Amore & sessualità Fatti per amare L’uomo è relazione L’uomo è un animale sociale, zóon politikón: è, per sua natura, fatto per vivere insieme agli altri L’uomo si realizza nella relazione Relazione e comunicazione “Non si può non comunicare” Comunicare significa condividere un munus, ossia un dono che impegna: “Hai voluto la bicicletta? Adesso pedala!” Il munus in assoluto più impegnativo è il dono di sé La sessualità è il dono di sè L’uomo e la donna sono esseri incarnati Il dono di sé, la forma più alta di comunicazione, include anche la comunione dei corpi, mediante la sessualità La sessualità non è una realtà unicamente corporea La sessualità non è un “di più” La sessualità non è un “accidente”, non è uno strumento per provare piaceri Siamo esseri sessuali, uomini e donne, perché altrimenti, senza questa complementarietà, non potremmo donarci in maniera totale all’altro La vera comunione La comunione più profonda tramite la quale possiamo donare noi stessi agli altri (cioè la sessualità), ha queste caratteristiche: è totale è esclusiva è definitiva Il piacere sessuale La sessualità, come tutte le azioni che sono previste dalla natura umana, dà piacere (pensiamo al mangiare, al bere, al dormire, allo stare con gli altri…) Il piacere della sessualità non è dunque il suo scopo (che abbiamo definito prima), ma il suo esito Noi: e l’altro? Se utilizziamo la sessualità per ottenere piacere, non doniamo noi stessi, ma utilizziamo l’altro per ottenere il piacere Se la sessualità non è dono di sé (totale, esclusivo e definitivo) è sfruttamento dell’altro per ottenere piacere Castità? La sessualità come dono non è una rinuncia, ma piena realizzazione La castità è la rinuncia ad una sessualità vissuta come “anestetico” La castità non è astinenza Sessualità e procreazione Il frutto del dono totale di sé attraverso la sessualità è la procreazione Se l’atto sessuale che ha come solo scopo l’ottenimento del piacere è uno sfruttamento dell’altro, lo è anche l’atto sessuale che ha come solo scopo la procreazione