Progetto Nuovo GOLD Global On Line Documentation III edizione 2010 DOCUMENTAZIONE, INNOVAZIONE, MULTIMEDIALITA' MULTIMEDIALIZZARE L’ESPERIENZA DIDATTICA. Laboratori visuali di documentazione generativa Visualizzare il testo. Il rapporto suono/immagine a cura di Viviana Fabbri e Vincenzo Pasquali (docenti formatori della ReteCinema delle Marche) Ancona, Sala Audiovisivi Comunale L’AUDIOVISIONE Disposizione percettiva che comporta una reciproca influenza e ristrutturazione della percezione audio e video. • non si ‘vede’ la stessa cosa quando si sente • non si ‘sente’ la stessa cosa quando si vede IL RAPPORTO AUDIOVISIVO COME CONTRATTO Il rapporto che si crea tra immagini e suono in un testo audiovisivo non rinvia ad un’armonia preesistente tra le due percezioni (a qualcosa di naturale), ma stabilisce un vero e proprio contratto, all’interno del quale ogni elemento apporta uno specifico valore aggiunto Valore aggiunto • Il valore espressivo e informativo di cui un suono arricchisce un’immagine data, sino a far credere che quella espressione o informazione derivino “naturalmente “ dall’immagine • Si crea così l’impressione che il suono riproduca un senso che in realtà introduce e crea: sia di bel nuovo, sia nella differenza con ciò che si vede Analisi audiovisiva Ingmar Bergman. Persona 1966 Possibili funzioni del Prologo: • messa in quadro del dispositivo tecnico (straniamento di matrice brechtiana) • Individuazione di tre possibili chiavi di lettura: estetica, psicanalitica, religiosa. Valore aggiunto del suono • Temporalizzazione (percezione del tempo dell’immagine). • Unificazione (o cesura) tra diversi piani o sequenze • Percezione corporea, ‘incarnata’ delle immagini • Creazione di un ambiente circostante • Funzioni espressive • Funzioni narrative Analisi audiovisiva Jacques Tati Le vacanze di Monsieur Hulot (Les vacances de M. Hulot) 1953 Il valore aggiunto del testo • Il suono nel cinema è ‘vococentrista’ e ‘verbocentrista’ • Il commento di un immagine ne struttura la visione stessa Il valore aggiunto del rumore • Il valore figurativo o narrativo di un rumore, ridotto a se stesso, è molto indefinito. • Un suono, nel cinema, è vero non se è verosimile, ma se ‘rende’ l’immagine Il valore aggiunto del silenzio • La percezione del silenzio • Il silenzio come caratteristica di ambiente • Il concetto di ‘fantasma’ Il valore aggiunto della musica • • • • • Suoni in, off, over (da buca o da schermo) Musica empatica o anempatica Limiti di una tipologia funzionale Le funzioni della musica … le sue possibilità