Dipartimento di Ecologia – Università della Calabria UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA La Diga sul Menta Storia di uno Studio di Valutazione di Impatto Ambientale Uno degli ultimi atti della “Cassa del Mezzogiorno” è stato quello di finanziare il progetto della Diga sul T. Menta in Aspromonte come soluzione al bisogno di acqua potabile della fascia costiera meridionale della Calabria che comprendeva una ventina di comuni fra i quali Reggio di Calabria. Il Torrente Menta è un piccolo torrente che nasce nel cuore dell’Aspromonte e si getta nella fiumara Amendolea. Foto: Mara Cagnin Il progetto prevedeva tre fasi I Fase: costruzione della Diga sul T. Menta II-III Fase: captazione da altri bacini (Amendolea, Aposcipo, Ferraina) L’invaso del T. Menta, una volta terminato, dovrebbe contenere fino a un massimo di 19 milioni di metri cubi di acqua potabile. Simulazione del paesaggio al termine dei lavori La diga, alta 90 metri è costruita con materiale sciolto prelevato sul posto I lavori di costruzione della diga sono iniziati nel 1985. Foto: Mara Cagnin Nello stesso anno è iniziato anche lo Studio di Impatto Ambientale che ha coinvolto, fra l’altro, botanici e zoologi. Il Progetto infatti riguardava in parte il Parco Nazionale della Calabria-area Aspromonte che si estendeva allora solo per circa 3000 ha. Su questa collina verrà costruito il cantiere principale. Foto: Mara Cagnin Gruppo di lavoro Studio di Impatto Ambientale Diga T. Menta -1989 Progetto: ELC-Electroconsult Milano Risorse biologiche: coordinatore F. Dessì-Fulgheri3 Fauna: G. Aloise 1, E. Balletto, P. Brandmayr 1, M. Cagnin 1, C. Giacoma 6, A. Marconato 4, T. Mingozzi 1, P. Mirabelli 1, P. Cortone 1, S. Salviati 4, R. Pizzolotto 1, S. Tripepi 1, F. Rossi 1, G. Reggiani 5, G. Andreoli 5, Vegetazione: F. Pedrotti 2, C. Cortini-Pedrotti 2, R. Venanzoni 2, R. Canullo 2 Clima: G. Frega 1, F. Macchione 1 Paesaggio: F. Dessì-Fulgheri3 1- Università della Calabria 2- Università di Camerino 3- Università di Firenze 4- Università di Padova 5- Università di Roma 6- Università di Torino Settembre 1986: il cantiere principale della Diga sul Menta è in completamento Foto: Mara Cagnin Settembre 1986: il materiale che formerà il corpo della diga viene raccolto in sito con una speciale attrezzatura Foto: Mara Cagnin Lo Studio di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) del Menta è forse il primo studio di questo tipo in Italia. La normativa CEE del 1985, che obbliga al VIA per vari tipologie di opere di grande interesse, viene infatti recepita in Italia con legge del 1988. Diga sul Menta: settembre 1986 Foto: Mara Cagnin Risorse Biologiche Censimento delle risorse botaniche Carta della vegetazione Valutazione valore botanico Carta della sensibilità delle risorse botaniche CLIMA Lo Studio delle Risorse Biologiche si è svolto attraverso la redazione di varie carte che analizzano le risorse botaniche e faunistiche di tutta l’area del vecchio Parco Nazionale. Censimento delle risorse faunistiche Carta delle zoocenosi Valutazione valore faunistico Carta della sensibilità delle risorse faunistiche Carta sensibilità complessiva PAESAGGIO Confronto fra gli interventi previsti e in atto, Matrice di Impatto Conclusioni, proposte di minimizzazione e interventi correttivi Viene svolta anche un’analisi per prevedere gli eventuali mutamenti del clima locale prodotti dall’invaso del Menta e l’influenza sul paesaggio. Questa mappa descriveva la distribuzione delle zoocenosi (comunità animali) e di alcune specie guida o di particolare interesse come il Driomio (Dryomys nitedula) e la farfalla Parnassius apollo trovati per la prima volta in Aspromonte nell’area dell’ex Parco Nazionale da Brandmayr et al, 1996 I dati dei censimenti di piante e animali sono stati elaborati mediante vari indici e il valore dell’area è stato riportato sulla mappa del Parco Aspromonte mediante una griglia di 500 metri di lato Carta del valore botanico Carta del valore faunistico Da: Relazione ELC 1989 Lo Studio di Impatto Ambientale è stato consegnato nel 1989. Poiché le opere previste dal progetto Diga del Menta insistono su alcune delle zone di maggior pregio naturalistico del Parco sono stati proposti degli interventi per contenere il più possibile gli impatti sull’ambiente da Brandmayr et al, 1996 Alcuni degli interventi proposti sono stati: 1) Ampliamento dell’area del Parco Nazionale della Calabria-Area Aspromonte che comprenda i bacini del Menta e dell’Aposcipo 2) Mitigazione dei parametri di artificialità della diga con ricoprimento arboreo e arbustivo o mimetico dei versanti 3) Conservazione della vegetazione sulla fascia dei massimi livelli del serbatoio 4) Miglioramento dell’armonia visuale delle altre opere mediante impiego di materiali adeguati e schermi di vegetazione locale Nel 1998 il progetto è stato ridimensionato: è rimasta la sola Diga del Menta, mentre le prese e i serbatoi sui Torrenti Aposcipo, Ferraina e S.Leo sono state eliminate. Sono state aggiunte piccole prese più a valle nei torrenti Vizanola e Catacino. Il Parco dell’Aspromonte ora ha un’estensione di circa 80.000 ha e comprende interamente le opere del progetto del Menta Stato dei lavori Diga del Menta: Settembre 2008 Foto: Pietro Brandmayr Stato dei lavori Diga del Menta: Settembre 2008 Foto: Pietro Brandmayr Bibliografia AAVV. 1989. Acquedotto sul Menta. Studio per la Valutazione dell’Impatto Ambientale. Risorse Biologiche. ELC-Electroconsult Milano. CAGNIN M. 1990. Le risorse biologiche nello studio di impatto ambientale della diga sul T. Menta (Aspromonte). In: Influenze sull'ambiente di un invaso artificiale (a cura di G. Frega). Quaderni di idrotecnica. Editoriale Bios, Cosenza: 63-83. BRANDMAYR P., CAGNIN M., MINGOZZI T., PIZZOLOTTO R. (1996) Map of zoocoenoses and evaluation for the Menta river dam in Aspromonte (Calabria, Italy). Z. Ökologie u. Naturschutz, 5:15-28. Dipartimento di Ecologia – Università della Calabria UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA Mara Cagnin Pietro Brandmayr Sezione Zoocenosi Dipartimento di Ecologia Università della Calabria