Acqua, calore ed ossigeno sono gli elementi indispensabili alla vita dei primi esseri viventi: gli unicellulari. È il primo periodo dell’Era Paleozoica. La vita si svolge solo nell’acqua; sono animali invertebrati: protozoi, poriferi, celenterati, vermi, molluschi, echinodermi, ma dominano in assoluto i Trilobiti. Nel secondo periodo dell’Era Paleozoica cambia il clima; arriva un grande nemico per i Trilobiti: il freddo; gli unici animali che sopravvivono sono i crostacei. Si sviluppano i cefalopodi, le stelle di mare, gli scorpioni e soprattutto i gigli di mare, che consumano calcio e puliscono le acque. La superficie terrestre è ancora nuda. Nel terzo periodo dell’Era Paleozoica finisce il regno dei Trilobiti, divorati dai grandi scorpioni marini. Compaiono nuovi esseri: i radiolari e i coralli, che come “macchine miracolose” tolgono all’acqua il carbonato di calcio, un primitivo vertebrato: l’anfiosso e i primi pesci corazzati. Sulla terra appaiono le prime piante palustri, che tolgono all’aria l’anidride carbonica. Il quarto periodo dell’Era Paleozoica prende il nome dalla località inglese dove furono ritrovati i primi fossili. È l’età dei “pesci”; di questi, alcuni simili a quelli di oggi potevano aprire e chiudere la bocca, altri, come la “lampreda” avevano la bocca circolare e denti, e non avevano la possibilità di chiuderla. Le alghe si allungano e si coprono di foglioline; alcune piantine mettono radici per sostenersi. Compaiono i primi insetti senza ali. In questo periodo le piante si sviluppano moltissimo, ma non hanno né fiori né frutti. Le terre si coprono di foreste strane, che ricoperte dalle acque e sepolte, si trasformano in carbone. Si formano anche depositi di ferro. Alcuni animali fuoriescono dall’acqua e riescono a vivere sulla terra dove l’aria è diventata più respirabile; sono gli anfibi. Compaiono anche insetti e libellule gigantesche. In questo periodo la terra subisce grandi cambiamenti climatici; alcuni anfibi tornano nell’acqua, altri imparano a vivere sulla terra, trasformandosi in rettili. In principio sono piccoli ma, con il tempo si trasformano in veri giganti e depongono le uova non più nell’acqua ma nella sabbia. Verso la fine del periodo, per il grande caldo, molti mari si prosciugano, lasciando sul fondo depositi di sale e sulla terra grandi deserti. E’ il primo periodo della nuova Era, chiamata anche Era dei rettili, unici dominatori della Terra. Il loro corpo si ricopre di pelle durissima o di aculei o di corazza: potevano resistere al caldo del sole. Alcuni di essi si sollevano sulle zampe posteriori, usando quelle anteriori come armi o per correre; si cibano di carne, ma altri sono vegetariani. Si moltiplicano le piante. E’ il secondo periodo della nuova Era. La Terra è dominata dai più grandi esseri mai esistiti: ci sono anche rettili che volano, altri tornano nell’acqua e le loro zampe si trasformano in pinne ed erano simili ai nostri coccodrilli. Compaiono i primi mammiferi: allattano i piccoli, ma si riproducono ancora per mezzo di uova. E’ l’ultimo periodo dell’Era Mesozoica: si verificano grandi movimenti della Terra: si formano le Alpi, il Caucaso, l’Himalaia, le Montagne Rocciose e le Ande. Il clima mite favorisce lo sviluppo di nuove piante: il fico, il pioppo, il platano e piante con fiori, grazie alla presenza di numerosi insetti e farfalle.I rettili giganti popolano ancora la terra, l’acqua e l’aria. L’Eocene è il primo periodo della nuova Era; è caratterizzato da cambiamenti climatici: freddo e ghiaccio coprono la Terra e scompaiono i grandi rettili, lasciando come discendenti testuggini, pesci moderni e lucertole. E’ il periodo dei placentati: i mammiferi vengono alla luce, vivi, non più dalle uova. Compaiono i primi antenati dell’elefante, del rinoceronte, del cavallo, si sviluppano i roditori, i coccodrilli e le tartarughe. Le piante hanno i fiori, che fornisce il cibo a molti insetti. E’ il secondo periodo di quest’ Era: si formano nuove terre e montagne, come le Alpi. Si sviluppano in numero e in varietà sia mammiferi carnivori che erbivori; compare una scimmia primitiva senza coda. Nel mare scompaiono i rettili e cominciano ad adattarsi a questo ambiente due gruppi di mammiferi: balene e trichechi. Il clima diventa freddo e alcune foreste si trasformano in praterie. Nel terzo periodo dell’’Era Cenozioca; il clima diventa vario: mentre in alcune zone c’è caldo e umidità, in altre c’è freddo e aridità. Aumentano le praterie e di conseguenza gli animali erbivori; è il periodo dei mammut, dal corpo massiccio e dal fitto pelo. E’ l’ultimo periodo dell’Era, durato all’incirca fino a un milione di anni fa. I mammiferi continuano a svilupparsi e aumentano di dimensioni. La temperatura si abbassa e i ghiacci invadono la Terra; alle praterie si sostituiscono le tundre. Verso la fine del periodo, il clima diventa più caldo, favorendo lo sviluppo di una ricca vegetazione di tipo tropicale. La prima parte di quest’Era è caratterizzata da glaciazioni e dal successivo ritiro dei ghiacci, è il periodo che arriva fino ai nostri giorni. Le specie di piante e animali di questo periodo sono tuttora viventi; ma soprattutto l’era è caratterizzata dalla presenza dell’uomo e per questo viene chiamata Era Antropozoica. Come ultimo anello dell’evoluzione umana, si sviluppa l’Homo sapiens sapiens, che si diffonde in tutto il globo. Lavori eseguiti dagli alunni Agnelli Filippo Annarelli Marzia Bizzoco Lorenzo Borsetti Francesco Bucci Sebastiana Buonpensiero Luca Ciavarella Luciano Ciuffreda Ettore Contini Federica Di Iorio Carmine Di Tuccio Francesca Ferreri Victoria Grassi Daniele Lapio Francesca Lombardo Elisa Manzi Camilla Marangelli Ylenia Matteucci Benedetta Nunziante Andrea Padalino Asia Palumbo Michele Pece Paola Petrella Marika Pippo Yuri Quercia Sara Ricucci Lucia Salemme Luca Saracino Ester Le insegnanti Ersilia Gaita Stella Lannunziata Queste tavole illustrate sono state raccolte in un libro, che ha permesso la raccolta di fondi, devoluti alla Fondazione Rotary ed impiegati nella campagna di eradicazione della poliomielite nel mondo.