INFANZIA INTERA: FANTASIA GIOCO CULTURA “…. è come se fosse portato nel bosco, lontano da casa. Ci sono bambini che si riempiono le tasche di sassolini bianchi e li buttano per terra, in modo da saper trovare la strada anche di notte (…). Ma ci sono bambini che non riescono a far provvista di sassolini (…) i bambini si perdono nel bosco e non sanno più tornare a casa (…)” “I bambini che si sono persi non sanno tornare a casa e non sanno neppure andare avanti, perché ogni passo che fanno è sempre per perdersi un po’ di più, per non sapere riconoscere niente di sé e delle cose che stanno loro attorno…” (A.Canavaro) CONTRIBUIRE AL PROCESSO DI CURA FORNENDO AI BAMBINI QUEI SASSOLINI CHE LI AIUTERANNO A NON PERDERSI GRUPPO DI SERVIZIO PER LA LETTERATURA GIOVANILE FANTASIA FANCIULLO E… POESIA GRUPPO DI SERVIZIO PER LA LETTERATURA GIOVANILE Alchimista in città La finestra mostra nuvole in viaggio foglie spente, stagioni nuove, variato cielo, folle adunate e sciolte il mondo intero passa; io guardo. G.M. Hopkins ABIO Roma Onlus – Associazione per il Bambino In Ospedale GIOCO FANCIULLO E… NORMALITA’ Il gioco è il linguaggio con cui il bambino si esprime, come scrive Winnicott : “ha la funzione di permettere all'individuo di rivelarsi a se stesso e di comunicare”. Nel gioco il bambino rappresenta i suoi problemi, esprime le sue idee ed emozioni, anche quelle che difficilmente osa confessare agli altri e a se stesso PERCHE’ GIOCARE E’ IMPORTANTE Il gioco è un’attività primaria come il bere, il mangiare, il dormire, l’essere coccolato. Il gioco per il bambino non è finzione di realtà, ma una realtà vera, una cosa seria, un vero e proprio lavoro per conoscere il mondo che lo circonda. “I giochi dei fanciulli non sono giochi, ma bisogna considerarli le loro azioni più serie.” (Montaigne 1500) “I giochi dell’infanzia sono, per così dire, il germe di tutta la vita a venire.” (Frobel 1800) Ruolo del volontario ABIO è quindi stimolare e favorire attività ludiche, dal gioco individuale al gioco di gruppo, da quello strutturato al gioco con materiale di recupero, dal disegno alla drammatizzazione in uno spazio organizzato, la sala giochi, valutando secondo la situazione le attività da proporre. Consapevole che il gioco: •aiuta a dirottare l’ansia legata alla malattia •dà al bambino la possibilità di recuperare la sua dimensione sana in un ambiente che ne sottolinea quella malata •permette al bambino di scaricare energie e sentimenti in modo accettabile e piacevole •promuove attività di socializzazione 137° Circolo Didattico – Scuola Ospedaliera San Camillo CULTURA FANCIULLO E… VITA LA SCUOLA IN OSPEDALE “ … partecipa al processo di cura, contribuendo al mantenimento o al recupero dell’equilibrio psico-fisico degli alunni ammalati, mentre ne garantisce il diritto all’istruzione “ (Circ.Min n°353/98) “La scuola in ospedale ha l’obiettivo di fornire ai bambini e alle bambine quei sassolini, quelle tracce, quei segnali che li aiutino a non perdere la strada di casa, la strada della propria scuola, cercando così di creare un ponte con il mondo che è fuori dell’ospedale, un ponte con la vita” (Annarita Orsini)