40
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41
Qualche consiglio per abituare gli alunni
alle mappe concettuali







scrivere alla lavagna parole che evochino delle immagini ( Parole che si
possono disegnare).
scrivere alla lavagna parole come: è- sono- dove- perché- giocanochiamare ecc….( parole che non si possono disegnare, quindi non
evocano un’immagine).
Quelle che evocano un’ immagine sono parole-concetto le altre sono
parole legame.
Fare esercitazioni con brevi frasi, in base a tutte le parole che sono scritte
alla lavagna, sia dal punto di vista della frase lineare che quella a forma
di mappa (le due strutture sono ambedue significative e logiche).
Lavoro collettivo: scrivo alla lavagna una parola-concetto (es. acqua),
aggiungere tante altre parole che rientrino nel campo semantico e
lessicale della parola acqua (mare, pioggia, onda, oceano,
acquazzone, barca, nave, vela, pesce, pescecane scoglie ecc….).
Cercare di creare una mappa semantica significativa con le parole
adatte ( non tutte chiaramente).
Collegare le parole-concetto con parole legame i modo da formare
proposizioni significative. Leggerle e farle verbalizzare dal gruppo di
bambini che non ha eseguito quel compito.
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Rita Minello
[email protected]
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